Capitolo II
Hao era pronto a partire,
mancava poco, a lui si erano uniti Anna e Yoh, bhe forse era un bene per lui se
suo il suo fratellino aveva deciso di unirsi a lui per quel viaggio in futuro
di certo si sarebbe alleato a lui per distruggere l'umanità.
-Pronto Yoh?-Chiese Hao
sorridendo al suo solito modo, quando capiva che le cose andavano proprio come
voleva lui.
-Certo Hao, dobbiamo solo
aspettare Anna...-Disse lo sciamano abbattuto. Qualche minuto dopo arrivò Anna,
più nervosa che mai, la giovane superò i due fratelli senza un minimo di
riguardo e poi si rivolse prima al fidanzato poi ad Hao.
-Non so perchè tu mi abbia
voluto trascinare in questo patetico viaggio, ma so che da solo non potevo
lasciarti andare, saresti stato troppo sotto l'influenza negativa di Hao! E
ricordo a quel maligno, che se mi dai fastidio Hao, te ne pentirai amaramente!-
-Nervosetta questa mattina
Anna?-Chiese Hao ridendo mentre faceva comparire Spirit of Fire.
-Forza, tutti a bordo!!!-I
tre membri a bordo di Spirit of Fire, viaggiarono per parecchio finché non
arrivarono in un continente sperduto, in effetti era una giungla, da quel punto
furono costretti a viaggiare a piedi, fra alberi alti forse di più di Spirit of
Fire, dalla quale pendevano lunghe liane, fra il cinguettio e i versi di vari
animali e insetti come moscerini che ronzavano da per tutto, fra cespugli, rami
e radici che sbucavano dal terreno,e a causa di queste Yoh che si incantava a
guardare i possenti alberi inciampò ben tre volte.
-Hai finito di cadere
imbecille?-Domandò Anna infastidita dalla poca cautela del ragazzo che si
rialzò da terra dolorante.
-Oh che male!che ci posso
fare se cado sempre io!!!-Si lamentò Yoh.
-Su muoviamoci, il
villaggio non dev' essere lontano, la gemma comincia a brillare!-Disse Hao
sorridendo.
-Oh davvero? Fa vedere
Hao!-Disse Yoh incuriosito, infatti quando guardò la gemma questa aveva preso a
brillare.
-Allora dobbiamo
sbrigarci!!!!-Disse Yoh alzando di gran lunga la voce. In quello stesso istante
poi una folata di vento fece frusciare le foglie presenti.
-Zitti! shhh!-Disse Hao
insospettito, c'era qualcosa che non andava, era calato il silenzio, non si
sentivano più gli uccelli cinguettare.
-Non muovetevi, non
fiatate...-Disse Hao, subito dopo si sentì un verso, qualcuno stava ringhiando,
tutti e tre spalancarono gli occhi e si voltarono, sconvolti si trovarono
davanti un puma, Hao lo osservò attentamente, il felino aveva tatuato sulla
fronte uno strano simbolo, al centro un punto e a torno ad esso due line, una a
destra l'altra a sinistra che si arricciavano verso il basso, e questo Puma
pareva che ce l'avesse proprio con loro.
-OH MAMMA MIA!! UNA TIGRE!
UN GHEPARDO! UN LEOPARDO! UNA LINCE! UN GIAGUARO!-Urlò Yoh in preda al panico.
-Veramente non ne hai azzeccata
una Yoh, non è ne una tigre ne niente...-Affermò Hao.
-Ah no... vediamo allora
cosa può essere, hmmm... un rinoceronte no, un Ornitorinco no, una zebra non è
così, un castoro non credo, hmmm... non si può chiedere l'aiuto del
pubblico?-Chise Yoh con una mano appoggiata sul mento come uno che stava
pensando intensamente.
-IDIOOTAA COSA CREDI CHE
SIAMO A CHI VUOL ESSERE MILLIONARIO!!!? QUELLO Ĕ UN PUMAAAAA!!!! E CI VULE
MANGIARE! FA QUALCOSA!!!-Urlò Anna.
-ZITTIIII! così peggiorate
le cose!-Disse Hao calmo.
-Forse se ne andrà, non è
un puma selvaggio, ha un tatuaggi sulla fronte... quindi ha qualcosa a che
vedere con gli uomini...-I tre rimasero immobili, ma questo non bastò e Hao lo
capì subito, l’animale era assai interessato ai
ragazzi.
-SCAPPIAMOOO!!!-Gridò lo
sciamano dai capelli lunghi, il trio cominciò a correre in lungo e largo, fra
le urla disperate di Yoh che non la smetteva, l'animale continuava ad
inseguirli minaccioso, e Hao non ne poteva più, aveva cose molto più importanti
a cui pensare!!!
-BAASTAA HO PROPRIO PERSO
Gli uomini dalla pelle
rossa, non sembravano intimoriti affatto dalla presenza degli stranieri, e benché
fossero incuriositi dal aspetto diverso dal loro, restavano cauti e
sull'allerta,armati di lance e archi pronti all'uso, lo sciamano dai capelli
lunghi però mostrò agli indigeni la gemma con la freccia, e questi ne rimasero
molto stupiti, ora sapevano chi era l'uomo.
-Dunque sei arrivato... Asakura...-Disse
una voce conosciuta, femminile, dolce ma anche altrettanto pungente e fiera.
Hao chiuse gli occhi sorridendo, poi alzò la testa e guardo su un albero, e
proprio su esso, su un ramo molto grande e spoglio, una fanciulla stava all' in
piedi, lunghi capelli biondi legati in due trecce, gli occhi celesti con una
tonalità più scura verso il centro, vestita con quel corpetto di pelle e una
gonna fatta con lo stesso materiale con l’aggiunta di quel che sembrava un
pantalone, che a vista d'occhi sembrava fatto con del cotone nero, scalza a
piedi nudi, era lei, la guerriera leggendaria, Asuka... la sua futura sposa.
-Asuka...-Disse lo sciamano
sorridendo. La giovane saltò giù cadendo in ginocchio (Ma con un ginocchio
verso sopra) Senza nemmeno farsi un graffio, eppure l'albero da dove si era
butta era alto parecchio, tantissimo!!!! pensarono sia Anna che Yoh.
-Ĕ un piacere davvero immenso
rivederti cara Asuka...-Disse Hao.
-Già... forse è così...sai
a dire la verità ti ho pensato e aspettato molto, credevo che ti fossi
ritirato...-Disse Asuka.
-Ma se ci ho messo solo tre
giorni a raggiungerti...-Lei alzò le spalle fissando negli occhi Hao.
-Bene, allora
segui...temi...-Disse la giovane notando anche Anna e Yoh.
-Loro sono con me... spero
che non siano di troppo...-
-Per me non c'è alcun
problema, speriamo che non ce ne siano per il capo del villaggio o ancor peggio...
per Thor... sapete, lui non sopporta gli estranei...-La ragazza fece qualche
passo e i tre cominciarono a chiedersi chi fosse questo Thor. Arrivarono al
centro del villaggio, che più che un villaggio era un accampamento, le case
erano capanne e tende, costruite con della legna, alcune erano alte e ricoperte
di rami, foglie e pelle d'animali, insomma erano le tipiche case degli indiani
si disse Yoh osservando incuriosito ciò che lo circondava, improvvisamente Anna
prese la mano del ragazzo e la strinse, lui la guardò sorpreso e lei arrossì.
Non era da lei.
Molti indigeni si erano
radunati e osservavano i quattro giovani che seguivano Asuka, erano incuriositi
e sorpresi, ma nessuno osava avvicinarsi, loro erano diversi da Asuka, avevano
tutti i capelli scuri, gli occhi scuri, avevano i volti e persino il corpo
pittato di vari colori oltre al colore naturale della pelle rossa, che
possedeva anche Asuka.
-Questo posto non mi
piace...-Disse Anna, c'era un silenzio abissale ma, di nuovo qualcosa distrusse
la quiete e quel silenzio, un ruggito, forte e tenace risuono fra gli alti
alberi e la terra, in principio alcuni degli uomini si innervosirono, ma poi
nel sentire ancora i versi della belva che ancora non si vedeva, si calmarono
come niente fosse, mentre Anna, Yoh e persino Hao erano agitati, qualcosa si
avvicinava, e ringhiava, dal suono si trattava di un felino di sicuro, una
tigre pensò Hao, o addirittura, perchè no, un'altro puma! Tutti, tranne loro,
sembravano calmi, compresa Asuka che non si era scomposta minimamente, anzi
sorrideva felice, ci fu ancora un'altro ruggito e finalmente l'animale appari,
e proprio come Hao aveva intuito si trattava di un Puma... ma era lo stesso di
poco prima, il Puma con un tatuaggio sulla fronte, questo muoveva vorticosamente
la coda, ruggiva, e si avvicinava ai tre stranieri. L'animale era tra il giallo
e un arancione scuro, senza macchie, di un solo colore, ma la cosa che sia Yoh,
sia Anna ed Hao notarono meglio erano gli enormi artigli del felino.
-Sta calmo Thor... questi
tre sono miei ospiti... non puoi mangiarli...-L'animale smise di ringhiare, e
si avvicinò tranquillamente ad Asuka, la ragazza senza alcun timore si avvicinò
e cominciò a carezzare il puma come se fosse un semplice gatto domestico e quieto
inizio a fare le fusa.
-Dunque è questo il famoso
Tohr, chi sa come mai… ma lo conosciamo già... il tuo micetto ci è venuti a
trovare poco prima di arrivare al villaggio... cara Asuka...-Disse Hao.
-Oh ma che coincidenza, di
solito non va ad incontrare i nemici in anticipo, gli avversari li mangia
sempre dopo l'incontro…-Rispose lei pungente.
-Forse perchè sapeva in
partenza che non avresti avuto chance conto di me...-
-Sai, non credo che sia
così... e comunque lui è il protettore del villaggio...-Hao fece un cenno con la
testa, stingendo le spalle, poi un uomo dalla pelle rossa, che aveva il viso
tinto di rosso e nero, adornato da orecchini e collane che pendevano da per tutto
si avvicinò.
-Grande Wan, il capo del
villaggio vi vuole vedere...-Asuka si voltò e annuì.
-Andiamo Tohr... mio padre
ci vuole... anche voi, seguitemi...-La ragazza saltò su un albero seguita dal
suo fedele Puma, Hao si accorse che Asuka di certo non avrebbe allentato la sua
normale andatura per aspettare Anna, Yoh e nemmeno lui, così decise di seguirla
senza aspettare ne Anna ne Yoh, i due se la sarebbero cavata anche da soli... e
a quel punto balzò anche lui sull'albero e saltando prodigiosamente da un ramo
all'altro segui la ragazza standole perfettamente al fianco, dal canto suo
Asuka, non conosceva nessuno a parte Tohr, che potesse essere tanto forte e
veloce da starle dietro, anzi accanto, era veloce quanto lei!
-Anche di più!-Disse lo
sciamano, lei strinse i denti, infondo non sopportava che qualcuno potesse
essere più forte di lei... e di certo non poteva esserlo quel antipatico che
veniva da una civiltà così diversa dalla sua!In poco furono arrivati al centro
dell'immenso villaggio, e proprio lì sorgeva una grande capanna ricoperta da
alcune pelli, quella infatti era la casa del capo.
-Vieni Hao, entra...-I due
entrarono seguiti dal puma che passò proprio di fianco ad Hao che lo guardò, e
Thor fece lo stesso emettendo un piccolo ringhio, il felino non trovava simpatico
il ragazzo, e Hao stesso se ne accorse. Entrati nella capanna che era alta, e spaziosa,
a occhio e croce ci entravano un centinaio di persone, era la più grande del
villaggio.
-Padre, mi avete fatto chiamare?-Chiese
la giovane inchinandosi leggermente col capo.
-Si, figlia mia...-Rispose
un uomo seduto a terra, era grassocciello, con i capelli grigi, la pelle rossa
come i resto degli abitanti, il volto pittato di nero, blu e rosso, sul capo
varie piume di animali, al collo collane adornate con conchiglie, e varie
cianfrusaglie, vestito con varie pelli e una pelliccia d'animale, grigia. A
dividere padre e figlia, c'era un grande focolare acceso.
-Allora è arrivato lo
sfidante che ti vuole prendere in moglie...non è così?-
-Si, padre, è lui...- Hao
fece qualche passo avanti senza alcun timore.
-Un giovane... uomo molto
saggio e potente a quanto vedo... la tua fama è giunta fin qui, grande Omnioji,
Hao Asakura...-Disse il vecchio sciamano.
-Padre voi lo
conoscete?-Chiese Asuka sbalordita.
-È nota la tua abilità, da
sciamano, e so che fin ora nessuno è mai riuscito a batterti…- Hao sorrise
vantandosi pateticamente.
-Ma nemmeno mia figlia è
mai stata battuta… Sei certo di voler lanciare la sfida??-
-Certo…Intendo sfidare
Asuka, per poi prenderla in moglie!-
-E bene… tra due giorni, con l’arrivo della luna nova,
appena sorgerà il sole si terrà l’incontro ufficiale, se vincerai tu sciamano,
prenderai in moglie Asuka… ma nel caso tu perdessi… perderai la vita…-Hao rise
di gusto.
-No, questo non accadrà…-
-E così sia… la sfida è fra
due giorni…… potete anche andare ora…-Asuka si chinò dinanzi al padre, e poi
seguita da Hao uscì dalla capanna.
Fuori da lì la giovane si
fermò, e con aria presuntuosa si rivolse ad Hao.
-Se credi di riuscirmi a
battere, sei fuori strada!! Ritirati e tornatene da dove sei venuto!-
-Niente a fatto, sei tu che
sei un’illusa, credi di essere più forte di tutti quanti, ma ti sbagli… sei
solo una piccola arrogante!-
-Tu non sei da meno!-
-Lo so… ci somigliamo
molto…-Lei arrossi, quello aveva sempre la risposta pronta! Non riusciva quasi
a sopportarlo! Eppure, quella sfida la eccitava ancor di più di tutte quelle
aveva già vissuto. Hao la fissò e lei lo guardò con uno sguardo interrogativo.
-Che c’è??!-Chiese Asuka
innervosita.
-Niente… ti guardo… sei
bella… mi piaci…-Affermò lo sciamano sicuro senza fare una piega. Asuka non
controbatte e per tutta risposta scartò Hao e se ne andò dritta per la sua
strada, ma lui non aveva nessuna intenzione di mollarla e s’incamminò verso di
lei, l’avrebbe seguita per due giorni interi, senza lasciarla mai… MAI…
Fine II Capitolo.
Allora che ve ne pare!???
Commentate in tanti per favore!!!