19/12/2012
0 recensioniTuffo nei ricordi di Hogwarts
Mi addormento con lei che mi accarezza i capelli. Non sono mai stato così bene, così rilassato, così tranquillo. Non vorrei dormire, ma mi rilassa il suo tocco leggero, il suo respiro lento e regolare. Il suo profumo di cocco mi inebria le narici, mi droga l'anima. Portarla nella mia casa in Scozia è stata una delle cose migliori che potessi fare. Volevo stare con lei, solo con lei. Passare del tempo in sua compagnia, sentirla parlare, parlarle, toccarla,baciarla. E invece sprondo nel sonno.
-Blaise quante volte te lo devo dire?
-Ma dai non è possibile.
Tutte le volte la stessa conversazione, cominciavo a irritarmi.
Il mio compagno tira un sasso nel Lago Nero, in silenzio guardiamo i cerchi espandersi nelle acque.
-Si che è possibile, solo che tu non ci vuoi credere.
Chiudo gli occhi mentre espiro rumorosamente. Mi stavo irritando.
-No, non è possibile. Mi spieghi come può essere possibile che lei sia attratta da me? Da colui che l'ha derisa per degli anni?
-E' una grifona, chi meglio di loro capisce il coraggio di cambiare. E poi è donna ama gli amori impossibili.- Blaise mi sorride semplicemente come se il suo ragionamento avesse realmente basi fondate e non teorie campate per aria. - E un'altra cosa, mi spieghi come sia possibile che preferisca lui a te?
In quel preciso momento dal castello esce Weasley insieme alla squadra di Grifondoro.
-Dai è ridicolo con quell'elmetto! Non ha speranze. Però sarebbe imbarazzante se ti rifiutasse per lui.- Ammette Blaise riflettendo.
-Ecco. E comunque, ti immagini che bella scena?
Mi alzo in piedi mentre dico queste parole e mi inchino davanti a Blaise facendo finta che lui sia lei. Abbasso il capo, tendo la mano verso di lui.
-Oh mio amato! Pensavo non me lo avresti mai chiesto!- Blaise prende la mia mano e mi tira verso di lui spostandosi all'ultimo facendomi così cadere sull'erba. -Poi ti salta addosso e ti bacia, mentre tu le sollevi la gonna e te la fai li davanti a tutti.- Dandomi una pacca sulla spalla il mio migliore amico scoppia a ridere.
-Quando avete finito di fare gli scemi, Piton vi vuole nel suo ufficio.- Pansy, ritta e seria alle nostre spalle ci guardava come si guardano due fette di torta. - E poi di chio stavate parlando?
-Non sono cose che ti riguardano.- Risponde Blaise mentre si pulisce il sedere dall'erba.
-Draco guarda che se hai bisogno di... - lo dice passandosi una mano sul fianco indugiando sul seno, scendendo lentamente verso il suo ventre. - questo, sai dove trovarmi.
-No grazie. Con te ho chiuso tempo fa, te l'ho detto.
Stizzita la ragazza se ne va verso il castello.
Imito il mio amico e mi do una passata veloce alla divisa scolastica.
-Che vorrà Piton?
-Sarà il solito esercizio di legimanzia.- Rispondo senza darci troppo peso.
Proprio mentre stiamo per varcare il portone d'ingresso, Blaise per poco non sbatte contro una ragazza.
Non una ragazza qualsiasi, lei.
-Granger stai attenta. Potresti rovinare la mercanzia!- Blaise divertito, coglie l'attimo per attirare l'attenzione della grifona.
Mi sento il cuore in gola.
-Oh scusa, hai ragione. La prossima volta farò un favore al mondo e la rovino del tutto.
-Acidina oggi? Ciclo?
Hermione viola si gira e a passo spedito va verso il campo da quidditch.
-Ehy mezzosangue, di al tuo amichetto che magari un bolide in testa lo farebbe diventare più mago!
La grifona si blocca.
-Malfoy, devo forse ricordarti che
-Da quando ti interessi di quidditch? Ah scusa da quando punti a farti i cercatori delle nazionali. Come sta Krum?
Non so perchè mi sono uscite quelle parole, quella domanda. Forse solo perchè volevo sapere se lei avesse ancora contatti con il bulgaro, forse solo per sapere se lei aveva contatti con altri ragazzi.
-Bene.- Detto ciò si gira e se ne va. La treccia che le picchietta dolcemente la schiena. La fisso. La guardo camminare con grazia ed eleganza nell'erba del prato che porta al campo. Una fitta di gelosia ed invidia mi pervade. Gelosia per Krum, lui l'ha avuta, non so fino a che punti, non come, ma l'ha avuta al suo fianco, gelosia per Weasley che si gode le sue attenzioni, gelosia per Potter e il rapporto che ha con lei, gelosia per chiunque la guardi con occhi che non siano i miei. Invidia per chi le sta vicino senza bisogno di fingere qualcosa che non è, qualcosa che non è più.
-Andiamo bell'incantato prima che Piton incanti noi.
Blaise mi riscuote dai miei pensieri, dalla mia visione, dalla mia ossessione.
-Blaise la vuoi finire di tirare sassi? Prima o poi le sirene te le ritireranno indietro.
-E tu la vuoi finire i essere così pomposo?Per Merlino comincio a dubitare che tu sia veramente Draco Malfoy.
Rifletto sulle parole del mio amico seduto accanto a me sull'erba umida a bordo lago. Schiocco la lingua, quasi a voler negare. Ma infondo so che lui ha ragione, quelle voci che giravano nel dormitorio da giorni mi stavano facendo impazzire. Lei nei corridoi perennemente con quella feccia del rosso, non potevo accettarlo ma non potevo manco...
-Perchè non lo schianti e la fai finita?
Quasi come se mi avesse letto nel pensiero Blaise finisce la frase che la mia mente pensava.
-Se serto, così oltre a farmi odiare ancora di più, rischio di essere esplulso. Così dovrei passare prima sotto le urla di mia madre poi sotto la bacchetta del vecchio Lucius.
-E allora affliggiti dal dolore.
-Scusami.
Blaise Zabini, si gira mi guarda con occhi grandi come sfere di cristallo.
-Non ti preoccupare amico mio. So cosa si prova.
-Non credo tu lo sappia.
-No, hai ragione. Almeno te qualche ricordo di conversazione con lei lo hai.
-Non so se questo è positivo o meno.
-Io credo di si. Almeno sai che lei sa che esisti, che se la incontri nei corridoi non ti è indifferente.
-Si ma lei lo crede per il verso sbagliato. Lei crede che io la odi, e di conseguenza lei mi odia. Forse sarebbe meglio che per lei fossi indifferente.
-Non è bello essere indifferenti alla persona della quale sei innamorato.
-Non so se ne sono innamorato.- Inizio quasi balbettando, quella parola mi ha sempre terrorizzato. L'amore non è una cosa che i miei genitori mi abbiano mai insegnato. Orgoglio, onore. astuzia ma non amore.
-Oh lo sei, eccome se lo sei. Anzi direi che lei è il tuo primo amore. E come dicono i babbani: il primo amore non si dimentica mai.
-E tu come lo sai? Da quando ti dai ai detti babbani?
-Da quando leggo Il Cavillo.- Sorride perdendosi a fissare la torre di Corvonero.
Lo guardo silenzioso, appoggio la mia mano sulla sua spalla e gliela stringo leggermente.
-Secondo me dovresti parlarci.
-Per dire?
-Sicuarmente qualcosa di migliore di quello che dico io quando la vedo.
Blaise si gira nuovamente verso il castello.
-Eccola che arriva.
La ragazza che scende la scalinata che porta al Lago Nero, procede spedita, senza timori almeno finchè non giunge davanti a noi. Sembra quasi rallentare il passo, guardarmi con occhi timorosi. Io mi alzo le vado incontro, La divisa da Corvonero mi fa pensare per un attimo di aver fatto un errore a fidarmi di quella ragazza, ma poi i dubbi spariscono,
-Allora?-Le omando che sta arrivando a passo deciso, non aveva mai rallentato, era solo la mia mente che rallentava il suo avvicinarsi. Come a rallentare il momento della verità.
-E' fidanzata.- Risponde senza giri di parole.
-E con chi? Con quella feccia?- Esplodo senza riflettere, senza pensare alle conclusioni. Nella mia voce c'è disprezzo, odio, invidia, gelosia.
Nessuna risposta, solo un cenno del capo.
Per mia fortuna Blaise interviene da dietro di me e prende parola.
-Bene, vorrà dire che la squadra del Grifondoro ha un nuovo punto debole. Sapremo dove colpire, quali mezzi usare.
-Non fate saltare fuori il mio nome.- Inzia a dire la corvonero.
-Tranquilla. Ci vediamo dopo al solito posto doclezza?-
Ammiccando e sorridendo soddisfatta si gira e se ne va.
-Abbiamo gli allenamenti dopo Blaise.
-Si io lo so, lei no.
-Ahahhaah sei il solito stronzo.
-Abbiamo ottenuto quello che ci serviva sapere, con lei ho chiuso.
-Non era un granchè?
-Non era lei.
-Capisco.- Rispondo semplicemente al mio amico.
-Ora vai in biblioteca e le parli!La inviti a questo dannato ballo!- Daphne mi spinge verso la biblioteca, sicuramente lei è li, tra i suoi amati e fedeli libri.
-Ma dai come faccio ad invitarla?- Cerco di opporre restistenza ma so che con lei è inutile, la mia amica serpeverde è ostinata.
Oltrepasso la porta, la vedo assorta nei suoi libri, nei suoi studi. Rimango li ad osservarla, cercando di passare innosservato. Daphne accanto a me mi studia con occhio critico. Lei non capisce quello che mi sta sconvolgendo la vita, non sa cosa vuol dire provare attrazione verso la persona che dovresti odiare, disprezzare, perchè così ti hanno insegnato, perchè così vogliono tu sia.
-Dai vai.- Mi sussurra piano.
Non rispondo, mi sento una rana nella gola, vorrei avere il mantello di quel dannato Potter. Quel Potter che le sta accanto senza problemi, senza pensarci, senza capire la fortuna sfacciata che ha. Senza rendermene conto inizio a muovere i primi passi nella sua direzione, ma all'improvviso mi blocco. Una ragazza le va accanto, la chiama, le sorride, le parla. Io rimango li, a fissarle la schiena, mentre raccoglie le sue cose e se ne va seguendo la dannata ragazza che me l'ha portata via.
-Dai non fare quel muso da troll! Beviti qualcosa!
Ignoro beatamente Goyle che mi sta seduto poco distante e torno a guardare la neve scendere lieve e posarsi su quella che copre la strada. Ci sono molti ragazzi oltre a noi ai Tre Manici di Scopa, ma di lei non c'è traccia.
Poi Blaise mi tira una gomitata leggera, ha visto qualcosa che io non ho notato.
La porta del locale si apre ed eccolo un gruppetto di ragazze varcare la soglia.
Ma lei non c'è.
-Arriva, fidati.
E come se il cuore mi si fermasse nel petto, come se il mondo cessasse di esistere. La vedo, bella come una giornata di primavera quando sdraiarti al sole ti riporta in vita, dopo il lungo inverno passato a coprirti e ripararti dal gelo.
Il mio cuore riprende un battito, l'unico tavolo ancora libero è vicino al mio.
Blaise mi lancia un occhiata divertita, ha capito.
-Oh no, è l'unico tavolo.
-Che fai Granger non ti siedi?- La provoca subito il mio amico.
Lei finge di non sentirlo.
-Dai sedetivi a parlare dei vostri segretucci. Ma dimmi una cosa, Weasley a letto com'è?
Tiro un calcio da sotto il tavolo al mio migore amico, che in questo momento strozzerei con le mie stesse mani, nude senza bacchetta,
-Sicuramente ci mette sentimento, cosa che tu non credo sappia cosa significhi Zabini.- Risponde lei acida.
Blaise fa una smorfia non so se per il dolore alla gamba o per il colpo verbale assestatogli dalla grifona.
-Grazie al tuo intervento si sono andate a sedere al banco piuttosto che li, grazie tante!- Gli dico sulla via del ritorno al castello.
Faccio altri sogni, altri ricordi, ma la cosa più bella è il risveglio. Lei che mi bacia dolcemente, mi accarezza i capelli, mi chiama. Così come mi sono addormentato, mi risveglio, tra le sue braccia, ancora con gli occhi chiusi cerco la sua bocca, la trovo più vicina di quello che mi aspettavo e mi perdo in quel lieve contatto di labbra, di sapori, di noi.