Buongiorno
a tutti, oggi è 2 Novembre
2010, e sono due settimane che sono rinchiusa in questa cazzo di
clinica, perché
il 19 Ottobre, ho tentato il suicidio, tagliandomi i polsi con un paio
di
forbici, è stato mio padre a trovarmi stesa sul pavimento
del bagno, circondata
da una pozza di sangue, inutile dire che se non si fossero accorti di
me, sarei
morta dissanguata. Da quando sono chiusa in questo manicomio,
tutti a
scuola parlano di me, ma sai quanto me ne può fregare, la
mia famiglia viene a
trovarmi ogni fine settimana, e molte volte con loro c'è la
mia migliore amica:
Diana, una delle poche persone VERE che rimangono a questo mondo. Non
mi è
permesso restare da sola in una stanza, e l'unica posata che posso
usare è il
cucchiaio, non sia mai che mi venga in mente di infilzarmi la gola con
la
forchetta! Qui, i giorni passano lenti e monotoni,
è tutto bianco, il
mobilio, le pareti, persino le porte e le finestre, e poi
c'è puzza di
ospedale, l'altro giorno il mio compagno di stanza: Marco, è
stato chiuso in
isolamento perché ha tentato di strangolarsi con le
lenzuola, mi sembra di
essere in una gabbia di pazzi! Per fortuna, domani, torno a casa,
perché
secondo i medici, siccome non ho riprovato a togliermi la
vita, sono
"guarita", beh tanto meglio per me, non ne potevo più stare
in quel
posto orribile! A casa, tutti gli oggetti appuntiti o le
cose con
cui potrei farmi del "male", sono sparite assieme alle chiavi di
tutte le stanze. Il lunedì seguente, ho ricominciato a
frequentare la scuola, e
da quando sono tornata tutti mi guardano con un misto di compassione e
preoccupazione (stupidi falsi e ipocriti!), come se potessi ritentare
il
suicidio da un momento all'altro, tsk! Ridicoli!
Qui tutto "regolare" , vengo controllata a vista da tutti, quando
chiedo di andare in bagno, vengo perquisita e poi accompagnata da
qualche
ipocrita presente nella mia classe, che pazienza! Ogni giorno, mi alzo
pensando
che manca un giorno in meno alla mia partenza, oggi è il 28
Febbraio, un mese
fa, ho compiuto 15 anni, quanto vorrei averne fatti 18, ma, come al
solito mi
tocca aspettare, anche se io detesto aspettare, fin da quando ero
piccola.
Qui è sempre la stessa storia, sveglia, scuola, casa, a
ripetizione, la mia
giornata è lunga e monotona, e a volte sembra non finire
mai. Ho tentato più
volte di scappare, ma senza risultati, mi hanno sempre rintracciata e
riportata
a casa. Io rischio sinceramente di impazzire, qua dentro, ma penso di
essere già
un po' ammattita, siamo a metà Marzo, è da poco
iniziata la primavera, ma a me,
sembra di soffocare, come se fossi nel deserto del Sahara, non ne posso
veramente più! , tra un po’ scatterà la
mezzanotte e sarà un altro giorno, non
troppo diverso dagli altri… No! Adesso basta! Scappo! Apro
la persiana del mio
terrazzino, l’aria fresca, mi schiaffeggia il viso, ma
è una sensazione piacevole, -
Questa volta, o
mai più! – sussurro, mi lancio sulle tegole, forse
un po’ troppo bruscamente, perché
scivolo e sbatto il ginocchio e il braccio sulle tegole, sanguino, ma
non m’importa,
mi rialzo senza pensarci due volte, dopo aver attraversato il tetto del
garage,
mi ritrovo sul muretto di confine che divide la mia casa da quella del
mio
vicino, lo percorro in tutta la sua lunghezza, stando attenta a non
scivolare
una seconda volta, dopo qualche minuto mi ritrovo sulla strada..
“ Eh si, avevo
proprio ragione la libertà ha un così dolce
profumo..” penso mentre mi
incammino verso un’indefinita meta.. Mi faccio guidare solo
dal mio istinto, infatti
sembra che i miei piedi sappiano già che direzione prendere..
Angolo autrice
Rieccomi, come promesso, innanzitutto
voglio ringraziare le due persone che hanno recensito :
nausicaa black & dgcourt, un ringraziamento speciale
va anche ai miei 22 lettori, come inizio non è per niente
male(: Spero che questo nuovo capitolo non vi abbia deluso, un bacio,
alla prossima. -Cris.