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Autore: Pallina    12/12/2012    1 recensioni
" Mentre veniva trascinata via, Lily voltò lo sguardo nella direzione dove si era diretto suo fratello, osservando attentamente una chioma bionda che scompariva tra la folla, intanto che il suo piccolo cuore riprendeva un ritmo normale.
Chissà se lo rincontrerò mai, pensò; ma non sapeva quanto quella piccola speranza avrebbe condizionato tutta la sua vita. "
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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15 Luglio 2027

 

Rose e Lysander l’avevano convinta -non sapeva nemmeno lei come- a partecipare a quella festa, e lei si stava odiando per essere capitolata così presto. Sua cugina l’aveva costretta a indossare un tubino nero sicuramente non suo ed a infilare dei tacchi vertiginosi sopra i quali a stento riusciva a stare in equilibrio, per non parlare dei capelli che le aveva trasfigurato in morbidi boccoli, che le ricadevano sulle spalle.

Traballante sui suoi piedi si decise, finalmente, ad entrare nel gazebo che ospitava la fantomatica festa, appartenente ad un amico di Rose di cui proprio non si ricordava il nome, e, immediatamente, Lysander le fu accanto.

«Lily, finalmente!» mormorò, porgendole il braccio per consentirle di appoggiarsi a lui. «Iniziavamo a preoccuparci.»

Lily lo colpì lievemente con uno schiaffo, ostentando un’aria offesa.

«Potevi fare il bravo fidanzato ed aspettarmi, al posto di correre alla festa lasciandomi da sola a camminare su questi trampoli.» affermò, fintamente stizzita.

«Scusami.» replicò lui, mentre si sporgeva per baciarla sulle labbra. «Ma io e Rose dovevamo rifinire alcune cose per il regalo.»

«Si si, come no.»

«Scusami.» ripeté lui, prima di accompagnarla verso il buffet degli alcolici.

La serata iniziò e continuò tranquilla, anche se Lily si ritrovò a bere leggermente più del dovuto, e, quando Lysander la lasciò nuovamente da sola, per sgridare qualche cameriere del ritardo della torta, lei si ritrovò ad allontanarsi dalla folla, iniziando a camminare nel giardino che circondava il gazebo.

Dopo aver fatto pochi passi incerti, si decise a togliersi le scarpe, sentendo finalmente che la circolazione riprendeva a fluire anche nei suoi piedi, mentre si beava dell’erba sotto le dita.

Un lieve vento le filtrava tra i capelli, e, senza saper perché, si ritrovò pochi minuti dopo a girare in tondo, ridendo da sola.

«Non sapevo che perdessi con così poco il controllo.» mormorò qualcuno, atono, bloccando la sua strana danza.

Purtroppo per lei non era così ubriaca dal non riconoscere la voce della persona che aveva invaso tutti i suoi sogni fino a due anni prima; per questo, ostentando una compostezza che era lontana dal provare, si riassettò i vestiti, alzando lo sguardo fieramente, incontrando così quello di Scorpius Malfoy.

«Scorpius.» lo salutò, felice di costatare che il suo affluente su di lei era quasi del tutto scomparso e che, se non teneva conto del suo cuore che aveva leggermente accelerato il battito, si sentiva completamente sotto controllo.

Lui ridacchiò, probabilmente divertito dalla sua finta aria di contegno.

«Lily.» la imitò, cercando di nascondere l’ilarità. «Abbiamo bevuto un po’ troppo?»

«Forse.» replicò lei, non riuscendo ad impedire ad un sorriso di disegnarsi sulle sue labbra.

«È un po’ che non ci si  vede… Hai preso i MAGO quest’anno, vero?»  le chiese lui, dopo qualche minuto di silenzio, infilando le mani nelle tasche.

«Si.»

«Sei cresciuta.» constatò, e Lily si ritrovò a voltarsi verso di lui, incontrando il suo sguardo fermo su di lei.

Imbarazzata, non sapendo nemmeno bene perché, abbassò gli occhi, mentre sentiva le guancie imporporarsi leggermente, prima di muovere la sua attenzione all’interno della gazebo, dove il resto dei partecipanti aveva appena iniziato a intonare un Tanti Auguri molto stonato.

«Forse dovremmo rientrare…» mormorò lei, indecisa, mentre le sue iridi nocciola si poggiava su Lysander che rideva divertito al fianco di Rose.

«Hai ragione, non dovresti lasciare troppo tempo il tuo ragazzo da solo, non si sa mai che qualcuno te lo rubi.» affermò lui, seguendo il suo sguardo.

Lily aggrottò le sopracciglia, interdetta, riportando l’attenzione sul suo interlocutore.

«Che cosa intendi?» chiese, sospettosa.

«Niente.» Scorpius si voltò verso la festa, indifferente. «Solo che ho notato che tua cugina sembra fin troppo in intimità con Scamandro.»

«Sono migliori amici!» replicò lei, alzando leggermente il tono di voce, non volendo però dare a vedere come quella frase l’avesse colpita.

«Non mi sembra comunque normale.»

Lily scosse la testa, cercando di evitare di pensare come, in verità, l’insinuazione del ragazzo le fosse più volte passata per la mente.

«Quant’è che state insieme?» le domandò, continuando ad osservare i due giovani che ridevano insieme.

«Sei mesi…» rispose, assorta, prima di cancellare definitivamente i dubbi che le aveva fatto rinascere, e voltarsi irritata verso di lui. «Ma che ne vuoi sapere te? Che io sappia le tue relazioni non sono famose per essere così durature; prima di giudicare la vita degli altri, pensa alla tua.»

E così dicendo si affrettò a rinfilarsi le scarpe, per dirigersi senza un saluto all’interno del gazebo, raggiungendo in pochi passi il suo ragazzo.

«Lily, dove eri finita?» affermò Lysander, con il tono di voce leggermente acuto, mentre lei gli allacciava le braccia intorno al collo.

«Ero andata fuori a prendere un po’ d’aria.» rispose, prima di unire le sue labbra a quelle del giovane in un bacio tutt’altro che casto.

«Lily!» replicò lui, dopo essere riuscito a staccarla da sé. «Sei impazzita?»

«Non posso essere felice di vederti?» chiese, riavvicinando le loro bocche, non prima, però, di aver lanciato un’occhiata di sfida a Scorpius che la guardava assorto da dove l’aveva lasciato fuori dal gazebo.

«Forse è meglio che ti riporto a casa, mi sembri un po’ brilla.» continuò lui, muovendo il capo per evitare il suo bacio.

«Si, mi sembra la cosa migliore.» approvò Rose, che era rimasta al loro fianco a guardarli senza dire una parola; e Lily non riuscì proprio ad evitare di notare il tono triste con cui sua cugina aveva appena pronunciato la frase ed a ripensare all’insinuazione di Scorpius.

 

*

 

Scorpius distolse lo sguardo dalla scena, mentre Lily veniva trascinata fuori da Rose e Scamandro, per spostare la sua attenzione su una figura che gli si stava avvicinando.

Albus, il suo migliore amico, si limitò ad affiancarlo, senza dire una parola, mentre fumava una sigaretta immerso in chissà quali pensieri.

«Ho parlato con tua sorella.» mormorò lui, rompendo il silenzio nel quale erano caduti ed attirando così l’attenzione del compagno.

«Vi ho visti.» replicò semplicemente il giovane moro.

«È cresciuta…» aggiunse, non sapendo bene come continuare il discorso.

«Ho visto che hai notato pure questo.»

Scorpius si voltò verso l’amico, aggrottando le sopracciglia, perplesso.

«Che intendi?» domandò, alla fine, visto che quest’ultimo continuava a fissare il vuoto davanti a sé, senza prestargli troppa attenzione.

Albus prese un tiro dalla sua sigaretta, prima di volgersi verso il ragazzo e osservarlo con aria seria.

«Intendo che sai benissimo che lei ha sempre avuto un debole per te, e che adesso ha trovato qualcuno con il quale è felice; e che anche se tu sei il mio migliore amico non ti perdonerò se deciderai di spezzarle il cuore per un semplice capriccio.» affermò con tono apparentemente indifferente, e Scorpius si stupì nel costare come quello fosse il discorso più lungo che gli avesse mai sentito pronunciare.

Rimasero in silenzio per parecchi minuti, prima che il giovane biondo tirasse una lieve pacca sulla spalla all’amico, ridacchiando divertito.

«Ho solo detto che è cresciuta, cavolo Al, rilassati.» assicurò, mentre cercava di ostentare un tono di voce allegro. «Dovresti veramente farti una scopata, te lo dico per il tuo bene. E dammi una sigaretta, cretino.»

E mentre il compagno gli passava la sigaretta che rapidamente si portò alle labbra, Scorpius si promise mentalmente che mai più avrebbe fatto caso a come il suo stomaco si contorcesse quando si ritrovava da solo con Lily Potter.

 

 

   
 
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