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Autore: PeterLinus    17/12/2012    0 recensioni
Questa è una breve storia che conterà al massimo 4 o 5 capitoli (brevi ach'essi) e che aggiornerò frequentemente...
Parla di due giovani ragazzi e di un dettaglio che inizia a far muovere le pedine di quella scacchiera che entrambi stavano tenendo serrate per paura di scoprire le difese, di diventare vulnerabili.
Il dettaglio è un messaggio di auguri
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sara

03/12/2012

_______________________________

 

 

Cercai il suo indirizzo di casa nell'elenco telefonico e spedii quella cartolina, mettendoci il cuore tra quelle poche righe di spazio che potevo occupare, dietro c'era la figura di un albero di Natale gigantesco, immerso nel buio,

luminoso splendeva.

Volevo fargli un regalo che fosse sincera espressione di ciò che provavo, ma prima di ogni altra cosa volevo farlo sorridere.

Esatto, dopo tutte le cose brutte che gli erano capitate volevo che sorridesse di nuovo.

 

Vorrei riempire il tuo mondo di luci e poi accenderle e…

 

 

Alessio

24/12/2012 - 17:30

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Tutto era pronto, Tommaso rideva mentre mio zio gli raccontava una barzelletta vicino all'albero, con il camino acceso:

mio cugino non aveva idea di tutte le cose brutte che ogni giorno succedevano nel mondo, io si.

Avrei voluto tornare ad essere un po’ più come lui,

però forse era meglio così,

perché io da adulto potevo proteggerlo.

Gironzolavo un po’ per casa mentre mia madre preparava la cena: erano le 17:32, cioè tra 5 ore e 28 minuti sarebbe stato Natale.

Un pensiero fisso: "Come si può festeggiare con la sensazione che troppe cose belle se ne sono andate via?"

Quando tornai in salotto Tommaso stava giocando da solo, probabilmente zio era andato a dare una mano in cucina;

notai che aveva in mano una foto di un albero di Natale,

no era una specie di cartolina…

…una…

 

Avete presente quegli attimi di alta intensità e consapevolezza? quando il tuo cervello fa un istantaneo collegamento visivo-logico, che non vi aspettereste mai, ma che potrebbe cambiare la vostra vita?

Quella era la scrittura di Sara.

La ragazza che ho amato segretamente per un anno e un mese: dal primo momento che l'ho intravista tra i corridoi della redazione, quel giorno di Novembre, mentre fuori faceva terribilmente freddo e lei voleva disperatamente un the caldo alla macchinetta.

 

Non glielo dissi mai che l'amavo,

anche quando, conoscendola, me ne convinsi sempre di più.

Era esattamente come sapevo che fosse:

Quel giorno io me l'ero disegnata nella mia testa e più passava il tempo più quelle che erano solo le fantasie di una mente distorta diventavano sempre più reali.

Il mio disegno e Sara coincidevano, in ogni fattezza.

Ma lei non mi amava, me lo aveva fatto capire troppe volte ormai; mi voleva bene ma non mi amava, e non potevo biasimarla, io non ero di certo all'altezza delle sue aspettative, né brillante e bello quanto quel bastardo del suo ex ragazzo.

 

Strappai la cartolina dalle mani di Tommaso, e la lessi, incredulo davanti a tanta spontanea dolcezza:

 

 

Vorrei riempire il tuo mondo di luci e poi accenderle e guardarle brillare
così tanto da schiarire il buio che hai intorno, e quello che hai dentro.

Che gli adulti si destino dal loro sonno e dall'illusione di valere qualcosa anche senza mai aver provato un emozione che sia vera, bella, sincera:
meraviglia.

Si voltino a guardarti, accecati da quella luce, la tua,
stupiti come bambini di fronte ad un albero di natale.

Vorrei darti colori nuovi, mille colori nuovi: i colori del tuo sorriso.
Se solo me lo permettessi…

Sara

 

   
 
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