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Autore: fers94    13/12/2012    3 recensioni
"Come si può coltivare un sentimento figlio di due mondi differenti che il destino condanna in qualsiasi circostanza? Come si può?" [Cornelia&Caleb]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caleb, Cornelia Hale
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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 15. Confusione

I miei attendono che Caleb si chiuda il portone di casa alle spalle, poi si siedono al mio fianco e cominciano a farmi il terzo grado.
"Chi è?" chiede nuovamente mia madre.
"Te lo ripeto, è il ragazzo che amo. Il mio ragazzo." rispondo fiera.
"Ma dove lo sei andata a prendere? Cosa diavolo ha poi sulla faccia? È un tatuaggio idiota o cosa?" riprende mio padre.
"È... Beh, sono... Sono delle voglie, ci è nato con quelle. Ma di solito porta una leggera barba a coprirle, non è niente di che insomma..." balbetto io, non avendo troppo pensato a come giustificare un qualcosa di insolito che ai miei occhi era ormai diventato normalissimo. La barba poi, come mi è saltata in mente?
"Dove vi siete conosciuti?" chiede ancora mio padre.
"È successo circa un anno prima che iniziassi a frequentare Peter, in un locale poco fuori Heatherfield..." rispondo incerta.
"Locale? Che tipo di locale?" insiste mio padre.
"Andiamo, papà. Era un pub, una discoteca, una cosa di questo genere. Era il compleanno di Will e siamo andate lì, poi sono tornata a casa all'orario di sempre. Caleb ha origini slave, è rimasto ad Heatherfield per uno scambio linguistico, quindi per pochi mesi, e... E tra noi c'è stata una breve relazione. Poi... Poi se n'è tornato nel suo paese e non ci siamo più visti. È stato allora che ho iniziato a vedermi con Peter. Non prima che Caleb se ne fosse andato. Mi ero innamorata di lui, ma quando se n'è andato ho chiuso il capitolo e mi sono innamorata di Peter. Ma poi Caleb è tornato qui, ed è tornato per me, per restare, e... E ho capito che amo lui e che Peter è stata solo una fiammata, un piacevole ripiego sul ricordo mai spentosi di Caleb. Fine della storia, spero non abbiate nient'altro da chiedermi." dico con qualche esitazione, inventandomi le origini di Caleb e un sacco di altri dettagli, ma mantenendo reale quello che è il succo della storia.
Mio padre sospira e si alza dal divano, mentre mia madre guarda nel vuoto perplessa.
"Voglio conoscere i suoi, Cornelia. Non posso permetterti di frequentare un ragazzo del quale non so nulla." dice ancora mio padre.
"Ma Caleb qui non ha nessuno, papà. Ha vent'anni, ha una casa in affitto e vive solo, i suoi sono nel loro paese..." rispondo.
È allora che interviene mia madre.
"D'accordo, Cornelia. Mi sembra un bravo ragazzo, ma... Vogliamo conoscerlo meglio. Non possiamo farti certo una colpa se non ami il fratello di una tua cara amica, un ragazzo che per noi è una persona fidatissima... Non possiamo importi nulla, figuriamoci chi amare. Ora sei grande e sai prenderti le tue responsabilità, spero che questo ragazzo tenga a te come tu tieni a lui. Se vi volete davvero bene, per me non c'è nessun problema se continuerete a vedervi. Basta che tu sia prudente..."
Io sorrido e l'abbraccio forte, poi abbraccio anche mio padre, nonostante sia sicuramente più scettico di mia madre di fronte a tutta la faccenda. Ma va bene così, credo di essermela cavata anche stavolta. Nel momento in cui però mi appropinquo per uscire di casa, mio padre dice che per oggi è meglio che resti lì, perché ultimamente sono sempre fuori, evidentemente sempre con Caleb. È una sofferenza, Caleb non possiede neppure un cellulare con cui magari ci saremmo potuti sentire, dovrò aspettare l'indomani per rivederlo. Passo dunque la giornata al telefono con Will, Irma ed Hay Lin, raccontando come va con Caleb, ed in serata mi sento anche con Taranee. Sono contenta di aver recuperato il nostro rapporto.

Il sorgere del sole non arriva troppo tardi, faccio una bella colazione e poi, senza giustificarmi troppo con i miei, finalmente esco. Non so dove sia Caleb effettivamente, ma presumo di poterlo ritrovare alla casa al mare, così invito anche le ragazze a venire insieme a me. Ci ritroviamo tutte alla fermata del bus e ci dirigiamo alla casa al mare di Irma. Io sono serena, quasi non penso più a quanto male sia stato preveduto contro la mia storia d'amore. Sono serena perché sono felice, ho accanto a me le mie amiche, la mia famiglia (seppur con qualche piccola tensione) e naturalmente il ragazzo di cui sono perdutamente innamorata. Le ragazze ed io arriviamo dunque alla casa ridendo e scherzando, allegre e positive, quando dalla finestra intravedo Caleb seduto sul divano ed impegnato a parlare con qualcuno. Provo ad immaginare chi possa essere, visto che non rientra nella visuale dall'esterno della finestra, ma non mi viene in mente nessuno. Qui Caleb conosce solo me e le ragazze (da poco anche i miei genitori), nessun altro, dunque decido di entrare e scoprirlo. Will e le altre mi chiedono con chi stia parlando ed io rispondo loro che non ne ho la benché minima idea, dunque prendo le chiavi e le giro nella serratura della porta. La scena che mi trovo davanti mi pietrifica. Con Caleb c'è niente di meno che Elyon, proprio lei, Elyon Portrait, sovrana di Meridian e mia ex migliore amica. Colei che ha sposato Caleb. Entrambi si girano di scatto. Caleb incrocia il mio sguardo e lo abbassa, mentre Elyon ed io ci fissiamo negli occhi senza dire niente per attimi di indecifrabile lunghezza. Le ragazze sono ferme con me sul ciglio della porta, impressionate anche loro a quella visione.
"Cornelia..." è il primo sussurro di Elyon, dopo non so quanto tempo.
Non so perché ma sento di essere sul punto di piangere, sospesa tra i ricordi che mi legano a lei e la rabbia derivata dal fatto che lei abbia avuto Caleb al proprio fianco quando io non potevo neppure pensare a lui che mi si spezzava il cuore. Ad ogni modo, stringo i denti e faccio morire dentro me quell'esigenza di sfogo.
"Che ci fai qui?" è l'unico fra i tanti interrogativi che riesco a porle.
"Io... Io sapevo che Caleb era qui ad Heatherfield... Che è qui per te... Io..."
"Non me lo porterai via!" la interrompo urlando.
"Cornelia, non..." prova a dire Caleb, prima di essere interrotto da me.
"No, Caleb. Io non posso permettermi di perderti ancora. Elyon, non ti ha sposato perché ti amava. Lui non ti apparterrà mai..."
"Lo so. Calmati. Io sono venuta qui solo per sapere come sta Caleb... E anche voi... Anche te. Cornelia, ora ho un compito molto duro. Regnare a Meridian è bellissimo, ma non è facile e... Io sono cresciuta insieme a te, nella realtà terrena di Heatherfield. Sarò anche una regina, ma sono stata e sono ancora nel profondo una ragazza come voi, come te. Quando Caleb mi ha detto che gli mancavi come l'aria e che avrebbe lasciato il suo mondo solo per poterti ritrovare nonostante tutti gli avessero detto che sarebbe stato un grande male, beh... Non ti nego di aver sofferto, perché io ho amato Caleb, anche se lui non ha amato te. Ma... Ma questo suo gesto mi ha fatto capire anche un'altra cosa... Mi ha fatto capire che certi fili, certi legami non li spezzano nemmeno i confini più spessi. Io non posso tornare alla mia vita di prima, perché il regno di Meridian mi spetta di diritto ma è anche un mio dovere e non intendo abbandonare il mio popolo. Però... Beh... Volevo rivedere Caleb per l'ultima volta... E che tu ci creda o meno, anche te, nonostante so che un po' ce l'hai con me magari per la faccenda del matrimonio o tante altre cose, ma... Ma la nostra amicizia non potrò mai cancellarla dai miei ricordi. Non smetterò mai di volerti bene, te lo giuro. Credo che anche questo sia un legame speciale che i confini non riescono a sopperire... E perdonami, ma penso che anche tu in cuor tuo hai questa stessa idea. Ecco, questa è la verità. Tranquilla, me ne andrò subito."
Io mi perdo dentro il suo discorso fatto di scuse e di rimpianti; mi sembra il discorso più sincero che abbia mai ascoltato. Hay Lin si avvicina a Elyon e la abbraccia, dicendole che le fa piacere rivederla, dunque Irma e Taranee fanno lo stesso, mentre Will ed io non ci muoviamo dal ciglio della porta, ancora intente a realizzare che Elyon è davanti a noi. Caleb è fermo, seduto sul divano, e mi guarda come per chiedermi cosa debba fare. È poi Will a dire qualcosa, ancora scettica e attaccata al portone.
"Come vanno le cose a Meridian, Elyon? Come sta il popolo?"
"È tutto a posto, Will. Ed è stato tutto merito vostro. Anche se non c'è più un re al mio fianco, il popolo mi è fedele sempre. Ed io lo sono a loro." risponde lei.
"Il fatto che Caleb abbia lasciato il trono non vuol dire che abbia tradito la sua gente. È stato colui che si è maggiormente battuto per il popolo, è stato più di un re già molto tempo prima di sposare la regina. E sarà sempre legato a Meridian." aggiungo io, cogliendo nelle parole di Elyon una -forse involontaria- provocazione.
"Io non volevo dire questo..." si giustifica lei.
"Sì, invece. Elyon, sei venuta qui per creare contrasti tra me e Caleb, vero? Magari sei tu quell'avverso scherzo del destino che potrebbe portarci alla separazione... Magari sei tu l'origine di tutti i nostri problemi... È così, no?" ribatto io, nonostante mi rendo conto di stare insinuando certe idiozie soltanto perché non riesco ad accettare di volerle ancora un bene dell'anima -perché mi sono resa conto anche di questo-.
Caleb mi implora con delle occhiatacce di smettere di attaccare Elyon in quell'ingiustificato ed orribile modo, ma io continuo con quelle mie parole che la lacerano nel profondo dei suoi sinceri sentimenti. Il mio rancore ed il mio orgoglio troncano quell'amicizia così lontana eppure così vicina che sembra non valga un soldo, mentre invece -almeno una volta- valeva oro. E magari poteva ancora valere tanto. Elyon abbassa la testa vergognata e mortificata, iniziando a piangere. Will mi guarda quasi sprezzante, sussurrandomi di aver esagerato e dunque va ad abbracciarla. Le altre ragazze restano in disparte, ormai completamente confuse dalle mie parole, mentre è lo sguardo di Caleb a colpirmi maggiormente. Mi guarda scuotendo la testa, quasi a volermi dire che ho sbagliato a parlare così. Lo fa perché ha ragione lui, perché Elyon non meritava tutto il male che le ho riversato addosso, ma nei suoi occhi c'è anche l'espressione di chi non riconosce la persona che sa di conoscere meglio della sua stessa vita. Non so cosa mi sia preso, giacché seppellisco subito quest'idea che so che corrisponde perfettamente al vero, e la sostituisco con la convinzione che Caleb mi abbia guardato così perché tiene ancora tanto alla 'sua regina', forse troppo. D'un tratto esplodo di gelosia ed esco dalla casa, confusa e spiazzata dall'aver rincontrato Elyon. Caleb mi rincorre chiamandomi per nome, dunque mi raggiunge e mi afferra per un braccio.
"Si può sapere che diavolo ti è preso?" mi dice.
"Ed io posso sapere perché hai accolto Elyon a braccia aperte?"
"Non vedo perché avrei dovuto ripudiarla. Lei non mi ha fatto mai nulla di male, anzi, semmai il contrario. E poi che cosa ne sai di come io l'abbia accolta? Non c'eri quando è arrivata... E comunque niente ti dava il diritto di parlarle in quel modo. Sei stata scorretta con una persona che ti ha sempre voluto tutto il bene del mondo..."
"Non c'ero quando è arrivata perché stavo inventandoti una vita per raccontarla ai miei genitori, per convincerli a darmi il permesso per frequentarti, cosa che avresti dovuto fare tu... Ma poi ti vedi? Io mi spezzo in due, metto in discussione tutti i legami della mia vita per stare con te nonostante non sembri esserci nulla di buono in tutta questa storia e tu che fai? Tu te ne stai solo soletto con colei che hai sposato a parlare in tutta tranquillità, senza preoccuparti di me che sono a giustificare tutte le tue stranezze ai miei genitori... E continui imperterrito a difenderla..."
"Ma ti rendi conto di quello che dici? Sei gelosa di Elyon? E poi... Come puoi dire che non c'è nulla di buono in tutta questa storia? Il nostro amore non vale più nulla, Cornelia? Ti ricordo che io mi sto giocando la mia stessa vita per stare con te... Non parlare così, o per me è una grande offesa oltre che un duro colpo al cuore..."
Non riesco a dire nulla. Caleb conclude il suo discorso con lo sguardo pieno di delusione.
"E sappi che se ora te ne vai... Beh, ricordati di non dare colpe ad Elyon, a me o al destino se abbiamo litigato. Mi dispiace, Cornelia, ma stavolta è solo colpa tua."
Caleb resta fermo e mi guarda dritto negli occhi, mentre io non riesco a fare altro se non andarmene, senza voltarmi. Chissà dove, chissà perché. 

So di sbagliare, so che Caleb ha ragione, ma non voglio tornare sui miei passi. Mi sono resa conto di essere ancora fortemente legata ad Elyon, ma non voglio accettarlo, forse perché lei ha sposato il ragazzo di cui mi sapeva alla perfezione perdutamente innamorata, forse perché quasi d'improvviso si è allontanata dalla mia -dalla nostra- realtà ed io non ho saputo metterlo in conto, forse perché non posso più averla come 'la mia migliore amica'. Negli ultimi giorni sono sotto pressione, il ritorno di Caleb, dell'amore di una vita, misto a tutti gli inconvenienti con Peter e Taranee, allo stress delle ennesime pessime previsioni dell'Oracolo, le tensioni con la mia famiglia, ed ora anche Elyon... È arrivato il momento in cui ho perso il filo della ragione, il momento in cui ciò che voglio e ciò che deve essere si sono scissi e rimescolati come un onda infranta su uno scoglio. Ed io non sto capendo più nulla. Ho bisogno di stare un po' sola, di capire prima di tutto me stessa e poi tutto ciò che ho intorno. Spero che questa mia confusione sia normale dopo aver affrontato un periodo così particolare e ricco di imprevisti e naturalmente, con tutto il cuore, spero che questo non comprometta il mio rapporto con Caleb, perché quello sarà sempre il sogno della mia vita, e nessuna confusione o tensione potrà mai cambiare quest'idea. 

   
 
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