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Autore: XxWallflowerxX    18/12/2012    2 recensioni
A me NON piace Scorpius Malfoy. Non importa cosa dice Al. Non importa cosa è successo al termine della festa di fine anno dell’anno scorso.
Traduzione di "The Theory of Hate and Sexual Tension".
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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NdA - Questo è una specie di capitolo di passaggio. Più tardi si arriverà alla vera storia.

NdT - Sono contenta che qualcuno legga. Lasciateci un commentino :)
Ho già pronto il terzo capitolo tradotto, quindi aggiornerò a breve. Dopo questo secondo capitolo aspettatevene delle belle u.u
Cosa sarà mai sucesso alla fine della festa di fine anno? Come mai Rose e Scorpius sono costretti nella stessa Sala Comune? Che ruolo hanno gli altri cugini oltre a Albus e qual è la loro caratterizzazione secondo l'autrice? Questo capitolo risponde solo a una domanda, scoprite quale :D



Capitolo 2

Scorpius Malfoy

L’incontro con i Prefetti seguii tranquillo. Assegnai le coppie alle pattuglie, in modo che io e Rose dovessimo stare insieme. Solo per irritarla, naturalmente. Lei mi lanciò un’occhiata mortale con i suoi occhi blu, e mi pestò di proposito il piede quando ci alzammo per lasciare lo scompartimento. Poi camminò davanti a me, tornando all’altro scompartimento che dividevamo con Al. Non mi aiutò molto il fatto di aver notato che avesse un bel culo.

"Smettila di fissarmi il culo." Mi richiamò appunto da sopra le sue spalle, a portata d’orecchio degli innocenti del primo anno. Alcuni bambini si guardarono intorno un po’ spaventati. Lei fece un sorriso di scuse, ma loro, invece, guardarono me. Io odio i bambini.

Cercai di superare Rose per arrivare nello scompartimento, ma rimanemmo incastrati nella porta. Il suo petto premeva contro di me. Le sorrisi compiaciuto dall’alto e lei si mi lanciò uno sguardo truce dal basso. Finalmente, senza il mio aiuto, si liberò, e si lasciò cadere sul sedile di fronte al mio. Notai le sue guance rosse e alzai le sopracciglia. Lei cercò di coprirsi il viso con i suoi capelli rossi, guardandomi ancora di bieco.

Al contemplò tutti e due ridacchiando. Penso che fosse troppo abituato nel vedere quanto ci odiavamo a vicenda. Io penso invece che lei fosse innamorata di me, ma fosse solo troppo spaventata per ammetterlo. Ma questa era solo la mia opinione.

Io e Al parlammo per un momento di Quidditch, discutendo dei giocatori che avevamo perso l’anno scorso e del suo nuovo ruolo di capitano. Cercò di includere anche Rose nella conversazione, dicendo ad alta voce chi pensava sarebbe stato quell’anno il nuovo Portiere di Grifondoro. Rose ruotò gli occhi dietro il suo libro, e insisté che era troppo impegnata per giocare a Quidditch. Poi Al tentò anche di convincermi a provare a persuaderla.

"Hei, se avessimo qualcuno come te nella squadra di Grifondoro, sicuramente vincerebbero i Serpeverde." Le dissi.

Senza che ci fosse stato bisogno di dirlo: non avevo convinto Rose. E la mia gamba venne invece colpita da un bel calcio.

Suppongo che si possa dire che questa era la situazione usuale. Al era il migliore amico di entrambi. Rose amava stare intorno ad Al, ma odiava me. Io e Al eravamo compagni, ma trovavo che Rose fosse una fastidiosa troia. Semplice, visto?



Quando arrivammo a scuola, Rose e io dovemmo dividere una carrozza guidata dai Thestral con i Prefetti. Rose si sedette ancora il più possibile lontano da me sulla panchina. Ridacchiai sotto i baffi e lei mi lanciò un’occhiata seccata. I nuovi Prefetti si guardarono confusi, ma i vecchi ruotarono gli occhi come se fosse stato un tipo di gioco a cui avremmo giocato per sempre. E in un certo senso lo era.

Il viaggio fino al castello fu movimentato, e potevamo sentire lo scroscio della pioggia. Fuori stava diluviando. Ad un certo punto la carrozza beccò un sasso, una crepa nella strada o qualcosa del genere, e Rose mi finì addosso. Si raddrizzò in seguito con le guance in fiamme. Poco dopo uscimmo tutti dalla carrozza e guidammo la lunga fila di studenti dentro la scuola.

Tutto andò come al solito. Ci sedemmo tutti alle nostre tavole nella Sala Grande e aspettammo che i bambini del primo anno attraversassero il Lago. Volevo dannatamente che si sbrigassero e che venissero smistati in fretta: stavo morendo di fame. Io e Al ci sedemmo vicini, e fummo subito presi da una conversazione con i nostri compagni di dormitorio. Adrian Nott sedette davanti a noi, parlando con Al delle ragazze di Tassorosso che avrebbero meritato più punti per la loro bellezza. Personalmente, non mi interessavano un granché. Anche se erano ragazze facili, perché erano veramente appiccicose. L’anno prima ero uscito con Brigit Bones per circa una settimana, e lei già mi accusava di guardare altre ragazze. Voglio dire, certo che le guardavo, ma questo non le dava il permesso di accusarmi per qualsiasi cosa, giusto?

Finalmente quelli del primo anno arrivarono, piuttosto bagnati, mentre si guardavano intorno spaventati. Cavolo, ero davvero così piccolo?, pensai. Guardai un piccolo ragazzo biondo pelle e ossa e sperai, con l’aiuto di Merlino, che mai fossi stato così. Il Cappello Parlante cantò una canzone a cui io non ci avevo mai prestato attenzione e lo smistamento andò avanti il più lento possibile, come al solito. Finì con Suthers, Charlie, "CORVONERO!"

Dopo un discorso della McGranitt, che era ancora viva e in buona salute, finalmente ci buttammo sul cibo. Non parlai per tutto il tempo in cui mangiammo, troppo concentrato ad abboffarmi. All’inizio Al cercò di introdurmi nella sua conversazione, ma poi si arrese e continuo invece a parlare con Adrian e Blake. Avevo il terrore della fine della cena: avrei infatti dovuto dividere la Sala Comune con Rose Weasley. Per un intero anno.

Quando la cena finì e tutti erano caduti in una specie di stanca, soddisfatta tranquillità, fummo congedati e mi alzai. Salii le scale in testa al gruppo del primo anno con gli altri Prefetti. Poi portai quelli del primo anno di Serpeverde alla loro Sala Comune, mentre Rose portò i Grifondoro alla loro. Mi diressi al dormitorio dei Caposcuola, passando attraverso la contrastante Sala Comune, con colori rossi/oro e verdi/argento mischiati dappertutto. Sperai che avessero almeno separato la parte Grifondoro e la parte Serpeverde. La stanza sarebbe sembrata almeno migliore.
Una delle buone cose del nostro dormitorio era il fatto che avessimo la nostra cucina personale. Controllai le dispense, trovandole completamente fornite. Su un muro c’era un’enorme mensola, probabilmente riempita con la metà dei libri della biblioteca. La Weasley, per fortuna, non li aveva ancora visti. Almeno avrei avuto pace per quel momento.

Mi recai al mio dormitorio. Sarebbe stato bello non dividere più la stanza con nessuno, però mi sarebbe mancato Al. Per lo meno avrei potuto organizzare feste senza dover trattare con le giovani, fastidiose pesti Serpeverde destinate ad essere appese nella Sala Comune.

La mia stanza era dei colori di Serpeverde, con un enorme letto. Era abbastanza grande, quasi come la mia camera a casa. Avevo la mia scrivania personale e una comoda sedia che avrei potuto usare per fare i compiti. Di fronte al letto c’erano due finestre coperte da pesanti tende. Il mio baule era posizionato ai piedi del mio letto. Lo sganciai per aprirlo e trovai tutte le mie cose piegate bene grazie alla gentilezza del mio elfo domestico Hinky. Tirai fuori i libri che mi sarebbero serviti il giorno dopo e li sistemai sulla scrivania. Poi mi tolsi la divisa, lasciandola sul pavimento, e calciai le mie Converse sotto il letto.

Strisciai nel mio comodo letto, esausto. Caddi addormentato poco dopo.

Rose Weasley

Accesi la luce nel mio dormitorio, trovando le lunghe tende dei colori di Grifondoro e un grande letto. La mia personale scrivania e il mio baule erano posizionati di fronte al letto. Avevo anche il mio bagno personale adiacente. Ringraziai Merlino che non avrei dovuto dividerlo con Scorpius. Tolsi la divisa e la appoggiai sulla scrivania, poi trovai nel baule tra scarpe, jeans e maglietta la mia vecchia maglia dei Cannoni di Chudley.

Mi stesi nel letto, prendendo un profondo respiro. Per un intero anno avrei dovuto dividere gli spazi con il più grande idiota di sempre. Che gioia.
  
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