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Autore: ___Vicky    16/12/2012    6 recensioni
Aurora. Una ragazza di sedici anni, amante dei bambini. Lavora in un asilo dove incontrerà Marco, un bambino dolce quanto bello, dall'età di tre anni.
Questo piccolo angelo ha un fratello, che è un grande diavolo, Federico.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Sono le undici e tutti, siamo in attesa della mezzanotte, per scartare finalmente i regali posati sotto l’albero illuminato.
Aurora è seduta per terra da quando abbiamo finito di cenare e anche lei sembra impaziente di scartare i suoi regali, anche perché, rivolge molto spesso, lo sguardo verso l’orologio al muro di fronte a me.
Undici e cinque. E’ proprio vero che quando sei impaziente per qualcosa il tempo non passa mai.
Marco si dirige di filato da Aurora e lei, gli sorride amorevolmente. A me non ha mai sorriso così. Perché?
Dopo un po’, sento un cellulare squillare poi, un’Aurora in lacrime sbattere la porta di casa e uscire senza dire una parola.
Sua madre si alza in preda al panico poi, da vero eroe dico –Tranquilli vado io-.
La trovo sul marciapiede del palazzo con il viso fra le mani.
Mi siedo accanto a lei guardandola singhiozzare.
Guardo l’orario, undici e mezza.
-Mi spieghi perché stai piangendo?- mi guarda con gli occhi arrossati e con le guance colme di lacrime –Chiara mi ha mandato un messaggio dove dice che non vuole più vedermi e che sono un’ipocrita. Io non so che devo fare per favore aiutami. Io non posso perdere la mia migliore amica- sorrido prendendo il suo viso gelato fra le mani e asciugando quelle lacrime che non donavano affatto a quella piccola grande visione celestiale.
-Vai da lei. Forza corri! Con gli amici non importa l’orgoglio. Importa non perderli quindi prima che arrivi mezzanotte vai da lei e scusati- annuisce alzandosi e sistemandosi i jeans poi, si asciuga le ultime lacrime e si mette a correre. In pochi secondi sparisce all’orizzonte.
Sospiro mettendomi sul marciapiede frenetico di vederla tornare.
Meno un quarto. Forza Aurora Balestri. Fammi vedere come sei fatta.
POV Aurora
Basta scappare e piangere su latte versato. Devo chiedere scusa a Chiara anche se ho ragione io. In qualche modo dobbiamo fare pace. Mi fermo di scatto davanti alla sua villetta. Poi, tiro un sassolino alla finestra della sua camera.
La vedo affacciarsi alla finestra, con un cappellino in testa.
Poi, mostro il cartellone che avevo scritto correndo.
‘’SCUSA’’. Sorride per poi sparire dalla finestra.
Me la ritrovo fuori, al freddo, davanti a me.
Mi accoglie in un abbraccio rassicurante.
Guardo l’orario. Meno cinque. Mi sciolgo da quell’abbraccio che, avrei voluto far durare per sempre e dico –Scusami devo scappare. Ci vediamo domani mattina. Buon natale- sorride annuendo –Scusami tu. Comunque si.- sorrido mettendomi di nuovo a correre, più veloce di prima.
Finalmente avevo di nuovo qualcuno da svegliare alle sei di mattina. Qualcuno con cui fare le cazzate, finalmente avevo ritrovato la mia migliore amica.
POV Mattia
-Muoviti muoviti- dicevo guardando i secondi scorrere veloci.
Sento dei passi affrettarsi verso il palazzo. Eccola la, con i capelli al vento, e con il fiatone, fermarsi davanti al portone di casa.
-Tutto bene?- annuisce ancora col fiato grosso. Sorrido battendole il cinque; poi, rientriamo in casa, salendo i tre piani di scale alla modalità Sonic.

****


Spingiamo la porta lasciata aperta. Troviamo tutti con lo sguardo rivolto verso l’entrata poi, una mamma apprensiva va ad abbracciare sua figlia.
Manca un minuto preciso a mezzanotte.
Tutti guardiamo oramai impazienti l’orologio, mangiando l’ultimo frutto della tradizione rimasto. Per me, i chicchi d’uva.
Non avete mai sentito parlare della tradizione dei nove frutti? Si scelgono nove frutti diversi e si devono mangiare la vigilia, prima dello scoccare del venticinque.
Ovvaimente, essendo veramente troppi nove frutti se ne prende solo una piccola parte! Che so magari uno spicchio di mandarino, qualche chicco d’uva.
Ecco. La mezzanotte.
Tutti ci alziamo in piedi applaudendo e abbracciandoci.
Ognuno si abbraccia con qualcuno. Tutta questa allegria mi rende… Felice?! Ma si felice.
Mi avvicino ad Aurora e così le do un piccolo bacio innocente, di cui nessuno si accorge, essendo stato anche fin troppo corto.
Beh, mi sarei aspettato un sorriso, uno schiaffo in faccia, un vaffanculo di tutto! Ma non che se ne andasse così, come se non le fosse importato niente.
Mi faceva sentire una totale nullità. Nessuna e dico nessuna aveva mai rifiutato un mio bacio e che cacchio questa novellina non sarebbe venuta a rovinare la mia fama di figo.
Ok. Le femmine sono e saranno sempre un mistero. Con questo avvenimento la signorina mi ha distrutto il natale!
-Caro non scarti i tuoi regali?- dice mia mamma intenta a slacciare un fioccone enorme su, probabilmente uno dei suoi regali.
Annuisco, mettendomi di fronte ad Aurora, per prendere il pacco con il mio nome sopra.
Ecco che, mentre ci scambiamo uno sguardo infinito, arriva Marco, che si mette sulla mia schiena –Natale fratellone Natale!- annuisco sorridendo e passandogli il suo regalo.
Dopo un po’, mia madre, mi tira dal braccio, dicendo –Siediti figliolo. Dobbiamo darti una notizia- tutti quanti erano riuniti in quell’enorme salone.
Tutti sembravano avere una faccia abbastanza seria. A parte io Aurora e Federico, che non sapevamo cosa stesse per succedere.
-Figliolo ti ricordi che un paio di mesi fa hai fatto domanda per l’accademia di Belle Arti … Ecco oggi è arrivata  questa. Leggila-
Mi porge una busta bianca. Che io prendo con il cuore in gola.
-Caro signor Fuoco la ringraziamo per aver fatto domanda alla nostra accademia. La informiamo che lei, ha le qualità per venire a seguire i nostri corsi, a Torino. La ringraziamo vivamente. Se ha intenzione di seguire i nostri corsi, entro i primi di gennaio, deve recarsi presso il nostro istituto. Le ricordiamo che questa è un’occasione più unica che rara. Per prendere la licenza, il tempo da trascorrere in accademia è di due anni- Dopo aver letto queste parole che rimasero tutte impresse nella mia mente, guardo mia madre, che tratteneva le lacrime.
Due anni a Torino. Fuori dalla mia Roma, fuori da tutti i miei amici che mi ero appena fatto, fuori dai miei genitori, da mio fratello…
-Tesoro, ricorda che io sarò sempre d’accordo con te qualsiasi cosa tu scelga.- si asciugò una lacrima, che le era scappata. –in fondo sono solo due anni- disse con un finto sorriso stampato in viso.
Girai lo sguardo verso Aurora che guardava il tappeto, come se quello, fosse più importante di me, e della mia probabile partenza.

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Marco!





Angolo autrice: Amatemi! Mi sono fatta in quattro per aggirnare oggi. beh? Siete scioccati dalla partenza di Mattia? Beh chissà magari non partirà per non lasciare la nostra protagonista o magari partirà infischiandosene della sua povera presunta anima gemella?:O 
A parte questo... Avete visto com'è puccioso il nostro Marco? *^*alla prossima ragazzi.
P.s sta volta spetytereta TANTO TANTO TANTO TANTO TANTO TANTO per il prossimo capitolo. Sono cattiva! xD

   
 
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