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Autore: Sprezia    01/07/2007    4 recensioni
i due arcinemici insieme in una avventura! alla ricerca di una ragazza misteriosa, cosa sarà successo? e perchè proprio loro due assieme devono aiutarla? si uccideranno prima di riuscirvi?leggete per saperlo!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Brr che freddo che fa

CAPITOLO DUE

 

Quando il vecchio mago se ne fu andato i due rimasero a guardare il punto in cui si era smaterializzato.

“Allora?che facciamo? Rimaniamo qui impalati?”

-Non voglio crederci. Sono qui con lui che odio da sempre.- La sua sfacciataggine, la sua mania di salvare il mondo e quel sorriso così sincero gli bruciava nelle vene. -Ho voglia di picchiarlo, non ho mai visto nessuno sorridere così. Come fa? Come fa ad avere due amici così affidabili che lo tiravano sempre fuori dalle brutte situazioni? Amici... – poteva dire lui di averne?

- No, io ho solo dei leccapiedi figli degli amici di mio padre...-

“Come che facciamo? Prendi quel dannato pezzo di carta, vedi dov’è quel maledetto pallino rosso, io starò qui e quando saprai dov’è forse ti seguirò, semplice no? E comunque cerchiamo di scoprire almeno il nome della ragazzo eh Sfregiato?”

“Dovrei fare tutto io il lavoro sporco stronzetto? Lo dicevo io che servi solo per limarti le unghie! Accidenti!”

Prese la mappa e iniziò a guardarla attentamente un po’ corrucciato. Il biondino non lo avrebbe mai ammesso, ma quegli occhi verdi lo ipnotizzavano, e rendevano lo Sfregiato davvero bello.

Certo, lui era un angelo affascinante sceso in terra, bastava un cenno e poteva avere tutte le ragazze chelo attizzavano. Ma lui era lui... e non voleva ammetterlo a se stesso.

“Ehi femminuccia! Mentre guardi quel brandello di carta io vado a comprarti il gonnellino!”

Era in attesa della risposta che Harry stava per rifilargli, ma invece riuscì a cacciare solo un urlo di dolore e si prese la testa tra le mani. Lo guardò impietrito perché non lo aveva mai visto fare così.

Potter? Potter non fare il cazzone! Le tue oscure cefalee non m’ingannano! Su, rimettiti in piedi!”

Ma ilPotter’ si gettò a terra non riuscendo più a stare in piedi. Infine svenne dal dolore.

E draco? Bhe non sapeva che fare.

 

Harry riaprì gli occhi e si ritrovò sdraiato nel punto in cui era caduto, ma stranamente asciutto e pulito dalla neve. Cercò l’altro. Dov’era la Serpe?

Malfoy? Dove ti sei cacciato?”

“Ehi Sfregiato sono dietro di te”

Il ragazzo era seduto sul bordo del marciapiede con la mappa in mano osservandola attentamente.

“Che fai Malferret?

“Come che faccio! Abbiamo tre giorni e le tue emicranie croniche mi fanno perdere tempo. Voglio finire il prima possibile per ritornare ad odiarti come sempre.

“Già”

Il biondino osservava tutti quei pallini che si muovevano veloci ma ripensava al tuffo al cuore e ancora non capiva perché.

- Odio quel maledetto bastardo!-

Perché lo doveva far preoccupare in quel modo? In 7 anni d’insulti e di odio reciproco non aveva mai pensato che potesse morire e si rese conto che quella femminuccia, quello stronzo di Potter combatteva ogni giorno con la morte da quando il Lord Oscuro si era rifatto vivo. Ma a lui cosa importava? Si stava arrabbiando con se stesso.

Alzò lo sguardo dalla mappa pronto con qualche nuova frecciatina quando vide quel Potter spaesato, intontito e assonnato che gli parve così teneramente indifeso da fargli salire il cuore in gola. Come c’era finito in quella situazione? Non se lo ricordava più. Vedeva solo quegli occhi verdi, quella pelle chiara... Dio mio, doveva fare attenzione.”B-beh Potter vogliamo rimanere a crogiolarci qui o ci diamo una mossa? Vuoi che ti dia la manina per alzarti femminuccia?” e sorrise della sua cattiveria.

“Tranquillo furetto spelacchiato! So alzarmi da dolo! Piuttosto hai capito qualcosa guardando li sopra o devo insegnarti a leggere?”

“Come osi stronzo? Io ho avuto i migliori maghi come insegnanti prima di Hogwarts grazie a mio padre. È questo il lusso di non essere orfani!

Harry rimase talmente spiazzato che non seppe ribattere.

Spalancò gli occhi fatti lucidi per poi renderli una fessura colma d’odio.

“Come osi tu, con un padre doppiogiochista sfruttatore che senza i suoi fidi luridi e bastardi come lui non saprebbe indossare il mantello! E lo elogi pure? Cosa credi che i soldi di tuo padre ti rendano un mago migliore di altri? Ti sbagli Malferret! Sei un illuso! Grandi maghi vuol dire avere coraggio,ingegno, un costante impegno e soprattutto deve avere un cuore che sappia amare e degli amici! Tu puoi dire di possedere tutte queste cose?”

Il serpeverde era allibito e guardava Harry.

-Ha ragione, cosa sono io? Solo l’ombra di mio padre lo so. Cazzo non mi avevano mai sbattuto la verità in faccia in questo modo. Ha ragione lui, non ho nulla, vado a vanti solo per forza d’inerzia.-

“Hai finito Potter?”. Non poteva mostrarsi debole in quel momento, non col lui che era tutto ciò che desiderava essere e avere da sempre.

“No, non ho finito. Vorrei riempirti di pugni ma abbiamo un missione da svolgere” e strappò il foglio dalle sue mani.

“Ci hai capito qualcosa?”

“L’ho trovata. Si chiama Klelia. È nei dintorni del paiolo magico”. Questa volta parò senza la sua solita ironia perché ripensava ancora alla predica che lo Sfregiato gli aveva rifilato poco prima.

“Bene! Almeno finalmente abbiamo qualcosa.”

Harry era tutto sorridente e già dimentico della discussione appena passata.

“Andiamo?”

Ok

Il biondino seguiva l’occhialuto ad occhi bassi.

Era triste. Ma non doveva e non voleva darlo a vedere, così decise di rialzare lo sguardo riassumendo la sua solita espressione sprezzante e aumentò l’andatura superandolo.

“Pensi sia il caso di darci una mossa con questo freddo? Non vorrei morire assiderato col ragazzo dalle ‘oscure cefalee’. Ti facessero secco una volta o l’altra, guarda sarebbe un sollievo per tutti, me per primo.

“Come credi Malferret, solo che hai sbagliato strada.

“Mi fai stupido Sfregiato? So benissimo che per di la non si va da nessuna parte.”

“Tu credi? Non le ricordi le parole di Silente tonto? Per dove i babbani  vedranno solo vicoli ciechi per noi saranno strade aperte.”

Ne era poco convinto, ma ormai era in ballo e tanto valeva concludere qualcosa.

“Se vuoi seguimi oppure rimani qui ad affinare il veleno della tua lingua Serpe.

“Attento al tuo linguaggio, potrei decidere sul serio di fartene assaggiare un po’”

“Uhm”

Il freddo si era fatto più intenso anche per Draco coperto da quei panni caldi. Seguì l’altro alquanto di malavoglia. Svoltò aspettandosi un muro ma...

“Oh cacchio”.

Un lungo viale pieno di strani aggeggi, ghermito di gente con cappelli a punto. Proveniva un’aria così calda da li che solo per questo ci si sarebbe buttato a capofitto, come fece.

“Grandioso” disse Harry. “Proseguiamo?”, ma il biondino dal fisico mozza fiato già si stagliava davanti al ragazzo sopravvissuto.

“Aspettami Malferret!”

Fra poco sarebbe stata l’alba.

 

Un grazie fortissimo a chi mi ha messo nei preferiti! Spero davvero di non deludervi! Questo è il mio nuovo secondo capitolo.

 Grazie anche alla recensione costruttiva di dark011: sei stata molto gentile! So dei miei errori di battitura purtroppo ma quando scrivo di notte non mi rendo molto conto, a volte non rileggo neanche, il fatto di gabbani, ehm è il programma che me lo ha dato così.

Grazie anche all’incitazione di HPallessandra: mi ha reso veramente contenta.

Spero così di aver mantenuto un certo filo logico nella storia e che vi possa piacere.

E Grazie in generale a chi legge le mie storie! Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo, thanks!

  
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