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Autore: Flicka_chan    18/12/2012    5 recensioni
Ognuno di noi ha visto le puntate, ma cosa pensano Deeks e Kensi nel loro profondo? Come si evolve la loro storia realmente? Cosa provano, sperano e temono in ogni vicenda? Quanto a lungo durerà la loro relazione, se ci sarà?
ATTENZIONE: ripercorro episodio dopo episodio le vicende della coppia, per cui possono esserci [spoiler]!!
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao! Volevo fare una storia su Deeks e Kensi ma, nel contempo, mi chiedevo quali fossero i pensieri e le emozioni dei miei beniamini in ogni puntata... quindi mi è uscita una riadattazione degli episodi! Alcune conversazioni sono riprese pari pari, altre le creo cercando di stare più vicina possibile ai personaggi, ma è un lavorone e ogni episodio dà veramente tanto da lavorare, quindi perdonatemi se mi ritroverò ad aggiornare in maniera discontinua! Sfrutterò il più possibile queste vacanze xD
BUONA LETTURA!



Deeks
 
La vita dell’agente sotto copertura non è mai semplice. Ennesimo mese in cui sono qua, in questa palestra, a faticare per riuscire a farmi accettare da tutti, ma per lo meno il fisico pare dimostrare risultati, e con esso la mia capacità di affascinare le ragazze. Eh, dire che ci so fare è dire poco! Scaldo i muscoli per iniziare l’allenamento e vengo richiamato da Victor a conoscere una fanciulla niente male: alta, capelli castani, seni che a occhio e croce dovrebbero essere una seconda abbondante, canotta, pantaloni neri, stivali, borsa portata a tracolla. Decisamente molto interessante, come visione, soprattutto in una palestra di MMA. Dice di chiamarsi Tracy ma… c’è qualcosa che non mi convince nel suo modo di fare. Non ci credo che sia realmente la ragazza di Daniel, non ne avevo mai sentito parlare e ha l’aria di una che mette il naso dove non deve. ‹‹dai Jason, ci stiamo male tutti›› sento dire da uno dei marines dopo qualche mia frase tagliente e resto a osservarla; ‹‹torna a trovarci quando vuoi››, le fa Victor, il viso visibilmente dispiaciuto per la morte del commilitone. Non posso non farle un segno con il capo quando mi guarda, “vattene”, sperando che capisca che questo non è luogo per lei, una bambolina indifesa.
 
 
‹‹Cosa… ›› Entro nella casa di Daniel, e chi trovo? Lei, al computer. Come diavolo è entrata?? Resto un attimo bloccato, in qualsiasi altro momento sarei felice di vedere una ragazza ad aspettarmi in casa mia, ma non lei e di sicuro non qua. ‹‹Mi hai spaventata›› fa, viso e tono fintamente innocenti che potrei riconoscere lontano miglia. ‹‹Come hai fatto ad entrare? ›› chiedo inquisitorio, squadrandola per cercare qualche segno di pistole o oggetti pericolosi ‹‹con la chiave. Che ci fai tu qui?›› ‹‹Ci abito, stanza degli ospiti›› le rispondo mostrandole la mia chiave, poi continuo constatando ‹‹è il computer di Danny››, voglio vedere ora che dice. ‹‹Gli ho mandato delle foto per email…foto molto personali›› mi immaginavo una risposta del genere, come anche il tono che è sempre dolce e, potrei dire, provocante. Seguo la scia delle sue parole, facendo finta di crederci ‹‹di voi due che guardate il tramonto a Santa Monica… o di quelle in cui hai addosso solo il tuo sorriso? ›› “Se fossero davvero foto in cui sei nuda le vorrei vedere io, bambola”, penso con un ghigno. ‹‹ Mie foto che non voglio che trovi nessuno, non posso correre il rischio che finiscano su internet›› ‹‹eh brava, gli hai mandato foto vietate ai minori di diciotto anni, scommetto! Complimenti›› “fossimo in un altro contesto ti avrei già attaccata al muro e baciata, ma tu non sei chi dici e voglio capire perché stai intorno a Daniel” .
Rapidamente elaboro il movimento circolare fatto, voleva tenermi con le spalle alla cucina facendomi perdere tempo… devo indagare. ‹‹Danny mi ha detto di aver conosciuto una…›› inizio, seguendo il suo gioco e dirigendomi verso la stanza alle mie spalle. Realizzo tardi della pistola infilata nel retro dei pantaloni e visibile e mi maledico della mia disattenzione. ‹‹…che era la fine del mondo›› ‹‹sicuro che fossi io? Hai detto che aveva i numeri di tante ragazze! ›› Segno di cedimento, realizzo, e tentativo di attirarmi nuovamente in salotto. Osservo l’ambiente, la finestra è spalancata ma non ci sono segni di altre persone all’interno, non più almeno. Mentre la chiudo continuo con la storia, devo farla cedere ‹‹no no, sono sicuro che si riferiva a te: diceva che a letto ne combinavate di tutti i colori…›› ‹‹una cosa tira l’altra e prima o poi compare la macchina fotografica…›› torno da lei, concludendo il discorso ‹‹chiaro… però diceva “la mia Kate”››, la affronto, chiudendo il computer di scatto ‹‹tu chi diavolo sei?››, non sono abituato a rivolgermi con tono così duro a una bella ragazza. Il suo sguardo non perde un colpo, resta fisso su di me, è abituata a mentire… sempre più misteriosa la bella ragazza… inoltre ha gli occhi di colore diverso, uno marrone, l’altro nero, cosa che la rende ancora più affascinante ‹‹l’ho conosciuto ad una festa, gli ho pagato della roba che non mi ha mai dato e sono venuta a prendermela da sola. Sei anche tu qua per questo?›› ‹‹no, io non mi drogo. Forse la roba non gli è mai arrivata, ti ha detto chi è il suo fornitore?›› ‹‹speravo tanto che fossi tu››, dice facendo la gatta e avvicinandosi a me ‹‹o forse hai trovato ciò che cercavi prima che arrivassi io. Magari anche dei soldi. Dovrai svuotare le tasche››, le rispondo non cascando nei suoi giochetti. Quando il campanello suona leggo nel suo volto un sospiro di sollievo: un taxi chiamato forse da lei la salva da ulteriori domande. Lo sapevo che non era la ragazza di Daniel, non sono sicuro che sarà l’ultima volta che la vedrò, anzi temo proprio di no… devo stare in guardia, ho paura che tutta la mia copertura cada per colpa sua, e se succede i miei superiori alla polizia me la fanno veder ben brutta! E poi quella di Kate era completamente inventata, meno male ha funzionato…
 
 
Kensi

‹‹…il vostro Jason Whyler non esiste›› la voce di Eric, al telefono, fa aumentare gli interrogativi che coltiviamo sia io che Cullen. Nel viaggio di ritorno verso la base ne discutiamo: ‹‹da quando l’ho visto non mi è piaciuto. Era troppo sulla difensiva, sembrava volermi far andar via da quella palestra il prima possibile… che nasconderà? E poi l’hai visto prima? Era armato!›› faccio presente al mio collega ‹‹già, e poi sembra chi sa il fatto suo… potrebbe essere il nostro assassino, se tanto viveva in casa con Daniel…›› il silenzio cala come al solito nella macchina, né io né G siamo grandi chiacchieroni. Quasi arrivati esprimo ad alta voce un ultimo concetto ‹‹sta nascondendo qualcosa. Ma cosa?››
 
Sam ha deciso di far parte del gruppo di combattenti della palestra e questa sera dovrà combattere contro questo Whyler… Cullen è parecchio preoccupato per l’amico, io sono più fiduciosa, ma il nostro agente non è mosso dalla rabbia che il biondo sicuramente avrà… Al fianco del ring, osservo i due combattenti e cerco di tenere d’occhio anche gli altri iscritti alla palestra: noto che Jason o comunque si chiami sa battersi bene, forse anche troppo a giudicare dal fatto che Sam è stato messo al tappeto. Victor, il capo della palestra, inizia una discussione con un altro uomo, discussione che si protrae per tutto il corso dello scontro (vinto, per nostra fortuna, da Sam per KO). Mentre comunico la cosa ai colleghi, vedo Whlyer attaccare Sam ma, prima di poter vedere le cose risolte tra i due, ecco comparire la polizia. Di male in peggio. Meglio avvertire Hetty, servirà lei per salvare la copertura del mio collega…
 
Deeks
 
‹‹devono metterti i punti… non ti capisco, è assurdo! Perché ci tieni tanto ad entrare in squadra? Perché ci sono i marines? I tanto orgogliosi marines?›› mi chiede questo tipo con cui ho combattuto. “quand’è che mi fa uscire, il mio capo? Meglio star da soli che con sto tipo che cerca di far amicizia”. Neanche il tempo di aver formulato il pensiero che arriva un poliziotto a chiamarmi e a farmi uscire dalla cella in cui mi avevano rinchiuso. Decido quindi di vantarmi con l’altro ‹‹Bene bene, sai una cosa? Devo ammettere che è stato un vero piacere conoscerti ma ora ti saluto!›› quanto mi sento bene a uscire lasciando lui dentro! Ma il poliziotto mi stupisce aprendo la porta anche a lui e liberandolo. ‹‹ma come sarebbe? Chi diavolo sei?›› ‹‹volevo chiederlo io a te…!›› mentre ci guardiamo una donnina bassa, magrolina, con i capelli a caschetto, completamente vestita di rosso e con occhiali da vista rotondi coordinati, un po’ inquietante a dir la verità, fa il suo ingresso nella saletta semi buia ‹‹posso avere l’onore di presentarvi? Agente speciale Sam Hanna, NCIS, il signore è l’ispettore Marty Deeks della polizia di Los Angeles che opera sotto copertura. Questo è un bel colpo di scena, eh?›› Guardo quello che, evidentemente, è un agente e quello guarda me, credo che dovrò dare molte spiegazioni del mio comportamento…
 
Arrivo a una specie di casa sull’acqua e chi ci trovo? Di nuovo lei, Tracy. Ormai sembra una persecuzione ma improvvisamente i tasselli del puzzle vanno al loro posto: lei in palestra, lei a casa di Daniel… non sarà che lei… ‹‹lei è l’agente speciale Kensi Blye›› mi comunica la nanetta dalla aura del comando, meglio chiamata Hetty. ‹‹agente speciale, eh? Altro che fidanzata!›› mormoro mentre mi fanno entrare nell’ambiente ammobiliato. È decisamente meglio della stazione di polizia, e se questo è quello che fanno vedere al pubblico… chissà la loro sede operativa! Già me la figuro: maxi schermi touch, tecnici di laboratorio, ultime tecnologie… sarebbe una figata unica lavorarci o anche solo visitarla!
Dopo aver risposto a qualche loro domanda e aver fatto qualche battuta, da Cullen e Sam reputate pessime, mi rivolgo finalmente alla ragazza del mistero che, da quando ho saputo non essere un ostacolo per la mia copertura, mi sembra ancora più affascinante ‹‹in quanto a te, beh, all’inizio non capivo chi fossi ma ho abboccato alla tua storia delle foto su internet: scappatoia pre-confezionata o l’hai detto perché ti è successo davvero?›› ‹‹dormo nella stanza per gli ospiti, me la dovevo bere? Ringrazia il cielo che non ti ho sparato›› il mio sguardo su di lei è fisso, potrebbe essere l’unica volta che ho la possibilità di scherzare con lei seduto comodamente a un tavolo e devo giocare ogni carta. Quella delle battute usata, tocca a quella da duro: ‹‹dovevi provarci››. Capelli scompigliati senza una forma definita, graffi e lividi possono aumentare il suo interesse per me? Quando sarà finita questa giornata voglio chiederle di uscire. Tanto non siamo colleghi, quindi posso prendermi qualche libertà! I due agenti iniziano a farmi domande sul caso e cerco di mantenere il più possibile il contatto visivo con Kensi, la quale risponde a tono, ma i suoi occhi rischiano di farmi dimenticare cosa devo dire e sono costretto ad interrompere il legame.
Durante la conversazione che segue mi ritrovo a difendere il territorio: vogliono sbattermi fuori dal mio caso, dal mio lavoro di mesi!! Ma Hetty compare all’improvviso pacificando tutti e rendendo noto l’avvio di una azione condivisa tra NCIS e polizia. Come ha fatto quella donna a convincere il mio capo?! Devo schiarirmi le idee, assolutamente. Sono successe troppe cose in 24 ore.
 
 
Kensi
 
Dopo aver osservato Deeks, non mi stupisco che avessi pensato a lui quale malvivente. Soprattutto ora che ha tagli e graffi. Battuta pronta, flirtatore incallito, cascamorto… si, decisamente questi sono i primi dettagli che escono fuori di lui! E io, da brava fanciulla che adora non rendere le cose facili, decido di iniziare a giocare con lui a parole, come con un semplice ‹‹grazie di tutto›› pronunciato con voce giocosa. Finito il caso chissà, per un’uscita potrei anche starci, ma prima il lavoro.
Come tutti i casi, anche questo arriva al momento cruciale in cui si rischia la pelle e riusciamo ad assistere, grazie alle telecamere di servizio della palestra, allo scontro tra i marine e i due agenti sotto copertura e sono costretta ad ammettere che il poliziotto non se la cava poi male come tempistiche e azioni. Potrebbe essere interessante uscirci, solo una volta però, per non smentire la Kensi di “un appuntamento e basta”. Meno male che è della polizia e che non lo vedremo molto probabilmente più!
 
Deeks
 
Sono qua, tranquillamente seduto al bar a bermi un bicchiere e… chi compare? Hetty. A farmi una proposta che ha dell’incredibile: diventare un agente di collegamento tra l’NCIS e la polizia. Resto sbalordito dalla sua velocità di modificare le idee altrui, pigiando tutti i tasti giusti: il capo che mi ha sostituito, il fatto che sono abbattuto, la cartella con tutte le mie informazioni per poter fare da agente di collegamento… manca solo la mia firma. Sono indeciso: se firmo entro in questo mondo di matti che sembra una famiglia, posso vedere Kensi, e poi sono più distante dal mio capo; se non firmo resto con il lavoro in bilico a seconda dei guai che combino, solo che posso chiedere alla ragazza di uscire. Ma questa donna ha un che di materno che mi spinge a voler entrare nella loro famiglia, a fare almeno il tentativo. Magari è la volta buona in cui mi trovo seriamente una sistemazione!
  
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