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Autore: grofflicious    17/12/2012    4 recensioni
"Rachel guardò quella fotografia, ancora incorniciata. Jesse le stava dando un bacio sulla guancia, mentre lei guardava l'obiettivo e sorrideva raggiante. Amore. Era tutto ciò che vedeva all'interno di quella foto. Amore puro, rosso, intenso."
Raccolta di Oneshoot St.Berry, completamente ispirate alle canzoni di " Red " il nuovo album di Taylor Swift.
Genere: Fluff, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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BEGIN AGAIN.

 

Took a deep breath in the mirror
He didn't like when I wore high heels
but I do.
Turn the lock and put my headphones on
He always said he didn't get this song
But I do.

 

Sono passati mesi da quando io e lui ci siamo lasciati. Il mio migliore amico Kurt, dice che è meglio così. Dice che lui mi stava consumando, mi stava facendo del male. Dice che il fatto che lui mi abbia lasciato sia stata una benedizione.
Io non ero del suo stesso parere. Ho passato gli ultimi otto mesi come se fossi in coma. Sono stata male, ho sofferto, ho pianto. Fino al momento in cui Kurt ha deciso di trasformarsi nel mio salvatore.
E' lui che ha organizzato quest'appuntamento. Al momento, lo odio da morire. Cosa me ne faccio di un appuntamento? Non voglio ricominciare tutto da capo. Tanto lo so come andrà a finire. Questo ragazzo misterioso di cui Kurt mi ha detto soltanto il nome e l'età, che ha conosciuto ad uno dei suoi corsi di cucina, mi spezzerà il cuore. 
Ci ho messo un'eternità a dimenticarmi del mio ex, per quale assurdo motivo dovrei impegnarmi per costruire un'altra storia che mi farà stare male? 
Questa orribile sensazione di pessimismo, mi uccideva. Io che ero sempre stata un'inguaribile romantica, mi ero ridotta in questo modo. Odiavo il mio ex. Odiavo il fatto che andandosene avesse portato via con se tutto ciò che di buono c'era in me. La speranza, la spensieratezza, i miei sogni.

 

Feci un profondo respiro mentre mi guardavo allo specchio. Era mercoledì.
L'appuntamento con quel tale, Jesse St.James, era già stato concordato, ci saremmo dovuti vedere in un Cafe in centro. Mi dispiaceva dargli buca, e visto che non avevo niente di meglio da fare, avevo deciso di andarci, nonostante fossi ancora restia e intenzionata ad ammazzare Kurt. Doveva proprio fare il Cupido della situazione? 
Mi ero messa un vestito color lilla pallido, che mi arrivava fino al ginocchio. Niente scollatura, niente pizzi. Era un vestito semplice. Ma avevo messo i tacchi. Guardando nel riflesso dello specchio le mie scarpe, feci un sorriso amaro. Lui odiava quando indossavo i tacchi. Non gli avevo mai chiesto il perché, però. Il fatto era che ero talmente ciecamente innamorata di lui che qualsiasi cosa mi dicesse, io la facevo. Obbedivo come un soldato al suo superiore. 
Scacciai quei brutti pensieri dalla mia testa, allontanandomi dallo specchio e andando a prendere la giacca e la borsetta che avevo precedentemente poggiato sul letto. 
Ero pronta.
Beh, si fa per dire. Erano secoli che non uscivo con un ragazzo e mi sentivo come se mi fossi dimenticata come ci si comportava in certe occasioni. Che fastidiosa sensazione! Forse la musica mi avrebbe potuta aiutare, come faceva sempre. Quindi, uscendo di casa, mentre camminavo diretta alla mia auto, misi le cuffie nelle orecchie e premetti play sul mio iPod.
Ancora una volta, feci un sorriso amaro. Lui odiava questa canzone.

 

Walked in expecting you'd be late
But you got here early 
And you stand and wave 
I walk to you 
You pull my chair out and help me in
And you don't know how nice that is
But I do.
 

Mi fermai sul marciapiede che stava di fronte a guardare l'insegna del Cafe. Era in stile parigino, con quel nome francese e quella calligrafia in corsivo, color pastello. Ne avevo già sentito parlare di quel posto, si diceva che facessero i macarons più buoni di tutta la città. 
Ancora una volta ebbi l'istinto di fare dietro-front e tornare a casa. Mi sarei fatta male di nuovo, lo sapevo. 
Ma poi pensai a quanto Kurt si sarebbe offeso. A tutte le cose che mi avrebbe detto come " Rachel, devi andare avanti!" o " E' tempo che tu trovi qualcun'altro!" o " poteva essere l'amore della tua vita, ma tu gli hai dato buca!" e così via. 
Quindi semplicemente lo feci. Mi misi una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro e attraversai per arrivare all'entrata del Cafe. 
Avrei scommesso la cosa più preziosa che possedevo, che Jesse St.James sarebbe arrivato in ritardo. Perché ero abituata così. Lui arrivava sempre in ritardo, quindi perché mai Jesse St.James non avrebbe dovuto fare lo stesso? I ragazzi erano tutti uguali. 
Ma invece...
Invece Jesse St.James era già lì. Era arrivato in anticipo, prima di me. Kurt mi aveva fatto un'accurata descrizione affinché lo riconoscessi. Aveva detto cappelli ricci, leggermente modellati dal gel, grandi occhi azzurri come il cielo sereno, carnagione chiara. E quella descrizione si rispecchiava nel ragazzo seduto nel tavolo per due, nell'angolo destro del locale. 
Per qualche secondo restai imbambolata, visto che il suo essere già lì mi aveva decisamente colta di sorpresa. Fu lui a vedermi e a farmi il sorriso più bello che io avessi mai visto. 
Si alzò, facendomi cenno di avvicinarmi.
" Sei Rachel? Rachel Berry?" mi chiese, sorridente, quando arrivai da lui.
" sì, sono io.." mormorai, timidamente.
" Io sono Jesse St.James." si presentò, stringendomi la mano. " Kurt me l'aveva detto che eri carina, ma dal vivo sei...beh, ancora più bella."
Non potei fare a meno di arrossire. Da quanto un ragazzo non mi faceva un complimento? Con questo modo così gentile e affabile, inoltre. Non era uno squallido approccio per rimorchiare, lo potevo capire dal suo tono di voce, dal suo sorriso. Era semplicemente sincero. 
" grazie, Jesse." gli rivolsi un sorriso.
E poi lui si mosse per spostarmi la sedia e permettermi di sedermi. A quel punto rimasi definitivamente scioccata; O Kurt aveva trovato l'ultimo cavaliere esistente al mondo, o stavo sognando. Era un gesto così carino! Ma Jesse lo aveva fatto con una tale naturalezza che ero sicura non si rendesse conto di quanto lo avevo apprezzato. 
Lo ringraziai ancora una volta, sedendomi al tavolo con lui.
E subito la conversazione cominciò.

 

And you throw your head back laughing 
like a little kid.
I think it's strange that you think I'm funny
'cause he never did.

 

Parlare con lui si rivelò essere la cosa più semplice e piacevole del mondo. Jesse era estremamente affascinante e riuscì da subito a coinvolgermi nei suoi racconti. Scoprii che studiava all'università e che aveva conosciuto Kurt al corso di cucina al quale si era iscritto perché aveva bisogno urgente di imparare a cucinare. Infatti, da poco si era comprato un piccolo appartamento in centro, e viveva da solo. 
" non ce la faccio più ad andare avanti a cibo riscaldato al microonde, o pizza!" mi aveva confessato. 
Mi raccontò che il suo unico coinquilino era un cane, Freddie. Un cane grasso che non faceva altro che dormire e russare. Avevo riso. Avevo riso come non ridevo da mesi mentre lui mi raccontava piccoli aneddoti della sua vita quotidiana. 
" ha anche il coraggio di arrabbiarsi quando lo caccio via dal letto, durante la notte!" mi aveva raccontato. " per vendicarsi pensa bene di mangiarmi tutte le scarpe!"
Poi era arrivata la domanda fatidica.
" E tu? cosa mi racconti di te, Rachel?" mi aveva domandato, sorridendomi. 
Sembra stupido, ma quella domanda mi mise in difficoltà. Jesse era stato così carismatico, e divertente e spiritoso nel raccontarmi di sé. Cosa sarebbe successo se io non lo fossi stata? Se fossi risultata noiosa, piatta, poco interessante?
Cominciai con le cose basilari. La mia età, cosa studiavo all'università, la mia città d'origine. E poi provai con qualcosa di spiritoso. 
" condivido l'appartamento in cui vivo con Kurt, anche lui russa, ma ancora non ha mai provato a mangiarmi le scarpe quando gliel'ho fatto notare!"
Ancora una volta, Jesse St.James mi stupì. Gettò la testa all'indietro, ridendo e la sua risata era così genuina e sincera e musicale... Sembrava un ragazzino, ed era bellissimo.
Lui non mi aveva mai trovata divertente.
" oh, Rachel!" fece poi, portandosi una mano fra i capelli, scuotendo la testa, sorridendo ancora divertito. " a quanto pare il tuo coinquilino è meglio del mio!"
" non saprei, almeno Freddie non canta sotto la doccia Wannabe delle Spice Girls." feci, lasciandomi andare ad una risata, mentre lo sentivo ridere ancora una volta.

 

And we walked down the block
to my car
And I almost brought him up
but you started to talk 
about the movies that
your family watches every single Christmas
And I want to talk about that 
for the first time
what's past is past.

 

Da bravo cavaliere quale si era rivelato essere per tutto l'appuntamento, pagò lui il conto. Avevamo parlato così tanto e con così tanto trasporto e affinità, che mi ero quasi dimenticata di assaggiare i famosi macarons e il caffé. Ma dopo aver passato ore a chiacchierare e mangiare, si era fatto tardi e quindi avevamo deciso di andare via.
Jesse decise di accompagnarmi alla macchina, mentre finivamo una nostra chiacchierata riguardo a sua sorella maggiore che si sarebbe dovuta sposare entro pochi mesi. 
Quel discorso mi fece ripensare a come anch'io mi sarei voluta sposare con il mio ex. Avere dei bambini, costruirmi un futuro, una famiglia. Avere una casa con un bel giardino, e un bel cane. Proprio come si vede nei film. Ma poi lui mi aveva lasciata, e tutto era andato in fumo. 
Mi resi conto in quel momento che Jesse si era fermato per dare qualche soldo in beneficenza a uno di quei Babbi Natale che si sistemavano fuori dai negozi in periodo natalizio. 
Poi semplicemente riprese a camminare e a parlare di nuovo con me.
" quell'uomo mi ha fatto ricordare dei film natalizi che mia madre ci fa guardare ogni singolo Natale!" disse, scuotendo la testa, ridendo fra se e se.
Mi bastò guardarlo per dimenticarmi del mio ex, di quanto male mi aveva fatto. Non avevo più voglia di parlare di lui, ora volevo parlare con Jesse dei film natalizi, della sua famiglia e di qualsiasi altra cosa bella. 
" raccontami, per favore!" gli chiesi, sorridendogli. 
Gli presi la mano, e lui intrecciò le dita con le mie, rivolgendomi uno dei suoi dolci sorrisi.
Per tutto questo tempo, ero stata in coma. Ero stata cieca. Io, Rachel Berry, la più passionale fra le ragazze romantiche, mi ero crogiolata nella convinzione che le uniche cose che l'amore potesse mai fare fossero spezzarti il cuore, bruciare e finire. 
Ma la verità è che quel mercoledì di Dicembre, con Jesse St.James, io vidi l'amore ricominciare di nuovo.

I've been spending the last 8 months 
Thinking all love ever does 
Is break and burn and end 
But on a Wednesday in a cafe 
I watched it begin again .

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Carissime, siamo arrivate alla fine! Anch'io come Taylor Swift ho voluto chiudere la mia raccolta con una OS ispirata alla canzone Begin Again. Quindi, non è un caso. Mi sarebbe piaciuto che Rachel nel telefilm vedesse l'amore ricominciare con Jesse. Ma dal momento che a quanto pare i RIB ci remano contro, questo loro nuovo inizio me lo sono inventata io :)
Spero che vi sia piaciuta, e ancora una volta colgo l'occasione per ringraziarvi. Voi che fedelissime continuate a seguire e a recensire ogni volta che posto qualcosa di nuovo. Mi fate davvero contenta :3  

Vi abbraccio tutte forte forte,
Francesca.

P.s Tornerò mai su efp?


*pausa ad effetto*




SI! prestissimo vi farò una sorpresa :D  

   
 
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