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Autore: lafatablu    14/12/2012    1 recensioni
Timeline: 4 anni dopo Not Fade Away
Pairing: Angel & Buffy (ovviamente)
Summary: Né la neve, né la pioggia, né il caldo, né le tenebre della notte, possono fermare i corrieri sulla via reale. (Erodoto – V secolo a.C.) Ci sono angeli e demoni che camminano sulla terra. Alcuni di loro lavorano per l'ufficio postale. Gli Oracoli vivevano sotto l'ufficio postale. Vi ricordate? Si, centra anche questo.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allen Francis Doyle, Angel, Buffy Anne Summers, Connor, Cordelia Chase
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A N G E L ~ Soul & Love ~'
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Parte 18

 

La cena in quel ristorante fuori mano, era stata fantastica. Loro due avevano parlato poco, non con le parole comunque. Angel aveva scelto un tavolo un po’ isolato, rispetto agli altri e per tutta la sera, non avevano fatto altro che guardarsi negli occhi, tenersi per mano e parlare con quel loro linguaggio fatto di gesti. Di tanto in tanto, le loro risate sommesse, interrompevano il silenzio, perché magari, Buffy lo costringeva ad assaggiare qualche portata. Poi lei sorrideva. Prendeva ogni singolo momento trascorso accanto a lui, e lo salvava in profondità dentro di sé. Sperava che un giorno, il ricordo della gioia che provava ora, avrebbe spinto lontano i momenti tristi, che sarebbero arrivati in seguito. Era in quel momento che vedeva adombrarsi gli occhi di Angel, allora gli accarezzava la mano, e lui tornava a sorridere. Lo faceva per lei. Sorrideva solo per lei. Conscio però, che una piccola carezza, non poteva scacciare le ombre.

Uscirono dal ristorante, sapendo entrambi, che quella serata sarebbe stata l’ultima. L’ultima volta, in cui potevano stare insieme, fingendo di essere una coppia normale.

Angel parcheggiò proprio davanti all’Hyperion. Anche questa volta, aprì la portiera di Buffy, aiutandola a scendere. Allungò la mano verso lei, che accettò il suo gesto galante, prendendo la sua mano con un sorriso divertito. Non era una cosa premeditata, lui lo faceva senza pensarci, gli veniva naturale farlo, e ogni volta si stupiva, che lei trovasse buffo quel gesto.

“Sei stanca?” Chiese Angel “Ti va di fare due passi? ..perché credo che Connor..”

Buffy portò le mani alle orecchie, coprendole con un gesto infastidito “Angel, senti anche tu questo ronzio? Uh guarda, vibrano anche i vetri dell’auto.. è fastidiosissimo.. ma che cosa..?”

Angel rise “Appunto, come dicevo.. Connor.. e la sua musica.. abbiamo insonorizzato il locale, ma la vibrazione delle casse acustiche, arriva fin qui..” Rise anche lei “No, non sono stanca..” Poi fece qualcosa che sorprese Angel, che cominciò a ridere, come non gli capitava da tempo. Buffy si tolse le scarpe e le lanciò dentro il giardino dell’Hyperion. “Così va meglio.. si, mi va di fare due passi. Che c’è? perché ridi? Io adoro le scarpe con i tacchi alti.. ma è tutta la sera che volevo farlo.. non sono affatto comode, specie se sono nuove.. basta Angel, adesso smettila di guardarmi così.. scalza non sono abbastanza sexy per te?”

A dire il vero, Angel pensava l’esatto contrario. Lei lo capì quando la baciò, con quel suo  modo oscenamente possessivo, e assolutamente sensuale. “Sei bellissima” disse con voce roca.

Intanto.. Altrove..

Qualcuno osservava la scena, commentando a gran voce, con linguaggio piuttosto colorito. Ma né Angel né Buffy, potevano sentire.. perché se avessero potuto, avrebbero certamente riso.

Oh Mio Dio. Possibile che con questi due sia sempre la stessa storia? È tutta la sera che si mangiano con gli occhi, con quegli sguardi da “vorrei saltarti addosso.. vorrei spogliarti proprio qui” ..per non parlare di tutto il resto e lui che fa? Le apre la portiera dell’auto? Ma per favore.

Io trovo che siano romantici.. non sempre l’approccio del “saltarsi addosso” è quello giusto..

Certo, come no? Voi Irlandesi.. tutti uguali.. comunque cara Buffy.. quell’abitino è un po’ datato, lo sai? Certe cose non cambiano proprio mai, eh? Non hai alcun senso della moda ..e tu Angel, cosa ci trovi di sexy in una donna scalza? Ma guardali lì.. come si avvinghiano..

Avvinghiati. Si, era proprio la parola giusta. Più che una passeggiata, la loro pareva una danza. Facevano pochi passi, per poi fermarsi subito dopo a baciarsi, avvinghiandosi strettamente all’altro. Riuscirono comunque a raggiungere il parco lì vicino, e la danza continuò per un bel po’, sebbene ora fossero seduti sotto ad un gigantesco salice. “Noi due finiamo sempre in posti come questi.. non trovi che somigli ad un cimitero? C’è anche il salice piangente..” disse Buffy poi aggiunse “Non mi stupirei se vedessi spuntare dei vampiri da qualche parte..”

“No, se ci fossero lo sentirei. L’unico vampiro qua, sono io..” Rispose Angel “..ma, hai notato che..” Voleva dirle qualcos’altro, ma Buffy lo interruppe “C’è qualcuno che ci sta osservando? Volevi dire questo? perché ho questa sensazione strana.. come se ci spiassero..”

“No.. volevo dire che..” continuò Angel, ma lei lo interruppe ancora “Non hai la sensazione di rivivere sempre le stesse identiche cose? Noi due.. questo posto.. il buio.. quest’albero..”

“Continuamente” Rispose lui, baciandola ancora “ma.. non mi sarei aspettato di poter ancora.. vivere con te.. questa era un eventualità che non.. certi giorni, stento ancora a credere che sia tutto vero. Tu, Connor.. le cose stanno andando bene.. non abbiamo mai avuto la possibilità.. di vivere tutto questo, e ora sta accadendo. Io sono così.. ci sono delle volte, in cui io sono..”

“Felice?” mormorò Buffy con un filo di voce. Lui annuì e lei abbassò lo sguardo, mormorando ancora “È proprio questo il problema, non è vero? Questa felicità che proviamo.. noi non..”

Angel la baciò di nuovo e lei volle abbandonarsi a quella miriade di emozioni, che provava ogni volta che stava accanto a lui. Per loro nulla era cambiato. Potevano restare lontani per secoli, ma ogni volta che stavano nuovamente insieme, tutto ricominciava esattamente come prima. Nulla era cambiato, compresa la non tanto remota eventualità, di un possibile ritorno di Angelus. Se da prima, avevano creduto di poter gestire le cose in modo diverso, adesso ne erano sempre meno convinti. La più consapevole fra i due, era Buffy. Mentre Angel, contrariamente al solito, si cullava ancora nella pia illusione, di riuscire a controllare il demone. Per quanto anche lui, ne dubitasse sempre più. Ciò che invece condividevano entrambi, era il terrore folle di doversi separare ancora. “Andrà tutto bene” mormorò Angel fra le labbra di Buffy, ma quelle parole, erano rivolte soprattutto a sé stesso.

Lei si allontanò un pochino da lui, e lo guardò negli occhi. Era quella la porta, che svelava il mistero dell’anima di Angel. I suoi occhi. In quel momento, seppe esattamente cosa stesse pensando lui, ma questa serata era magica, e tale doveva restare. Gli sorrise, accarezzandogli il viso e si accoccolò ancora fra le sue braccia. “Cosa dicevi prima?”

“Dicevo, hai notato che le attività paranormali sono diminuite? Usciamo ogni sera per la ronda, ma abbiamo incontrato pochissimi demoni e i vampiri sembrano quasi completamente spariti. Hai chiesto a Giles? Magari è un fenomeno circoscritto solo a Los Angeles..”

“No, anche a Londra è così ..ed è così un po’ ovunque. Calma piatta. Anche Giles l’ha notato. Lui dice che è per via delle nuove cacciatrici, ma penso che anche tu hai fatto un buon lavoro.. hai sterminato quell’esercito di demoni.. Camerun, Malta.. insomma, ovunque sei stato in questi quattro anni.. ne hai ucciso una quantità impressionante..”

“Non c’era alcuna emergenza, non è vero?” chiese Angel.

“Cosa?”

“Quando sei andata a Londra.. quelle due volte, che sei partita.. non c’era alcuna emergenza”

Lei abbassò lo sguardo, odiava quando Angel la guardava in quel modo. Era difficile mentirgli, se la guardava così. “Per Giles lo era, per lui è sempre emergenza, quando non riesce a gestite le cose. Ma non era niente di apocalittico.. potevano cavarsela anche senza me. Faith è brava a fronteggiare le emergenze. Ma.. ho deciso che era meglio se.. se facevo un salto da loro, per vedere cosa stesse accadendo. Alla fine era solo una questione interna, che riguardava la gestione delle nuove cacciatrici. Anche Faith era sorpresa di vedermi.. e comunque io dovrei..”

Stava usando troppe parole e parlava velocemente. Angel comprese che stava nascondendo una parte della verità. “Perché non me lo hai detto? Ero preoccupato per te..”

“Sono tornata. Entrambe le volte, sono tornata da te..”

La guardò ancora. Questa volta con un po’ più di ansia. Lui non aveva chiesto questo. Lei aveva pensato anche all’eventualità di non tornare? “Non mentirmi Buffy, per favore. Non farlo mai. Io vorrei che.. Buffy, se c’è qualcosa che ti preoccupa, devi dirmelo..”

“E tu? Sei certo di dirmi sempre tutto? Non c’è qualcosa che ti preoccupa? Da quando siamo  di nuovo insieme, sei sicuro che stia andando come vorremmo? E non mentirmi per favore..”

Fu il suo turno di abbassare lo sguardo. La voce di Buffy era stata eccessivamente dura, e non aveva risposto alla sua domanda. “So cercando di far funzionare le cose. Mesi fa ho fatto una promessa a.. voi due. A te. A Connor ..e anche a me stesso. Questa volta non voglio scappare, non voglio nascondermi.. vorrei che questa volta funzionasse davvero. Ci sto provando, Buffy. Io ci sto provando duramente, ma.. non è facile far tacere.. la gioia che provo quando..”

“Non c’è nessuna scappatoia per la maledizione. La seconda volta che sono stata a Londra..”

“Ci sei rimasta dieci giorni, Buffy. Dieci giorni senza sapere se.. se stavi bene o se..”

Lei rise, ma c’era molta amarezza nelle sue parole “Dovresti smetterla di inviarmi messaggi contradditori. Prima dici che la missione è importante e che dovrei partire, poi.. quando parto.. dici che ci ho messo troppo tempo a tornare.” Gli accarezzò il viso e anche lui rise “Hai ragione. L’amore è il trionfo dell’irrazionalità. Ma al momento, la sola di idea di perderti di nuovo, mi spaventa moltissimo. Lo so che non c’è nessuna scappatoia per la maledizione. Lo so bene”

“Sono rimasta a Londra per dieci giorni, perché.. questa volta, l’emergenza riguardava Willow. Stiamo includendo la comunità Wiccan, fra noi. Una sorta di collaborazione, fra slayers e streghe. Willow mi ha presentato alcune sue amiche, sono streghe molto potenti e..”

“..e hai indagato sulla maledizione” disse Angel, con voce calma. Buffy annuì a disagio.

“Si. Ho chiesto di rivedere tutta la questione. Ho voluto sapere tutto. Le sue origini.. chi, come e quando l’aveva usata, oltre ai Kalderash, ovviamente. Ho messo a lavoro tutta la comunità Wiccan. Hanno lavorato sodo per giorni e giorni e alla fine..”

“Non hanno scoperto nulla, giusto? O meglio, non hanno scoperto nulla, che tu non sapessi già. I Kalderash son stati gli unici ad usare la maledizione, nessun altro ha osato tanto. Né prima né dopo ..e io sono l’unico vampiro maledetto, con un anima..” disse ancora Angel.

Buffy annuì ancora “..Si, ma non sei stato l’unico vampiro con l’anima, lo sai bene che anche..”

“Spike? Lui non fu maledetto. La sua, fu una storia diversa. Lui andò dal demone che..”

“Lui andò in Africa..” Si fermò perché Angel rideva e non capiva bene perché.

“Quel demone è ovunque tu lo cerchi, Buffy. Devi solo cercarlo, devi volerlo incontrare. Non c’è bisogno di andare fino in Africa. Spike voleva solo allontanarsi da Sunnydale, ecco perché andò così lontano. Sono stato in Camerun per mesi, e non ho mai incontrato quel demone. Se vuoi, domani notte, ti indico il punto esatto, in cui puoi trovarlo qui a Los Angeles, ma sarebbe comunque una perdita di tempo.. so già cosa ci direbbe..”

“Tu.. tu lo cercasti? Anche tu cercasti di..”

Anche io? Sarebbe più giusto dire, che fui il primo vampiro a cercarlo. Spike ricordò di averne sentito parlare da me. Lui sapeva della sua esistenza, perché mi spiò, quando andai dal demone la prima volta. Lo cercai quando.. quando compresi che fra me e te, le cose stavano diventando complicate. Avevo paura che, se fossimo andati troppo oltre, potesse succedere qualcosa di brutto, qualcosa che ci avrebbe allontanato. Vampiro e Slayer.. era la prima volta che.. che due nemici mortali.. si amavano. Avevo paura che avrei finito col farti soffrire. E fu esattamente ciò che accade. Persi la mia anima e dire che andò male, è un eufemismo..”

“Ci sei andato più di una volta? Ma quando? Perché non mi hai mai detto nulla..?”

“Non ti ho detto nulla, perché la prima volta, il demone mi mandò via di malo modo. Minacciò di uccidermi se fossi tornando, dicendomi che nessuno MAI prima di allora, aveva osato sfidare le leggi del mondo demoniaco, in modo così apertamente sfacciato. Disse proprio così e ti assicuro che non scherzava affatto, era davvero molto arrabbiato. Invece, lo cercai di nuovo l’anno dopo, quando tornai dall’inferno. Lo cercai ancora a Sunnydale. Fu proprio lì che lo trovai, esattamente come la prima volta. Dovevo solo volerlo incontrare. Ricordi la tana del demone del fuoco? quella sulla spiaggia? Quella era la sua dimora. Parlai con lui a lungo, questa volta però, mi ascoltò. Ma ciò che mi propose, era impossibile da realizzare. Almeno, lo era per me. Ciò che serviva, per avere un anima non maledetta, era impossibile da..”

“La volontà, giusto?” disse Buffy “Le Wiccan mi hanno spiegato come funziona. È la volontà..”

Angel annuì “La volontà. Proprio così. Ma non era l’unica cosa che serviva. Se si fosse trattato solo di volontà, per me non sarebbe stato un ostacolo. Ero lì, nella sua tana, proprio perché volevo esserci. No, la difficoltà da superare, non era certo una questione di mia volontà..”

Buffy cercò sul suo viso, i segni dell’amarezza, del dolore, della frustrazione, o qualunque altro sentimento negativo, ma non lì trovò. Angel era assolutamente sereno. “E allora cosa?” chiese.

Angel rise, stringendola ancora fra le sue braccia “Sei stata dieci giorni a Londra, in contatto con le streghe più potenti del mondo, e non ti hanno spiegato proprio nulla” Lei sorrise. In effetti aveva ragione. Avrebbe dovuto parlarne con Angel, ma non voleva illuderlo inutilmente. Invece, adesso scopriva, che lui aveva fatto già il suo percorso di ricerca e ben prima di Spike. Ma perché Spike vi riuscì e lui no? Era certa che non si trattasse di volontà, perché se c’era una cosa, in cui Angel eccelleva, era proprio la sua grande forza di volontà.

Lui la baciò, quasi a volerla rassicurare. “Non era la mia volontà che serviva, ma quella di Angelus. Per poter avere indietro l’anima, il richiedente non doveva avere un anima. Io già ne possedevo una. Per poter affrontare le prove, a cui mi avrebbe sottoposto il demone, erano necessari due requisiti fondamentali. Il primo requisito era che, la richiesta doveva essere un atto di libera scelta, senza imposizioni esterne e il secondo requisito..”

Buffy, ora comprese perché il secondo requisito, era impossibile da realizzare. Insieme non potevano coesistere. Il secondo, annullava il primo. Angelus non avrebbe mai chiesto, di sua spontanea volontà, di poter avere indietro l’anima. Abbassò lo sguardo, ma Angel le sollevò il mento, e la baciò ancora. “Ci pensai a lungo, Buffy.. per tutto il tempo che rimasi a Sunnydale, non pensai che a quello. Dovevo solo perdere l’anima di nuovo e poi andare dal demone, ma tu sai bene di cosa stiamo parlando. Io, senza anima, sarei stato di nuovo Angelus.. e lui non..”

“Basta Angel.. non voglio sentire altro. Lui.. lui è forse peggio di Spike? Stai dicendo questo?”

“Si Buffy, sto dicendo proprio questo. In malvagità, Angelus è peggio di Spike. È sempre stato così. Tu lo sai bene che è così. Ma qui non si tratta di chi è peggiore o migliore.. non è questo. Angelus non ha mai avuto modo di poter cambiare.. capisci cosa voglio dire? Neppure Spike avrebbe scelto di avere un anima, se non si fosse trovato a vivere quell’esperienza. Il chip l’ha reso inoffensivo, e questo ha modificato il suo modus operandi. Per poter sopravvivere, Spike ha dovuto adattarsi e non dimentichiamo che.. che tu.. tu sei stata vicina a lui.. l’hai aiutato..”

“Angelus non ha avuto questa fortuna” Mormorò Buffy con amarezza. “Anche Angelus sarebbe cambiato se.. avesse avuto il chip.. e io.. IO lo avrei certamente aiutato.. lui sarebbe stato..”

Angel l’abbracciò ancora. L’abbracciò con tutto l’amore di cui era capace. Non voleva vederla triste. Non a causa sua, e men che meno a causa di Angelus. “Non lo sapremo mai, Buffy. Non possiamo sapere cosa sarebbe successo. Quello che so.. è che certamente Angelus, ti avrebbe fatto ancora del male. Per questo andai via.. per evitare che potesse accadere ancora. Forse anche lui sarebbe cambiato, o forse no.. ma non è stata certo colpa tua.. però..”

Buffy aveva gli occhi pieni di lacrime, ma vedere il sorriso di Angel, era rassicurante “Però?”

Angel ridacchiò e poggiando la fronte su quella di Buffy, disse qualcosa che la fece ridere.

“..però, potresti chiedere a quel Riley. Potresti chiamarlo, e chiedergli di mettermi un chip nel cervello.. prima però dovrei perdere l’anima.. poi dovresti legarmi.. e poi chiamare Riley..”

“Umm.. bella conversazione casuale” rispose lei. Non le era certo sfuggito, il tono sarcastico con cui aveva pronunciato quel Riley. “Una bella rimpatriata di ex stasera. Spike, Riley e quella Nina. Beh, almeno i miei ex, non mandano tortini agli spinaci..”

Angel rise. Si alzò prendendola per mano “Penso che adesso possiamo rientrare e penso anche che..” La prese in braccio “..stai gelando.. hai i piedi ghiacciati.. e sei scalza.. e non..” La risata di Buffy, solleticava il suo collo e il suo respiro gli scaldava l’anima. “Angel.. mettimi giù..”

Ridevano insieme, e Buffy non voleva davvero scendere con i piedi per terra. Non adesso. Era così bello farsi portare da lui, era così bello sprofondare il viso nell’incavo del suo collo. Risero per tutto il tragitto, fino a quando non arrivarono all’Hyperion. Angel la mise giù e lei recuperò le scarpe, proprio l’attimo prima di incrociare la stessa carovana di ragazzi. Gli amici di Connor. Anche questa volta, Angel li squadrò uno ad uno “Sembrano euforici” disse serissimo, “merito del tortino di Nina?” Buffy non si lasciò sfuggire la battuta “naaa.. secondo me hanno sniffato.”

“Sniffato? Connor non usa droghe.. me l’ha detto lui” – “Ho detto Connor? Parlo di questi qui”

Poi Angel divenne serio “Trovo quasi ironico che Connor.. Insomma, voglio dire, inizialmente.. era il più danneggiato fra tutti noi, ma alla fine è stato l'unico in grado di.. di conciliare le sue tante esistenze, e di essere anche in pace con se stesso, diventando l’uomo nuovo che è oggi”

“Non esserne così sicuro” disse Buffy “Certo, lui è sereno.. ma avere due famiglie, lo disturba ancora.. ed è comprensibile.. per trovare una sorta di equilibrio, ha dovuto trasformare i Reilly in qualcos’altro. Nella sua mente, gli ha relegati al ruolo di zii.. vuole bene a quelle persone.. ma per lui è difficile convivere con tutto questo.” Angel annuì “Lo so, ma è cambiato molto..”

Intanto Connor e Tommy, mentre lavavano i piatti, avevano un interessante conversazione.

“Tommy stai fermo. Non toccare niente. Non respirare. Insomma, come ti muovi fai danni..” Connor era nervoso, Tommy aveva rotto un piatto e adesso aveva spostato la teiera di Buffy e lui non voleva vederla cadere in pezzi. “Va bene.. sto fermo, finisci tu con i piatti?” Connor rise “Ma che furbo.. dai non fare lo scemo.. prendi i cartoni delle pizze e mettili nella spazzatura.. quello puoi farlo.. sei un maestro nel rompere le scatole..” Tommy indicò il tortino di mamma “..e questo? non posso riportarlo a casa” poi continuò “Senti, ma ora ti permettono di andare a caccia con loro?” Connor scosse la testa “Assolutamente no” Tommy incalzò ancora “Reilly.. datti una smossa, rischiamo di arrivare tardi..” e Connor rispose serio “non chiamarmi Reilly.. legalmente sono un Reilly, lo so.. ma io non.. IO sono Connor Angel.. Ok?”

Tommy annuì “Ok.. però è maledettamente tardi..” Connor roteò gli occhi “Tardi o no, dobbiamo aspettare i miei genitor.. mio padre e Buffy. Non posso uscire senza dire niente” L’amico sorrise “Non puoi lasciargli un post-it sul frigo?” A quel punto Connor rise, facendo un ampio gesto con le mani insaponate. Un bicchiere cadde, frantumandosi in mille pezzi “Cavolo, Buffy mi ammazza.. beh, era solo un bicchiere..” Tommy gli fece un gestaccio con le dita, e Connor continuò a ridere “Un post-it? Si vede che non lo conosci.. mio padre non è il tipo da..”

“..da? da cosa non sono il tipo?”

“Papà.. Buffy.. siete già qua?” Tommy lo guardò torvo “Già? È tardissimo invece..” Lo sguardo che gli lanciò Connor, era un misto fra il divertito e il terrorizzato. Comunque, Tommy vi lesse un “Stai zitto, lascia parlare me” Indietreggiò, meglio non sfidare lo sguardo di Connor.

“Papà.. io devo.. dovrei accompagnare Tommy.. è a piedi.. è venuto con.. il tizio che suona il.. insomma.. a Tommy serve un passaggio a casa, ma non ci metto molto.. giusto il tempo di..”

“Potrebbe dormire qua” disse Buffy serissima. “NO” urlò Tommy. “Perché no?” chiese Angel.

“Perché.. deve alzarsi presto. Si, lui deve studiare.. domani deve studiare parecchio, lunedì ha un esame. Papà, la smetti di guardarmi così..??”

“Così come? Beh, se deve alzarsi presto, non è certo un problema, giusto? Abbiamo le sveglie.”

Connor guardò Tommy “Ecco appunto, l’avevo detto che mio padre non è il tipo da post-it. No, lui è più tipo da commissariato.. lampada puntata sugli occhi e mille domande a raffica. Papà, puoi smetterla di guardarmi così? mi stai facendo il terzo grado..” Poi sorrise “Per una volta, puoi far finta di non aver capito che sto..” Buffy rincarò la dose “..mentendo spudoratamente?”

Non poteva, Connor non poteva batterli. Non se Buffy e Angel lo guardavano in quel modo “Ok, devo davvero accompagnare Tommy.. perché la parte che non ha un passaggio, è vera.. ma abbiamo anche pensato di.. visto che non è tardissimo.. abbiamo pensato di passare prima a.. giusto un attimo.. non ci mettiamo tanto.. vero Tommy? solo un momentino” Tommy annuì

“Connor!!” dissero Buffy e Angel. Il loro, era un.. non tanto velato invito. Volevano i dettagli.

Però! pensò Connor, quando si alleano, mamma e papà sono belli tosti. Ma se qualcuno lo avesse chiesto, in quel momento, lui avrebbe detto di amarli moltissimo. Sorrise ad entrambi. “C’è un nuovo locale, proprio vicino a casa di Tommy. Stavamo pensando di farci un salto. Per voi va bene? Non ci staremo molto.. parlo sul serio. Anche io devo studiare domani..”

Il sorriso di Angel e Buffy, era un SI e Connor si sentì uno sciocco per aver tentato di mentire. Ma le sorprese non erano finite, Tommy aveva ancora molto da imparare sui suoi genitori.

“È un locale nuovissimo.. aprono proprio oggi e le consumazioni sono gratis. È un demon bar..”

“Un demon bar?” Urlarono in coro Connor, Angel e Buffy. “Non se ne parla proprio” disse Buffy.

“Non lo sapevo” disse Connor “Giuro che non lo sapevo” Angel rispose subito “Ti credo Connor” Poi guardò Tommy “Ragazzo, hai idea di cosa sia un demon bar? Non credo sia il posto adatto per voi. Sono certo, che anche tuo padre sarebbe d’accordo con me. Oz sa che stai andando in quel locale?” Tommy rispose con un sorriso accattivante “No, pensavo di dirglielo domani.. ma comunque.. quel locale, anche se è gestito da demoni, è simile a tutti gli altri. C’è musica dal vivo.. e le spogliarelliste.. questa è la serata inaugurale, quindi anche le consumazioni gratis. Non possiamo farci sfuggire questa occasione. E poi.. io e Connor siamo un po’ demoni, no?”

Non possiamo farci sfuggire questa occasione?” disse Connor ridendo “Amico.. direi che puoi scordartelo invece.. con quest’ultima cazzata che hai detto, la vedo dura.. ti andrà già bene, se non chiameranno subito tuo padre. Tradotto in parole comprensibili anche a te.. Sei nei guai fino al collo, amico. Ti avevo avvertito di star zitto, ma per te è quasi un impresa impossibile..”

Tommy abbassò lo sguardo “Sono nei guai davvero? Comunque, domani l’avrei detto ai miei..”

Angel gli diede una paterna e rassicurante, pacca sulla spalla “Allora Tommy.. cosa hai deciso? Resti a dormire qua? Tranquillo, non dirò nulla a Oz, tanto lo farai tu, giusto? Sarà meglio così, comunque. Perché potrebbe sfuggirmi di dirgli anche.. di certe riviste che nascondi nel..”

“Papà? Questo non è affatto corretto.. adesso non esagerare..” Sbuffò Connor. Risero tutti, mentre Angel e Buffy si scambiarono uno sguardo complice. Lo stesso pensiero attraversò la loro mente. Buffy annuì “Solo un attimo, ragazzi.. vado a mettermi qualcosa di comodo..”

Tornò poco dopo. Jeans, felpa e scarpe comode ..e soprattutto, paletti e armi ben nascosti nel giubbotto. Angel fece lo stesso. Dirigendosi nell’armadietto delle armi, nascose asce e altro nella giacca. Sorridendo, lanciò una spada a Connor e un paletto a Tommy “Sai come usarlo?”

Gli occhi di Connor si illuminarono, e in quel momento, seppe che suo padre, aveva sentito tutta la conversazione con Tommy. Stavano andando a caccia insieme, e questo era mille volte meglio delle spogliarelliste. “Si, papà mi ha insegnato ad usarlo. E lui l’ha imparato da Buffy” Rispose Tommy eccitato. Buffy rise ricordando quei tempi e il pensiero andò a Willow. Lei e Oz si erano ormai persi di vista. Avrebbe giurato, che erano destinati a stare insieme. Oz e Willow si erano amati molto, ma la vita li portò altrove. “Bene ragazzi, possiamo andare” disse “Non fatte nulla di avventato.. potrebbe non essere necessario usare le armi.. ma trovo strano che..” Angel annuì, ebbe lo stesso pensiero “..che aprano un nuovo demon bar in città, senza che noi ne sapessimo nulla. È molto strano. L’hanno tenuto nascosto? Sono curioso di sapere perché..”

In auto, Tommy chiese “Buffy? sei ancora arrabbiata?” Lei scosse la testa “No Tommy, ma questa bravata, avrebbe potuto essere un disastro..” Poi rivolgendosi ad Angel, Tommy chiese ancora “..e lei Signor Angel? ..è ancora arrabbiato?” Buffy rise “Un momento.. Lui è Signor Angel e io sono solo Buffy” Angel la guardò con occhi divertiti e mormorò. Io sono più vecchio. Poi, rivolgendosi a Tommy “Non sono arrabbiato, ma non trascinare mio figlio..” Connor si innervosì “Papààà?” Ma Angel non gli badò “Sono serio, Tommy. Non trascinare Connor in queste cose. Il fatto che lui sia in grado di difendersi, non è una buona ragione, per cacciarvi nei guai. Voi due, non siete un po’ demoni, come hai detto. Voi due siete due ragazzi normali, con una vita normale. Avete genitori speciali, ma non siete ragazzi diversi. Non pensarlo mai..”

Dal silenzio che calò, Angel comprese che Tommy aveva recepito il messaggio. Sentì qualcuno sfiorargli la spalla. Era la mano di Connor. Era preoccupato, ma non per Tommy. “Papà?”

“Si?” – “Pensi che stia accadendo qualcosa di grosso, vero?” – “Si, ma noi possiamo fermarli”

Buffy si voltò a guardare Connor. Il suo sorriso era luminoso e provò una tenerezza infinita per lui. Angel si fidava di suo figlio e per Connor era molto gratificante. “Siamo una squadra” disse.

Scendendo dall’auto, Tommy fiancheggiò Angel e si avviarono insieme verso il locale. Lui gli diede un rassicurante colpetto dietro la nuca, e gli sorrise. “Va tutto bene, tranquillo” Connor invece stava vicinissimo a Buffy, e camminavano fianco a fianco. “Tommy è uno OK, lui a volte è un po’ immaturo, ma è un bravo ragazzo” Buffy annuì “Lo so, lui ha la faccia da.. accidenti mi ricorda maledettamente qualcuno. Lui ha proprio la faccia da “migliore amico” lo so questo”

Ancora, il pensiero di Buffy andò a Willow. Non era stata forse la sua migliore amica? Certo che si, ma cosa centrava con Tommy? Si convinse ancora di più che, il ragazzo non somigliasse affatto a Nina. Né nella fisionomia, né nel carattere. Anche di Oz aveva poco, ma qualche somiglianza fisica riusciva a vederla, sebbene il carattere fosse diverso. Tommy, a differenza di Oz, era un ragazzo estroverso e chiacchierone. Doveva solo maturare un po’, ma era certa che fosse un bravo ragazzo, e da quanto diceva Connor, negli studi eccelleva alla grande.

“Oggi è la serata delle uscite per locali?” disse Buffy rivolgendosi ad Angel, mentre lui cercava un tavolo appartato. Guardandosi intorno, si rese conto di essere circondata da demoni delle più disparate razze. “Era meglio il nostro ristorantino fuori mano” disse, mettendo su il broncio. Angel annuì, indicandole un tavolo, dove si sedettero, cercando di non dare troppo nell’occhio. “Già.. voi tre siete gli unici umani qua dentro.” Il tavolo che avevano scelto, permetteva loro di vedere tutta la sala e anche di tenere d’occhio, il tavolo di Connor e Tommy. Si era separati, su richiesta di Connor, ma Angel pretese che rimanessero almeno a portata di vista. Buffy sorrise “A sentire Tommy, loro due sono anche un po’ demoni.. e io, beh.. lo sai, c’è un po’ di demone anche in me.. non siamo proprio fuori posto qui. Spero solo che non ci riconoscano..”

“Lorne gestiva un locale simile a questo, ma era protetto dalla violenza anti demone. Le Furie, ogni mese lanciavano il loro incantesimo, per prevenire le inevitabili risse..” Si fermò un attimo a pensare “Le Furie. Ecco perché hanno chiamato.. volevano avvertirci su questo locale”

Intanto Connor e Tommy parlavano fra loro “È in gamba tuo padre” disse Tommy. Connor annuì distrattamente, guardandosi in giro. Era nervoso. C’erano troppi demoni per i suoi gusti. Quando poi vide entrare due tipi ben vestiti, e sicuramente umani, si allarmò molto.

Conosceva quelle due persone. Le riconobbe subito, e doveva assolutamente avvertire Angel!

 

   
 
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