Tua Margherita…
20 dicembre 2012, ore 6:52
Caro
diario,
Ecco,
ci siamo. Domani è il gran giorno. O forse dovrei dire il giorno del gran caos.
Ti
sto scrivendo di mattina, perché oggi voglio documentare tutto il giorno. Ti
racconterò ogni cosa, nei minimi particolari.
Per
adesso ho poco da dirti. Mi sono appena svegliata e fra poco andrò a scuola.
Potrai chiederti perché dovrei andare a scuola, visto che è l’ultimo giorno del
mondo. Bè, io ci vado, perché so che non sarà così. Magari alcuni miei compagni
non ci saranno. Ci scommetto la mia vita (dato che tanto non ho molto da
perdere) che Marilena oggi non verrà. Lei è quella che ha paura di questa
storia da quando l’hanno raccontata la prima volta. Ma io non ci credo, e
continuerò a ripeterlo all’infinito. Per quanto durerà, questo infinito…
20 dicembre 2012, ore 9:13
Sono
a scuola, e come pensavo oggi siamo meno della metà. Neanche la mia migliore
amica è venuta. Per fortuna l’ho salutata ieri. Me lo aveva detto, per
telefono, e io le avevo detto di non crederci. Ma i suoi genitori hanno detto
la loro.
La
prof. sta spiegando arte. Si vede lontano un miglio che non ha voglia di fare
niente neppure lei.
Continuo
a non crederci, ma sto veramente cominciando ad avere paura.
20 dicembre 2012, ore 12:24
Un’altra
scossa. È avvenuta poco fa, a scuola. Ci hanno fatto uscire in anticipo, così
ora sono in autobus e sto tornando a casa.
Io…
non so più cosa dire. Ora ho paura.
20 dicembre 2012, ore 15:35
Oggi
non faccio i compiti. Ce lo hanno detto in classe, vivete finché potete.
Perché
devono tutti credere a questa storia? Ora sto guardando la tv e non parlano di
nient’altro che quello. I miei torneranno dal lavoro tra poco e non so cosa
faremo insieme. Anche loro sono come me, anche loro sono andati al lavoro oggi.
Oh!
Inizia Scrubs! Se veramente oggi è l’ultimo giorno,
bè… non mi perderò quest’ultima puntata.
A
dopo.
20 dicembre 2012, ore 18:46
I
miei sono tornati, ma non abbiamo fatto niente di speciale. Le solite cose,
insomma.
Nonostante
facciamo tutti a meno di pensarci, la paura si può palpare nell’aria.
Ho
appena finito di parlare con Sofia, la mia migliore amica. Mi ha detto anche
lei che vede agitazione dappertutto. Ora anche la mia, di agitazione, sta
crescendo…
20 dicembre 2012, ore 21:57
Sono
quasi le dieci e sto per andare a letto. Purtroppo domani c’è scuola, perché è
venerdì, ma mia madre mi ha appena detto che domani rimarrò a casa. Ho
accettato, tanto dubito che ci andrà qualcuno.
Ci
stavo pensando poco fa, mentre guardavo la tele con i miei. Sto veramente
vivendo gli ultimi attimi della mia vita? No, certo che no. Io, non-ci-credo. Punto e basta. No, seriamente, questi non
sono gli ultimi attimi della mia vita. Certo, potrebbe sempre cadermi in testa
qualcosa in questo preciso momento, ma non è questo, quello che intendevo.
Eccola,
come previsto. Mia madre mi urla dietro perché devo andare a letto.
Bè…
credo che domani ti scriverò, tanto per farti sapere com’è andata. Così potrò
finalmente chiudere questo stupido racconto. E la penna resiste ancora, quindi credo
proprio che dovrai subirti tutte le mie stupidaggini sulla fine del mondo
ancora per un po’.
Va
bé, dai, tanto tu puoi farlo.
Allora,
a domani,
tua, Margherita.
20 dicembre 2012, ore 23:57
Ok,
no, non dovevo farlo.
Però…
ecco, sì, mi sono alzata. Mancano tre minuti e potrò dire che manca un giorno
al mio compleanno.
I
miei si sono addormentati già da un pezzo. Li ho sentiti parlare fino a qualche
minuto fa. Bisbigliavano, concitatamente. Mi sembra di aver sentito mia madre
piangere, ma non credo. Non lei, per favore!
23:58
Va
bene, va bene! Lo ammetto, sono agitata. Però, dai… si può non esserlo?
E
poi, comunque, se mai dovesse finire non potrebbe farlo esattamente a
mezzanotte, no? Cos’è, moriremo divisi per fusi orari?
23:59
Ho
appena sentito un rumore, veniva dal basso. Sarà stata sicuramente la mia
immaginazione. O magari qualcuno dei piani inferiori ha appena imprecato ad
alta voce… è abbastanza probabile, dopotutto.
Ora però torno a letto. Non vorrei svegliare i miei con il grattare
della penna sulla pagina.
Incrocio
le dita…
Buonanotte,
tua,
Marghe
Note:
Secondo il contatore di word…
Parole racconto: 2112
Presentazione: 21
Bibliografia:
“Profezie sul 21 dicembre”, Wikipedia.
Profezia PSY, Facebook.
“Ma il ventuno dicembre, moriremo tutti
insieme o divisi per fusi orari?”, Facebook.
P.S. se questa storia vi è piaciuta… che ne dite di fare un salto
sulla mia pagina Facebook? http://www.facebook.com/Gageta98