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Autore: Polina Raduga    10/12/2012    3 recensioni
‘Cause a heart that hurts, is a heart that works. A heart that hurts, is a heart that… works.
La mente riporta al periodo in cui fingevo di stare bene. Avevo così tanto da dire sul mio folle modo di vivere. Ora che ho fissato il vuoto devo trovare una via di mezzo, un modo migliore di vivere.
Nessuno può portarlo via da me, e nessuno può farlo a pezzi.
Perché un cuore che si ferisce, è un cuore che funziona.
Nella vita di ciascuna persone ci sono dei minuti quando per lui in qualche modo crolla il mondo. Questa si chiama disperazione. L'anima in quel momento, è piena di stelle che cadono giù dal cielo...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Torniamo al periodo precedente del ritorno a Sydney.

[Miss Independent]
https://www.youtube.com/watch?v=dS1ZW0FdoIU * vi consiglio di accendere questa canzone, magari per rendere meglio l’idea della figaggine (?) della canzone ahahaha :D

Arriva il nuovo giorno.
Mi sono svegliata per le 10 come al solito. Quel giorno mi sentivo particolarmente felice, irraggiavo felicità da tutti i pori. Sarà per la bella stagione che c’era, infondo siamo a Los Angeles, cosa c’è di meglio? La mia vita stava prendendo una svolta. Avevo un lavoro che desideravo da sempre. Ero una tatuattrice. Amo disegnare, è una passione che ho da sempre, forse anche da quando ero in pannolino…Ahahaa! Mia madre mi raccontava come disegnavo sulla carta da parati in tutta la casa! Si, mi piaceva proprio. Ora sono felice. Ho inseguito il mio sogno, ho ottenuto un lavoro qua a LA dopo tanti sforzi si, ma ce l’avevo fatta. Certo le condizioni lavorative non sono le migliori, diciamo che il capo non è una delle persone migliori del mondo, ma per ora mi accontento di quello che mi ritrovo.
Mentre mi facevo la doccia accesi la radio. Lo facevo sempre, mi dava quella carica in più per sopravvivere a quello che mi aspettava allo studio. Alzavo il volume quasi al massimo, si magari dava fastidio ai vicini, ma non mi importava. Dopo esservi fatta la doccia mi sistemai per il meglio. Mi misi dei pantaloni neri attillati, una maglietta bianca con uno smile disegnato molto carino e una giacchetta di jeans blu. http://weheartit.com/entry/37288054/via/PhilAnselmo
Mi truccai come al solito, ovvero trucco abbastanza pesante per la maggioranza delle ragazze. Matita nera, mascara e il mio adorato rossetto rosso. Si mi piaceva essere così. Volevo sembrare forte. Avevo imparato a essere forte. Bisogna adattarsi, no? Pettinai i miei lunghi capelli rossi, che poi non era il mio colore naturale. Mi sono ormai abituata a tingermeli di come mi pareva. Un periodo ero nera, magari uno rosso, un altro ancora castano e così via. Mi piaceva cambiare.
Feci velocemente la colazione, presi la borsa e il cappello e finalmente usci fuori per prendere un taxi. Quando arrivai allo studio trovai già Zayn ad aspettarmi. Come al solito mi salutò con un caloroso abbraccio.
-Ciao bellezza! Allora…pronta per un'altra giornata stressante?-
-Ehm si dai. Penso che ce la farò a non impazzire! Almeno spero..Se Nick mi infastidisce ancora, giuro che lo picchio! E non sto scherzando.-
-Ehhi ! Non ti credevo capace di ste cose!-
-Non sai ancora di cosa sono capace.-
-Uhmm e questo mi incuriosisce ancora di più.- Rise. Oh dio che bel sorriso aveva. Era fantastico. Mi metteva quella allegria anche quando non ce l’avevo. I suoi grandi occhi marroni erano come grandi gioielli preziosi. E quei gioielli mi accompagnavano durante la giornata. Aveva una pelle ambrata, molto bella ed esotica. Mi ricorda tanto un principe degli Emirati Arabi! Ahahah si pazzesco. Era davvero bello. Zayn era un mio amico già da molto tempo. Ci siamo conosciuti quando venni qui per la prima volta. Ci scontrammo in stazione, lui stava correndo non so dove e aveva buttato giù le mie valigie. Si, simpatico, lo so. Era anche la sua prima volta qui. Avevamo fatto amicizia da subito. Abbiamo affrontato tanti problemi insieme, alloggiavamo in un appartamento prima, cercavamo il lavoro insieme, ci divertiamo insieme e lui mi fa stare bene. Abbiamo tante cose in comune: anche lui disegna molto bene, a volte invidio molto la sua bravura, penso che sia migliore di me, ma lui afferma il contrario. Siamo molto simili anche nel carattere, anche io sono cocciuta, molto indecisa (quando devo scegliere), estroversa (quando serve), buona ascoltatrice e tanto altro ancora che ora non sto a descrivere perché se no vi annoierei. Sta di fatto che lui era uno di quelle poche persone che mi sostengono ed era lui che aveva creduto in me sin dal inizio. Avevamo cercato la fortuna insieme, abbiamo lasciato il passato per cercare la felicità e ci stavamo riuscendo. Zayn rende le mie giornate migliori.
-Comunque  se prova a metterti le mani a dosso, lo picchio pure io. E stai certa che io sono più forte di te!- Ammise fiero di se stesso. -Oh si certo! Vogliamo parlare del fatto che non riesci nemmeno ad aprire un barattolo di sottaceti?!-
-Ehii! Erano sigillati molto bene! Non è colpa mia se li fabbricano così.-
Ridemmo insieme come al solito, finché non entrò Nick, il nostro capo. Uomo abbastanza robusto, pieno di tatuaggi e direi che in passato era un biker (?), veniva sempre in moto che per carità ma nemmeno una mosca si poteva avvicinare, altrimenti ti schiacciava, nel vero senso della parola. Nick è un uomo molto autorevole ed esigente, ci faceva lavorare come e quando voleva, non si interessava di te e dei tuoi problemi e se qualcosa non ti andava bene, potevi o cercarti un altro lavoro oppure stai certa che la tua settimana non sarà facile. Diciamo che spesso mi troviamo Nick a fissarmi in modo davvero inquietante, come se volesse qualcosa da me. Infatti non mancavano episodi dove mi metteva le mani addosso, cercava di baciarmi quando non volevo e molto spesso Zayn si intrometteva, creando guai anche per se stesso. Infatti, Nick o si sfogava con me il giorno dopo, o toglieva quei pochi soldi che ci dava come stipendio o ci creava casini.
Come al solito Nick si chiuse nel suo ufficio senza neppure salutarci, dove rimane per il resto della giornata, a parte quando deve fare pranzo ed esce a prendersi qualcosa.
 
La giornata passò bene, senza troppi intoppi riuscimmo ad accontentare tutti i clienti anche con le richieste più bizzarre. Mi piace tatuare, mi piace vedere la gente felice. Il disegno sulla pelle non viene sempre considerato bello da vedere su una persona, tanto più su una ragazza o donna. Questo almeno è quello che pensa la maggioranza di persone, che secondo me sono all’antica. Un tatuaggio è una forma di espressione, può dare felicità anche se non sembra. Zayn soprattutto, ha molte richieste di ritratti, che a lui escono meglio rispetto ai miei. Le persone si rivolgono a lui, per esempio, volendo mantenere un certo ricordo di una persona molto importante, o anche avvenimento molto importante. Questo li fa felici. E perché non dovrei rendere le persone felici con un gesto che so fare bene? Non vedo il motivo di disprezzare le persone tatuate, i tatuatori e i tatuaggi. I miei dicevano sempre che se mi facessi i tatuaggi sembrerei una prostituta o una carcerata. Ehm? Ma dove vivete gente? Non siamo più negli anni 40-50. Bisogna aprire la mente, come dice Zayn. Certe volte è veramente così filosofico da far schifo!
A fine giornata ci ritrovammo a casa mia per la cena. Quella sera non avevo voglia di ammazzarmi davanti ai fornelli, così decidemmo di ordinare delle pizze.
-Come la vuoi, Malik?-
-Hmm…voglio quella con il salamino piccante. Mi ispira.-
-Oh! Forte! Ora ispira anche me!-
Mangiammo guardandoci “Pearl Harbor”, uno dei nostri film preferiti.
-Ma mi dici perché voi donne siete così difficili?-
-Ma difficili dove?!- Gli dai una gomitata.
-Non sapete cosa volete e poi vi lamentate pure che noi non vi capiamo!- Mi urlò quasi offeso.
-Hmm sarà che non recepite bene i segnali che vi mandiamo.-
-Ma che caspita di segnali? Uno sguardo è un segnale?-
-Hm si potrebbe essere, dipende però da che sguardo.-
-Allora con tutti quelli sguardi che ho ricevuto io oggi dalle clienti vorrebbero dire che mi volevano.- Sorrise a 32 denti. –Ahahahah ovvio! Perché uno come te dove lo trovano!? Un kebab baro così caliente eh?- Risi come una matta e lui mise un finto broncio guardandomi male.
-E questo sguardo cosa vorrebbe dire?- gli chiesi.
-Hm pensaci. Voi donne gli lanciate sempre e ora lavoraci su con le tue meningi come faccio io!-
-Oh perché tu lavori! Se certo! AhHAHAHAHAH- Risi di nuovo e li mi penti di essere nata perché Zayn si mise a farmi il solletico, tanto da farmi piangere.
-Ahahahahhaah ojoj dai smettila! Ti prego!-
-No! Finché non ritirerai quello che hai appena detto!-
-Ma dai! Non dirmi che ti sei offeso? Ahahahaha no dai smettila per amor del cielo, mi farai morire!- Lo pregai.
-Guarda che anche io ho dei sentimenti! Mica sono di metallo! Avanti! Scusati con il Dio Malik!-
-AHAHHhahahahah nooo! Mai!!- E gli feci la linguaccia.
-E va bene, vorrà dire che oggi non rimarrò da te a dormire.- Si fermò e cambio posto sedendosi sulla poltrona rossa del mio salotto. Non mi guardava nemmeno. Era un bravo attore, lo dovevo ammettere. – Su dai. Non ti arrabbiare ora.  So che vuoi rimanere anche tu qua quindi ora smettila di fare il bambino capriccioso e vieni qua a darmi un abbraccio. Avanti…su!- Lo incitai. Inizialmente cercò di far finta di non vedermi, ma poi si arrese al mio sguardo supermegaextracucciolso e venne da me abbracciandomi forte, mooolto forte direi. –AHHHH però così mi stritoli!- -Così ti dimostro come ti voglio bene.- - Ma è troppo forte e ora puoi anche lasciarmi Zayn.- dissi. –Hmmm……no! Prima mi chiedi scusa!-
-Eh ancora con sta storia! Va bene scusa Zayn. Contento?-
-Non ancora, dimmi che sono il tuo migliore amico.-
-Ohh che tenero sei! Ma certo che sei il mio migliore amico!-
-Ti voglio bene Alyssa..-
-Anche io Zayn. Ma ora andiamo a letto per cortesia che ho tanto sonno, la giornata era difficile.
Andammo nella mia camera al piano superiore e ci addormentammo insieme nel mio letto.
-Zayn?-
-Si..?-
-Grazie.-
-Eh per cosa?-
-Perché mi stai vicino. Sei la persona più cara che ho. – Misi la mia testa sul suo petto e lui mi baciò dolcemente la testa. –Sai che puoi sempre contare su di me Alyssa. – Ti voglio bene.- -Anche io, notte.-
-Notte.-

Salve a tutti! Mi chiamo Polina e ho 18 anni. Abito a Verona eee…..basta ahahaah :D
Spero che questo capitolo sia abbastanza interessante. E’ la mia prima fanfic è spero di fare un buon lavoro. Vorrei però sapere cosa ne pensate voi? Scrivetemi le vostre opinioni, si accettano varie critiche.
Come potete vedere sono una fan dei One Direction (già da 1 anno direi) e si io gli amo, sono la mia vita
Questa storia dovrebbe raccontare la storia di Alyssa, e ci saranno anche molti altri personaggi successivamente e tante altre cose (grazie ai miei colpi di fulmine che mi vengono durante la giornata :D).
Come vedete, il capitolo non è lungo, ma io scrivo come mi viene ecco. Spero che vi piaccia, o almeno che sia decente. Grazie per la vostra attenzione e spero di essere una buona scrittrice! 
  
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