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Autore: anqis    09/12/2012    8 recensioni
“Hai messo qualcosa in faccia oggi?” mi chiede a brucia pelo.
Cosa? “Eh?”.
“Rispondimi”, l’aria calda fuoriesce dalla sua bocca riscaldandomi le guance. Nonostante tutte le schifezze che mangia, anche il suo alito sa perennemente di menta fresca. Dolce.
“Un po’ di fard..”.
“Non metterlo, mi da fastidio” pronuncia serio, con le mani nel cappotto scuro.
“Scusami?” chiedo più stupita che infastidita.
Tentenna un attimo, un tenue rossore colora le sue guance. Sarà il freddo? “Ti copre le lentiggini e mi da fastidio” spiega distogliendo lo sguardo.
Faccio una smorfia. “Sai che odio le mie lentiggin..”
“A me piacciono invece! Sai, io ci passo il tempo ad unirle a farci strani disegni!” dice, ma si blocca all’ultimo, imbarazzato dalla strana e improvvisa confessione.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Little Things.



I know you've never loved, 
The crinkles by your eyes when you smile 
You've never loved ,

Your stomach or your thighs 
The dimples in your back at the bottom of your spine 
But I'll love them endlessly

- Liam, Litte Things. 

 
 
“Niall, sei un fottuto pappamolle” dice Zayn sdraiandosi con nonchalance sul divano. Gli tiro un calcio facendolo spostare, per poi accomodarmi. È casa mia, dopotutto.
“Sono sorpreso da te Zayn, non hai usato parolacce in una frase” gli rispondo acido, mentre Liam si fa spazio e si mette accanto a me, dalla parte opposta di Zayn il quale fa una risata divertita. “Scusa, ora mi correggo: sei un  cagasotto del cazzo”.
Alzo gli occhi al cielo e gli tiro una gomitata. “Non capisco come faccio ad essere tuo amico, sul serio” bofonchio. Non sono dell’umore adatto per sentirmi pigliare per il culo dagli amici che invece dovrebbero tirarmi su di morale.
“Questa volta Zayn ha ragione” commenta Harry entrando dalla porta della cucina con un bel pacco di patatine tra le braccia. “Vuoi?” mi chiede offrendomene una.
“No, ma cosa vuoi dire con questo?” gli chiedo offeso.
“Affofa Niaff, non mi fembfa il cafo che fu” comincia a parlare con tipo una ventina di patatine infilate nella bocca, uno spettacolo che preferisco seriamente non guardare.
“Harry finisci di mangiare, poi mi spieghi” dico subito.
Lui fa spallucce e fa un cenno a Liam, come per dirgli di parlare. Questo capisce al volo e si gira verso di me, appoggiando le mani sulla mia spalla.
“Non puoi continuare a tirarti indietro con Lucie, lo sai anche te. E non mi interrompere” disse anticipandomi, pronto a difendermi. I ragazzi annuiscono all’unisono d’accordo con la sua prima affermazione. “Non ti ho mai visto così interessato ad una ragazza, mai. Sappiamo tutti che sei sempre stato premuroso con le tue ragazze, un vero gentiluomo, come sappiamo però che non hai mai fatto sul serio. Beh, almeno a differenza di Harry tu le trattavi bene”.
“Ehi” protesta Harry seduto sulla poltrona. Zayn accanto a lui ridacchia, ottenendo una sberla sulla spalla. “Zitto che te sei quello che ha umiliato la primina leggendo la sua lettera di amore di fronte a tutte la scuola”.
Il mulatto fece spallucce. “Senti, bisognava darci un taglio. Ho visto il suo armadio e trovarsi i ritagli delle mie teste delle foto dell’annuario non è stato per niente gradevole, te lo assicuro” si difese facendo una smorfia al pensiero.
“Comunque..” la voce di Liam mi riportò alla sua attenzione. “È da mesi che ti vediamo così, dopo che ti sei lasciato con Allison eravamo pronti a fare baldoria, ma quando abbiamo scoperto che l’hai fatto per un’altra ci siamo sorpresi”.
Mi grattai una guancia, nervoso. “Non mi sembra così strano, stessa cosa è successo a te con Danielle per Amanda” dissi con il viso affondato nelle mani.
“Ma sai come sono fatto io e sai come sei fatto tu. Per non dire la sorpresa nel sapere che parlavi di Lucie Allen, quella Lucie” mi spiegò con espressione calma.
Mi innervosiva parlare con Liam di queste faccende, lui non aveva mai avuto tanti problemi in amore; seguiva l’istinto, un istinto molto fortunato direi. Le sue storie erano sempre durate anni, a differenza di me che a malapena arrivavo a due mesi. Io ci provavo sul serio, ma ogni volta nasceva un problema.
“Beh, cosa c’è di così strano in Lucy?”
Mi fissano tutti in silenzio. “Partiamo del fatto che non ti piacciono le rosse” dice Harry.
“Non è rossa, è castana tendente al ramato” lo correggo.
Silenzio. “Tu qualche mese fa non sapevi manco cosa fosse il ramato, Niall” mi fa notare Zayn con un sopracciglio alzato. Non è assolutamente vero.
“Vero” affermano in coro.
Merda. “Inoltre ci chiediamo ancora come avete fatto a fare amicizia, non vi siete mai cagati in vita vostra e ad un tratto siete diventati pappa e ciccia” sospira il riccio sempre stravaccato, con gli occhi stranamente seri. Il fatto che Harry sia serio non è una buona notizia.
“Non lo so neanche io, da quella volta in cui ci siamo ritrovati da soli in biblioteca, non lo so, non sono più riuscito a toglierla dalla testa. Sarà anche stupido e sdolcinato, ma quando mi ha mostrato lo scaffale dei libri, il modo con cui faceva scivolare le mani lungo le copertine scure e vecchie. Sono rimasto impalato a guardarla, poi..” mi fermo imbarazzato da quella strana confessione. “Okay, mi è piaciuta ad un tratto e sinceramente non so spiegarmelo neanche io” dico con un lamento soffocato.
Liam mi passa una mano tra i capelli come segno di conforto.
“Io ancora non mi spiego che ci facessi in biblioteca”.
Mi volto di scatto riconoscendo la voce dell’altro mio amico. Louis disteso lungo il tappeto peloso del salotto, gli occhi azzurri rivolti al soffitto con aria pensierosa.
“Tu da dove sei sbucato?” chiedo.
Alza il collo fino ad incrociare il mio sguardo. “Dagli inferi”.
Roteo gli occhi al cielo. “Devo dire a mio fratello di smettere di lasciare la porta del retro aperta se non voglio trovarmi cani randagi o altro in casa” dico ironicamente, ricevendo un duro calcio negli stinchi. Lou si alza in piedi, sistemandosi i risvolti dei ridicoli pantaloni color prugna che indossa.
“Comunque, Niall deciditi a fare qualcosa” dice ad un tratto, sorridendo di sbieco.
“E sarebbe?”.
“Tutto, basta che smetti ad andartene in giro a pronunciare frasi che neanche Amleto avrebbe sopportato. Come che hai detto, aspetta, ah sì! “Ma tieni a mente, era destino che fosse così”.
Ma come diavolo?
“Ma come cazz..” grido mentre le risate degli altri si espandono nella casa dietro di me.
“C’è gente che fa la tua stessa strada di casa, cosa credi!” scoppia a ridere. “Sai, trovo tu abbia qualche ossessione con le sue lentiggini, eri serio quando hai detto che ci fai dei disegni immaginari unendoli?”.
Mi blocco, sentendo il sangue salirmi sulle guance. Stringo i pugni.
“Io ti uccido” borbotto paonazzo in volto.
“Quando mi prendi, Nialler!” e in un batter d’occhio lo vedo precipitarsi verso l’uscita.
 
Dopo qualche ora, qualche partita e qualche birra, ci troviamo stravaccati sul divano. Louis e Harry impegnati in una partita di Assassins Creed, Liam impegnato a messaggiare con la sua attuale ragazza e Zayn con in mano un fumetto di Capitan America. Mi infilo una patatina in bocca, sdraiato con la testa appoggiata al divano e le gambe distese sul peloso tappeto di casa.
“Io mi ci vedo tra qualche anno, stessa situazione, l’unica differenza le urla della mia futura moglie che mi urla di non macchiare il pavimento ed io che ci sputo addirittura sopra” dice ad un tratto Liam sorseggiando dalla bottiglia verde.
Alzo un sopracciglio. “Non dovrebbe essere lui quello romantico?” domanda Louis al mio posto, l’angolo della bocca incurvato in un sorriso. Harry sta perdendo.
Liam scrolla le spalle prima di alzare gli occhi dallo schermo per puntarli addosso a me. Ci fissiamo in silenzio, mentre blocco la canzone dei The Script “Hall of fame”.
“Cosa stai facendo?” chiede.
Faccio spallucce. “Niente, perché?” rispondo tranquillamente.
Sguardo fisso. “Non dirmi che..”
Rimango in silenzio.
“Niall, seriamente, sei ancora sul suo profilo twitter?”.
Non dico niente. Quattro sospiri alleggiano nella stanza.
“Niall, devi fare qualcosa e questa volta dico seriamente” mastica Harry con in mano una gomma alla menta, è una sua vecchia e imperturbabile abitudine.
Alzo gli occhi lasciando scivolare il laptop sul divano per poi coprirmi gli occhi con un braccio. “Cosa dovrei fare ragazzi? Ogni complimento che lo faccio lei ci ride su, pensa sempre che io stia scherzando o che stia mentendo! Vi giuro, ci ho provato in tutti i modi possibili” mi lamento senza guardarli. Certe cose puoi dirle solo con il viso coperto.
“Secondo me non le piaci” dice ad un tratto la voce di Louis.
Le sue parole mi colpiscono in faccia devastanti come uno schiaffo e un calcio nelle parti basse contemporanee. Stringo i denti, senza saper cosa dire. Potrebbe anche essere vero.
“No, non credo. Se non le piacevi ci avrebbe messo poco a dirtelo in faccia” ribatte invece Zayn, stranamente dalla mia parte. Di solito coglie ogni occasione per pigliarmi per il culo.
“Ma.. in che senso, hai cercato di farglielo capire?” chiede Liam.
Alla fine lascio cadere il braccio, reggendo gli sguardi dei miei quattro migliori amici.
“Mmh. Cioè, non gliel’ho detto direttamente con una dichiarazione, ma gliel’ho fatto intendere. Cioè, credo sia chiaro che quando uno ti dice che passa il tempo a contare le tue lentiggini è perché gli piace, no?” provo a salvarmi.
“No, affatto. Io ti denuncerei per stalking, ma come vuoi” ridacchia Lou.
“Grazie eh” borbotto.
“Di niente amico, sono qua per te”. Gli tiro una patatina in testa che però schiva. Deve avere dei sensori sulla nuca, quel coglione.
“Secondo me la migliore strategia è dirglielo direttamente, senza doppi sensi, un chiaro e netto “sono innamorato di te!” sputato in faccia” aggiunge il riccio seduto accanto a lui.
“Lo dici facile te, a te basta dire ad una “ciao” che questa ti cade ai piedi” lo accuso con un certo nervosismo nella voce. “Scusa, è che non so cosa fare, davvero”.
Il gioco si blocca e Harry si volta verso di me, con gli occhi chiari improvvisamente scuri ed un sorriso sghembo a percorrergli il viso. “Niall, non so ricordi, ma qualche mese fa eri anche te come me. Non è che il fascino svanisce in così poco lasso di tempo”.
Mi zittisco perché so che ha ragione, non avevo problemi a invitare una ragazza ad uscire prima.. prima di conoscerla, appunto. “Ma lei è diversa” mormoro afflitto.
“No, è solo più ottusa. Dichiarati, cazzo!” ed ecco il commento sempre delicato di Zayn.
Mi mordo un labbro. “Ma sapete che divento nervoso e non sono mai stato tanto bravo ad arrivare il punto, giro sulle parole e scommetto che alla fine finirei per confonderla ulteriormente e lei se ne uscirebbe con un “ma ti fai di canne, Horan?”. Lo so”.
“Ma provaci, almeno!” mi incoraggia Harry maneggiando ancora più velocemente con il joystick.
“E che le dico?”
Vedo gli occhi di quello accanto alzarsi verso il soffitto poco prima di tornare allo schermo della televisione. “Quello che provi, zuccone”.
“Ma..” balbetto.
“Dai, Niall!”
“Non posso mica dirle che adoro le rughe che le si creano sotto gli occhi quando sorride, o la sua pancia e le sue gambe di cui lei non fa altro che lamentarsi! Non posso dirle che ho un ossessione per le fossette che ha in fondo alla schiene che le si creano ogni volta che si abbassa per raccogliere qualcosa. Non posso dire che amo quelle singole cose all’infinito” sbotto di colpo con il viso in fiamme. Non mi posso vedere, ma so perfettamente di aver assunto un colorito molto vicino alla maglietta a maniche lunghe bordeaux che oggi indossa Liam.
Zayn e Liam mi guardano sconcertati, mentre Harry e Louis non spicciano parola, ma sono sicura che se non fossero nel momento clew del videogioco probabilmente farebbero lo stesso.
“Uao” commenta Zayn.
Mi passo una mano tra i capelli. Uao è decisamente poco. “Non posso dirle queste cose, è ridicolo. No, sono io quello ridicolo”.
“Minchia, aveva ragione Zayn, sei davvero un pappamolle” commenta Louis, prima di alzarsi dal divano con le braccia in alto. Harry dietro di lui si lascia cadere tra i cuscini con un sorriso esasperato. “The Tommo vince ancora, puppatemelo tutti!”.
L’unico che continua a guardarmi è Liam che ad un tratto si accende come una lampadina, sottolineo anche la somiglianza della sua nuova pettinatura. Sono uguali. Un attimo lo vedo alzarsi, un attimo dopo scomparire in qualche angolo remoto della casa per poi rispuntare con Bessie, la mia adorata chitarra.
Scorgo un sorriso illuminare i visi di tutti i miei amici e non è difficile indovinare l’idea di Liam che avvicina lo strumento insieme ad un mio vecchio note-book. Zayn mi lancia una matita con il solito sorriso divertito sulle labbra.
“È da tanto che non scrivo lo sapete” sussurro senza riuscire a nascondere un sorriso.
“Beh, credo sia proprio giunto il momento di ricominciare” sorride Liam.
Scuoto la testa senza reprimere la risata che suona nel mio petto.
Perché non ci ho pensato prima?



- note dell'autore.

Eccomi qua. Voglio, come prima cosa, ringraziare le 7 ragazze che hanno recensito il capitolo scorso, le 12 che l'hanno aggiunta alle seguite, le 3 nelle ricordate e le 9 alle preferite. Non potete capire quanto gioia mi avete portato, mi avete reso felicissima. Risponderò al più presto, promesso.
Non ho davvero niente da dire, se non che come avete notato spero sin dall'inizio che questo capitolo era dal punto di vista Niall. Non sono ancora certa di voler fare un capitolo sì ed un no in cui si alternano le voci narranti di Lucie e Niall, vedremo. 
Ancora grazie, spero vi sia piaciuto anche questo e niente, aspetto altri vostri pareri.

Alla prossima, 
Alice.





E anche qua voglio ringraziare Liam, 
per la serietà e la passione messe in quell'assolo. 

   
 
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