La notte passò lentamente per Rose, la stanza era troppo buia e silenziosa per una ragazza abituata ai rumori notturni di una grande città e sebbene ci fosse solo una finestrella chiusa da un’imposta in legno il freddo entrava dagli spiragli e faceva tremare la giovane avvolta in una coperta abbastanza sottile per i suoi gusti.
Rose continuava ad osservare in giro, ancora non si capacitava del fatto di essere in quel mondo, addirittura le sfiorò l’idea di essere filmata come in quel film di Jim Carrey di cui le sfuggiva il nome ma non trovò nessuna telecamera “La tecnologia è all’avanguardia” pensò; si risedette sul lettino e mano a mano che il tempo passava la stanchezza prendeva il sopravvento sulla giovane ragazza che non poté far altro che assecondare il sonno e si addormentò in preda agli incubi.
Un raggio di sole sfuggito alla porticina di legno entrò nella stanzetta e colpì Rose, la ragazza si svegliò e sebbene fosse ancora scossa dagli avvenimenti precedenti si costrinse ad alzarsi, non voleva essere un peso per Gaius e Merlino, voleva essere d’aiuto per questo aprì la porta e scese quei pochi scalini che la portarono nella sala giornaliera.
-Buon giorno-
-Come state?- Gaius era premuroso come al solito e voleva assicurarsi che quella ragazza venuta da chissà quale epoca stesse bene
-Meglio oggi- rispose Rose accennando a un sorriso
-Bene allora posso andare a consegnare questi rimedi- disse il più anziano tra i 3 e sparì dietro la porta con un sacco in mano.
Uno strano silenzio invase quella che all’epoca era considerato un appartamento, Merlino continuava a muoversi tra le varie cianfrusaglie poggiate a terra in modo quasi frenetico, Rose osservava il mobilio e cercava di immaginare le funzioni di svariati oggetti di cui nemmeno conosceva l’esistenza.
Vide il ragazzo bloccarsi all’improvviso e correre dietro il separé per poi uscirne fuori con un qualcosa tra le mani
–Non ti sei ancora cambiata- notò osservando quella ragazza che era stata catapultata nella sua vita
-Ho preferito dormire con questo- rispose Rose indicando il vestito che indossava e notò le guancie di Merlino cambiare colore per prendere una sfumatura rossastra; era un vestito che le arrivava al ginocchio ma era troppo corto per quel tempo.
-Ginevra mi ha detto di portarti questo- continuò Merlino porgendo un vestito bianco alla ragazza che lo prese e lo osservò
-Credo di utilizzare i miei vestiti- replicò Rose
–E’ fuori discussione, ti sei dimenticata che qui questi vestiti sono troppo corti-
-Non so come si indossa questa cosa!- obbiettò Rose alla fine, si vergognava di dire una cosa del genere ma non sapeva davvero come potessero funzionare quelle sottospecie di vestiti
–Ma potresti aiutarmi a legare i lacci!- continuò e corse nell’altra stanza per cambiarsi senza dare il tempo al ragazzo di poter rispondere.
Merlino rimase nella stanza aspettando Rose, non si spiegava il carattere così espansivo della ragazza, magari nel futuro era così che si comportavano le persone, provava una certa simpatia per Rose, simpatia che doveva farsi passare, non sapeva quanto tempo sarebbe stata lì con loro ma doveva tornare a casa
-Eccomi-
Rose interruppe il flusso dei suoi pensieri, si girò di spalle e con una mano spostò i capelli sulla spalla per poter permettere a Merlino di aiutarla, le mani del giovane iniziarono a trafficare con i fili alla fine del corpetto e in poco tempo arrivarono alle spalle, aveva un tocco delicato come se non volesse farle male ma allo stesso tempo era un tocco deciso come se sapesse ciò che stava facendo, senza accorgersene le mani di Merlino sfiorarono le spalle scoperte di Rose provocandole un brivido che le attraversò la schiena
–Ecco fatto- disse interrompendo quella sensazione che si era impossessata di Rose.
Merlino si era incaricato d prendersi cura della ragazze e per tutta la mattinata la accompagnò in quella che era Camelot, voleva aiutarla a sentirsi a suo agio, voleva farla sentire a casa, voleva infonderle sicurezza anche perché d’ora in poi doveva sbrigare alcune faccende da sola visto che Ginevra l’aveva nominata sua dama di compagnia.
Rose aveva avuto un breve colloquio con i sovrani in cui aveva cercato di parlare di lei senza dare troppe informazioni, aveva visto tanti film dove le persone del passato venivano a conoscenza del futuro e l’intera linea del tempo cambiava, se quello che stava vivendo era realtà non voleva creare nessuno problema nella sua epoca, Ginevra le aveva proposto di diventare la sua dama di compagnia e molto volentieri accettò quell’incarico.
Stava visitando la cittadella quando sentì qualcuno richiamare l’attenzione di Merlino
-Merlino!-
-Galvano! Mordred- notò che la voce del ragazzo cambiò tono nel pronunciare il nome del secondo cavaliere; Rose iniziò ad andare in iperventilazione, non poteva credere di essere in presenza di due cavalieri della tavola rotonda, stava osservando il profilo di Galvano, stentava a credere che era la stessa persona che le aveva risposto su Twitter nel suo tempo; si soffermò su Mordred, sembrò volerlo passare ai raggi x, voleva capire cosa lo aveva fatto cambiare, cosa lo aveva spinto ad uccidere Artù, visto di persona era un bravo ragazzo e le sue intenzioni erano le migliori anche se ciò non cambiava cosa avrebbe fatto.
-Sei la nuova ragazza?- chiese Galvano notando la presenza di Rose che prontamente annuii
-Spero che Merlino ti stia trattando bene- continuò in tono scherzoso
-Credo che Merlino sia la persona più adatta per farmi sentire a casa- replicò la ragazza, non sapeva nemmeno lei da dove nasceva tutto quel coraggio ma voleva che Merlino fosse apprezzato per chi realmente era, senza di lui Camelot non aveva ragione di esistere; Mordred scoppiò a ridere e dopo aver ricevuto un occhiataccia da Galvano fece finta di tossire scatenando le risa di Rose e Merlino.
La giornata passò lentamente fino a quando non fu ora di ritirarsi nelle proprio stanze; Rose corse a sedersi su quella che doveva essere una sedia e cautamente si tolse il paio di scarpe che avevano lasciato i segni sui calcagni provocando delle ferite.
-Cosa hai fatto?- chiese Merlino inginocchiandosi di fronte la ragazza prendendo il piede per esaminare la ferita, poggiò una mano sul calcagno e pronunciando delle strane parole fece sparire le ferite
–Domani mattina prima di mettere le scarpe metti delle bende come protezione- e si alzò dirigendosi verso un mobile per prendere i vari utensili e poter cenare.
Rose rimase in silenzio per il resto della serata, era rimasta stupita dal comportamento di Merlino, non si riteneva abbastanza importante da poter scomodare l’uso della magia da parte del ragazzo eppure aveva avuto i riflessi pronti e si era preso cura di lei; voleva sapere chi l’aveva trovata tra i boschi, voleva sapere il motivo della sua presenza in quel mondo, voleva capire cosa fare della sua vita.


SickOfLoveSong
sono di nuovo qui a rompervi le scatole:) ho pensato di postare un altro capitolo per farvi vedere come si evolve la storia e capire se vi possa piavere:) non so cosa dirvi se non di leggere e farmi sapere cosa ne pensate:) sarebbe piacevole per me ricevere delle critiche sia positive che negative quindi vi lascio leggere :)
Bisous