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Autore: Nami    07/07/2004    0 recensioni
Innanzitutto premetto una cosa. Reinserisco questa fic a richiesta di Asuka ma se devo essere sincera stavo già pensando di riscriverla… probabilmente molti di voi l'avranno già letta e credo che se vi è piaciuta sarete contenti di vedere il seguito. Per chi invece non l'avesse mai letta perché nuovo di questo sito, noterete sicuramente lo stesso personaggio che ho inserito nella fic "Al cuor non si comanda" che però ho deciso di togliere… lo so.. forse vi sembrerò una sciocca ma il fatto è che non ho mai avuto le idee ben chiare realizzando la fic in questione.., cmq era proprio a questa storia che mi riferivo quando vi parlavo del mio personaggio. Come vi ho già detto, l'ho creato io e ci sono molto affezionata, è più forte di me…quindi non me la sento proprio di non metterlo in alcune mie fic… beh…siate clementi dunque e… buona lettura. Nami ^__^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 19: Il braccio destro



Il desiderio di salvare la loro amica, era sempre più profondo e forte nei loro cuori. Forse era vero che si facevano troppo coninvolgere nelle faccende altrui e che essendo loro pirati, tutto questo era assurdo e privo di un senso logico. Ma era anche vero che nel loro petto batteva un cuore umano, dolce e gentile. Erano corsari certo, ma pur sempre rispettosi e con una dignità. Non si sarebbero mai potuti perdonare di aver consegnato Ania nelle mani del suo inseguitore e soprattutto non si sarebbero mai più dati pace, sapendo che probabilmente sia lei che la sua povera madre, sarebbero state cancellate per sempre dalla faccia della terra.

NAMI: Tutto si fa sempre più strano e inspiegabile..

Osservò la rossina guardandosi i piedi, mentre lentamente proseguiva il cammino.

NAMI: Non una trappola, non un pirata pronto ad attaccarci..

Sempre e solo silenzio rotto semplicemente dalle loro voci.

ZORO: Le ultime parole famose! Aspetta a cantar vittoria Nami!

Di solito era scontato che qualcosa o qualcuno sbucasse fuori pronto a mettergli il bastone fra le ruote, non appena qualcuno di loro si era per un momento rallegrato.

NAMI: Non è quello che sto facendo Zoro! Sono solo pensierosa!

Sbottò con una nota di disappunto nei confronti di quel maledetto spadaccino che riusciva sempre e in ogni occasione, a farle saltare i nervi fino ad un momento prima ben saldi.

ZORO: Se lo dici tu..

A lui importava solamente che Ania trovasse la felicità perduta. Nulla di più. Era pronto anche a sacrificarsi per lei, pur sapendo che ne avrebbe sofferto. E' che proprio non sopportava quel suo volto afflitto. Aveva fiducia in loro, lo sapeva bene, tuttavia la paura che l'idea di rincontrare quel pirata le provocava in ogni istante, era troppo, ma veramente troppo forte. Inplacabile. Non si dava pace. Solo dopo averlo visto a terra e immobile, completamente disarmato e privo di forza alcuna per alzare anche solo un dito contro di lei, avrebbe tirato un sospiro di solievo per entrambi.

ANIA: Zoro..

ZORO: Si?

Le rispose dolcemente.

ANIA: Posso farti una domanda?

ZORO: Dimmi!

Sembrava essere qualcosadi importante per lei. Qualcosa che oltre il suo già grave problema, la turbava.

ANIA: La tua amica.. com'è che si chiamava? Kuina mi pare..

ZORO: Esatto..

Non capiva. Cosa c'entrava Kuina?

ANIA: Che tipo era?

Era davvero curiosa di saperlo perchè aveva capito immediatamente che era stata molto importante per lui benchè fossero solo dei ragazzini in quel periodo di otto anni prima. Sapeva che aveva un grande talento nel maneggiare la spada e sapeva anche che possedeva un carattere forte e duro. Lei invece si sentiva talmente debole e fragile, da non poter competere. Non sapeva tenere in mano un coltello figuriamoci una spada, affrontava i guai, ma con terrore e non aveva il coraggio di battersi, anzi. Una volta, era persino fuggita. Che vigliacca. Non contava nulla lei. Per questo voleva sapere tutto, ma proprio tutto di quella ragazza e capire se anche lei, all'apparenza così perfetta, possedeva dei difetti come i suoi innumerevoli.

ZORO: Non capisco Ania! Perchè mi chiedi di Kuina?

ANIA: Non puoi semplicemente rispondermi?

Non aveva il coraggio di dirgli la verità.

ZORO: Beh, mi sembra di averti già parlato di lei.. comunque..

Tornl indietro con la sua mente, a quando aveva undici anni. Rivedeva i momenti in cui Kuina gli infliggeva una sconfitta dopo l'altra senza stancarsi mai.. e poi.. ricordava le sue lacrime.. talmente grosse e numerose, che avrebbero potuto inondare l'isola.

ZORO: Era fortissima, praticamente imbattibile per me! Aveva fegato, grinta e passione per la scherma! Però.. era anche così insopportabile e viziata, per non dire odiosa!

Certo, tutti al mondo hanno dei difetti. Però, nonostante le sue parole, Ania riuscì a sentirsi peggio.

ANIA: Ho capito..

ZORO: Ora mi spieghi perchè ti interessava tanto saperlo?

ANIA: Non è nulla di importante!

Scosse la testa cercando di accettare la realtà.

ANIA: Davvero!

ZORO: Dici di no?

Seguì un momento di quiete.

ZORO: Ania, di cosa ti preoccupi? Kuina è morta..

ANIA: Lo so!

ZORO: E allora?

Per un momento pensò si trattasse di semplice psiche femminile, quella che tutti chiamano "gelosia". Però sembrava comunque molto improbabile.

ANIA: E' solo che io.. no niente! Lascia perdere!

ZORO: Finisci la frase!

Non gli piacevano i discorsi fatti per metà.

ANIA: Io non.. so usare la spada.. e.. non sono coraggiosa..

ZORO: Ma che stai dicendo?

Lei? Non aveva fegato lei?

ZORO: Ti sei sacrificata per i tuoi concittadini e soprattutto per tua madre! Questo a casa mia, si chiama coraggio!

ANIA: Si ma..

ZORO: Basta!

Non poteva tollerare altre cavolate simili. L'amava per quello che era, proprio perchè Ania era Ania e nessun altro.

ZORO: Non ti basta sapere che per me sei importante? Se ti dico "Ti amo" è tutto inutile? Davvero credi che io ti stia solo prendendo in giro?

Per la verità non l'aveva mai pensato.

ANIA: No..

ZORO: Kuina era in gamba, ma lo sei anche tu! Hai conoscenze mediche strordinarie Ania!

ANIA: E tu come lo sai.. non mi hai mai vista all'opera!

Non aveva avuto occasione di dimostrare il suo valore.

ZORO: Se Nelson ti desidera così tanto, devi necessariamente essere brava, no?

E poi aveva fiducia in lei.

ZORO: Ad ogni modo, Kuina era solo un'amica per me.. tu invece sei la mia ragazza! Questo non è più che sufficiente?

Già, lo era. Se continuava così, rischiava di farlo arrabbiare ancora di più.

ANIA: Hai ragione!

Intrecciò le dita con le sue e gli strinse la mano, mentre si agrappò al suo muscoloso braccio.

ANIA: Scusami!

"Che fai! Non qui!" Pensò. "Mi vergogno!" Per quanto fosse dura ammetterlo. C'era una certa distanza fra loro e gli altri componenti della ciurma, però temeva che qualcuno potesse voltarsi e trovarli in quella situazione..

ZORO: Piccola sciocca!

Sussurrò nel suo orecchio con dolcezza, facendola sorridere. Per un momento si era dimenticata di tutto il resto. Stando a contatto con la sua forte e calda mano, era come se tutto intorno a lei scomparisse. Pensare che poco più di un mese prima non lo conosceva nemmeno. Il suo Zoro.
Si addentrarono maggiormente nella foresta che si faceva sempre più fitta e cupa, sotto il cielo grigio carico di una pioggia che di li a poco sarebbe caduta su di loro.

NAMI: La pressione è cambiata ancora..

Disse Nami osservando il misurino dell'atmosfera, del quale non si liberava mai.

USOP: Dici che piove?

NAMI: Si, ne sono sicura! Ma non è necessario essere una navigatrice per capirlo! Basta guardare il cielo!

Effettivamente chiunque, avrebbe potuto prevedere un temporale, solo che tutti loro, continuavano a sperare che non facesse nemmeno una goccia e che tutte quelle maledette nuvole nere come la pece, si dileguassero lasciando spazio al sole. Il brutto tempo non avrebbe di sicuro giovato. Il terreno sarebbe diventato scivoloso. Di certo, avrebbe rallentato il loro cammino e di conseguenza, quel pirata poteva continuare a torturare una donna indifesa che aveva solo cercato di difendere sua figlia.

RUFY: Outch! Che male!

Eslamò il pirata di gomma mentre una grossa pianta gli colpì l'occhio sinistro.

NAMI: Stai attento! Queste piante sono foltissime! Sempre il solito imbranato!

Continuava a domandarsi per quanto ancora avrebbero dovuto camminare. Ormai era passato parecchio tempo da quando aveva messo piede su quella terra, avrebbero dovuto essere vicino a Nelson ormai.. allora perchè non vedevano altro che vegetazione su vegetazione? Che quell'uomo li avesse ingannati? Che gli avesse fornito una destinazione errata? In teoria un uomo come lui, avrebbe potuto benissimo esserne capace ma non tornava una cosa. Se davvero fosse stato così, come sarebbe finita con Ania? Agognava quella ragazza, con tutto se stesso. Era solo con lei che avrebbe potuto portare avanti il suo piano diabolico, a meno che.. non si fosse già procurato un nuovo medico disposto a collaborare e di conseguenza, per la madre di Ania non ci sarebbero più state speranza. Anzi. Avrebbe persino essere morta ggià da un pezzo.. rabbrividiva al solo pensiero. Voleva bene ad Ania. Non osava immaginare la sua faccia in un caso del genere. Pregava perchè si stesse sbagliando.

USOP: Emm.. non vorrei allarmarvi.. ma ho sentito una goccia!

SANJI: E allora? Non dirmi che hai paura persino di un pò di pioggia!

USOP: NON HO PAURA! E' CHE NON MI PIACE MUOVERMI CON IL BRUTTO TEMPO ECCO I FATTI!

Si portò il mignolo nell'orecchio, sentendolo il timpano rotto.

SANJI: Va bene scusa, non strillare!

D'un tratto, quelle quattro gocce quasi insignificanti che scendevano sulla loro pelle, si trasformò in un vero e proprio muro d'acqua che impediva persino di vedere oltre un centimetro.

USOP: Adesso si che c'è da preoccuparsi!

NAMI: Nooooo! Lo sapevo io! Perchè non mi sbaglio mai?

Erano fradici.

RUFY: Che navigatrice saresti se sbagliassi previsione?

NAMI: Non sei di consolazione! In ogni caso.. è impossibile continuare con quest'acqua.. forse sarebbe meglio fermarci e attendere che la pioggia cessi almeno un pò.. mi dispiace Ania.. ma è l'unica soluzione!

Sapeva bene che aveva molta fretta di riabbracciare sua madre.

ANIA: No non preoccuparti Nami! Non c'è problema!

Disse tranquillamente cercando di staccarsi i capelli bagnati dalla faccia.

Così si sedettero infreddoliti e stanchi attendendo con ansia i primi raggi solari dopo il maltempo.

USOP: Mi auguro con non si metta pure a tuonare.. siamo proprio sotto gli alberi...

Tremò mordicchiandosi le unghie.

NAMI: No non preoccuparti! E' solo un pò di pioggia! Le nuvole non sono nere! Niente temporale per fortuna!

Purtroppo però, le piogge di quel calibro duravano ore, a volte persino una giornata intera e loro non potevano restare bloccati per così tanto tempo. Sembrava proprio che qualcosa li volessi lontani dal loro nemico. Ma perchè? Quell'essere meritava di essere punito. E l'unico che poteva metterlo in ginocchio era solo Rufy.

SANJI: Uffa!

Non poteva nemmeno accendersi una sigaretta con tutta quell'acqua.

SANJI: Non ho mai visto il cielo piangere così!

ANIA: Sentite ragazzi..

Disse la castana con le ginocchia in bocca, avvolgendosi per il freddo.

ANIA: Io non vorrei che tutto questo vi fosse d'impiccio... solo per colpa mia..

NAMI: Ma la vuoi smettere di farti tanti problemi? Non essere prevenuta con noi, non c'è motivo! Tutto questo tempo in cui abbiamo viaggiato insieme non ti è servito a nulla?

Aveva ragione.

ANIA: Si! Scusatemi..

SANJI: Di che ti scusi! Ti preoccupi per noi! A mio parere è un gesto molto carino da parte tua! Non ti trovi in una situazione facile..

ANIA: Lo so.. ma ho fiducia in voi..

Ne mancava verso se stessa. Non si sentiva sicura, affatto.

RUFY: Ho fame..

ZORO: Come? Pensi al cibo in un momento come questo?

RUFY: Si..

ZORO: Babbeo..

Ania soffriva le pene dell'inferno e l'unica cosa che sapeva pensare era a mangiare? Gli avrebbe spaccato la faccia in quell'istante, se solo non fosse stato tutto intirizzito dal freddo. Eppure dino a poco prima, la giornata era abbastanza tiepida. Non faceva caldo certo, ma almeno non si rabbrividiva per il gelo che sembrava quasi polare.

RUFY: Fa freddo...

USOP: Te ne accorgi solo ora?

RUFY: Aiuto ragazzi congelo!!!

USOP: Non mi ascolta...

Probabilmente non si era nemeno reso conto che pioveva..


Angolo est dell'isola Xander.

Bzz.. bzz... bz....

UOMO: Ca...po.. mi....enti? Mi senti?

Bzz.. bzz...

NELSON: Si! Ti ricevo anche se con dei disturbi! Allora parla! Cosa stanno combinando quei piratucoli?

Domandò accomodato nella sua calda tenda.

UOMO: Si sono fermati! Con questa pioggia non riuscivano a continuare!

Bzzz.. bzz..

NELSON: Perfetto! E dimmi.. come ti sembrano?

UOMO: Beh.. all'apparenza.. degli idioti signore.. ma sai... se sulla testa di "cappello di paglia" pende una taglia di trenta milioni.. non dev'essere poi così insulso non ti pare?

Dopotutto la marina militare non era composta da incapaci, bensì da gente sveglia.

NELSON: Hai perfettamente ragione! Mai sottovalutare l'avversario! Bene per ora mi basta così! Avvertimi se dovessero riprendere il cammino! E soprattutto.. non perderli di vista neanche un attimo! Altrimenti.. sai bene cosa potrei farti se te li lasci scappare!

Udì l'uomo mandar giù della saliva terrorizzato, dall'altra parte del lumacofono portatile.

UOMO: Certo capo! Tranquillo.. ehm.. gli sto addosso come una sanguisuga!

NELSON: Bravo ma non farti beccare! Piuttosto.. Ania è con loro vero?

Voleva accertarsene anche se non l'avrebbero mai lasciata da sola a bordo della nave.

UOMO: Si! E' insieme ai pirati.. e ho notato una cosetta interessante..

NELSON: Ah si?

S'incuriosì all'istante.

UOMO: Ecco.. ha una certa confidenza con un tizio in particolare.. è quello spadaccino con tre lame alla cintola.. come hai detto che si chiamava? Non me lo ricordo bene..

Bzz...bzzz... bzzz..

NELSON: Parli forse di Zoro? Il cacciatore di taglie?

UOMO: Esatto! Parlano molto spesso e stanno sempre vicini.. inoltre.. ecco.. i loro sguardi.. non mentono...

Restò per due secondi in silenzio, poi esplose in una frastornante risata, sbattendo il pugno violentemente sul tavolino in legno.

NELSON: Questa si che è bella!

Diceva riprendendo.

NELSON: Quella ragazzina.. si è innamorata! Non è commovente?

Inoltre ora, disponeva di un suo ulteriore punto debole.

NELSON: Grazie Garret! Questa si che è un'informazione interessante!

Bzz.... bzz.... bzzz...

bzzz............................................................

NELSON: Garret? Rispondi mi ricevi?

Bzzzz.........

NELSON: Accidenti! Con sto tempo è saltata la linea!

Ripose il lumacofono nella tasca dei pantaloni e si stravacò portandosi le braccia dietro alla testa e le gambe sul tavolino, incrociandole.

NELSON: Pazienza! Mi richiamerà più tardi!

SAM: Emm.. capo..

NELSON: Che vuoi Sam! Non vedi che sono di ottimo umore? Vedi di non guastarmelo!

SAM: Non oserei mai signore mio..

Gli si avvicinò con passo tutt'altro che sicuro.

SAM: Piuttosto.. è sicuro che Garret... sia all'altezza del compito assegnatogli?

NELSON: Osi forse mettere in dubbio le sue capacità? Non a caso è il mio braccio destro, razza di idiota!

Lo fulminò con i suoi occhi color sangue.

SAM: Si! Certo hai perfettamente ragione Nelson! Cioè.. capo!

Non apprezzava che i suoi uomini lo chiamassero per nome. Era già tanto se gli permetteva di dargli del tu.

NELSON: E allora la prossima volta stattene muto come un pesce e rifletti prima di aprire quella tua boccaccia puzzolente! Hai bevuto ancora vero? Dio, che puzza! Mi fai venire la nausea!

Lo allontanò spingendolo quasi fuori dalla tenda.

SAM: Chiedo scusa... invece... emm.. ecco.. cosa ne facciamo della donna? Non è bagnata abbastanza?

NELSON: Si.. ma.. lasciamola li fuori ancora un pò.. tanto per farle rinfrescare le idee contorte che ha in quel suo insulso cervellino da sguardrina!

Scoppiò un divertimento generale, mentre lei, legata, inbavagliata e bagnata da capo e piedi, se ne stava immobile, completamente annullata sotto la pioggia che aumentava e aumentava, senza cessare un attimo.
  
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