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Autore: MonkeyDRobin    19/12/2012    3 recensioni
Il titolo della mia storia è lo stesso del manga a cui mi sono ispirata, è uno shojo, appunto "Arrivare a te" di Shiina Karuho, che vi consiglio di leggere u.u i personaggi sono troppo uguali a Rufy e Robin, e non ho potuto fare a meno di reinventarmi la storia in loro funzione! E' un AU dove loro sono al liceo...e ne conseguirà tutto ciò che ne consegue ad un liceo e ai suoi studenti! xD
Buona Lettura!!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nico Robin, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2:Nuove emozioni

 

Ormai erano passati 4 mesi dal primo giorno di scuola e la mia situazione col resto della gente non era cambiata. A causa del continuo scappare delle persone attorno a me avevo perso col tempo la capacità di relazionarmi.

C’è l’ho messa tutta in questi 4 mesi, ma sembra che l’unica persona disposta a darmi il “buon giorno” è Monkey. Lui è sempre stato l’unico che non mi ha mai emarginata, facendomi sentire parte di qualcosa. Eppure neanche la sua influenza ha portato la gente ad avvicinarsi a me.

Si avvicinarono le vacanze estive, e la cerimonia di chiusura era ormai alle porte. Rufy, il nostro rappresentante di classe, propose una prova di coraggio prima della fine delle lezioni.

“Affiggerò il foglio su cui potete iscrivervi sulla lavagna. Spero che partecipiate tutti” disse alla classe, e molti si girarono verso di me, confabulando col compagno di banco su quanto la mia presenza quel giorno poteva significare una vera prova di coraggio, vista la mia aria tetra e cupa, ma questo non mi infastidì, anzi pensai ad un modo per non deludere le loro aspettative; così facendo forse sarei stata un minimo accettata.

“Ragazzi ricordate che le vacanze estive significano anche corsi di recupero, e quindi avrò bisogno di qualcuno che mi aiuti prima delle lezioni…chi si offre volontario?” disse il professore dopo il discorso di Monkey. Mi guardai intorno e vidi le facce terrorizzate dei miei compagni all’idea di passare parte dell’estate a scuola e mi resi conto che tanto io non avrei avuto niente da fare, anzi rimanere a scuola significava dedicare più tempo allo studio che amavo tanto.

“Professore mi offro io se per lei va bene”

“Va bene…allora è deci…” fece per finire il professore, quando venne interrotto

“Professore! Ma non è sempre Nico a fare questo genere di cose? Non mi sembra giusto!” fu proprio lui a parlare, Monkey! Non avrei mai pensato che avesse notato questo genere di cose; io non l’avevo mai fatto notare a nessuno…

“allora Monkey ti proponi tu?” gli rispose il professore.

uff…va bene, non ho scelta” sbuffò ma accettò il compito.

“NO! No professore lo faccia fare a me, mi fa piacere fare queste cose, e poi non ho niente da fare io durante le vacanze” mi imposi io, non volevo avesse lui questo compito, sicuramente con tutti gli amici che aveva, aveva ben altro da fare durante le vacanze

“va bene va bene, vada per Nico” dichiarò il professore, e la lezione finì.

 

Era la fine delle lezione, pausa pranzo, così decisi di andare a dare un’occhiata ai fiori che avevo piantato. La storia e il passato non erano l’unico mio passatempo, i fiori erano, a mio avviso, una cosa meravigliosa, e il poterli curare mi faceva sentire meno sola.

eeeehi Robiiin” mi sentii chiamare. Era Olvia, forse l’unica persona al mondo che potevo definire mia amica; eravamo state insieme alle elementari e alle medie, fu stata proprio lei alle elementari a nominarmi “piccolo mostro”, solo che il suo era un modo affettuoso di dirlo, ma la gente a lungo andare lo cominciò ad usare in modo dispregiativo.

“ciao” risposi io mentre annaffiavo i fiori nell’aiuola della scuola

“con te è capitato qualcuno delle nostre vecchie classi?” mi domandò lei

“uhm..veramente no…però, c’è un ragazzo, Monkey, che…” feci per dire io

“ah quello carino con la cicatrice sotto l’occhio?”

“uh! Trovo che non sia semplicemente carino, è anche solare e buffo a volte” dissi un po’ assorta tra le nuvole, non accorgendomi che giusto Monkey stava passando dal corridoio davanti l’aiuola e probabilmente aveva ascoltato tutto, visto che s’era fermato a guardarmi con aria interrogativa “e questo come lo dovrei prendere?”

Aveva sentito davvero tutto, ma non volevo pensasse cose strane di me, come gli altri, quindi risposi con sincerità e tranquillità “un complimento!” e lui scoppiò a ridere e disse “sai non c’è mai stata l’opportunità di parlare con te, aspettami lì!”

“oh, avrai l’opportunità di parlare con lui, allora io vado, bye!!” disse Olvia scappando dalla parte opposta a quella da cui stava arrivando Monkey.

ahah, sai pensavo mi odiassi, questo è un sollievo per me” disse lui non appena arrivato, e mi sorrise di nuovo

no…non ti odio, non potrei, anzi, vorrei essere spontanea come te…” dissi, pentendomi subito di averlo fatto

uuhm…non sono poi così speciale io, sai?!” disse lui grattandosi la guancia “comunque Nico Robin giusto? Posso chiamarti Robin?” mi chiese molto tranquillamente sempre sorridendo.

Nessuno era mai stato così gentile con me, nessuno s’era mai preso la briga di chiedermi come chiamarmi; la maggior parte delle persone mi chiamavano col mio soprannome, mentre le altre non mi chiamavano proprio; sentirmi dire quelle parole da lui mi rese immensamente felice.

“certo” gli risposi stupita

“verrai vero alla prova di coraggio…ci conto eh?!”

“uh!” annuì io.

 

 

 

Ed ecco il secondo capitolo!! :D Ringrazio tanto tutti quelli che hanno letto e soprattutto ringrazio stefirobin,  Mai Valentine e  EclipseOfHeart che mi hanno lasciato un commentino *-*

 

Alla prossima

NicoRobin92

   
 
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