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Autore: HisRose    19/12/2012    1 recensioni
Merlino era andato qualche giorno a trovare la madre ad Ealdor. Inizialmente Arthur aveva protestato, ma quando Merlino gli disse che Gwen lo avrebbe sostituito allora gli diede il permesso di andare. Di certo non voleva sprecare quei tre giorni con Gwen stando tutto il giorno ad allenare i cavalieri, a fare riunioni, a discutere con il padre e altri doveri reali, così si fece venire in mente un’idea.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Principe Artù | Coppie: Gwen/Artù
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Durante tutta la notte erano sempre stati abbracciati l’un l’altro anche se in  posizioni diverse, fino a quando di mattina non si ritrovarono con le gambe intrecciate. Il viso di Gwen era nascosto nell’incavo del collo di Arthur, mentre il braccio di quest’ultimo la stringeva forte a sé come se qualcuno avesse potuto portargliela via durante la notte; la mano poggiata sulla sua schiena.
Gwen si svegliò e stampò un bacio sul collo di Arthur come se fosse la cosa più naturale del mondo. Lo sentì gemere di piacere nel sonno al ché le scappò un sorriso e continuò a lasciare una scia di baci che andavano dal collo fino al suo petto cercando di muoversi il meno possibile per non svegliarlo. Le piaceva stare tra le sue braccia, così stretta a lui e poter annusare il suo odore.
“Oh Ginevra, potrei abituarmici sai?”, disse lui d’un tratto e Gwen scoppiò a ridere, nascondendo di nuovo il viso nell’incavo del suo collo.
Arthur la baciò e poi fu lui a nascondere il viso nel l’incavo del suo collo, iniziando a restituirle tutti i baci che prima lei gli aveva dato.
 
____
 
Era tardo pomeriggio. I due avevano passato l’intera giornata a chiacchierare e a ridere, ma non avendo nient’altro da fare nella camera decisero di uscire dal palazzo, attraverso il corridoio segreto dei servi, dove nessuno li avrebbe visti; e dirigersi verso il bosco per fare una passeggiata.
Camminavano mano nella mano, mentre ridevano e scherzavano.
“Oggi è davvero un giorno caldo”, commentò Gwen.
Arthur le sorrise e le fece chiudere gli occhi. La guidò cautamente, facendo attenzione che non cadesse e che non andasse ad urtare da nessuna parte.
Arthur la prese per i fianchi e la posizionò in un punto preciso.
“Ora puoi aprire gli occhi”, le sussurrò nell’orecchio.
Lei rimase senza fiato. Una vasta distesa d’acqua di un blu intenso si espandeva davanti a lei.
Si girò per ringraziare Arthur di averle fatto vede un posto de genere, ma non appena lo fece notò che lui stava per spingerla in acqua.
“Non ci provare”, disse Gwen ridendo, facendo scambio posto con lui.
Lui scoppiò a ridere prendendo le mani di lei fra le sue.
“Un bacio vale il perdono?”, chiese lui facendosi serio improvvisamente.
“È un inizio”, commentò lei con un sorriso e ricambiò il suo bacio.
Quando si staccarono, Gwen si vendicò spingendolo nell’acqua, ma i suoi riflessi fecero in modo che prima di cadere potesse afferrarla e trascinarla nell’acqua con sé.
“Ora chi è che si deve far perdonare?”, chiese Arthur imprigionandola tra le sue braccia.
Lei rise, poi si alzò sulla punta delle dita. Fermò le sue labbra a pochi millimetri da quelle di lui, per stuzzicarlo un po’, mentre lui non bramava altro che le sue labbra, così fu di nuovo lui a baciarla.
Lei circondò la vita di lui con le gambe, poi Arthur iniziò a camminare per uscire dall’acqua.
La adagiò cautamente sul terreno e si posizionò su di lei. Continuarono a baciarsi fino a quando Gwen non sentì dei rumori.
Arthur alzò lo sguardo, visto che era l’unico dei due che poteva vedere cosa accadeva intorno a loro, e vide in lontananza una pattuglia di Camelot.
Arthur si alzò di scatto e aiutò Gwen a fare lo stesso, poi i due iniziarono a correre verso Camelot.
Quando i due furono al sicuro, fuori le mura del regno, scoppiarono a ridere.
 
_____
 
Il tempo si era fatto ancora più afoso. Era la nottata più calda di sempre.
Le coperte erano sul pavimento, ai piedi del letto. Gwen e Arthur erano uno perpendicolare all’altro. Gwen era stesa, mentre Arthur aveva poggiato la testa sullo stomaco di lei. La mano sinistra di Gwen era intrecciata nel capelli biondi del principe, mentre la mano destra era intrecciata con quella di Arthur.
 

 
 
 
 
 
  
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