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Autore: Mina23    14/12/2012    6 recensioni
[GohanNuovo personaggio]
Questa storia è arrivata terza al Contest " Un immagine che…" di Nede.
Estratto...
[Il saiyan la osservò sedersi di fianco a lui e arrossì lievemente notando la bellezza di quest’ultima: aveva dei lunghi capelli color castano dorato, che le ricadevano morbidi lungo le spalle in una cascata di boccoli, occhi azzurri e profondi come il mare e delle lievissime lentiggini che incorniciavano graziosamente il naso.]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Voleva che l'amasse, con tutti i suoi segreti.


Quella sera il saiyan tornò a casa con il cuore traboccante di gioia. Mentre volava nel cielo stellato, in direzione dei monti Paoz, ripensava incessantemente a quel bacio e a quella ragazza di cui inconsciamente si stava innamorando.
Il giorno seguente, a scuola, i due si salutarono come due semplici amici, scambiandosi, però, un sorriso che faceva intendere tutt’altro.
Dopo la scuola, i due ragazzi andarono nuovamente a casa di Miha per passare insieme il pomeriggio; mentre camminavano per le strade di Satan City, nessuno dei due sentì la necessità di parlare.
Arrivati a casa, continuarono a contemplare quel meraviglioso silenzio che impregnava l’aria, scambiandosi, di tanto in tanto, qualche occhiata complice. Mangiarono serenamente cominciando finalmente a parlare di argomenti banali, quali il tempo o la scuola. Gohan per un attimo ebbe il presentimento che per Miha, il bacio della sera precedente, non avesse significato tanto; ma dopo aver sparecchiato, la giovane si avvicinò pericolosamente al viso del saiyan, posando un tenero bacio sul suo naso.
-E’ tutta la mattinata che desidero farlo.- gli disse dopo aver staccato le labbra dalla pelle del giovane, il saiyan sorrise rincuorato.
-Ti ho mai detto che sei bellissima?- chiese Gohan, poi la prese per i fianchi e, dopo averla fatta sedere sulle sue gambe, cominciò a baciarla con trasporto.
 
 
Passarono così altri due giorni, durante i quali il saiyan dovette lottare contro se stesso per reprimere il desiderio di baciarla a scuola o per strada davanti ad altra gente.
Nonostante il Gohan stesse benissimo in compagnia della giovane, lo opprimeva il pensiero di non averle detto la verità riguardo la sua identità saiyan e lo scontro contro Cell. Infatti, quando Miha tirava fuori l’argomento del torneo, Gohan cercava di dissuaderla e  cambiare discorso  per evitare di destare sospetti; il più delle volte ci riusciva, ma la ragazza era abbastanza testarda, quindi non demordeva mai e continuava a sostenere le sue idee.
Più volte fu tentato di guardarla negli occhi e dirle tutto, ma ogni volta era bloccato dalla paura della sua reazione. Come avrebbe reagito Miha sapendo che Gohan non era del tutto ‘umano’? Avrebbe accettato la sua natura saiyan? L’avrebbe perdonato per averle mentito riguardo al torneo?
Troppi interrogativi al quale il saiyan, purtroppo, non riusciva a darsi risposta. Voleva comunque che l’amasse, con tutti i suoi segreti.
 
 
Oramai l’esibizione di Miha era prossima ad arrivare, così la giovane, dopo aver studiato con Gohan,  passava un paio d’ore il pomeriggio in palestra per provare in vista di quel giorno.
Non voleva che lui assistesse alle prove poiché si sarebbe rovinato la sorpresa in seguito, però il giorno prima dello spettacolo, il saiyan decise di andare a salutarla in palestra prima di recarsi a casa per cena.
-Gohan, che ci fai qui?- chiese Miha visibilmente sorpresa nel vederlo lì.
-Niente, passavo di qui e sono venuta a salutarti.- rispose avvicinandosi verso di lei.
-Io ho appena finito. Ti va un succo di frutta?- disse lei sorridente. Gohan accettò e rispose al sorriso. Nel modo di versare il succo di frutta, Miha lo rovesciò sulla maglietta del saiyan, macchiandola in gran parte.
-Gohan, scusa mi dispiace!- disse quella allarmata,
-Oh, tranquilla, non fa niente.-
-Dammela che vado in bagno a lavarla, prima che la macchia secchi.- detto questo, Gohan si tolse la maglietta, scoprendo così l’addome e le braccia. Miha arrossì lievemente nel notare i muscoli ben definiti  del saiyan, ma qualche secondo dopo la sua attenzione di focalizzò sulla vistosa cicatrice che Gohan aveva sul braccio sinistro. La cicatrice che si era procurato durante la battaglia contro Cell.
-Gohan, cos’hai lì?- il saiyan istintivamente cercò di coprirla con l’altra mano.
-No, niente. Tranquilla…- disse indietreggiando di qualche passo.
-Fammi dare un’occhiata, non è una comune cicatrice quella! Come te la sei fatta?- insistette Miha allarmata.
-Miha, ‘sta tranquilla, non è nulla ti ho detto.-
-Eppure mi ricorda qualcosa… Gohan, ricordi al torneo di Cell? quel ragazzino di 11 anni si ferì al braccio, più o meno all’altezza della tu…- la ragazza non riuscì a terminare la frase che un pensiero sovrasto immediatamente la sua mente. Sconvolta, si portò la mano sulla bocca e indietreggiò di qualche passo.
-Miha…- Gohan si sentì crollare il mondo addosso, Miha aveva scoperto la verità e lui si diede mentalmente dello stupido per non avergliela rivelata di persona quando ne aveva la possibilità.
-Gohan, devi dirmi la verità… Eri tu quel ragazzo?-
Il saiyan per l’ennesima si sentì bloccato da un qualcosa che gli impediva di rispondere, ma quel silenzio bastò alla ragazza per capire la risposta.
-Perché mi hai mentito? Ora capisco perché ogni volta cercavi di evitare l’argomento.-
-E’ difficile da spiegare…- Gohan si sentiva svuotato mentre pronunciava quelle parole, come avrebbe potuto rivelarle che era per metà saiyan?
-Pensavo ti fidassi di me. Mi sento una stupida… io ti ho detto tutto, sono stata sincera con te! Perché tu non puoi fare lo stesso? Sai, ho sempre pensato che dire la verità significhi veramente qualcosa solamente quando è difficile ammetterla… Beh, evidentemente, non mi sbagliavo.- disse quelle parole con un enorme peso nel cuore, si sentiva tradita. Gohan si avvicinò a lei e cercò di guardarla in faccia, ma Miha continuava a tenere lo sguardo fisso al pavimento. –Vattene. Voglio stare da sola.- pronunciò infine.
Gohan non ebbe il coraggio di replicare, quindi si rimise la maglietta sporca e se ne andò via, mentre una lacrima solitaria solcava il viso di entrambi.
 
 
Volava, volava nel cielo oramai nero verso una destinazione a lui ignota. Andava errando per il cielo senza stelle a causa di cumuli di nuvole che lo solcavano.
Stremato da mille pensieri, atterrò su una piazzola di terreno immersa tra gli alberi, e proprio in quel momento una raffica di vento mista ad acqua colpì la zona e tutta l’area circostante.
Gohan emise un urlo liberatorio e si trasformo in super saiyan si secondo livello, sfogando tutta la sua rabbia mista a malinconia che aveva in corpo.
Per qualche minuto fu fuori di se, sradicando alberi o distruggendo enormi massi con estrema facilità. I suoi vestiti erano ridotti oramai a brandelli ed erano sporchi di fango.
Copiose lacrime scendeva lungo il volto del giovane, le quali però si confondevano a causa della pioggia che contribuiva a bagnargli il viso. Una strana aura catturò l’attenzione del saiyan, il quale, essendosi girato in direzione di essa, notò che si trattava di un dinosauro. Tornò al suo stadio normale e si avvicinò a quella maestosa creatura; sin da bambino aveva amato quella specie.
Non aveva paura, sapeva che non gli avrebbe mai fatto del male, né lui ne avrebbe fatto all’animale; delicatamente avvicinò la sua mano al muso di quest’ultimo, il quale parve bearsi di quel contatto. Era meraviglioso con la pelle squamosa che luccicava grazie all’acqua che la ricopriva abbondantemente.
Per un attimo Gohan si sentì meno solo, si sentì consolato. Stava ancora cercando di dare un senso alle proprie emozioni, quando l’animale sollevò il muso come a volergli infondere coraggio: adesso sapeva cosa fare. Non si sarebbe fatto sovrastare dalle sue paure una seconda volta, non poteva perderla, era troppo importante per lui.
 
 
 
Miha era tornata a casa prima del previsto quella sera; si era fatta una doccia per schiarirsi le idee e, dopo aver preparato la cena a suo padre, andò in camera sua senza mangiare.
Se ne stava distesa sul letto a guardare il soffitto, con gli occhi gonfi di lacrime, sovrastata da mille pensieri: pensava a Gohan, a quello che era successo quella sera e a come era felice fino alla mattina precedente. Fino a qualche ora prima pensava che Gohan fosse nato per essere l'amore della tua vita, il tuo migliore amico, la tua anima gemella.Era convinta che quella  favola fosse vera e, soprattutto, credeva di avere il diritto a viverla anche lei… Voleva rivederlo, chiedergli spiegazioni, abbracciarlo forte. Lo amava, di questo ne era certa.
 
Era la sera dello spettacolo di Miha, il cielo era limpido, solcato da qualche nuvola sporadica. Lei se ne stava dietro le quinte in attesa che il teatro si riempisse, era tremendamente nervosa e le gambe le tremavano per l’emozione. Dalla sera precedente non aveva né visto né sentito Gohan e, in seguito a quello che era accaduto, pensava che non si presentasse affatto.
Ormai era troppo tardi, poco meno di trenta secondi e sarebbe cominciato lo spettacolo; nonostante quello che era successo con Gohan in cuor suo sperava che lui venisse. Sbirciò speranzosa per l’ultima volta dall’angolo del tendone, ma non lo vide, quindi andò a mettersi al centro del palchetto in attesa che il sipario si alzasse.
La musica cominciò, la grande tenda si aprì e Miha, con un sorriso sforzato in viso, cominciò a danzare al ritmo che la musica gli suggeriva. Sembrava quasi si librasse in aria per via  dell’eleganza con cui attecchiva al suolo; bella, elegante, sola.
In un attimo qualcosa cambiò, sentì qualcosa di diverso nell’aria e, istintivamente, si girò verso il pubblico; Lì lo vide…
A causa della sorpresa si fermo per un paio di secondi, ma poi riprese, più leggiadra di prima, a danzare armoniosamente suscitando emozioni straordinarie in chi la osservasse. La musica si arrestò, quindi anche lei concluse la sua splendida esibizione, prendendosi gli applausi di tutta la sala, godendo delle occhiate di tutti, in special modo di quella di Gohan.
 
 
Gohan non esitò a raggiungerla dietro le quinte, mentre gli altri spettatori continuavano a seguire il resto dello spettacolo portato avanti da altri ballerini.
Appena la vide rimase folgorato dalla sua bellezza, fu quasi certo di essersi innamorato per la seconda volta di quella ragazza tanto speciale. Rimembrò il primo giorno di scuola, durante il quale si era imbambolato a guardarla come un sciocco facendola arrossire, rimembrò il loro primo bacio, desiderato a lungo da entrambi. Poi la sua mente lo portò alla sera precedente, facendogli venire un nodo alla gola, ma nonostante ciò si avvicinò a lei. Avrebbe chiarito tutto, non poteva permettersi di perderla, per nessuna ragione al mondo.
-Ciao, Miha.- disse schiarendosi la voce.
-Gohan, alla fine sei venuto.-
-Te lo avevo promesso, non potevo perdermi la tua esibizione, no?- Miha non gli rispose, ma si sforzò comunque di sorridergli. Allora Gohan continuò, - Miha, mi dispiace per ieri sera, ma ora sono qui per rimediare. Potresti uscire un attimo con me?-
Miha prese la giacca e lo seguì verso l’uscita.
-Dai, parla; ti ascolto.- disse lei guardandolo in viso.
-Prima di parlare devo farti vedere una cosa, chiudi gli occhi e fidati di me.- Miha obbedì chiudendo gli occhi e sentì le braccia di Gohan cingerla delicatamente prendendola in braccio. Poi qualcosa di strano apparve, sentì come se non fossero più attaccati al suolo e, incuriosita, aprì gli occhi.
-Gohan…- fu solo quello che riuscì a dire mentre osservava incredula come si librassero in aria leggeri come piume, liberi come uccelli.
-Non aver paura, non ti lascerò cadere, non ti lascerò mai più andar via.- Miha strinse ancora più forte le sua braccia intorno al collo del saiyan, ma non per la paura di cadere, bensì perché voleva abbracciarlo e stringerlo forte per dimostrargli quanto tenesse a lui.
Atterrarono in una piazzola di terreno coperta da pochi alberi a largo della città, e, quando Miha scese dalle braccia di Gohan, si sentì strana, come appena risvegliata da un sogno.
-Come hai fatto?- chiese infine incredula.
-Aspetta, devo farti vedere un’altra cosa, poi ti spiegherò tutto.- detto questo, si allontanò di qualche passo dalla ragazza e concentrò la sua aura fino a raggiungere lo stadio di super saiyan, sprigionando una luce purissima che illuminò tutto lo spazio circostante.
Miha sgranò gli occhi nel vedere quel ragazzo dai profondi occhi verdi, con dei folti capelli dorati e visibilmente mutato nel fisico. Per un attimo ebbe l’impressione di trovarsi davanti ad un’altra persona, ma guardando il suo sorriso si rese conto che quello era il suo Gohan.
Il saiyan tornò al suo stadio normale e invitò la ragazza a sedersi sull’erba accanto a lui. Miha lo fece e lui le raccontò tutto, dall’origine sino al giorno in cui avevano litigato.
 
 
-Quindi tu sei un saiyan e non un essere umano?- chiese Miha guardandolo meravigliata.
-No, metà saiyan e metà umano. Mia madre è una semplice umana, mio padre no.- disse quello sforzandogli di sorridere.
-Tu mi hai parlato di code, la tua dov’è?-
-E’ stata tagliata quando mi trasformai in scimmione da bambino, è molto pericoloso per noi saiyan averla durante le notti di luna piena. Trasformati in scimmioni non capiamo più nulla, potemmo persino uccidere le persone che amiamo senza rendercene conto.- Gohan si alzò leggermente la camicia facendo vedere la cicatrice a Miha, la quale guardò silenziosamente.
-Gohan, perché non mi hai detto tutto prima?- chiese infine.
-Avevo paura della tua reazione, avevo il timore che mi avresti considerato diverso.-
-Sai che ti amo, forse ti amo così tanto proprio perché sei diverso…- Miha gli sorrise sincera. Gohan sentì il suo cuore battere più forte una volta che Miha ebbe pronunciato quelle parole. Anche lui la amava, più di qualunque altra cosa al mondo.
-Anche io ti amo, dal primo momento in cui ti ho vista. Sarei pronto a fare tutto pur di difenderti.-  Gohan le sorrise, poi abbassò lo sguardo e strappò un ciuffetto d’erba dal suolo.
-Cosa c’è che non va, adesso?- chiese lei un po’ preoccupata.
-Sto pensando a mio padre… adesso sai la verità sulla sua morte. Dovresti ritenermi un mostro, un assassino…- il ragazzo sentì gli occhi gonfiarsi di lacrime, si chiedeva se suo padre lo stesse osservando o se fosse fiero di lui.
-Gohan, tuo padre è morto perché voleva salvarti. Lui non poteva sapere che il suo sacrificio sarebbe stato vano. Tu eri un ragazzino eppure l’hai vendicato, hai ucciso Cell al suo posto. Non sei un assassino, sei un eroe.- Miha gli accarezzò la guancia e lo costrinse a guardarla.
Gohan la guardò con la certezza assoluta di essersi innamorato. La strinse a sé e la baciò sotto il manto di stelle, chiedendosi come fosse mai stato possibile avere avuto la fortuna di averla incontrata.
 
Fine.



Angolo autrice:


Salve a tutti cari lettori. Scusate il ritardo con cui ho aggiornato, ma la scuola mi toglie taaaanto tempo T.T
Comunque, siamo arrivati alla fine, spero che la storia sia stata di vostro gradimento e che Miha sia entrata nel vostro cuore come è entrata nel mio *-*
Bene, fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto tramite recensioni, se ne avete voglia!
Alla prossima, un bacio a tutti :*
Normina

 
  
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