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Autore: RedScar    11/12/2012    2 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
E' una storia a sei mani, è nata tutto da un mio sogno e poi insieme a due mie amiche directioner abbiamo deciso di creare una ff su questo sogno.
Le protagonoste sono Scarlett, Amy e Samantha. Scarlett è la sorella di Niall che si trasferisce insieme e a lui e alla sua migliore amica, Amy, a Londra per l'audizione del fratello. Samantha è la sorella di Louis. Principalmente questo è quello che bisogna sapere, il resto è nella storia.
Leggete se vi incuriosisce, sono accettate critiche e non.
Buona lettura,
Rossella, Paola ed Angela.
Genere: Commedia, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.


Scarlett.
‘Ed ora ecco a voi il tormentone dell’estate, Alejandro.’ Mi svegliai con questo suono il 20 agosto del 2010, era il giorno del compleanno della mia migliore amica, Amy, ed anche il mio ultimo giorno a Mullingar. Da quando mia madre era morta, erano passati 15 mesi ormai, mio fratello aveva preso la mia custodia e vivevo con lui in un appartamento, ma quest’ultimo aveva deciso di andare a Londra per inseguire i suoi sogni, quindi mi dovevo trasferire con lui per aiutarlo dopo aver finito il mio terzo anno di scuola superiore. Ma avevo messo come condizione quella di portare Amy con me. E lui aveva accettato dopo lamenti e varie suppliche.
Dopo essermi fatta una doccia per svegliarmi mi suonò il telefono.
‘ ‘Giorno Scar, stai preparando le valigie?’ ‘Ciao Niall, valigie già quasi fatte, manca la seconda parte dei preparativi.’ ‘Amy?’ Chiese lui. ‘Esatto, oggi parlo con i suoi genitori per finire di organizzare tutto, non saprai mai quanto ti sarò grata di farmi portare la mia migliore amica a Londra.’ ‘Lo so, Scar, lo so. Ora devo andare che sto sistemando le ultime cose per il viaggio , ti voglio bene.’ ‘Anche io ebete, ciaaao.’ Conclusi così la chiamata.
Mi infilai una maglietta e un paio di short ed andai a casa di Amy, che sicuramente ancora dormiva, come suo solito.
Dopo aver parlato con i suoi genitori per organizzarci nel viaggio per Londra andai in camera sua a svegliarla.
‘BUONGIORNO FESTEGGIATA!’ Urlai prima di saltare sul letto dove lei dormiva.
‘Fanculo Scar.’ Mi disse ridendo anche se stava ancora dormendo.
‘Vuoi il tuo regalo?’ Le chiesi e senza aspettare una sua risposta continuai. ‘Tu, Londra, io, per tutto il prossimo anno.’ Dissi sorridendo ed aspettando una sua qualsiasi reazione.
‘O mio dio, vuoi dire che io verrò con voi a Londra?’ Chiese quasi urlando.
‘Esatto’ Risposi continuando a sorridere.
Eravamo così uguali. Nessuno ci poteva dividere. Siamo amiche da quando facevamo la prima media e lei e mio fratello sono diventati migliori amici. Siamo cresciute insieme e con il fatto che mia madre è scomparsa da poco lei mi è ancora più vicina. Per me e Niall è come se fosse una sorella.


Amy.
Era il mio compleanno e la mia migliore amica mi aveva appena detto che saremmo andate a vivere insieme con suo fratello a Londra. Dopo diversi urli di gioia saltai giù dal letto e iniziai a fare le valigie.
‘Che stai facendo?’ Mi chiese Scarlett.
‘Le valigie, genio.’ Risposi prima di sentirla ridere.
‘Te le ho già fatte, ti avevo lasciato un paio di magliette e un paio di pantaloncini fuori. Non ti eri accorta che il tuo guardaroba era praticamente vuoto?’ Mi chiese con quel suo tono da precisina.
Notai che era vero, il mio guardaroba era sparito. ‘Okay, sei davvero la migliore amica che qualunque persona possa volere.’ Dissi prima di buttarmi su di lei ed abbracciarla.
Avremmo passato il mio compleanno tra shopping e una festa, per poi partire verso le 10 di mattina con destinazione Londra. Non vedevo l’ora di vedere Londra, era sempre stato uno dei miei sogni andarci, e di passare l’anno più bello della mia vita.


Scarlett. Avevo messo la sveglia alle sette di mattina, considerando che dovevo svegliare Amy e lei ci metteva davvero una vita ad alzarsi. Appena suonò la sveglia io mi alzai di scatto. Dall’emozione non ero riuscita a dormire.
Appena mi alzai dal letto svegliai Amy che non dava segni di vita, quindi al posto di perdere tempo misi tutto quello che era rimasto in giro per la casa nelle valigie e finii anche quelle di Amy.
Andai in bagno e mi legai i capelli in una coda di cavallo e mi infilai maglia e pantaloni.


Amy.
Dopo qualche minuto, dopo che Scar mi aveva svegliato mi alzai e andai subito in bagno per sciacquarmi la faccia, io mi infilai dei pantaloncini e una canotta, lasciando i capelli sciolti.
Misi le mie cose nelle valigie e con l’aiuto di Scarlett le portammo giù dove c’erano i miei genitori ad aspettarci per portarci all’aeroporto. Io e loro avevamo insieme più o meno otto valigie grandi, dovevamo andare a vivere in un’altra città per almeno un anno, avevo bisogno di tutte le mie cose. I miei genitori continuavano a piangere e adirmi di non fare stronzate e di non fare troppo casino. Anche loro sapevano che noi tre insieme eravamo una forza della natura.
Dopo vari pianti di mia madre ci imbarcammo sull’aereo, era circa un’ora di viaggio che io avrei passato ascoltando musica mentre Scar avrebbe letto sicuramente qualcosa e Niall avrebbe mangiato, come faceva sempre d'altronde.


Scarlett.
Eravamo finalmente arrivate, scendemmo velocemente dall’aereo e ci trovammo immerse da tantissimi autisti, notai che il nostro aveva scritto il nostro cognome, quello mio e di Niall. Andammo verso di lui, usando quei carrelli tipici dell’aeroporto per i nostri bagagli.
Salimmo in macchina e l’autista ci disse che in una mezz’ora saremmo arrivate a destinazione. Non riuscivo più a trattenere l’emozione ed iniziai ad agitare le gambe per scaricare la tensione, Niall intanto ascoltava della musica all’ipod con gli occhi chiusi.
‘Che succede?’ Mi chiese Amy.
‘Sono felice ma allo stesso tempo tesa e se lui non ci riuscisse? Cioè è bravissimo, lo so, l’ho sentito tante volte, ma ho paura che non sia abbastanza per quel Simon’ Le chiesi, trovavo sempre il lato più negativo nelle cose, lo facevo da quando era morta mamma.
‘Scar, tranquilla, tanto se proprio dovesse andare male torneremmo a Mullingar, insieme, come sempre. ’ Mi rispose sorridendo prima di abbracciarmi dolcemente.
Arrivammo come era stato previsto dall’autista e scendemmo, mi trovai davanti un’hotel abbastanza grande, ‘Probabilmente alloggeranno anche persone che come Niall vogliono fare il provino.’, pensai dopo aver notato il logo di ‘X Factor UK’ vicino all’ingresso dell’hotel.
Lasciai entrare per primo Niall per fargli prendere la nostra stanza, eravamo abituati a dormire tutti e tre insieme da quando eravamo piccoli e dovevamo cercare di risparmiare.

Amy.
Appena recuperati i bagagli andammo verso il nostro autista che ci portò alla macchina. Dopo essere salite notai l’agitazione di Scarlett, era molto insicura quando c’era un grande cambiamento nella sua vita, soprattutto dalla morte di sua madre. La tranquillizzai come mio solito cercando di non far vedere che anche io ero abbastanza tesa, infondo sarebbe stato il mio primo anno lontano da mamma e papà, era un grande cambiamento e tutto dipendeva dai giudici di quel programma.
Eravamo arrivate e nemmeno il tempo di scendere che rimasi sorpresa dalla grandezza dell’hotel.
Seguii gli Horan nella hall e con Scarlett aspettai che Niall prendesse le chiavi.
Appena lui tornò sorridendo, chiamammo l’ascensore ed andammo nella nostra stanza. Ovviamente dovevamo dividere la camera, non potevamo spendere troppo.
Sistemate le nostre cose, Niall disse ‘Ragazze ho fame.’ interrompendo lo strano silenzio che si era creato facendo anche scoppiare a ridere me e la sorella.
Scendemmo e andammo a mangiare nel fast food più vicino all’hotel, dopo di che andammo a dormire sapendo che il giorno dopo avremmo dovuto affrontare una giornata molto pesante, visto che Niall avrebbe fatto il provino. Ce l’avrebbe fatta?

  
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