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Autore: diciannovegennaio    18/12/2012    5 recensioni
"Ho continuamente paura.
Paura di aprire gli occhi e rendermi conto che è tutto vero.
Sento la sua assenza che mi demolisce piano, piano.
E senza di lei, tutto il dolore che ero riuscita a sopportare diventa straziante.
Sento che è colpa mia.
Sento che non ho fatto abbastanza.
Sento che non sono stata abbastanza."
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP
Questo capitolo va a Mariapia ed Erika
che con il loro supporto mi aiutano
più di quanto credano,
Vi voglio bene.
<3


-Mi prometti che non scapperai?-







-Dai cazzo!-

-Non sperarci troppo Malik...-
-Zitta!-
-Oh, poi non ti arrabbiare quando... HO VINTO DI NUOVO!-
Kisha si lasciò andare a una risata favolosa alzando le mani al cielo con il joistik ancora nella mano destra. Zayn, al suo fianco sul divano di casa Malik, sbuffò sonoramente lasciandosi cadere contro lo schienale del divano. Quando la ragazza vide la sua faccia imbronciata ridacchiò, scarruffandoli i capelli nonostante un mugolio di protesta da parte del moro.
-Non pensarci.- suggerì con finto dispiacere.
Zayn la spinse via, sbuffando mentre lei rideva ancora. Il campanello prese a suonare frenetico.
-Apri tu?- chiese il moro facendo gli occhi dolci.  Kisha sorrise e si alzò.
Zayn la guardò alzarsi ed accennò un sorriso. Non si era ancora abituato alla risata contagiosa e ai sorrisi smaglianti che aveva preso a donare a destra e a manca. Non erano più forzati o malinconici. Assomigliavano tanto ai sorrisi di un bambino, teneri e dolci di quelli che ti facevano sorridere anche solo a guardarli. Ovviamente la tristezza di Kisha non era svanita, ma Zayn non ci sperava nemmeno più di tanto. Un dolore per una perdita non se ne va, e forse, una parte di lei avrebbe continuato a farle male per sempre nonostante tutto, nonostante lui. La cosa, per lui a  volte, era davvero deludente: quando la vedeva con lo sguardo perso, immersa nei suoi pensieri, lui capiva che quello che pensava non era bello. Lo capiva dai suoi occhi, che improvvisamente si spegnevano, dalla mascella contratta, dal tremolio delle mani ed era in uno di quei momenti che lui sentiva di non fare abbastanza per lei. La cosa che però lo faceva felice, erano quei sorrisi che faceva solo quando era con lui, e quel modo di ridere che aveva solo quando erano insieme. Aveva capito, che farla ridere era il suo nuovo lavoro e di sicuro non si sarebbe mai stancato, anche perché anche lui era felice. Anche lui, con lei, si sentiva un altro, si sentiva bene, completo come solo con lei era. Il legame che oramai aveva con quella ragazza era diventato una filo al quale si aggrappava ogni volta che si sentiva che stava andando per la strada sbagliata. In quei casi, allora, la guardava.
Guardava i suoi capelli, il profilo del suo volto e gli occhi luminosi. E allora vedeva qual'era la direzione giusta. Vedeva quello che voleva essere e all'improvviso i suoi dubbi sparivano.
Mentre Zayn era perso nei suoi pensieri, Kisha stava camminando verso porta con ancora il sorriso sulle labbra.
In quei giorni passati con i ragazzi, e con Zayn soprattutto, si era sentita come rinata. Come se quella 'vecchia Kisha' fosse uscita dal suo buco e stesse scoprendo tutto le cose che si era persa.
Ringraziò mentalmente la dottoressa Cooper di averle consigliato di tornare a Holmes Chapel.
-Heilà bellezza! Me lo lasci il tuo numero?- un Louis folle le sorrise smagliante e lei ricambiò senza nemmeno pensarci.
-Certo bel fusto!- ridacchiò.
Louis fece per abbracciarla ma un Harry impaziente lo spinse via, avvolgendo Kisha in un abbraccio forte che lei ricambiò. Harry e lei erano diventati molto amici. Forse perché un pò Harry sentiva quel dolore che provava lei, ma forse solo perché Harry era una di quelle persone alla quale riesci a volerle subito bene.
-Ciao bella.- disse il riccio.
-Ciao bello.- rispose sorridendo.
Salutò anche Niall e Liam con un abbraccio per poi seguirli in salotto dove Zayn li aspettava.
Ognuno si accomodò da qualche parte. Zayn, quando rientrò lei alzò la testa dal suo cellulare e sorrise, aprendo le braccia ed invitandola a sedersi al suo fianco. Si affrettò a fare come diceva. Si buttò al suo fianco e il moro gli mise un braccio sulle spalle per poi stringerla a lui.
-Cosa stavate facendo? A parte sbaciucchiarvi come..-
-A parte starvene spaparanzati sul divano?- continuando in fretta Liam, lanciandogli un'occhiataccia, per evitare quelle solite battutine imbarazzanti che, aveva scoperto, erano parte integrante di Louis. Anche Zayn doveva pensarla allo stesso modo perché gli lanciò un cuscino in faccia facendo traballare Kisha, oltre che farla ridere.
-Lo stavo stracciando a FIFA.- rispose voltandosi per sorridergli beffarda. Lui alzò gli occhi al cielo per poi prenderle la testa e buttargliela giù per farla stare zitta. Quando Kisha si liberò di quella presa lo fulminò con gli occhi, senza mascherare il divertimento.
Harry scoppiò a ridere. -Zayn si è fatto battere da una femmina!-
Kisha sorrise mentre il moro al suo fianco sbuffava. - E' stata solo fortuna.- borbottò facendo ridere la ragazza.
-Certo! Anche la decima volta era fortuna?- domandò sarcastica.
-Gne gne.- rispose lui.
-Io ho fame.- annunciò Niall, alzandosi. E avviandosi in cucina come fosse casa sua.
-Tua madre?- domandò Liam a Zayn.
-Sta tre giorni fuori per lavoro.- rispose lanciando un'occhiata a Kisha che aveva distolto lo sguardo dai ragazzi per puntarlo sulle sue mani.

-Pesi 9 kili in meno del tuo peso forma.-
Kisha strinse la mano di Zayn, che era rimasto sotto richiesta della ragazza, ad assistere a quel momento che Kisha aveva rimandato e abbassò lo sguardo su quelle mani unite.
-Kisha, non ti puoi permettere di ricadere in anoressia.- le disse dura la dottoressa Malik, seduta sulla poltrona. Zayn si mosse inquieto.
-Lo so.- sussurrò.
-Vuoi finire come l'ultima volta? Vuoi essere ricoverata di nuovo, Kisha?- domandò ancora. Il moro, che a quelle parole si era voltato a guardarla, strabuzzò gli occhi e socchiuse la bocca, incredulo. Kisha era stata ricoverata?
-No.- rispose piano. Dopo qualche minuto di silenzio, Trisha sospirò passandosi una mano sulla faccia.
-Ci sto provando. Ci sto provando sul serio.- sbottò, più a se stessa che ai due.
-Non basta Kisha.- rispose. Zayn mandò un'occhiataccia alla madre che però non captò.
-Lo so che non basta! Non basta mai! - ringhiò lasciando la mano di Zayn per incrociare le braccia al petto.
Ecco.
Si voltò verso la madre, con un cipiglio arrabbiato e frustrato.
Kisha lo stava chiudendo fuori. Prima gli afferrava la mano,  facendoli capire che aveva bisogno del suo sostegno, e in quel momento lo stava chiudendo fuori, e Zayn capì subito quello che passava per la sua testa, era come se lo leggesse sulla sua fronte ' NON SONO MAI ABBASTANZA'.
-Andrò dalla dottoressa Cooper per riprendere il suo vecchio programma di riabilitazione. Starò fuori tre giorni.- Le ultime parole le rivolse specialmente al figlio che la guardava serio e che annuì. 'Tienila d'occhio', gli stava dicendo.
-Per oggi abbiamo finito.- disse Trisha accennando un sorriso. La donna si alzò, strusciò la sua mano sulla schiena di Kisha che si irrigidì e poi salì le scale. Appena la porta della camera della dottoressa si chiuse, la ragazza scattò in piedi e afferrò il giubbotto che non si agganciò nemmeno.
Uscì ignorando Zayn che la seguiva. Scese gli scalini e raggiunse il marciapiede, ma quando fece per attraversare la strada, un paio di braccia forti la strinsero impedendole di andarsene. Quel contatto scaturì un senso di sicurezza che la sua maschera da dura scivolò via senza che lei ne avesse il controllo. Zayn la voltò verso di lui e cercò i suoi occhi che però lei teneva bassi.  
Con la mano, afferrò il suo mento e gli fece alzare il viso. Come previsto, gli occhi di Kisha erano umidi, pronti al pianto ma l'unica cosa che lei si concesse, fu un sospiro tremolante. Chiuse gli occhi e solo una lacrima sfuggi ai suoi occhi, lacrima che Zayn asciugò con il pollice.
-Ne usciremo.- sussurrò. Circondò il collo delle ragazza con le sua braccia e la strinse forte, rassicurandola.
-Ne usciremo insieme.- ripeté nel suo orecchio. Kisha tremò: tremò per paura, per lo sforzo di trattenere il pianto, per il dolore che provava, per il disgusto che sentiva, per  l'emozione di essere con Zayn, per il suo respiro nelle orecchie. Tremò, ma per cosa, lo capì solo lei.

-E dov'è andata?- domandò Niall, tornando in sala.
-Dalla mia vecchia psicologa.- rispose neutra. Si alzò, sciogliendo la presa di Zayn e si avvicinò alla sua borsa incominciando a rovistarci dentro.
-E come mai?- domandò Louis. Uno schiocco e un gemito le fecero intuire che Zayn gli aveva dato una pizza dietro il collo e sorrise.
Quando individuò le sue sigarette tra le cianfrusaglie che aveva si voltò verso di loro.
-Per il mio programma di riabilitazione.- disse andando questa volta verso il suo giacchetto appeso. Sapeva che i ragazzi non avevano capito a cosa si riferiva, perciò sfilando dalla tasca l'accendino si voltò verso di loro.
-Sono anoressica. Di nuovo.- spiegò per poi andare fuori e fumare, cercando di bruciare anche i suoi pensieri.



-Non riuscirò a passare il compito di storia.-
Kisha alzò gli occhi al cielo sorridendo mentre sfogliava svogliatamente il libro di filosofia. Aveva un'interrogazione all'ora dopo e non aveva studiati per niente. In quel momento cercava di farsi entrare qualcosa in testa, ma con scarsi risultati. Davanti a lei Annie scriveva freneticamente sul suo quaderno, facendo il riassunto, del riassunto del riassunto!
-La sai Annie, non farti paranoie che mi metti l'ansia.- ridacchiò.
-Kisha! Tremo!- borbottò.
La mora ridacchiò di nuovo, guardandosi intorno.
Era una bella giornata. Il sole illuminava tutto e riscaldava l'aria.
Kisha vedeva, forse per la prima volta, le cose belle che il sole illuminava. Dalle sfumature dei capelli degli studenti, al verde che prendevano le foglie, alle nuvole più chiare. Forse come il resto, lei si stava illuminando?
-A cosa pensi?- domandò Annie.
Kisha distolse lo sguardo e guardò la ragazzina.
-Che infondo il sole non è tanto male.- rispose.
Annie sorrise e tornò al suo libro.
-Ehi.- Le due ragazze voltarono il viso verso sinistra e Kisha incontrò lo sguardo magnetico di Zayn che le sorrideva.
-Ciao.- disse Annie, per poi riabbassare lo sguardo.
Kisha sorrise, scoprendo i suoi denti perfetti. Zayn adorava quando sorrideva in quel modo e gli piaceva pensare che fosse merito suo, quel sorriso.
-Ti ho preso qualcosa da mangiare.- disse il moro, porgendole il vassoio blu con sopra due pezzi di pizza e una bottiglia d'acqua. 
Appena l'odore giunse al naso della mora, Kisha storse la bocca, facendo una smorfia di disgusto.
-Che cos'è?-domandò allontanando da lei quell'odoraccio.
Zayn alzò gli occhi al cielo, sedendosi al suo fianco.
-E' un cibo comunemente chiamato Pizza.- rispose. La mora lo guardò, con un sopracciglio alzato.
-Smetti di fare il simpaticone, non sei divertente.- lo sfottè, senza però riuscire a nascondere un sorriso divertito. 
Zayn rise e con una naturalezza disarmante mise il suo braccio sulle spalle della ragazza che cercò con tutte le sue forze di non arrossire.
-La mangi?- sussurrò, prendendo la pizza fra le mani e mettendogliela davanti al viso. Kisha si tirò indietro, emettendo un gemito di disgusto.
-Guarda che è buona.- disse ridacchiando.
-Mangiala te allora.- rispose Kisha. 
Lui sospirò. Il suo respiro caldo e profumato arrivò diritto in faccia a Kisha che si ritrovò a respirarlo a pieni polmoni. Lui era vicino, così vicino che lei poteva contare le sue ciglia lunghe e osservare ogni sfumatura dei suoi occhi. Poteva vedere la leggera barbetta e le labbra carnose e piene che si stendevano in quel sorrisi che lei adorava tanto. Era così strano vedere a che punto era arrivata. Non avrebbe mai creduto che si sarebbe lasciata toccare in quel mondo, non avrebbe mai creduto che avrebbe sorriso così a qualcuno, a far cadere le proprie difese davanti a qualcuno. Eppure Zayn le azzerava i sensi, piegandola quasi sottomessa a quelle emozioni che trasmetteva inconsciamente, di cui Kisha non aveva ancora capito il nome.
-Se prima ci attacco un morso io? Poi la mangi te?- domandò, voltandosi a guardarla. Kisha alzò gli occhi al cielo, per poi rispondere allo sguardo.
Rimasero qualche secondo a guardarsi: lui cercava di convincerla con gli occhi e lei cercava di resistergli. Era tutto inutile. 
Lei annuì sospirando e chiudendo gli occhi per poi riaprirli per guardare il moro attaccare un morso a quello che era diventato il suo pranzo. 
I denti staccarono un pezzo di pizza  e Kisha guardò il modo in cui masticava  e si ritrovò a mordersi un labbro quando vide la lingua di lui passare suelle sue labbra. 
Quel gensto porto la ragazza a prendere un lungo sospiro che lui attribuì allo sforzo di mangiare. Lei prese la pizza che lui le porgeva  e mentre prendeva un piccolo morso dove l'aveva preso prima Zayn, penso a tutto quello che quel pranzo avrebbe portato. Il grasso, la cellulite, e l'odio per se stessa che sarebbe aumentato.
Appena deglutì si voltò verso di lui. - Contento?- 
-Quasi.- rispose. -Finisci.- Le sembrò quasi un'ordine ma non ribattè. Prese a mangiare, sapendo che Zayn la stava osservando ma cercando di non pensarci.
-Perché quando te lo dico io di mangiare non mangi mai?- domandò Annie, continuando a guardare il suo libro.
-Perché te sei più piccola, non puoi ordinarmi niente.- ribatté.
-E poi perché non può resistermi.- continuò Zayn, sorridendo sghembo. Kisha porto una mano sul suo viso e lo spinse via.
-Lui è invece più grande di me, anche se ti una settimana, e poi ha un contatto diretto con la mia psicologa sicché..- alzò le spalle, concludendo il suo discorso.
-Una settimana?- domandò il moro al suo fianco, allargando i suoi occhi.
-Cosa?-
-Sei nata una settimana dopo di me?- chiese di nuovo. Kisha annuì, bevendo un pò dalla bottiglia.
-Perciò... se io sono nato il 12, tu sei nata..-
-Il 19.- concluse lei per lui.
-Perché non me l'hai mai detto?- chiese risentito. Kisha ridacchiò.
-Perché non me l'hai mai chiesto.- rispose.
-Buon giorno bellissimi!-
Tutti e tre si voltarono verso Louis, seguito da Niall, che saltellava felice verso di loro.
Loro sorrisero a ai due ragazzi e Kisha si lasciò baciare le guance dai due. Con sua grande sorpresa Niall salutò in quel modo anche Annie che arrossì alla velocità della luce, sorridendo timida. 
Serrò le labbra per non scoppiare a ridere, aprendo il suo libro e riprendendo a leggere.
Zayn, al suo fianco, aveva preso a fumarsi una sigaretta -continuando a tenere il braccio sopra le spalle di Kisha -, mentre Niall parlava con la rossa. Louis invece, si muoveva fin troppo esaltato, costringendo dopo pochi minuti a  far alzare il volto a Kisha che, come prevedeva, lo trovò a guardarla insistente e con un sorriso a 32 denti sul quel viso.
-Devi dirmi qualcosa, Lou?- chiese sorridendo, sentendo Zayn ridacchiare nel suo orecchio.
-Tra sei giorni è il mio compleanno.- annunciò, battendo le mani come un bambino.
Kisha sorrise. - Sei nato la vigilia di natale? Che carino!- 
-Già, è carino fino a un certo punto perché sono costretto a festeggiarlo prima.- disse.
- Vabbè.- disse Kisha stringendosi nelle spalle. 
-Si, infatti non me ne faccio problemi: lo festeggio il 22, che è sabato.- disse allargando il suo sorriso.
Kisha si immobilizzò per un minuti, capendo dove voleva arrivare Louis. Lui, era quel tipo di ragazzo che amava le feste, l'alcool e divertirsi fino alla nausea. Non che lei lo giudicasse male per questo, ma semplicemente lei non era così. Di sicuro lui avrebbe dato la festa in una discoteca, dove Kisha sarebbe stata costretta a indossare qualche vestito fin troppo corto per i suoi standard e un tacco vertiginoso che non faceva per lei. Per questi motivi, finse di non aver capito cosa stesse dicendo Louis e, con un sorriso, riabbassò lo sguardo sul libro.
Con la coda dell'occhio vide il moro bloccarsi, e fissarla in attesa.
-Kisha?- la chiamò.
-Mmh?- disse senza alzare il viso.
-Tu ci verrai?- domandò. 
A quella domanda lei sospirò e alzò il viso per rispondere con un no secco che non ammetteva repliche, ma per sua sfortuna, incontrò gli occhi chiari di Louis che erano pieni di speranza e felicità che lei non si sentiva di spezzare. 
Sospirò, certo, ma non disse no. Infatti Louis ricominciò a saltellare per poi fiondarsi addosso a Kisha, costringendo Zayna togliere il suo braccio. Rise mentre Louis la ringraziava per poi riempirla di baci sulle guance che misero a disagio Kisha e non poco. Mentre cercava di liberarsi di Louis senza ferirlo, Zayn corse in suo soccorso ma in una maniera che lasciò Kisha di stucco. 
La prese per i fianchi e la liberò dalle braccia di Louis.
-Tomlinson metti giù le mani. E' mia.- Niall, Annie e Louis ridacchiarono e quest'ultimo alzò le mani come a definirsi innocente per poi unirsi ai discorsi del biondo e della rossa.
Sorprendendo ancora di più Kisha, Zayn la tirò indietro fino a farla sedere sulle sue gambe e circondargli i fianchi con le sua braccia. 
Imbarazzata posò il so braccio suelle spalle del moro che appoggiò la sua testa sulla spalla destra di lei. Lo sentiva respirare sul suo collo e inevitabilmente lei arrossi, sentendo il suo cuore prendere il sopravvento.
Ma perché era diventata così? Prima non sorrideva mai, non arrossiva mai, il cuore rimaneva spento. E adesso? Adesso non smetteva di sorridere, quando era con lui, e sul suo cuore non aveva più controllo. Cosa stava succedendo?
-Andiamo via?- 
Kisha corrucciò le sopracciglia, confusa.
-Cosa?-
-Non ho voglia di rimanere a scuola. Vieni con me?- ripetè staccandosi da lei per poterla guardare negli occhi. Sembravano liquidi, e si incatenarono ai suoi in maniera così semplice che si ritrovò a trattenere il respiro.
-Sei sicuro?- borbottò, dandosi mentalmente della cretina.
Zayn rise e annuì. Ci pensò un pò su, considerando i pro e i contro.
Se gli avessero scoperti avrebbero passato dei guai seri, non solo a scuola ma anche a casa. Inoltre lei aveva un'interrogazione e non poteva saltarla ancora una volta.
Ma quando arrivò ai pro, si ritrovò a non avere scelta. Sarebbe stata con Zayn.
Annuì, sorridendo e si alzò raccattando il suo zaino. Il moro, dietro di lei, si mise il suo su una spalla e si infilò una mano in tasca mentre l'aspettava. La guardò mentre si avvicinava a Annie e le sussurrava qualcosa nell'orecchio facendola arrossire. Baciò i ragazzi e poi lo raggiunse. Non aveva smesso un attimo si sorridere, facendo sorridere anche lui che prese a camminare quando lei arrivò al suo fianco. Proprio in quel momento la campanella suonò perciò poterono camminare indisturbati fino alla macchina del moro, senza rischiare che nessuno li vedesse.
Una volta entrati in macchina, Zayn mise in moto e partì per chissà dove.
-Dove andiamo?- domandò.
-Al mare.-


     Si sentiva in pace.
In pace con il mondo e con se stessa. Il sole brillava basso, il venticello rinfrescava il giusto senza rischiare di prendere il raffreddore. Il mare era calmo, ma le onde si andavano a infrangere comunque sulla sabbia, creando musica di sottofondo. Al suo fianco, Kisha respirava con gli occhi chiusi e con un sorriso di completo relax su quel volto perfetto.
Incuranti che la sabbia potesse entrarli nei pantaloni e nelle scarpe, si erano sdraiati, uno di fianco all'altra e  in silenzio avevano preso a vagare ognuno nei propri pensieri. 
Zayn si mosse per mettersi un un fianco, mettendo una mano sotto la sua testa e il gomito piantato in terra.
Osservò il profilo del volto, e le guance paffute. La bocca socchiusa e stesa in un sorriso egli occhi chiusi, con le ciglia lunghe e nere che toccavano le guance. Zayn aveva visto tante belle ragazze, ma credeva fermamente che nessuna valeva neanche la metà di quanto valeva Kisha. Lei non era solo bella fuori, ma aveva anche un'anima pura, anche se macchiata di orribili ricordi, e un spirito buono. Era gentile, dolce, tenera, spiritosa, sarcastica, era forte ma allo stesso tempo fragile, era intelligente,  divertente, idealistica, originali e a volte completamente folle e Zayn l'adorava. Adorava ogni minimo dettagli del suo carattere del suo aspetto. Adorava il modo in cui aggrottava le sopracciglia e i motivi futili per cui lo faceva, adorava il modo in cui sorrideva a lui, e il modo in cui chiedeva un suo abbraccio con i suoi occhioni dolci. 
Senza timore, ma solo con il desiderio di farlo, Zayn portò la mano sinistra vicino al volto di lei, e tolse davanti agli occhi una ciocca di capelli color cioccolato fondente. Casualmente sfiorò la fronte con le dita e Kisha aprì gli occhi.
Fu inevitabile, per lei, sussultare quando trovò Zayn così inaspettatamente vicino al suo viso.

-Che fai?- domandò dopo alcuni minuti di silenzio spesi a scrutarsi.
-Ti guardavo.- rispose senza imbarazzo, ma continuando a guardarla fissa negli occhi.
-E perché?- chiese di nuovo, beandosi della carezze che lui aveva preso a lasciarle per tutto il volto ad occhi chiusi.
-Perché mi andava.- rispose. Kisha riaprì gli occhi, tenendoli comunque socchiusi a causa del sole, e ricambiò lo sguardo di Zayn.
Avrebbe potuto stare per ora a guardarlo e a sentire quella sensazione strana alla bocca dello stomaco che provava solo con lui. Avrebbe voluto restare così per sempre, perché restare a guardare Zayn era meglio di qualsiasi altra cosa. 

Lei lo guardava come si guardava il sole, le stelle cadenti, i fuochi d'artificio, la pioggia fuori dalla finestra, la cioccolata fumante, l'alba d'estate, il mare burrascoso, l'aereo che vola, la neve che cade, i primi passi di un bambino, le nuvole bianche, come il regalo di natale che volevi, come un mazzo di fiori anonimo, come il suo film preferito, come le parole dello stesso libro che non si stanca mai di leggere, come il videoclip della sua canzone preferita, come la torta di compleanno. Come se la cosa più bella al mondo, fosse lui. 
-Kisha..- la chiamò con un sussurro che perfino lui stesso fece fatica a sentire.
-Dimmi.- mormorò lei.
-Vorrei.. vorrei tanto fare una cosa, ma non so come la prenderesti.- disse piano, continuando a seguire il movimento delle sue dita sul volto di lei, che intanto tratteneva il fiato.
-C'è solo un modo per scoprirlo.- disse lei, alzando una mano per accarezzargli una guancia. Zayn chiuse gli occhi, sospirando a quel contatto.
-Quale?- domandò roco.
-Provarci.- mormorò.
Gli occhi del moro si riaprirono all'istante e si puntarono in quelli bicolore di lei che rimase a fissarlo senza imbarazzo.
Il volto di lui si fece sempre più vicino, mentre il respiro di lei si fece più affannoso.
-Mi prometti che non scapperai?- soffiò sulle labbra piene di Kisha. La ragazza prese un lungo respiro, cercando di calmare il suo cuore che aveva  preso a battere forte fino a farle male.
-Lo prometto.- sussurrò in risposta.
La mano di lui si fermò sulla guancia di lei, mente i suoi occhi scuri cadevano sulle sue labbra. I secondi che passarono furono una tortura per Kisha ma finalmente, le sue labbra si incastrarono perfettamente a quelle di lei che sentì qualcosa dentro di lei prendere fuoco. Quel bacio, che all'inizio fu casto, divenne sempre più passionale finché le lingue dei due non presero a cercarsi con impazienza. Se da una parte lui rischiava di impazzire. Dall'altra Kisha era già partita su un altro mondo.
Nessuno, ma proprio nessuno, l'aveva baciata come la stava baciando Zayn, su quella spiaggia. Nessuno l'aveva mai accarezzata così, stretta così. 
Mentre lui si posizionava un pò più sopra di lei, Kisha passava le sue mani nei suoi capelli, sorridendo quando senti i denti di lui acchiappare il suo labbro inferiore.
Fuoco.
Tempeste.
Dentro di lei si stava scatenando il caos ma allo stesso tempo, la pura pace regnava nella sua testa azzerando i sensi e facendole percepire solo il tocco dolce e caldo di Zayn e la sua bocca  e la sua lingua. Il bacio che desiderava veramente non l'aveva trovato sulla bocca di nessuno, ma questo prima di incontrare quella di Zayn.
Se prima adorava i suoi abbracci, adesso la possibilità di non riuscire a fare a meno di quel contatto si fece più densa, più forte ma non ci pensò.
Zayn accarezzò la guancia di lei, con la punta delle dita, mentre il bacio andava a placarsi. Sentiva le sue mani tremare e la sua emozione crescere a vista d'occhio.
Era strano sentirsi in quel modo, come se stesse dando il suo primo bacio, come se si eccitasse per la prima volta. 
Kisha era così rara, così unica che era normale provare quelle emozioni. Ma restava comunque incredibile il modo in cui il suo cuore, che si era placato di poco, riprese a battere con pazzia quando entrambi aprirono gli occhi e si guardarono.
Rimasero a fissarsi, in silenzio, consapevoli che le parole non avrebbero reso giustizia a nessuna delle loro emozioni, a nessuna di quelle promesse che con gli occhi, si stavano facendo.
Non si erano scelti fra tutti quanti. La verità è che non avevano pensato a nessun altro.








Scusate il mio ritardo!

Sono stata impegnata e non riuscivo a pensare lucidamente allo sviluppo di questo capitolo.
Bhè... si sono baciati! ahahah
Lasci a voi i commenti.
Un bacione,
Elena. :)

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maliksmile, non ve ne pentirete.
Twitter: 
@jawaadstattoos
   
 
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