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Autore: ValeDowney    20/12/2012    0 recensioni
Seconda avventura per Clarice Piton ed i suoi amici. Un misterioso elfo metterà in guardia Clarice su oscuri presagi che aleggiano su Hogwarts. Eccovi la seconda avventura: Clarice Piton e la Camera dei Segreti
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Gli altri giorni, nei due Parchi Disney, passarono velocemente, ma furono anche molto belli; sfortunatamente, venne il momento, per entrambi, di far rientro ad Hogwarts, dove Clarice avrebbe preparato la sua valigia, per l’estate: “ Perché le cose belle devono finire così velocemente ? Sono quelle brutte e noiose che, invece, non finiscono mai” disse Clarice, mentre trascinavano i loro trolley, per i corridoi di Hogwarts. “Anche le mie lezioni sono noiose ?” le chiese Severus. “Lo sai che mi piace un sacco Pozioni; quindi, non troverai mai le tue lezioni noiose; lunghe, magari sì, ma mai noiose” rispose Clarice. “Ah, allora, le trovi lunghe ?! Vedrai il prossimo anno, se sono ancora lunghe, oppure no” disse Severus, accennando ad un piccolo sorriso. “Papà, lo sai che stavo scherzando” disse ridendo Clarice. “ Ma io, invece, non sto scherzando” disse Severus. Clarice rimase senza parole e, stava per dire qualcosa, quando arrivarono davanti al dipinto della Signora Rosa la quale, nel vederli, disse: “Ah, allora ecco dove era finito uno dei Grifondoro: mi sembrava, infatti, che mancasse qualcuno”. “Papà mi ha portato a Disneyland Paris, visto che non ci potremo vedere per tutta l’estate” disse Clarice. “Non mi dire che ritorni ancora da i Dursley ?” domandò la Signora Rosa. “Purtroppo sì; ma, quando sarò diventata maggiorenne, finalmente potrò andare a vivere con il mio papà” rispose Clarice. “Mi auguro per te, Giovane Piton, che quest’estate vada tutto bene” disse la Signora Rosa. “Lo spero” disse sospirando Clarice. “Coraggio, dì la parola d’ordine, così possiamo entrare” disse Severus. “Possiamo ?!” disse stupita Clarice guardandolo. “Sì, “possiamo”; la giornata non è ancora finita, o mi sbaglio ?” disse Severus.

Clarice lo guardò stranamente; ma, poi, voltando lo sguardo verso la Signora Rosa, disse: “ Canarino” ed il dipinto si aprì. “Certo che, voi, avete sempre delle parole d’ordini buffe” disse Severus, mentre entravano. “Di certo, sono sempre più belle di quelle dei Serpeverde” disse Clarice. “Osi mettere in discussione le parole d’ordini dei miei Serpeverde ?!” replicò Severus. “Credevo che le scegliessi te” disse Clarice. “Le mie sarebbero migliori; no, sono i Prefetti a sceglierle” spiegò Severus ma, appena, entrarono nella Sala Comune dei Grifondoro, Neville, Ron, Hermione, Seamus, Ginny e Dean si attorniarono intorno a loro, salutandoli e facendogli un sacco di domande, finché non vennero interruppi da Severus, il quale disse: “ E va bene, ora tutti zitti !” e dopo che i sei si zittirono, Severus aggiunse dicendo: “ Bene; ora, se siete così gentili di fare, uno alla volta, una domanda, io e Clarice vi risponderemo”. “Vi siete divertiti ?” chiese Hermione. “Tantissimo” rispose Clarice. “I Parchi erano grandi ?” domandò Dean. “Enormi e, in ognuno, c’erano un sacco di attrazioni” rispose Clarice. “Avete incontrato qualche altro mago ?” chiese Seamus. “Seamus, ma che razza di domanda è ?!” domandò stupito Ron. “Non avevo altre domande in mente; tu, invece, che vuoi chiedere loro ?” chiese Seamus. “Hai preso tanti dolci ?” domandò Ron. “Ron !” lo rimproverarono gli altri. “Che c’è ?! La mia non è, poi, una domanda così strana, no ?” disse Ron. “Signor Weasley, se ha pazienza, forse qualcosa potrà ricevere” disse Severus. “ Davvero ?!” disse stupito Ron. “Io non ho altro da aggiungere” disse Severus. “Clarice, hai incontrato Topolino ?” chiese Neville. “Certo ed io e papà, abbiamo fato una foto anche con lui ed ho pure il suo autografo” rispose Clarice e, dopo aver preso il suo libretto, mostrò ai suoi amici, tutti gli autografi che le avevano fatto i personaggi Disney. Successivamente, tutti si sedettero davanti al camino e, visto che vi erano solo loro, Severus decise di rimanere: “ Qui siete venuti veramente bene” disse Hermione, mentre indicava una foto, dove vi erano Clarice e Severus, in compagnia della Bella e la Bestia. “Li abbiamo trovati per caso; anzi, per la precisione, è stato papà a trovarli” disse Clarice. “Come è andata ?” domandò Ron. “Eravamo nel “Villaggio di Belle” a cercare qualche oggetto da comprare quando, ad un certo punto, papà ha visto un ragazzino che stava per gettare a terra la teca di vetro che proteggeva la rosa rossa; papà, allora, è corso verso il ragazzino e gli ha detto: “Ragazzino, non si tocca la roba che non è tua ! I tuoi genitori dovrebbero insegnarti l’educazione” ed il ragazzino, per la paura che gli era venuta, dal tono che aveva usato papà, è corso da i suoi genitori. Papà, però, non si era accorto che Belle e la Bestia avevano osservato la scena e, mentre papà, stava rimettendo a posto la teca, loro due si sono avvicinati a lui e Belle lo ha ringraziato tantissimo e, così, hanno fatto subito una foto con noi e, poi, la Bestia mi ha donato la rosa rossa” spiegò Clarice. “Uao !” disse Ron. “Professor Piton, ha compiuto un gesto davvero bellissimo: la Bella e la Bestia le saranno sempre grati” disse Hermione, guardando Severus il quale disse: “ Sì, su questo non ho dubbi; ho lasciato loro il mio indirizzo di casa, nel caso volessero spedirmi qualche cosa”. “Hai lasciato loro il tuo indirizzo di casa ?!” disse stupita Clarice. “La cosa non ti deve affatto sorprendere, piccola mia, visto il modo che ci hanno trattato nei giorni, in cui abbiamo soggiornato là” disse Severus. “Avete soggiornato bene ?” chiese Seamus. “Oh, benissimo: alloggiavano in una delle suite” rispose Clarice. Ron, Hermione, Dean, Neville, Ginny e Seamus rimasero a bocca aperta e, quindi, voltarono lo sguardo verso Severus il quale disse: “ Dai miei nonni materni ho ereditato un maniero e, la Signorina Granger ed il Signorino Weasley, lo possono confermare”. “E’ vero: è enorme ! Dovevate vedere che Albero di Natale c’era in salotto: era altissimo !” disse Ron. “E, per non parlare della quantità delle stanze” aggiunse dicendo Hermione. “Non avrei mai pensato che, tra i nostri professori, ce ne fosse uno ricco” disse Seamus. “Neanche io” disse Dean. “Ci sono ancora molte cose che non sapete di me” disse Severus e, gli altri, si guardarono perplessi negli occhi.

Il mattino seguente, tutti gli studenti erano già alla stazione di Hogsmeade e, mentre i Capostazione, mettevano i bagagli sui vari vagoni, Clarice, Ron, Hermione, Severus ed Hagrid, erano tutti insieme, da una parte, a salutarsi: “ Questa volta, promettetemi, veramente di scrivermi” disse Clarice. “Anche l’anno scorso di abbiamo scritto, però, sei stata tu che non ci hai mai risposto” disse Ron. “Signor Weasley, sappiamo benissimo come è andata: un certo elfo di nome Dobby, che spero non sia qui in questo momento, aveva intercettato le nostre lettere facendo credere a Clarice, che non le volessimo più bene” spiegò Severus. Appena ebbe finito la frase, Dobby comparì di fianco a loro e Severus gli disse: “Dobby, ti avevo detto di non comparire qui”. “Dobby si scusa con Padron Piton; Dobby non disubbidirà più a Padron Piton” disse Dobby. “Dobby, lo sai benissimo che non mi devi chiamare Padron Piton, ma solamente Severus: tu non sei un mio schiavo” disse Severus. “Dobby si scusa, ancora, per aver mancato rispetto a Padron Piton; Dobby promette che, da adesso in poi, farà il bravo con Padron Piton” disse Dobby e Severus scosse negativamente la testa. “Come “ Padron Piton” ?! Che cosa significa ?” domandò stupita Clarice. “Dobby è diventato il mio elfo domestico: tuo nonno ha avuto la brillante idea di affidarlo a me, dicendo che, in questo modo, non sarei da solo durante l’estate” rispose Severus. “Dobby, ma è magnifico ! Ora, starai sempre con il mio papà !” disse entusiasta Clarice. “Dobby è molto contento di stare con Padron Piton, perché Padron Piton non è crudele come Padron Malfoy; quindi, Dobby promette di fare sempre il bravo con Padron Piton, così, Padroncina Piton sarà contenta di Dobby” disse Dobby. “Dobby, non mi devi chiamare Padroncina Piton: solo Clarice e non di più” disse Clarice. “ Clarice Piton ha salvato Dobby dalla schiavitù; Dobby le sarà sempre grato per questo” disse Dobby. Clarice si abbassò al livello di Dobby e lo abbracciò, mentre gli diceva: “Mi raccomando: non fare arrabbiare troppo il mio papà”; poi, dopo essersi messa in posizione eretta, Dobby disse: “ Dobby sentirà molto la mancanza di Clarice Piton; Dobby spera di rivederla l’anno prossimo” e si soffiò il naso nell’abitino che portava. “Lo spero anche io” disse Clarice. “Ehi, Clarice, ricordati ciò che ti ho detto l’anno scorso: se tuo cugino, o i tuoi zii, dovessero ancora farti arrabbiare, puoi sempre minacciarli di far loro qualche magia” disse Hagrid. “Non ti preoccupare, Hagrid: loro lo sanno che posso farlo” disse Clarice.

In quel momento, il Capostazione stava mettendo la gabbia di Artemisia, con dentro ovviamente il furetto, nello scompartimento, quando Artemisia nel vedere i suoi due padroni, incominciò ad agitarsi, cercando un modo di uscire dalla gabbia; Clarice, Ron, Hermione, Hagrid e Severus si voltarono e Clarice disse: “ Artemisia, non ti agitare così tanto o, se no, rischi di aprire la gabbia”; poi, dopo essersi accorta di ciò che aveva detto, disse: “ Opsss”. “Complimenti: ora, le hai dato un ottimo suggerimento” disse Severus. “E’ triste: vorrebbe salutarti ancora” disse Clarice. Sospirando, Severus mosse la mano e la gabbia di Artemisia si aprì: il furetto uscì da essa e corse verso di loro, andandosi a mettere sulla spalla di Severus. “E, meno male, che mi avevi appena sgridato, perché le avevo dato un ottimo suggerimento per uscire” disse Clarice. “L’ho voluta premiare visto che, quest’anno, è stata molto brava; direi, molto più brava di te” disse Severus, mentre accarezzava Artemisia sulla testa. “Prometto che la tratterò bene e, soprattutto, non le permetterò di infilarsi, ancora, nel letto di zio Vernon e zia Petunia” disse Clarice. “Che cosa ?! Clarice !” replicò Severus. “Non volevo: è stato un incidente !” disse Clarice. “Ti avevo detto che non la dovevi far uscire dalla sua gabbia !” replicò Severus, ormai quasi arrabbiato. “Lo so ma, come ti ho appena detto, è stato un incidente” disse Clarice. “Se Dobby può dire qualcosa, Dobby crede che Clarice Piton voleva tenere il vostro furetto nella gabbia ma, il vostro furetto è scappato, mancando di rispetto a Clarice Piton” disse Dobby. “Se, davvero, fosse andata così, allora, Artemisia sono molto deluso da te” iniziò a dire Severus ed Artemisia abbassò le orecchie; ma, poi, Severus continuò dicendo: “ Ma, visto come i Dursley hanno sempre trattato la mia bambina, allora, da adesso in poi, ti permetto di fare loro tutti i dispetti che ritieni più necessario fare, naturalmente stando nei limiti” ed Artemisia ritornò di buon umore. “ Ma papà !” replicò Clarice. “Ti ho regalato Artemisia per farti compagnia, no ? Quindi, proprio per questo motivo, lascia che si diverti, anche fuori dalla gabbia” disse Severus. Ad un certo punto, il Capostazione disse: “Tutti in carrozza ! Si parte !” e, mentre Artemisia andava sulla spalla di Clarice, quest’ultima chiese: “ Papà, mi scriverai anche quest’anno ?”. “Piccola mia, te l’ho promesso, quindi, non ti devi preoccupare di niente: le mie lettere, saranno le prime ad arrivare” rispose Severus e l’abbracciò. Finito l’abbraccio, Clarice guardò Hagrid, il quale disse: “ L’anno scorso ti ho donato quel piccolo album: quest’anno, purtroppo, non ho niente da darti, per ringraziarti di tutto quello che hai fatto per me”. Clarice sorrise e lo abbracciò. Il treno fischiò, quindi, Hagrid disse: “ Faresti meglio ad andare”. “Non preoccupatevi: l’estate passa alla svelta ed io, sarò di nuovo qui, ad importunarvi” disse Clarice. “Tu provaci ed io, ti imprigionerò per tutto l’anno, nei sotterranei” disse Severus. Clarice sorrise, così come Severus e, insieme a Ron ed Hermione salì sul treno. L’Hogwarts Express fischiò nuovamente e, mentre si allontanava da Hogsmeade, Clarice si affacciò al finestrino e salutò Severus ed Hagrid, i quali la saturarono a loro volta. Un altro anno è finito, ma, per Clarice ed i suoi amici, le sorprese non sono ancora finite: nel terzo anno, Clarice dovrà scappare da un cattivo prigioniero fuggito dalla prigione di Azkaban; chi sarà ? E chi sarà il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure visto che, ora, Allock ha perso la memoria ? Oscuri presagi aspettano Clarice, che scoprirà due altri membri della sua famiglia, che suo padre le ha tenuto nascosto. Per scoprirlo, non ci resta che aspettare il prossimo episodio, intitolato: “ MAGIA INATTESA”.

  
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