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Autore: Giucchan    13/07/2004    11 recensioni
Il ritrovamento di un misterioso anello in casa Tendo, il cambiamento di Akane, in un mix di amore, seduzione e un pizzico di comicità. A voi scoprirlo!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota legale: i personaggi non mi appartengono però ogni tanto li prendo in prestito, ovviamente se non esistesse quel genio della Takahashi non sarei neanche qui a scrivere queste due righe, o mi sbaglio? In ogni caso, vi auguro una buona lettura.

Ringrazio inoltre Sakura-chan, Lady86 e Francy-chan per i loro commenti ma soprattutto per i preziosi suggerimenti! Vale a dire, facciamo continuare questa storia con il recupero dell'anello, e indovinate un po’ da chi? ^_^

 

Ranma no yubiwa - L'anello di Ranma

 

Kami che sonno. Che ore saranno, le sei e tre quarti? Dannazione, ma è tardissimo! Mi infilo svelto sotto le coperte e attendo buono buono il suo arrivo, ma devo aspettare poco perché non faccio in tempo a chiudere gli occhi che è già qui, sulla soglia della porta.

Si sta avvicinando piano, silenziosa, ma io la sento lo stesso. Non c'è cosa al mondo che attenda ogni nuovo giorno con più esitazione da quando sono venuto a vivere qui in casa Tendo con mio padre, e non m'importa se presto sarò bagnato fradicio, al prezzo di questo unico, prezioso, sublime momento.

Ok, devo calmarmi, non devo assolutamente farle capire che sono già sveglio. Rimango immobile, cerco di eliminare la tensione, fatico nel mantenere placato il mio istinto che tentatore mi dice: "Abbracciala Ranma, stringila a te finché ne hai l'occasione!". Ma lei si inginocchia, mi si avvicina e…E mi da un bacio. Un tenero, casto bacio sulla guancia. E poi mi chiedono perché non riesco a svegliarmi da solo al mattino!

Comunque un secondo dopo ho i timpani distrutti grazie alla sua voce soave che mi invita al risveglio e sono zuppo d'acqua dalla testa ai piedi, naturalmente con la logica conseguenza che ora il mio corpo ha preso una forma tutt'altro che virile. Ringrazio la mia delicata fidanzata e mi vesto, ovviamente la casacca e i pantaloni mi stanno due volte più larghi. Sbadiglio e scendo le scale alla velocità di un alunno chiamato alla lavagna per l'interrogazione e prendo posto al tavolo per fare colazione.

Nabiki mi guarda di sottecchi, spero di non averle fatto inavvertitamente qualcosa di sbagliato o me la farà pagare, nel vero senso della parola.

"Cosa avete tu e mia sorella da stamattina?"

"Eh?!" chiediamo Akane ed io come cadendo dalle nuvole.

"Strane, due facce decisamente strane…" aggiunge guardandoci indagatrice, e spostando lo sguardo in alternanza tra Akane e me.

Faccio per risponderle a tono quando mi rendo conto che effettivamente ha ragione, perché ieri sera…

Ieri sera stavo per baciare Akane, sul tetto.

Akane aveva un'espressione così dolce, il suo viso illuminato dalla luce della luna mi aveva stregato e io non ho saputo resistere, mi sono avvicinato per ricercare un contatto, per respirare il suo profumo, per assaporare le sue labbra…ma lei si è ritratta, e io sono stato un baka come al solito. Non avrei dovuto provarci, e credo che il comportamento di Akane mi abbia convinto una volta per tutte a non ripetere un'altra volta quella sfacciataggine.

"Allora? Che avete combinato!"

Questa volta è il turno di Akane che interviene deviando abilmente il discorso, e chissà perché ci rimetto comunque io.

"Ranma! Sei ancora lì? Muoviti o facciamo tardi anche stamattina!!" urla alzandosi di scatto e venendo verso di me.

Quella ragazza è un tormento continuo. Il signor Tendo e mio padre non capiscono che i nostri litigi sono inevitabili, in quanto la mia adorata fidanzatina è un allenamento per i nervi bello e buono! Non che io sia migliore, però…chi è che comincia ogni volta?

La osservo mentre velocemente recupera la colazione per la scuola preparata da Kasumi, la infila in cartella e mi afferra per il codino trascinandomi in giardino.

"Ehi e la mia colazione?" chiedo indicando Kasumi.

"Non c'è tempo!!"

Spesso mi domando cosa mi spinga ogni giorno a perdere tempo inventando scuse per allontanarla da me come se volessi sfuggirle, quando quello che vorrei è esattamente l'opposto. Tu lo sai questo, Akane? Dovrei smetterla di fingere con te che mi sembri sempre più irraggiungibile, seppur così vicina.

Akane, perché non riesco a dirti…

"DANNATO VECCHIACCIO!!!" urlo ad Happosai che mi si è avvinghiato addosso, mentre Akane spaventata ha mollato la presa dai miei capelli.

"Eddai Ranma prova questiiiii!" piagnucola lui.

"Mai!! Lo vuoi capire che sono un uomo?!"

"Un uomo con curve mozzafiato però!" mi dice strizzandomi il seno.

"SPARISCI!!!" lo minaccio con un pugno.

"Ti prego! Se lo fai ti regalo questo!"

"Ah sì? E che diavolo vuoi che me ne importi di uno stupido anello?!"

"Fammi un favoruccio!"

"Scordatelo!"

"Cattivo!"

"Chi se ne frega!"

Improvvisamente Akane si volta verso di noi, come se avesse appena preso la scossa.

"Datemi quell'anello!!" dice decisa.

"Come mai questo interesse?" indago socchiudendo gli occhi.

"Bè! È un regalo di una mia cara amica! E lo avevo perso!" spiega lei sbrigativa.

"E ci tieni così tanto?"

"Sì!"

Akane sembra agitata, e il suo sguardo non mi convince per niente…

"Akane-chan? Io te lo do solo se in cambio mi dai le tue mutandine, ci stai??" domanda Happosai con gli occhi sberluccicanti.

"No, te lo scordi!"

"Ma Akanuccia!"

"Ho detto di no!!" grida esasperata, mentre mi dirigo fischiettando verso l'uscita del dojo, aspettando paziente il sopraggiungere di Akane.

"Akane, allora se sei timida le prendo da solo le tue mutandine…" dice il vecchio maniaco alzandole la gonna.

"AAAAAAAAAAAAH!!!!"

Akane carica un destro e il maestro vola insieme all'anello. Visto? Non c'è bisogno che mi scomodi, il maschiaccio sa difendersi da solo.

"Vogliamo andare?" le chiedo tranquillo.

"Sì!!" risponde lei affannata.

Akane è davanti a me mentre io le sto dietro, guardando distratto in cielo una nuvola con la forma di un gatto, e istintivamente un brivido mi percorre la schiena. Poi mi viene in mente che Shampoo e la sua leggerissima bicicletta oggi non si sono fatte vedere, strano. Mentre sono perso nei miei pensieri vedo Akane che comincia ad accelerare il passo.

"Akane?" la chiamo.

"Uffa! Come al solito siamo in ritardo per colpa tua!" mi accusa.

"Cosa? Guarda che non è stata colpa mia, Happosai ci ha fatto perdere tempo!"

"Certo, sempre a scaricare le colpe sugli altri tu!"

"Che intendi dire?" le chiedo non cogliendo l'allusione.

"Quello che ho detto, baka!"

"Non sei affatto carina, maschiaccio!"

"Mezzo uomo!!"

"Stupida!"

"Baka! Baka! BAKAAAA!"

Akane sembra davvero infuriata, si volta di scatto coi pugni serrati e comincia a correre svoltando infine in fondo alla via, e io la perdo di vista.

Non capisco, si può sapere che le ho fatto questa volta?! Bè, che vada da sola allora! Non ho intenzione di rincorrerla per scusarmi, non la sopporto quella isterica! Uff, e scommetto che è capace di mettermi il broncio per giorni, inoltre non ho avuto ancora il tempo di versarmi dell'acqua calda addosso per tornare al mio aspetto originale.

Sto aprendo il termos del tè recuperato dalla cartella quando vedo qualcosa luccicare sulla strada e la raccolgo.

"E questo, come ci è finito qui?" mi domando a voce alta.

Si tratta dell'anello che voleva darmi un attimo fa Happosai e che Akane chiedeva di avere insistentemente. Che fortuna, così glielo potrò riportare, anche se quella storia che sia un regalo della sua amica non mi ha ancora convinto.

Grazie a questo anello, forse potremmo fare pace…

In lontananza, sento gli ultimi rintocchi dell'orologio della scuola, infilo l'anello in tasca e mi affretto per raggiungere l'entrata, prima che il cancello si chiuda.

 

"Ranma vieni a giocare?"

"Sì, finisco di mangiare e arrivo"

Mi siedo per terra, contro il tronco di un albero che si affaccia sul campo da calcio della scuola e scarto un panino comprato alla mensa. Oggi Akane non ha voluto unirsi a me nell'intervallo per fare merenda, e la cosa da un lato mi tranquillizza, perché così sono sicuro di evitare un'indigestione causata dai suoi "manicaretti", dall'altro mi rattrista, perché mi rendo conto che è ancora arrabbiata. Sto pensando di saltare la partita per andare a cercarla ma poi mi ricordo di una cosa, quindi metto una mano in tasca in cerca dell'oggetto.

Questo anello…Perché mi incuriosisce così tanto? Forse perché sembra quasi…magico?

Lo rigiro tra il pollice e l'indice, infine lo infilo al mignolo, l'unico dito a cui mi sta, ovviamente se sono in versione maschile. Lo guardo bene e solo ora noto che ha una perla bianca. Metto le mani dietro la testa e mi distendo sull'erba.

"Uff, vorrei sapere perché Akane ci tiene così tanto a questo coso"

Improvvisamente sento uno strano formicolio, mi alzo di scatto e poi vedo apparirmi davanti un mostro.

"AAAH! UNA MUMMIA!!!"

"Mummia a chi?!" mi colpisce in testa Obaba col suo bastone.

"Ahi…si può sapere che ci fai tu qui a scuola?" le domando massaggiandomi la testa.

"Non lo so, so solo che devo raccontarti una storia…"

"Eh? Da quando sei una cantastorie tu?"

"Futuro marito!!!" mi interrompe lei con un tono che non accetta repliche, sottolineandolo con un'altra bastonata "Sta bene attento a quello che sto per raccontarti!"

"Va bene…" dico rassegnato, dando un morso al panino.

Obaba chiude gli occhi come se volesse far riaffiorare dalla mente un ricordo molto lontano nel tempo, poi fa un respiro profondo e comincia a parlare.

"Secoli fa, in un tempo remoto, in un villaggio sperduto della Cina, gli abitanti erano minacciati da un uomo potente e temuto, non perché fosse forte, ma perché era il possessore di un immenso tesoro…"

"Davvero?" chiedo indifferente.

Obaba apre gli occhi e guarda in lontananza, fissando un punto indefinito.

"Negai no Sinzyu, la Perla del Desiderio, era questo il suo tesoro. Non era una perla qualunque, poiché aveva uno straordinario potere: quello di essere in grado di avverare qualsiasi desiderio. Bastava tenerla nella mano e desiderare qualcosa ad alta voce e in un attimo, la perla emanava la sua energia e il desiderio veniva esaudito. La Negai no Sinzyu venne congiunta presto a un anello per essere portata con sé più facilmente"

"Aspetta un attimo…" dico lanciando un'occhiata alla mia mano "mi stai dicendo che questa perla è legata a un anello?"

"Esatto…" risponde lei "e nel villaggio scoppiò così il caos: ogni abitante era logicamente interessato ad entrare in possesso dell'anello e spesso si arrivava ad uccidere i propri amici o gli stessi familiari!"

"Ma scusa, non potevano passarselo semplicemente di mano in mano una volta che ciascuno aveva realizzato i propri desideri?" chiedo lanciando l'involucro di carta del panino in un cestino.

"No, perché purtroppo la perla aveva un grande difetto. Il possessore non doveva assolutamente separarsi dall'anello perché in quel caso l'effetto dei desideri fino a quel momento espressi sarebbe svanito. Oro, gioielli, fama e fortuna, una volta separati dall'anello, se ne andavano con esso. Ma ben presto avrebbero scoperto che la Negai no Sinzyu, non solo causava guerre e odio tra la gente, ma era anche portatrice di una tremenda maledizione…"

"Sarebbe a dire?" le domando curioso.

"Devi sapere che, mano a mano che un desiderio veniva espresso, la perla dell'anello si colorava di una tonalità più scura, tanto che se avesse raggiunto il limite massimo e assunto il colore nero, avrebbe portato alla morte del suo ultimo possessore. Di conseguenza, tutti persero interesse nell'oggetto magico ma allo stesso tempo mortale, nessun altro ambì ad entrare in possesso dell'anello, e infine, gli abitanti del villaggio se ne liberarono, non se ne seppe più nulla, e non c'è anima viva al mondo che sia a conoscenza del luogo in cui l'anello sia finito…"

Obaba sposta lo sguardo su di me, fa un altro respiro profondo, infine aggiunge qualcosa, preoccupata.

"Ranma, non so cosa mi abbia spinto fin qui a raccontarti tutto questo, ma ho una brutta sensazione e spero solo…che di qualsiasi cosa si tratti, starai attento, e qualunque cosa succeda, vieni subito da me a dirmelo, intesi?"

"Intesi" le rispondo, ma prima di lasciarla andare le chiedo "Dimmi vecchia, non è che quel villaggio di cui mi hai parlato era il tuo?"

"Bè…" dice lei allontanandosi sul suo bastone "quel villaggio, era il mio villaggio".

 

E' passata l'ora di cena e sto dirigendomi in palestra per allenarmi. Voglio anche scusarmi con Akane che non mi ha rivolto la parola per tutto il giorno, e anche se in fondo credo sia la solita esagerata, desidero riappacificarmi con lei.

"Akane?"

"Cosa vuoi Ranma?!" mi chiede infastidita, mandando in frantumi una fila di mattoni.

"Ecco…io volevo…"

"…chiederti scusa?" finisce lei, ironica.

"Io…"

"Non sei stanco, Ranma? Ogni santo giorno la storia si ripete: litighiamo, tu vieni a chiedermi scusa, e io dimentico tutto. E il giorno successivo? Si ricomincia da capo!!"

"Ma insomma, cosa vuoi che faccia?! Se non fosse per me col cavolo che faremmo pace!!"

"Nessuno ti obbliga a venire qui a chiedermi scusa!!"

"E tu?! Possibile che non capisci mai quello che…e poi io non lo faccio apposta a litigare!!"

"Davvero?!"

"Davvero!!"

Sia Akane che io rimaniamo in silenzio, respirando affannosamente, arrabbiati. Poi, senza preavviso, Akane comincia a sferrarmi calci e pugni, che facilmente evito.

No, non voglio essere venuto qui inutilmente, non voglio che, una volta averla battuta, lei continui ad evitarmi. Senza di lei, senza la sua vicinanza, io soffro terribilmente…Ma poco importa, tanto che provi o no qualcosa per quella testarda, la situazione non cambierà mai.

Un momento…

L'anello…

Potrei fare giusto una prova per vedere se funziona davvero.

"Akane! Desidero che tu vinca!" dico risoluto.

"Mi prendi in giro?!" risponde lei furibonda.

Sento un formicolio alla mano, e deduco che è l'anello che fa il suo dovere. Akane non è mai riuscita a battermi, di conseguenza questa è una buona occasione per capire se oggi a scuola la vecchia mi ha raccontato solo una bella storiella.

Akane mi sembra la stessa, i suoi movimenti sono sempre troppo lenti e i suoi colpi troppo deboli. Poi sento che c'è qualcosa che non va, la mia testa comincia a girare. Akane riesce a colpirmi, ma non perché è diventata più forte lei, ma perché sono diventato più debole io! Mi sento improvvisamente senza forze e non riesco a scansare il suo calcio che mi manda rovinosamente al tappeto. Mi metto una mano alla testa cercando di placare il dolore e Akane vedendomi in questo stato si è preoccupata e mi si è avvicinata.

"Ranma!"

Dunque l'anello funziona, non può essere una semplice coincidenza, Obaba non mi ha mentito!

"Non è niente…" dico rialzandomi e sentendo il dolore andare subito via, così come mi è venuto.

"Vuoi che ti…" comincia lei con l'intenzione di darmi una mano a camminare, ma inciampo e cado disteso sul pavimento di legno della palestra, direttamente addosso ad Akane.

Scuoto la testa cercando di riprendermi dalla caduta, e mi accorgo della situazione in cui mi sono cacciato. Se non mi levo immediatamente rischio di beccarmi uno schiaffo che mi lascerà il segno per anni! Ma io sento che non ho la forza per muovermi, sono paralizzato e il mio corpo non risponde al cervello.

Akane è imbarazzata, anche lei non osa muoversi e mi guarda dritto negli occhi, così come sto facendo io. La tentazione è forte, Akane è troppo vicina e non riesco a permettermi di ragionare lucidamente; inoltre ho un piccolo aiuto a portata di mano, o meglio, a portata di dito, ma c'è una vocina che continua a ronzarmi fastidiosa nella testa e dice "Akane si ritrarrà, lascia perdere Ranma!". Non so se lei sia spaventata o se abbia capito quello che ho intenzione di fare, ma io devo decidermi, o perderò un'altra occasione.

"Vorrei…" dico raccogliendo il coraggio, con i battiti del cuore che accelerano un istante dopo l'altro.

Il timore però mi assale, perché ho paura che possa succedere come l'altra volta, sul tetto, e io non posso rischiare ancora così, potrei non riuscire a riprendermi più da un altro simile colpo!

No, è inutile, non ce la faccio…

Mi rialzo e mi muovo verso l'uscita della palestra, maledicendo cento, mille volte la mia insicurezza. Forse dovrei desiderare di avere più coraggio invece che stare a incolpare la mia maledizione, perché il mio vero fallo è il fatto che non sono in grado di esprimermi come voglio! Basterebbe solo dire…

"Ranma…"

Akane mi ha preso la mano, e io mi volto confuso a guardarla. Lei chiude gli occhi e sento il cuore mancarmi di un battito.

Ma allora lei…

Forse non ho mai capito niente, non l'ho mai capita veramente! Che Akane…senta lo stesso per me?

Mi mordo le labbra, indeciso. Vedo lei, il suo dolce viso, la mia mano ancora nella sua e sento che non posso resistere, non ha senso.

Colto da un impulso improvviso, la stringo forte a me in un abbraccio.

Akane è così vicina che mi sembra un sogno. Sento il profumo inebriante dei suoi capelli, il calore del suo corpo stretto a me, il suo volto a pochi centimetri dal mio, la sua bocca che mi invita a sentirne il sapore. Faccio scivolare le mani lungo la sua schiena e la cingo per i fianchi. Poi, l'attiro a me e m'impossesso delle sue labbra.

Da sempre ho tentato di trovare le parole per dirle quanto la amassi. Spesso ho finto indifferenza, l'ho allontanata da me in qualunque modo, sia per mezzo di insulti che rinnegando quello che invece sentivo per lei. Ma ora ho finalmente capito che, dopotutto, bastava semplicemente farglielo capire in qualche modo.

Mi distacco rinsavito e lascio la sua mano. Akane mi guarda negli occhi, cerca di cogliere qualcosa nel mio sguardo che la rassicuri, che le faccia forse capire che quello che ho fatto non è stato un attimo di follia, ma un momento desiderato da tanto tempo.

Senza dire una parola, indietreggia stringendo una mano al seno, si volta rossa in viso e scappa via.

Anch'io porto una mano al petto per sentire i battiti del cuore. Mi inumidisco le labbra ripensando alla sua bocca sulla mia, e mi torna la voglia di lei. Non so se tutto questo cambierà qualcosa tra me e Akane, ma sento che per renderla felice…mi manca solo una cosa.

Guardo l'anello che porto al mignolo e lo osservo per un po’. Deglutisco a fatica, ripensando alla maledizione della Negai no Sinzyu, che per ora risplende di un bianco puro. Poi, rifletto se utilizzarla. Dopotutto, il pericolo sussiste quando il colore della perla è nero, quindi dovrei essere sicuro nell'esprimere questo mio ultimo desiderio.

 

"Akane Tendo e Ranma Saotome! Se non siete interessati alla lezione andate a farvi un giro in corridoio!!" ci sgrida il professore.

Akane impugna un secchio per ciascuna mano e io la imito, appoggiandomi al muro vicino alla porta dell'aula da cui siamo stati appena cacciati.

"Chissà perché, da quando vieni a scuola con me, vengo sempre messa in punizione…"

"Molto simpatica…"

Akane mi sorride divertita, e mi accorgo che è la prima volta che la vedo così. Anzi, in realtà tutta la giornata è cominciata in un modo impensabile, fin da stamattina.

Abbiamo percorso la strada da casa a scuola senza litigare, io non camminavo sulla staccionata come faccio solitamente e così Akane mi si è potuta affiancare. Spesso capitava che il mio braccio toccasse il suo per la vicinanza, ed era una sensazione molto piacevole, mi sentivo quasi estasiato. Inoltre mi sono reso conto che i momenti in cui io e lei stiamo insieme sono tanti, e sono stati sempre tutti inutilmente sprecati.

"Akane?"

"Sì?"

"Volevo sapere se…ecco…se quel giorno in cui mio padre mi ha presentato a te, Nabiki e Kasumi, se quel giorno avessi avuto il mio vero aspetto maschile, se quel giorno non ti avessi poi incontrata…" mi fermo arrossendo e poi proseguo "in bagno, tu credi che…che…noi due avremmo potuto…prendere il nostro fidanzamento in maniera diversa?"

Ora tocca ad Akane arrossire.

"Ma Ranma che domande mi fai!!"

"Semplice curiosità, ecco…" mi giustifico imbarazzato.

"Bè…forse…forse sì" mi risponde abbassando la testa, nascondendo gli occhi dietro la frangia blu.

"Anche se rimani un maschiaccio senza sex-appeal?" le chiedo punzecchiandola.

"STUPIDOOOOOO!!!!" urla lei arrabbiata, bagnandomi completamente con un secchio d'acqua.

Ed ecco che è arrivato il momento tanto atteso in cui curioso osservo la sua reazione.

Akane sembra inizialmente dubbiosa, poi pensierosa, infine meravigliata e poi quasi sconvolta.

"Ma Ranma!! Tu sei rimasto uomo!!"

"Esatto!" le dico impettito.

"Come…come hai fatto?" mi domanda, toccandomi il petto.

"Ecco è un segreto, eheh! Comunque non c'è bisogno che mi esamini così…" dico facendole notare che mi sta tastando un po’ troppo.

"Scusa!" risponde facendomi la linguaccia "Ma insomma, ci sarà una spiegazione logica no? E l'effetto durerà per qualche giorno, qualche mese?"

"Per sempre!"

Già, per sempre, o almeno finché terrò l'anello con me. E adesso che la mia vita ha preso un altro verso, adesso che sono riuscito a far capire ad Akane quello che provo per lei, e che sono tornato un uomo "intero", potrei trovare finalmente il coraggio per farmi avanti e acconsentire a…

"Sono felice per te!!" gioisce Akane, sfoderando uno dei suoi sorrisi più belli.

Stringo un pugno con grinta e rivolgo lo sguardo fiero dritto davanti a me.

"Da oggi posso finalmente fare tutto quello che la mia maledizione mi ha sempre impedito!"

"È fantastico Ranma!" dice Akane battendomi le mani "Perché non lo dici anche a tuo padre e agli altri così possono ritornare normali come te?"

"Questo non è possibile purtroppo…"

"E perché?" mi domanda perplessa.

"È un segreto, te l'ho detto!" cerco di deviare.

"Eppure non…" comincia a dire lei, ma poi si interrompe prendendomi la mano alla quale porto l'anello.

"Ehm…vedi, volevo restituirtelo ma poi…"

"Tu hai utilizzato questo anello per tornare normale, vero?" mi chiede quasi turbata.

"Sì, conosci anche tu il suo potere?!"

Akane non mi risponde e rimane in silenzio per un po’.

"L'hai usato anche…"

Capisco immediatamente a cosa si riferisce e prontamente blocco i suoi pensieri.

"No! Ieri sera no, credimi!"

Akane fa un respiro di sollievo, poi la guardo colto da un improvviso dubbio.

"Dimmi Akane…Se questo anello era tuo, vuol dire che l'hai usato anche tu, giusto?" deduco.

"Bè ecco…" balbetta lei.

"E che cosa hai desiderato?" insisto.

"Ehm…i-io…"

Attendo curioso la sua risposta ma sfortunatamente la fine dell'ora e gli studenti che escono dalle aule ci interrompono, e Akane ne approfitta salutandomi e allontanandosi di fretta, con la scusa che deve andare ad allenarsi per una partita.

 

"Cosa vuoi Ran-chan?"

"Fammi una Special!" dico già pregustando la delizia che sta preparandomi Ukyo.

Ho deciso che l'anello sarà il mio sigillo, come lo era del codino il baffo del drago. Comunque mi sono ripromesso una cosa: non lo utilizzerò per altri desideri, mi basta essere un uomo e poi non voglio rischiare la morte per cose futili, anche perché tutto quello che mi interessava avere ora ce l'ho!

"Ran-chan, cos'è quello?" mi chiede Ukyo indicando l'anello che porto al dito.

"Oh, niente d'interessante! Eheh!" rispondo con una risatina nervosa.

"Kami…non sarà un anello di fidanzamento ufficiale?!! È così Ran-chan?! Stai per sposare Akaneeee!!!"

"M-ma cosa vai a pensare!! E' un semplice anello, tutto qui!!" le rispondo rosso in viso.

"E' LA NEGAI NO SINZYU!!!!!!"

"AAAAAAAH!!!! UNA MUMMIA!!!" ci ritroviamo a urlare spaventati Ucchan ed io.

"Ma allora è un vizio!" ci rimprovera Obaba colpendoci col suo inseparabile bastone.

"Vecchia, che ci fai qui?" domando massaggiandomi per l'ennesima volta la nuca.

"Cos'è la Negai no Sinzyu?" chiede Ukyo imitandomi.

"Futuro Marito!! Mi ero raccomandata che mi avresti detto tutto se ti fosse successo qualcosa!"

"Eheh…scusa!" cerco di farmi perdonare.

"Quell'anello è pericoloso, devi darlo a me!"

"Mi spiace vecchia, mi serve!"

"Tu non capisci che potresti farti solo del male!"

"E tu non capisci che se me ne separo tornerò a trasformarmi in donna! E poi ti prometto che non lo utilizzerò più, ok?"

"Sei sicuro di quello che dici? Non hai altri desideri da chiedere?!"

"Certo! Fidati Obaba, con me è come se fosse in cassaforte! Ahahahahah!"

"Uhm…Fatemi capire, questo anello può far avverare un desiderio?" domanda Ukyo mostrandoci l'anello nel palmo della sua mano.

"AAAAAAH! Come hai fatto a prenderlo!!!"

"In cassaforte eh?" dice Obaba socchiudendo gli occhi "Comunque quell'anello è capace di far avverare tutti i desideri che vuoi, ma è pericoloso, ANZI MORTALE!!!" urla minacciosa.

"Ho i timpani distrutti!" dichiaro in lacrime.

"Ma se è mortale allora perché Ranma è riuscito ad esaudire il suo desiderio?"

"Perché la perla è mortale se diventa nera" le spiego riprendendomi l'anello e infilandolo al dito.

"Quindi Ranma è tornato normale?" dice Ukyo versandomi dell'acqua fredda in testa.

"Ora non più, perché mi hai sfilato l'anello!" rispondo, sentendo che la tonalità della mia voce non è femminile, così mi guardo e mi accorgo meravigliato che nonostante tutto sono ancora un ragazzo.

"Dimmi Obaba, come mai sono ancora uomo, pur essendomi separato dall'anello?"

"Semplice, l'effetto dei desideri non svanisce immediatamente, ma nell'arco di una giornata"

"Vale a dire, quando mi sveglio domattina, torno a trasformarmi in donna?"

"Esattamente…"

"E tu restituisci il malloppo!" minaccio Ukyo che mentre ero distratto si è rimpossessata del gioiello.

"No! Anch'io voglio realizzare il mio desiderio!" replica lei.

"Ma è pericoloso!" dice la centenaria amazzone agitando il bastone.

"E può portare alla morte!" confermo io.

Poi Obaba ed io ci guardiamo in faccia e ci accorgiamo che stiamo parlando alla mia Okonomiyaki Special.

"UCCHAN TORNA QUI!" urlo lanciandomi fuori dal locale alla sua ricerca.

"Devi recuperare la Negai no Sinzyu, Ranma!" mi avverte infine Obaba, dall'entrata del ristorante.

 

Percorro poca strada e raggiungo facilmente Ukyo che sta correndo verso la scuola. Un momento, questo pomeriggio c'è una partita di pallavolo, non ditemi che Ucchan ha intenzione di…

"E adesso prova a prendermi Ranma! Ahah!" dice la ragazza vittoriosa infilandosi nello spogliatoio femminile.

"Oh no!!!" mi dispero intanto io, pensando velocemente a un modo per cavarmela.

"Ukyo?" sento domandare Akane dall'interno.

Come, c'è anche Akane? Ci mancava solo questa! Accidenti, come faccio adesso?! In questi casi mi sarebbe stato utile trasformarmi in donna per entrare indisturbato nello spogliatoio!

"RANMA! PREPARATI A MORIREEEEEEE!!!!"

"Ryoga? Capiti proprio al momento giusto!!" dico bagnandolo con l'acqua fredda e lanciandolo nello spogliatoio "Recupera l'anello che tiene in mano Ukyo e ti prometto che ti farò avere un appuntamento con Akane!"

"Gruuuuunnnnnnfff!!!!" fa il maiale nero atterrando malamente nella stanza.

"Ooooh! Ma che bel porcellino! Ma questo non è il tuo, Akane?" dice una ragazza.

"P-chan! Che ci fai qui? Povero piccolo, stai sanguinando dal nasino!"

Mi appoggio con la testa alla porta per ascoltare e assicurarmi che Ryoga faccia il suo dovere, quando sento una risata.

"Ahahahah! Ci credo, questo maiale è Ryoga!"

"Come hai detto Ukyo?"

"Massì! Non lo sai? P-chan in realtà è…"

"Gruuuuunnnnfffffff!!!!" fa P-chan attaccando Ukyo e saltando un secondo dopo dalla finestra dello spogliatoio.

"P-CHAN!!!" urla Akane.

"IL MIO ANELLOOO!!!" grida Ukyo.

P-chan mi corre incontro e mi consegna l'anello. Gli verso dell'acqua calda addosso per farlo tornare alle sue normali sembianze.

"IDIOTA! Perché non mi avvisi prima di lanciarmi in uno spogliatoio pieno di donne mezze nude eh?! Inoltre c'era anche Akane!!" mi urla contro imbarazzato, ma io non lo ascolto perché sto ridacchiando spiritato.

"Ahahahahah! Finalmente grazie a questo anello potrò desiderare un'altra volta di restare un uomo per sempre! E questa volta nessuno riuscirà a portarmelo via!!"

"Cosa?! Quell'anello può farmi tornare normale?! DAMMELOOOOOOO!!!!!" dice Ryoga buttandomisi addosso.

"Prendilo se ne sei capace!!!" lo evito infilando l'anello al dito e cominciando a scappare.

"RANMA! VIGLIACCO TORNA QUI!!!"

"RAN-CHAN! RESTITUISCIMI L'ANELLO!!!" urla la mia amica d'infanzia unendosi al mio avversario, ed entrambi infuriati, mi scagliano contro la spatola e l'ombrello nel tentativo di fermare la mia fuga.

"E va bene, prendete!" dico lanciando loro una rondella.

"E' MIOOOOOO!!!!" litigano i due nel tentativo di impossessarsene, lasciandomi tranquillo di tornare a casa al sicuro.

 

E' mattina, gli uccellini cinguettano allegramente. Mi sveglio, mi stiracchio, e faccio un sorriso che lascia perplesso mio padre, che mi guarda come se fossi matto. Ma che m'importa! Tanto ormai Ranma Saotome, unico erede della scuola di combattimento di arti indiscriminate, è finalmente riuscito a diventare un virile, prestante, ragazzo…COL SENO?!

"SVEGLIA DORMIGLIONE!!!"

"Dov'è l'anello!!!"

"Te lo faccio vedere subito!" dice Akane afferrandomi per il codino e trascinandomi giù per le scale "Nabiki deve averlo preso e ha organizzato una specie di asta giù in giardino, è orribile Ranma!!!"

"Na-bi-ki?!"

"Sì! E sai che se il segreto dell'anello lo sa Nabiki, lo sa tutto il Giappone!!"

"E' la fine!!!" dichiaro disperato.

Mi affaccio in giardino insieme ad Akane e la scena che mi si para davanti agli occhi mi lascia senza fiato.

"Bene! Chi è il prossimo? Si facciano avanti le offerte!" dice sorridente Nabiki.

"Vorrei diventare giovane!" parla un vecchietto "Offro 10000 yen!"

"Prego!"

Nabiki infila l'oggetto magico al dito del vecchio, gli fa ripetere il desiderio, ritira il denaro e contemporaneamente l'anello, tirandolo a sé attraverso un nastro collegato alla sua mano, in modo che nessuno possa portarselo via.

"Evviva, come sono bello!"

"Ricordi, l'effetto dura un solo giorno! Se desidera qualcos'altro domani basta portare altri soldi!" avvisa Nabiki.

"Tocca a me!!! Voglio un appuntamento con Akane Tendo e la ragazza col codino! Offro 20000 yen!" dice Kuno.

"Ecco a te!"

"E io voglio that my students si inginocchino ogni volta che they meet me!" fa il preside.

"Come desidera!"

"Voglio un appuntamento con Ran-chan!" chiede una ragazza con la spatola.

"Voglio riuscire a fare la mia dichiarazione ad Akane!" urla un ragazzo incappucciato dal canino sporgente.

"Un bacio dal mio adorato Ranma! Uhuhuhuhuhuhuh!" ride Kodachi sparpagliando petali neri per tutto il giardino.

"BOBO!" dice un panda mostrando un cartello con su scritto 'VOGLIO MANGIARE A SBAVO PER TUTTA LA VITA'.

"Wow, che guadagno! E questo è solo l'inizio!"

"Nabikiiiiiiii!!!!!" la sgrida Akane parandolesi davanti.

"Ma scusa, non facevi prima a desiderare di diventare ricca?" le domando riprendendomi dallo shock.

"Ma così è molto più divertente, no?"

"Naturalmente!" scuoto la testa rassegnato.

"Bè…quasi quasi…vorrei diventare una brava cuoca, 3000 yen ti bastano sorellina?"

"Per te c'è lo sconto speciale siccome sei mia sorella!"

"Evviva!" saltella gioiosa la minore delle Tendo.

"Ma Akane…"

"Eheheh!" mi risponde grattandosi la nuca, quando noto che la perla dell'anello che sta tenendo in mano è diventata troppo scura…quasi…NERA!

"Fermati Akane!! Non possiamo più usare l'anello!!"

"Perché?" mi chiedono all'unisono le due sorelle, inconsapevoli del rischio a cui vanno incontro.

"Se la perla dell'anello divenisse nera, sarebbe la fine per chi esaudisce il desiderio!!"

"Scherzi?!"

"E' così purtroppo!"

"Uhm…Ma la perla non è ancora nera…"

"Nabiki…dammi l'anello da brava…"

"Non sono mica matta"

"Nabikiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!"

"FELMI TUTTI!!!" annuncia una voce in lontananza, frenando la sua bicicletta.

"Shampoo?!" dico spostando subito lo sguardo sull'amazzone.

"Restituitemelo, quell'anello è mio!"

"Sì, ha ragione Ranma!" mi confessa Akane agitata "Io ho trovato l'anello un giorno qui in giardino, ma appartiene a Shampoo che lo aveva perso!"

Intanto qualcuno tra la folla si rivolge infuriato alla cinese.

"Se vuoi l'anello devi partecipare all'asta come tutti gli altri!"

"Sìììììì!!!!" si uniscono a lui tutti i presenti.

Shampoo ignorando tutto e tutti con uno scatto raggiunge Nabiki, ma io intuisco le sue intenzioni e la precedo impossessandomi dell'anello.

"Scusa Shampoo, ma questo lo devo tenere io per tornare normale!"

Subito dopo mi sento le gambe tremare.

"Miauuuuuu…" fa una gatta col pelo bagnato, avvicinandosi minacciosa.

"Ga-ga…ga-ga…ga-gattoooooooo…"

Senza darmi il tempo di reagire, Shampoo mi salta addosso e io faccio cadere l'anello.

"Oh no!" dice Akane accorrendo in mio aiuto.

"QUELL'ANELLO DEVE ESSERE MIO!!!" ci si accalca addosso una massa di persone indemoniata.

Mentre cerco di staccarmi la gatta dalla faccia per recuperare il controllo, una voce familiare mi fa rabbrividire, e mi preparo al peggio.

"Questo lo prendo io!" dice Happosai esultante saltando subito dopo sul tetto del dojo.

"Dannazione!" impreco contro di lui.

"Oh-oh, adesso sì che siamo nei guai!" dichiara Nabiki.

"Guarda che è colpa tua!" la rimprovera Akane, mentre la sorella fischietta indifferente.

"E ora preparatevi gente!" urla il vecchio infilando l'anello a una mano.

Intanto un fulmine squarcia il cielo.

"Desidero…"

Accidenti, devo intervenire! Ora quello che mi preoccupa non è il fatto che la perla è quasi nera e il vecchio potrebbe morire, anzi, sarebbe una benedizione del cielo. Ciò che mi spaventa è il pensiero di quello che Happosai potrebbe desiderare! Questa sì che è una terribile sventura!!!

"FERMATELOOOOOO!!!!" urlo alla folla che senza farselo ripetere due volte mi segue cercando di raggiungere il tetto, chi arrampicandosi, chi saltando.

"Illusi! È troppo tardi!!!"

Happosai fa per un momento una faccia pensierosa, e infine batte deciso un pugno sul palmo della mano.

"Desidero…Desidero che…che tutte le ragazze mi consegnino immediatamente la loro biancheria!!!"

"AAAAAAAAAAHHH!!!" urlano decine di donne che incapaci di controllare il loro corpo si sfilano reggiseni e mutandine.

"Poi desidero diventare l'uomo più amato dalle fanciulle! Poi desidero vivere per sempre con Akanuccia, e poi…e poi…"

"Qualcuno lo fermi!!!" urlo disperato mentre tengo Akane bloccata che contro la sua volontà vorrebbe denudarsi.

"BASTA!!!" grida all'improvviso una vecchia colpendo in testa Happosai.

"Ahia!!"

"Dammi quell'anello!" gli ordina Obaba consegnandogli il suo reggiseno.

"Che schifo!!!"

"Non è colpa mia!" si giustifica lei.

Intanto mi fermo ad osservare la scena e ridacchiare divertito.

"Come hai osato?! La mia vendetta sarà implacabile!!"

"Idiota! Guarda il colore della perla!"

"Eh?" dice Happosai esaminando la perla attaccata all'anello.

"Hai visto?! Per colpa tua è diventata nera! Questo vuol dire che il prossimo desiderio che sarà espresso ucciderà colui che possiede l'anello!"

"Cooosa?!!" urla Happosai sfilandosi subito l'anello "Allora prendilo tu!!"

"AAAH!" si spaventa Ryoga ritrovandosi l'anello tra le mani "Perché non lo prendi tu invece?!" dice lanciandomelo.

"Neanche per scherzo! Prego è tutto tuo!" faccio passandolo velocemente a Kuno.

"Sorella, ti spetta di diritto!"

"No, grazie fratello, piuttosto lo passo a te Akane!"

"Mi fa piacere, ma preferisco donarlo a te Ukyo!"

"Non lo voglio più! Prendilo tu Ran-chan!"

"Di nuovo?! Ho detto che te lo regalo!"

"E' tuo!!"

"No è tuo!!"

Mentre l'anello viene passato di mano in mano come fosse incandescente, il giro si chiude su di una ragazza che impugna una teiera gocciolante.

"Io chiedelò il mio desidelio, non m'impolta di molile!"

"Cosa? Sei impazzita?!"

"Non celcale di felmalmi bisnonna!" dice di rimando lei e cominciando a scappare.

"SHAMPOOOOOOOO!!!!!!" urlo inseguendola, mentre gli altri mi stanno dietro abbandonando il giardino.

 

L'ho persa di vista e non ho idea di dove sia. La cerco in ogni via, in ogni angolo, ma non riesco a trovarla. Dove si sarà cacciata? Non può essere andata lontano! Devo trovarla assolutamente prima che faccia qualche pazzia!!

"Lanma…"

"Shampoo?!"

Sento la sua voce flebile e rotta dai singhiozzi, cerco di capire da dove provenga e infine trovo Shampoo appoggiata contro l'ingresso del Nekohanten, mentre triste si asciuga gli occhi dalle lacrime che le bagnano il viso.

Mi avvicino con delicatezza.

"Shampoo, ti prego, dammi quell'anello. Se dovessi realizzare un desiderio potresti morire, capisci?"

"Ma io…volevo solo chiedele che tu ti innamolassi di me…"

"Shampoo…" dico inginocchiandomi e alzandole il mento con l'indice.

"Lanma…" mi chiama con gli occhi lucidi.

Dopotutto, Shampoo ed io siamo molto uguali. Entrambi saremmo disposti a dare tutto per…la persona che amiamo…

"Se ti do l'anello, tu in cambio mi dai un bacio Ailen!"

"C'era da aspettarselo…" dico passandomi una mano sulla faccia.

"Non vuoi Ailen? Mi costlingelai a usale l'anello! Allora desidelo…"

"No aspetta!" la fermo, deciso ad accontentarla "Va bene Shampoo…"

"Oh Lanma…"

Shampoo chiude gli occhi e mi si avvicina, mettendomi le braccia intorno al collo e saltandomi in braccio. Chiudo gli occhi anch'io, mi avvicino per baciarla quando…

"RANMA!"

La voce di Akane mi fa sobbalzare e immediatamente mi allontanano da Shampoo.

Akane mi si avvicina e chiudo forte gli occhi sentendo già il dolore alla guancia, ma non arriva alcuno schiaffo. Riapro gli occhi stranito e vedo Akane con l'anello che sta infilando al dito.

"Akane non essere stupida!!"

"Sei tu lo stupido!!" dice lei cominciando a piangere.

Oh no…l'ho fatta piangere un'altra volta…

"Akane non…"

"TACI!!! Fino ad ora ti sei divertito a prendermi in giro, non è così?! Un bacio a me o uno a Shampoo, che ti importa?!"

"Ma che dici?! Ti sbagli!" la contraddico determinato, ma lei sembra non ascoltarmi.

"Ora, potrò finalmente desiderare quello che voglio, se non c'è altro modo…"

Vedo la bocca di Akane muoversi ma la voce è debole e non riesco a sentirla. Allora leggo sulle sue labbra e capisco che sta desiderando qualcosa…il suo ultimo desiderio…il suo ultimo…

"NO!!!" urlo raggiungendola e prendendola per le spalle.

Akane si ferma e abbassa lo sguardo.

"Ascoltami Akane…io non voglio che tu muoia!! Per me un bacio non vale l'altro, perché quella volta, se tu avessi potuto ascoltare il mio cuore, avresti capito che non desideravo altro! Ho sempre sperato di stare così con te, perché anche se litighiamo, anche se ti dico che non mi piaci, non è vero! Non è vero Akane, perché pur non avendolo mai detto, in realtà io…in realtà io ti amo! Lo capisci adesso?! Come devo dirtelo!!!"

Sento le lacrime scendermi copiose sulle guance, incontrollabili e incessanti. Ma non m'importa, so solo che la mia vita non avrebbe senso senza di lei. Se Akane dovesse morire, che senso avrebbe tornare un ragazzo normale, per chi lo dovrei fare, a chi dovrei dimostrare che sono pronto a tutto pur di vederla felice?!

Vedo Akane alzare lo sguardo verso il mio e sorridermi, e il suo sorriso, mi riscalda l'anima.

Akane sfila l'anello e lo lascia cadere. Con un colpo secco lo calpesto, mandando in mille pezzi la perla.

Poi, non sento più nulla intorno a me. Potremmo essere circondati da una platea, da decine di conoscenti, dai nostri amici, dai nostri genitori, ma quello che vedo e che sento è solo lei, soltanto Akane.

La stringo a me un'altra volta, e voglio farlo ancora, e ancora, e ancora, per il resto della mia vita, perché, adesso che so cosa si prova, non riesco più a farne a meno.

 

Fine

 

Per tutti i probabili dubbi che vi possono sorgere, eccovi le risposte:

  1. No, Ranma non è pazzo anche se sente le vocine in testa;
  2. Sì, anche Ranma ha la capacità di pensare pur essendo un maschio; (che femministaaaaaa ^_____^)
  3. Nessuno ha intenzioni suicide, vogliono solo fare scena.

 

Per il resto, spero che vi sia piaciuta e mi piacerebbe leggere il vostro giudizio.

Un ultimo ringraziamento per Mary_chan per il suo bellissssssssimo commento, che purtroppo ho letto a 2° capitolo ultimato, altrimenti credo mi avrebbe influenzato parecchio ^_^ e un saluto a tutti quanti, baci baci.

Giucchan.

  
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