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Autore: _SamanthadettaSam_    19/12/2012    8 recensioni
"Courtney si alzò a fatica dal letto, quella mattina. Quel giorno doveva essere il più bello della sua vita, invece era diventato il più brutto."
Una long su un'accoppiata di personaggi alquanto irreale, leggete fan! ^^
Enjoy it!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alejandro, Courtney, Dawn, Gwen, Scott
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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     Cara Courtney... - Capitolo 14 Epilogo

Regnava il silenzio in quella casa. Solo il pigro sgranocchiare di Courtney si udiva tra quelle stanze. La ragazza inzuppò la sua fetta biscottata nel caffè, mentre cercava di svegliarsi. Aveva passato tutta la notte a studiare per l’esame dell’università, ormai sapeva a memoria il libro da quante ore ci aveva passato sopra. Guardò l’orologio appeso alla cucina, mentre afferrava una brioche da mangiare più tardi e la riponeva nella borsa.

7:30

“Il solito dormiglione, mi farà fare ritardo come al solito.” Pensava la ragazza, mentre si alzava e andava al piano di sopra.
Aprì la porta di una camera, di fianco alla sua. La stanza era avvolta dall’oscurità, e si sentiva chiaramente il respiro regolare di una persona ancora nel mondo dei sogni.
La mora si diresse con passo sicuro verso la finestra e, con un secco movimento, aprì le tende, illuminando immediatamente la camera.
- Porca puttana… - Inveiva la figura sotto la moltitudine di coperte muovendosi lentamente, ancora non completamente sveglia.
- Su forza, alzati! Devi accompagnarmi all’università! – Esclamò Courtney, prendendo le coperte e gettandole a terra.
Scott si alzò a sedere con un’espressione omicida sul volto. I capelli rossicci scompigliati e sparati in tutte le direzioni, l’ombra di una leggera barba sul viso e le palpebre pesanti.
- Ti do dieci minuti, fatti la doccia e scendi. E non ti azzardare a ritornare a dormire capito? –
- Fanculo. – Sibilò il rosso, mentre con passo pesante si dirigeva in bagno.
La ragazza, stranamente di buon umore, scese le scale e ritornò a dare attenzioni al suo caffè.
Dopo cinque minuti, il ragazzo si sedette a tavola, mentre cercava di appiattire le ciocche ribelli dei suoi capelli verso il basso.
- Su col morale fratello, la tua settimana di straordinari in officina è finita. Avrai tutto il tempo di dormire, da domani; oggi devi accompagnarmi, ho l’esame. –
- Lo so che oggi hai quel fottutissimo esame! È da due settimane che mi stai rompendo le palle su sto fatto! – Esclamò la Iena, immergendo la sua brioche nel barattolo di cioccolato.
- Scusa se tua sorella vuole farti partecipe della sua vita. Comunque dovresti bere meno caffè. Sei nervoso. –
- Forse sono nervoso perché è da una settimana che non dormo no? – Mormorò Scott. Il ragazzo aveva un lavoro in un'officina e, per un motivo alla mora sconosciuto, il fratello aveva chiesto una settimana di straordinari, per averne poi una di ferie.
Il rosso aveva trascorso giorno e notte a lavoro, tra olio da cambiare e macchine da aggiustare.
Il campanello suonò, e stranamente, questo parve svegliare la Iena, che corse ad aprire.
Courtney sentiva delle voci all’ingresso e, incuriosita, si avvicinò alla porta della cucina per sentire meglio quei discorsi.
- Sono troppo felice Scott. Non vedo l’ora di partire. Sarà la settimana più bella della mia vita. – Quella vocina, Courtney l’avrebbe riconosciuta tra mille, Dawn.
- Si piccola, adesso però frena l’entusiasmo, fammi accompagnare Courtney all’università e andiamo. –
- Posso venire con voi? –
- No! Mia sorella non sa della nostra vacanza. Sai come è fatta… - La mora si offese leggermente sull’ultima affermazione pronunciata dal rosso.
- Come sono fatta scusa? –
L’espressione del ragazzo era tutta un programma: bocca spalancata e occhi sgranati.
- Courtney, non ti arrabbiare, ma io e Scott partiamo. – A parlare era stata Raggio di luna, dato che aveva visto dall’aura dell’amica che sapeva già del viaggio, e che era da stupidi continuare a nascondere tutto.
- Partite e per dove? E come mai non mi avete avvisato? – Courtney si sentiva come una professoressa davanti a due studenti impreparati ad un interrogazione.
- Andiamo in una casetta sull’isola di Terranova, sai, è il nostro anniversario! Mi dispiace, ma io credevo che tu lo sapessi. – Disse la bionda, abbassando lo sguardo.
Due anni.
Erano ormai due anni che la sua amica e suo fratello stavano insieme. All’inizio non poteva crederci.

L’innocente e pura (si fa per dire pura -.-“ NDA) Dawn,

con il sociopatico e scorbutico Scott.

Era una coppia improbabile, ma col tempo, la ragazza aveva capito che quei due, per quanto diversi fossero, erano uno la metà dell’altro.
- E da quando sei diventato così romantico fratellino? – Chiese Courtney.
- Guarda che ha organizzato tutto lei, io ho solo dovuto lavorare il doppio per accontentarla. – Si giustificò Scott.
- Ragazzi sarà meglio andare. La qui presente avvocatessa Courtney deve dimostrare a tutti di essere la migliore all’esame! – Esclamò Dawn, prendendo per mano fratello e sorella, e dirigendosi verso l’auto della Iena.

***

- MAMMA! PAPA’! VENITE A VEDERE! – Esclamò Miguel, chiamando a gran voce i genitori.
Heather e Alejandro arrivarono subito, sorpresi dalle urla del figlio.
- Che c’è menino*? – Chiese il latino, avvicinandosi al bambino e scompigliandogli i capelli con fare paterno.
Miguel porse un foglio ai genitori, mostrando le sue manine colorate dai pennarelli.
- Siamo noi! Questa sei tu mamma... – Il bambino indicò una figura alta e dai lunghi capelli neri, visibilmente arrabbiata.
- … questo sono io… - Il piccolo dito percorse il disegno, arrivando ad indicare un’altra figura, più piccola, intenta giocare a pallone.
- … e questo sei tu papà! – Questa volta, Miguel indicò una figura più grossa delle altre, nascosta sotto un tavolo.
- Perché mi nascondo? – Chiese l’uomo, mentre con un braccio avvolgeva la vita della sua compagna.
- Perché ti piace giocare a nascondino con i poliziotti! – L’innocente esclamazione del figlio, fece ridere Alejandro, che lasciò la mora e andò ad appendere il disegno, disegnato con tanto impegno dal suo amato Miguel, sul frigorifero.

*ragazzo in portoghese

Angolo dell'Autrice:

Ed eccoci arrivati alla fine, purtroppo.
Sapete, mi mancherà tanto Cara Courtney...
Come tutte le mie storie che finiscono!
E adesso *rullo di tamburi* E' L'ORA DEI RINGRAMENTI!!!

Rigrazio chi ha messo questa fanfiction tra le preferite:

dgcourt

Dott_Gwen

Harley Dell Clarence

kiara097

lale99

Whiteney Black

Rigrazio chi l'ha messa tra le seguite:

Cat e Dog

Dott_Gwen

Itha

izzymitica

Kauhsen

Ladra Di Mele Marce

E rigrazio chi l'ha recensita:

kodocha98

Dott_Gwen

Channa

_Smeralda_

Lupetta2009

lale99

Whiteney Black

Marty_Angel

Ladra Di Mele Marce

Free_Mind

anna21

kiara097

Nekomata 42

Ringrazio anche la mia cara allieva Vale, che senza la sua famosa frase "fa male, eppure mi va" non sarei riuscita a scrivere il capitolo 11!
E, infine, rigrazio tutti voi che avete letto, senza lasciare recenzioni.
Un bacione:^.^:
Samantha detta Sam
   
 
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