Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
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Autore: Graveto    17/12/2012    0 recensioni
Partenza per uno dei viaggi che potrebbe essere la realizzazione dei sogni dei protagonisti e non solo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno della nostra partenza arrivò così in fretta che quasi non riuscivo a smuovermi dal letto per fare la valigia. Tristezza assoluta colmata dalla certezza che ci saremmo rivisti a Pasqua. Presi la chitarra e mi sfogai in una maniera così violenta e con l’amplificatore ad alto volume, suonando Perfect Weapon, che Jake e Jinxx corsero di sopra per vedere cosa stavo combinando. Appena entrarono nella stanza staccai l’amplificatore, posai la chitarra, diedi il buon giorno a entrambi e spiegai il motivo della mia pazzia mattutina. Loro risero e, come in un incantesimo, scattai a ridere a presso a loro. Jinxx disse di scendere a fare colazione, senza pensarci due volte li seguii, avevo una fame da lupi. Sotto incontrai Soraya e Giada con dei musi così lunghi che per poco non toccavano terra, scherzi a parte, dissi a tutte e due di prendere tutto a ridere perché il sogno era divenuto realtà e anche che li avremmo rivisti a Pasqua, loro non sorrisero; però Andy riuscì a trovare una soluzione, comunicò a tutti e tre il suo contatto Skype, sempre raccomandando di non dirlo mai a nessuno, a quel punto il sorriso tornò, potevamo sentirci con loro quando volevamo, che ficata assoluta. Per ringraziarlo gli strinsi la mano, invece le ragazze lo abbracciarono così forte da stritolarlo, ma lui rise. Dopo qualche minuto CC propose di giocare un po’ alla Wii, facendo tornei di tutti gli sport presenti nella console. Le coppie erano Io e Jake, Andy e Giada, Soraya e Jinxx, Ash e Christian. Il torneo finì con la vittoria, da noi inaspettata di Ash e CC, maledizione, io arrivai solo secondo con Jake, invece le altre due coppie in parità. Fu la volta di Just Dance e questa volta la mia squadra vinse per un punto, Andy e Giada secondi, Soraya e Jinxx terzi e Ash e Christian quarti. Quanto ci divertimmo, fu bellissimo e pranzammo in ritardo, perché giocando perdemmo la cognizione del tempo, e quindi mangiammo alle tre del pomeriggio. L’ora del nostro “arrivederci” si avvicinava, mancavano pochissime ore, e il morale non poteva andare nuovamente giù, quindi con Andy complice, escogitai un modo per far ritornare nuovamente il sorriso sui volti delle ragazze. Entrammo in cantina e organizzammo uno spettacolino con delle maschere molto particolari, fatte da noi. Tornammo di sopra e, io travestito da foglio di carta e Andy da neonato col ciuccio, posizionatoci davanti Giada e Soraya, lui iniziò a mangiarmi ripetendo “Ngugu Ngaga”, finalmente risero, ma non normalmente, ma fino alle lacrime. Per dirla tutta per poco non soffocavano dalle risate. Arrivò l’ora, Ash e Jinxx aiutarono le ragazze con i bagagli, io caricai tutto in macchina e le ragazza iniziarono a piangere, me lo dovevo aspettare, come si fa a separarsi da persone così buone e con quel gran cuore, dopo tutto eravamo stati fortunati ad avere un’occasione del genere. Andy e Ash abbracciarono Giada, Soraya si strinse a Jinxx e Jake e CC vennero da me e dissero di continuare a suonare, perché per Pasqua volevano sentirmi suonare più fantasticamente; con gli occhi lucidi e con orgoglio, diedi una stretta di mano e li salutai dicendo che quello non era un addio ma solo un arrivederci, loro annuirono. Le ragazze non si staccarono dagli altri per più di dieci minuti, alla fine con un inaspettato sorriso che spiccava sui loro volti, salitrono in macchina. Io, appoggiato con la schiena allo sportello, alzai la mano salutandoli e da lontano qual ero gridai “arrivederci” e loro risposero con “ciao ragazzo”. Sorrisi e salii in macchina, dove c’erano Soraya e Giada ancora sorridenti; a quel punto accesi l’auto e loro abbassarono il finestrino per salutarli da lontano, in un coro di voci i Black Veil Brides gridarono “vi vogliamo bene ragazze” e loro risposero subito con un entusiasta “ci rivedremo”. E così il sogno in cui eravamo incappati fu una realtà più che certa, avevamo passato meravigliosi giorni con i nostri BVB e questo anche grazie a loro. Giungemmo a casa di mia zia per l’ora di cena, scaricammo i bagagli, salutammo i miei parenti, mangiammo e tornammo in camera. La vacanza non era finita, andai in camera delle ragazze, loro erano felici come, come potrei dire, una Pasqua. La giornata giunse al termine e con se portò via il tempo che, a poco a poco, veniva colmato dall’avvicinarsi passo, passo, di nuove vacanze nelle quali avremmo sicuramente riabbracciato i Black Veil Brides.
  
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