Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Ricorda la storia  |       
Autore: Envy_Love    06/07/2007    2 recensioni
"Sin era seduta sul letto della sua camera . Accanto a se una valigia aperta, con dentro diversi vestiti e molti libri . La camera era quasi completamente vuota, e non vi era nient’altro oltre che un letto, una scrivania e un block notes . In mano aveva uno dei suoi libri, ovviamente di Alchimia . Non faceva altro che leggerli da quando aveva incontrato Edward, la cui presenza aveva smosso diverse cose in lei: a partire dal suo stesso carattere . Sfogliava pagine, osservando solo qualche nota sottolineata . Avrebbe sicuramente riposto quei libri in un angolo della sua nuova camera, a Dublith . Stava per lasciare la casa della signora Dante, e il che non le piaceva ancora . Avrebbe dovuto abituarsi ad una nuova casa, con nuove persone, e il che non le piaceva ."

Spero vi piaccia questa nuova ficcy uscita tempo fa dalla mia mente contorta ! Finalmente ho deciso di postarla anche qui !! ^^ Leggete e recensiteeehh !!
Genere: Drammatico, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Envy, Nuovo personaggio, Un pò tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 1- Unico Essere .

“Ogni qualvolta ti rivolgi a qualcuno per esprimere un desiderio, in quello stesso momento esso smette di appartenerci . Lo stesso vale per la nostra Legenda Personale . Ogni qualvolta la si vuole percorrere, essa si allontana di più da noi .”




Sin camminava nel giardinetto della villa nella quale abitava . Vestiva con un abito bizzarro . I pantaloni neri scendevano fino agli scarponi del medesimo colore, ed erano trattenuti da una cintura . sopra, infilata nei pantaloni, una maglietta smanicata bianca . Sopra di essa, una giacca a maniche lunghe che terminava sopra a pancia . Le mani erano completamente coperte da dei guanti . I capelli biondi trattenuti in una treccia sulla nuca, che scioglieva raramente . Le iridi ambrate fisse innanzi a lei, mentre ripassava tutto ciò che ricordava dell’Alchimia . Perlomeno quello che le avevano insegnato finora . Quel mattino era particolarmente di buon umore, ma comunque riuscì a perdersi anche in quello stretto spazio che vi era innanzi alla dimora . Sbuffò, odiava quando si perdeva . Camminava ancora, questa volta con le mani in tasca . Sin odiava il suo nome, preferiva farsi chiamare Riku, anche se non era il suo nome . Ma colei per cui lavorava aveva una specie di fissa: la chiamava sempre per cognome . Sin detestava anche quello, però . “Sin Eric..” ripeteva mentalmente “.. che razza di nome è ?” continuava a dirsi . Poi qualcosa le balenò in mente: quello, ricordava, non era il suo vero nome . Ma d’altronde non lo ricordava, il suo vero nome . Si guardava le mani, ogni tanto, sentiva che c’era qualcosa che non andava .
-Eric ? Eric, potresti venire un attimo ?- la signora Dante era là, affacciata alla finestra, che osservava Sin . La ragazza si voltò, osservò la signora . Annuii col capo e si diresse verso l’entrata della casa . Le mani sempre in tasca, Sin era una tipa molto silenziosa . Entrò in casa, sempre con passo molto lento . Poi salì la scalinata che la portava nella stanza della Signora Dante, ed entrò .
-Mi chiamava, signora ?- l’anziana signora annuii .
-Volevo parlarti, Cara ..- Sin inclinò il capo . Che cosa voleva dirle di tanto importante ? Forse un qualcosa di strano ?
-Dica .- disse lei, appoggiandosi con le spalle al muro accanto alla porta . La treccia svolazzava di qua e di là, mentre lei cercava di mettersi in una posizione dignitosa . La signora Dante le si avvicinò, le prese le spalle fra le mani e sospirò .
-Dovrai andartene per un po’ di tempo, cara ..-
-Cosa ?- chiese la bionda, staccandosi dal muro, uscendo le mani dalle tasche e osservandola con uno sguardo preoccupato –Perché ?- chiese ancora . Stupore, ansia, preoccupazione . Ecco cosa provava in quel momento, la ragazza –Perché dovrei andarmene ? Non posso rimanere qua ?- la signora Dante scosse la testa, cercando di farle comprendere un qualcosa di importante .
-Non puoi, Sin .- era la prima volta che la Signora Dante la chiamava per nome . Questo la fece spaventare un po’ .
-Che .. che problemi ha, signora Dante ?- chiese, facendo un passo indietro . Dopo tutto quello che aveva passato da piccola, questo era solo uno fra i primi shock che le avrebbe provocato una reazione diversa dal solito .
-Non posso spiegarti, Sin .. Ma non puoi restare, è tutto quello che posso dirti .- e si bloccò . Prese aria e riprese –Scappa, Sin ! Scappa, finché puoi !- Sin si scostò dalla presa della donna . Scosse la testa, poi si voltò e corse giù per le scale . Non avrebbe sopportato un simile trattamento a lungo . Non capiva . Rabbia, tristezza, rancore . Adesso provava questo . Correva veloce, e la seguiva un distinto rumore di ferro che sbatteva su qualcosa . Non le importava, non aveva molta importanza in quel momento . Correva e basta, sbatté contro la porta dell’entrata . Le diede un pugno con la mano destra, spaccando l’intero portone . Si spaventò di una tale forza . Ma poi fuggì da quello stesso buco . –Sin !- le aveva urlato dietro la signora Dante . Ma era troppo tardi, non sarebbe tornata indietro . Correva, era arrivata al cancello . Fece un salto così alto da arrivarci sopra e riatterrare subito dopo di esso . Mentre correva, incrociò il cammino di due ragazzi . Non vi fece caso, e diede una spallata a uno dei due . Non si fermò, continuando a correre . Quello con cui aveva sbattuto si massaggiò la spalla destra . Nello scontro si era sentito un rumore metallico: cosa sarebbe stato a significare ? Il ragazzo aveva gli occhi dello stesso colore di quelli di Sin, e i capelli anche, per non parlare dell’identica pettinatura . Il ragazzo indossava vestiti identici a quelli di Sin, solo interamente neri . Possibile ? L’altro, invece, era un’armatura . Un’armatura che camminava e parlava ?
-Ehi, almeno chiedi scusa !- urla il ragazzo biondo mentre Sin continua a correre –Bha !- e riprese a camminare . L’armatura era ancora rivolta verso la ragazza che correva .
-Fratellone, quella ragazza ti assomigliava un sacco ..- disse, rivolgendosi al ragazzo che aveva ripreso a camminare . Quello si voltò, lo guardò con un’espressione interrogativa . Poi fece spallucce e si lasciò scappare un “Non mi importa” . Poi riprese il suo incedere . Sin continuava a correre, senza fermarsi . Cosa diavolo stava succedendo ? Passò del tempo, e lei continuava a correre . Non piangeva, era solo triste e arrabbiata, e si era persa nel bosco che accerchiava la casa . Da quando correva ? Quanto era lontana dalla dimora della signora Dante ? Non lo sapeva, ma decise di fermarsi . Cadde in ginocchio, con la testa fra le braccia . Urlò alla natura, imprecava sotto voce, stringeva i pugni . Poi un urlo . Si bloccò d’un tratto . Da dove proveniva ? Si alzò di scatto, e sentì un altro urlo . Adesso ne era sicura, proveniva dalla casa della signora Dante . Corse verso di essa, allora . Sapeva solo che era sulla punta della collina, quindi in un modo o nell’altro avrebbe raggiunto la casa . Sentì un rumore di vetri spaccati, quindi affrettò il passo .
-Signora Dante !- urlò d’un tratto . Arrivò innanzi al cancello, apparentemente distrutto . Lo sorpassò e si ritrovò nuovamente nel giardino: c’era il ragazzo visto poco prima disteso a terra . Si avvicinò a lui, lo osservò: respirava ancora . Pose le mani su di lui e chiuse gli occhi . Dalle sue mani si sprigionò una luce azzurra, che avvolse il ragazzo da capo a piedi . Questo si svegliò poco dopo, osservando la ragazza . Entrambi sentirono un urlo, questa volta di un ragazzo . Sin si alzò di scatto, e questa volta il ragazzo si accorse che lei gli assomigliava molto, proprio come aveva detto l’armatura . Sin si avvicinò al muro, batté le mani e fece apparire una scala che raggiungeva la finestra . Fece un salto che la fece arrivare a metà della stessa, poi si aggrappò ad essa . Cominciò a salire la scala, arrivata alla finestra la ruppe con una gomitata destra . Il ragazzo la stava seguendo . –Signora Dante !- urlò di nuovo Sin . Entrò dalla finestra e vide che delle persone avevano preso la signora . Degli altri erano attorno all’armatura di poco prima .
–Lasciate la Signora Dante !- ordinò la ragazza . Un omaccione alto, robusto, dai capelli bianchi, la osservò.
-Scordatelo ragazzina .- disse . Il ragazzo biondo era riuscito ad entrare nella stanza, a fatica . Sin sorrise: i suoi occhi divennero stranamente rossi, d’un tratto . Batté le mani una seconda volta, ma questa volta si limitò a posizionarle innanzi a se . L’omaccione venne catapultato all’indietro, sbattendo la testa su uno spigolo e facendolo svenire . La Signora Dante era libera . Guardava Sin con un sguardo spaventato .
-Sin, quando ..-
-Stia zitta !- le ordinò Sin .
-Al !- urlò il ragazzo biondo, correndo verso l’armatura . Anche lui batté le mani, ma fece apparire una lama che usciva dal braccio destro . Sin osservò il gesto del ragazzo, facendo un sorrisetto . –Lasciate subito mio fratello !- disse ancora, poi cominciò a colpire . Sin si avvicinò alla vecchia .
-Io attendo ancora il motivo per cui mi avete cacciata, signora Dante !- si limitò a dire . Poi si aprì la porta della stanza ed entrò un uomo . Era vestito con una giacca nera col pellicciotto sul colletto e un paio di pantaloni neri . Aveva anche un paio di occhiali da sole e diversi bracciali per polso . Sorrise amaramente e si parò davanti alla signora Dante .
-Piacere, Greed .- si limitò a dire, porgendo la mano a Sin . il ragazzo biondo si distrasse un momento ad osservare l’uomo . Poi venne colpito da un pugno di una ragazza . Sin osservava la mano dell’uomo . Era la sinistra, e vi era il simbolo di Uroboro sopra . Inclinò il capo, osservando l’uomo . Poi scosse la testa. Batté le mani e le posò su quella di Greed . Le mani sprigionarono una luce azzurra, e lui ritrasse la mano, osservando la ragazzina –Un’Alchimista !- esclamò . Della mano di Greed erano rimaste solo le viscere, ma lui rigenerò subito la ferita –Ah ! Ah ! Molto divertente, ragazzina !- Sin non parlò .
-Ed ! Fratellone !- disse l’armatura verso il fratello che ancora combatteva . Greed diede un pugno sullo stomaco a Sin e si diresse verso l’armatura . Sin sputò sangue, si piegò e finì a terra . –Fratellone !- urlava ancora l’armatura . Sin osservò Greed andare verso quella e sollevarla da terra . Lei scosse la testa, batté ancora le mani e le posò a terra, provocando un terremoto che fece cadere a terra Greed e l’armatura .
-Pensavi di aver finito con me, tu ?- diceva, mentre si rialzava e cominciava a fare salti e ruote da tutte le parti . Poi si parò innanzi a Greed e sorrise, gli occhi ancora rossi .
-Però, ragazzina, begli occhi !- disse lui scherzando . Lei gli afferrò la mano .
-Sin Eric, poco piacere !- poi spiccò un salto, senza lasciare la mano di Greed . Atterrò dietro di lui e con tutta la sua forza lo lanciò contro la parete della stanza, facendola crollare . Poi lei lo seguì, ma non scese dalla stanza . Lo osservava dall’alto, mentre sorrideva ancora –Ooops.. scusa, ti ho fatto male ?- chiese, benevola, mentre Greed si rialzava .
-Per tua sfortuna sono molto più resistente di quello che sembra . Il ragazzo chiamato Ed aveva sistemato a dovere tutti quelli che cercavano di prendere suo fratello, quindi si voltò verso la signora Dante .
-Sta bene, Signora ?-
-Sì, Edward ..- disse . Edward si voltò verso suo fratello e corse verso lui . Nel mentre Greed era tornato su con un solo salto e aveva dato un calcio al volo a Sin, facendola volare all’indietro . Per fortuna sua, riuscì a non farsi male, perché aveva fatto una capriola ed era atterrata bene . Aveva del sangue che usciva dalla bocca, ma lo asciugò con la manica della giacca bianca . Poi cominciò a ridere . La signora Dante la osservava –S .. Sin .. ?- balbettò .
-Però, certo che sei un avversario molto duro, eh ?- disse lei, ancora ridendo . –Ma nonostante questo, Greed .. – disse lei, alzandosi da terra –Ti batterò, costi quel che costi !- e corse verso di lei . La signora Dante urlò, mentre Sin saltava e dava un pugno col braccio destro a Greed . Nel momento dello scontro, si sentì un rumore di metallo piegato o rotto . Indi lei fece due salti all’indietro e si tolse il guanto. –Co .. Cosa ?- disse lei, osservando la mano: non era fatta di pelle normale, ma di pezzi di metallo e ferro . Osservò la signora Dante . Lo sguardo di Sin si fece interrogativo e arrabbiato allo stesso tempo: possibile che non si fosse mai accorta di avere un braccio robotico ?
-Un.. un auto-mail ?- disse Edward sbalordito .
-Sono parecchio duro, eh, Sin ?- disse Greed, osservando il braccio di Sin . –Persino un auto-mail si rompe, al contatto con la mia pelle .- Sin si tolse la giacca bianca, restando in maglietta e pantaloni . Allora davvero aveva il braccio robotico ? E non se n’era mai accorta ? Com’era possibile ? Sin alzò lo sguardo, rievocando per un attimo le immagini viste poco prima, ovvero quelle nella quale Edward faceva spuntare una lama dal braccio destro . Sin batté le mani e fece uno strano movimento, quando finalmente anche dal suo braccio uscì la lama . Rise . Poi osservò Greed .
-Non cantar vittoria, caro ..- disse . Poi corse verso lui, battendo le mani . Con la mano sinistra riuscì a toccargli il braccio, con la lama glielo tagliò . Greed osservò stupefatto la ragazza . –Un pugno non ti tocca? E va bene, allora troviamo un modo per batterti, no ?- rise, poi tornò seria –Sei un Homunculus, vero ?- disse, mettendosi in posizione eretta . Greed annuii .
-Conosci il tatuaggio di Uroboro, allora ?-
-Conosco di certo più cose di quelle che conosci tu, Greed !- poi tornò alla carica, ripetendo la prima mossa, ma questa volta con una gamba . Quella venne tagliata, e Greed cadde a terra . Il suo corpo cominciava a diventare nero nelle parti in cui veniva colpito . Poi cominciò a diventare unicamente nero .
-Tsk ! Tu pensi che io ti lasci vincere così, mocciosa ?- Sin corse nuovamente verso di lui, con lo sguardo pieno d’ira .
-Non ..- cominciò lei -… chiamarmi mocciosa !- urlò poi lei, gettandosi verso di lui . Questa volta scordò il procedimento e la lama si distrusse . Edward era accanto a suo fratello, e osservava il combattimento da lontano . Greed si alzò, poi . Rise.
-Non ti va a genio essere chiamata mocciosa, vero ?- si voltò di spalle –Perdonami, ma non sei un granché come avversaria .- poi voltò il capo verso di lei –Ma non ti preoccupare, tornerò per prendermi l’armatura!- indi saltò via e se andò . I suoi compagni si alzarono e scapparono dietro di lui . Gli occhi di Sin tornarono ambrati, e osservavano Greed allontanarsi . Sospirò, tornando ad osservarsi il braccio quasi distrutto . Lo sguardo poi andò su Dante .
-Signora Dante, mi deve alcune spiegazioni ..- disse, raccogliendo la giacca e andando verso di lei . –Mi segue o devo usare la forza ?- disse, poi . Edward estrasse ancora una volta la lama dal braccio e la puntò verso Sin .
-Ho avuto subito il presentimento che tu non abbia mai portato nulla di buono: che vuoi dalla Signora Dante ?- chiese verso Sin . Lei lo ignorò e afferrò il braccio della signora Dante, trascinandola dietro di lei . –Ehi !- urlò dietro Sin .
-Sta zitto, tappo !- disse Sin, portandosi dietro la signora Dante . Edward andò in escandescenza e si gettò contro la ragazza .
-Non chiamarmi tappo !- le urlò . Lei alzò il braccio destro e un bagliore azzurro accecò Edward, facendolo cadere a terra . Lui recuperò la vista in abbastanza tempo, giusto quello che bastava per farla andare via con la signora Dante .
Sin si trovava nella sua ex stanza insieme alla signora Dante . Era appoggiata alla porta, mentre la interrogava . –Allora ..- aveva cominciato Sin -.. perché non mi sono mai accorta di avere un braccio robotico ?- chiese, mentre teneva le braccia incrociate al petto . La Signora Dante abbassò lo sguardo, sospirando .
-Hai anche entrambe le gambe robotiche, Sin ..- lei rimase sbalordita e si lasciò scappare un “Cosa ?” molto alto . Staccò le spalle dalla porta e osservò la signora Dante con tanto d’occhi . –Non te ne sei mai accorta perché ho utilizzato l’Alchimia per ingannarti …-
-Arte Illusoria, giusto ?- disse lei, rimettendosi bene . Dante annuii . –Strano, non pensavo che lei sarebbe stata in grado di unire un’Arte Ninja con l’Alchimia .. mi sorprendete, Dante .- ormai si rivolgeva alla vecchia come se fosse sua madre . –Comunque, lei conosce quel tappo di prima ?- chiese a Dante –Mi assomiglia stranamente, il che non mi va bene .- disse . Dall’altro lato della porta, Edward e Alphonse erano ad origliare . Edward stava andando in escandescenza, ma poi si calmò ed aprì la porta, con violenza.
-Vorrei sapere pure io perché tu mi assomigli così tanto !- disse, osservandola con occhio torvo .
-E chi ti avrebbe interpellato, a te ?- disse lei, voltandosi . –Esci da questa stanza .- continuò .
-Scordatelo, mocciosa !-
-Tappo !- disse lei per tutta risposta . Edward si avventò su di lei urlando qualcosa del tipo “nonchiamarmitappo!!!!” in un modo talmente veloce che non si capiva . Poi cercò di tirarle un pugno, ma lei lo schivò facendo un passo indietro . Poi lei gli tirò un pugno . –Questo è per avermi detto mocciosa .-
-Gasp !- fece Edward, pulendosi il naso dal sangue che scendeva .
-Non dovreste litigare, ragazzi …- disse la signora Dante –Sin, lui non è un tappo . Edward, lei non è una mocciosa . Non litigate .-
-Non mi dà più ordini, Dante, se lo ricordi !- disse Sin . E voltò il capo di lato, muovendo la bionda treccia . Edward si stava ancora pulendo il naso dal sangue .
-Comunque non ha ancora risposto, signora Dante !- disse Edward, osservando la vecchia .
-Già .. non l’ho ancora fatto …- poi prese un profondo respiro . –Edward .. ricordi il giorno in cui hai trasmutato l’anima di tuo fratello ?- Edward annuii, mentre Sin ebbe come la sensazione di aver trasmutato qualcuno diversi anni prima . Si voltò ad osservare la vecchia . –Ecco, Edward .. forse tu non te ne sarai accorto, ma .. ecco, mentre hai trasmutato l’anima di tuo fratello hai dato vita a lei .- Sin si sentì mancare e si lasciò scappare un affanno . Edward era senza parole: come era possibile una cosa del genere ? –Non so come spiegartelo, Edward .. Ma .. ecco, voi siete la stessa persona !- Edward osservava Dante come se avesse detto la cosa più shockante dell’universo, mentre Sin cadde a terra, svenuta . Edward si voltò, ma Dante lo fermò –Non farlo . Lasciala lì .-disse solo . Edward si voltò verso lei .
-Quindi, Sin .. sarebbe un Homunculus ?- chiese, osservandola interrogativo . Dante scosse la testa .
-No, Edward . Sin è solo una parte di te, è il tuo esatto contrario, è il tuo alter ego femminile . Insomma, ciò che a te piace lei lo odia, ciò che piace a lei lo odi tu . Capito il concetto ?- Edward abbassò lo sguardo .
-Credo di sì .- si limitò a dire .

Fine 1° Capitolo


//mini angolo dell’Autrice//

Allora, v’è piaciuta la ficcy ? Io aDDoVVo FullMetal Alchemist, che ci volete fare ?? faccio un’inserzione a parte, tanto x animare un po’ l’aria che gira intorno alla fic !
-Aspetta un attimo, ma.. è l’esatto opposto mio.. vuol dire che non mangia niente ?-
-Perché, scusa ?-
-Bhè, perché io mangio tutto !-
-Fratellone.. quindi da oggi mangerai anche il latte ??-
-NEANCHE MORTOOOOO !!! NON BERRò MAI QUEL LIQUIDO BIANCASTRO CHE è STATO SPREMUTO DA UNA MUCCA !!! MI FA SCHIFO !!!!-
-la verità è che ti ha sempre fatto schifo, fratellone..-


-Quale Sarà Il Destino Di Sin E Edward ?- -Cos’E’ Sin In Realtà ?-
-Le Vostre Risposte Le Avrete Col Capitolo 2°  Sin VS Winry

NON PERDETELO !! (mi ricorda me quando devo comprare il manga di FMA ._.’’)
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: Envy_Love