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Autore: Snix 95    22/12/2012    2 recensioni
FanFiction puramente Heya ambiantata 4 anni dopo la fine delle riprese di Glee, ispirata al telefilm Pretty Little Liars.
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Heather Morris, Kevin McHale, Naya Rivera, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buonaseeera a tutti, ebbene sì, sono ancora viva!
Sopravvissuta (?) al 21 dicembre 2012 e alla montagna di compiti senza fine! Chiedo ancora scusa per l'enooorme ritardo ma la colpa è dei miei professori che si divertono a bombardarmi di verifiche ed interrogazioni ogni giorno :')
Anyway.. Non la tengo lunga, buona lettura! Ci si 'vede' in fondo alla pagina :)







Heather POV



Si rigirò tra le coperte, sbuffando. Era inutile non riusciva a prendere sonno, doveva assolutamete pensare a qualcosa da fare, non poteva lasciare che accadesse di nuovo, e questa volta era molto peggio, perchè si trattava di un altra persona, alla quale voleva molto bene. Scalciò le coperte facendole finire ai piedi del letto, senza preoccuparsi di poter svegliare Taylor alla sua destra. Sbuffò nuovamente, quando chiudendo gli occhi riniziò a vedere le immagini di quella serata..

FLASHBACK

Heather aprì gli occhi, disturbata da quegli irregolari sobbalzi sotto di lei, quella sera ricordava di essere stata ad una festa e di essere andata a dormire a casa di Naya, non ricordava di essere finita in un.. bagagliaio di un auto.

Vedeva tutto con colori psichedelici e sentiva i rumori ofuscati, una canzoncina allegra alla radio, che metteva i brividi per il contrasto che andava a formare con quella situazione così inquietante.

Provò ad urlare, ma dalla sua bocca non uscì nemmeno un piccolo suono. Il suo corpo ormai non rispondeva più ai comandi, Heather sospettò che l'avessero drogata e iniziò ad intuire chi potesse centrare con questa storia.

Cominciò a sentire le palpebre più pesanti e pian piano ricadde in un sonno profondo..


- - -


Appoggiò la testa alla superficie fredda e dura dietro di se, tentando di riprendersi dalle vertiggini. Vedeva tutto girare e non capiva dove si trovava.

Sicuramente non era più in macchina, quel giramento di testa le faceva uno strano effetto attorno a se, come se vedesse una decina di persone attorno a lei, tutte nella sua stessa posizione: gambe stese e busto appoggiato ad una superfice dura e fredda.

Chiuse gli occhi, incapace di reggere ancora quella situazione senza dare di stomaco. Dopo qualche minuto, sentì che pian piano l'effetto della presunta droga stava calando, così aprì nuovamente le palpebre per osservare il luogo circostante.

Quello che vide non la rassicurò molto. Anzi, tutt'altro.

Era cirondata da specchi, intere mura formate da specchi, sembrava un labirinto. Alcuni storpiavano le figure ed ognuno di loro rifletteva la figura di Heather ancora accasciata a terra.

Sentì la paura e il terrore invederla, dov'era? Come c'era finita lì?

Sì alzò a fatica cercando una via d'uscita, non sapeva dove si trovava ma sapeva per certo che non voleva passare un minuto di più dentro quel posto.

Vide un ombra proiettata negli specchi passarle accanto, e non ruscì a respingere un sussulto. 'E' arrivato il momento della resa dei conti' pensò
-So che sei qui!- gridò contro le pareti. Nessuna risposta.
-Veni fuori! Non nasconderti!- continuava a guardarsi attorno aspettando un movimento
-Vedo che l'effetto della droga sta diminuendo- una voce storpiata rimbombò tra le infinite pareti di specchi, mettendo a Heather i brividi
-Che cosa vuoi da me?- disse facendosi coraggio ignorando il cerchio alla testa
-Giocare un po'- un ombra sfrecciò tra le pareti
-Non ti basta assillarmi di messaggi e rovinarmi la vita?- sbottò tenendo d'occhio l'ombra misteriosa
-Credimi non ti sto rovinando la vita.. Non ancora per lo meno-
-Dimmi chi sei-
-Vuoi davvero saperlo?.. Se te lo dicessi dovrei ucciderti, e non rientra ancora nei miei piani- disse con un velo di pazzia nella voce
-Se stai cercando di spaventarmi sappi che sei fuori strada, e ora vedi di farmi uscire di qui- provai con la bocca impastata
-Heather, Heather, Heather, non fare la dura con me.. Entrambi sappiamo che non puoi ribellarti-
-So cose di te che non hai mai rivelato a nessuno, segreti impensabili..- continuò
-Le tue sono solo parole A.. E non mi spaventano-
-Sai Heather Morris, prima o poi mi stancherò dei tuoi modi di fare, e a quel punto tu vorrai non essere mai nata-  
-Tu non sai niente di me-
-Hai il coraggio di tenerti ancorata una persona che è innamorata di te da sempre, pur sapendo di non ricambiare per niente il sentimento-
-..E nel frattempo sei persa della tua migliore amica.. Ma lui questo non lo sa..Ti basta questo?-
-Tu non sai niente di me, A- ripetè
-Io so tutto di te, stronzetta- la voce si fece sempre più vicina e una figura si dipinse sugli specchi di fronte a lei: indossava una tuta nera con il cappuccio alzato, guanti in pelle nera e stivali neri. Neanche una piccola parte di volto si vedeva.

Fu un attimo e sparì. Facendo ritornare lo specchio a riflettere solo Heather, terrorizzata e colta da brividi e tremarella.
-Dimmi che cosa vuoi da me!- urlò la bionda
-Davvero non lo sai? Dovrai fare un sacrificio, se non vuoi che accada nulla di male a persone a cui tieni parecchio: lascia la tua attuale vita. Vai via con quello sciocco di Taylor, fingi di amarlo per tutta la vita, sposalo. Ma dimenticati di Naya, non cercarla mai più, non farti mai più vedere da lei, esci dalla sua vita-
-Non succederà mai questo!- gridò
-Sai, ho trovato divertente entrare a casa di Naya per rapirti.. Devo ammettere che migliorerei l'arredamento, ma la stanza da letto mi piace.. Potrei farci visita un'altra volta-
-Non toccare Naya!!- le gambe quasi le cedettero al solo pensiero della latina nelle mani di A
-Allora fai quel che ti dico, senza storie stronzetta- sentì una mano avvolgerle le spalle e portarle un fazzoletto sulla bocca.


FINE FLASHBACK




Heather si svegliò di colpo con il fiato corto e completamente sudata, si passò una mano sul viso bagnato e si mise a sedere sul letto sospirando.
Sentiva il cuore battere prepotente nel petto come se avesse appena corso chilometri su chilometri.

Lanciò un occhiata alla parte destra del letto osservando Taylor respirare profondamente, ancora nel mondo dei sogni.

Sospirò nuovamente. Era passata una settimana dal concerto di Los Angeles, e da allora non aveva passato nemmeno una notte di sonni tranquilli, quell'incubo continuava a tormentarla ogni notte senza darle tregua.

Continuava a sognare il suo incontro con 'A' avvenuto anni prima, realizzando sempre più che la possibiltà che Naya potesse vivere quelle sensazioni, che lei stessa aveva provato sulla sua pelle, non era tanto remota. Non sapeva come reagire, non sapeva come aiutarla, era tutta colpa sua se era in quella situazione, non avrebbe mai dovuto innamorarsi di lei.

Si allungo verso il comodino per disattivare la sveglia che sarebbe suonata di lì a poco e notò un particolare che, sicuramente, la sera prima non c'era.

Una foto di Naya mentre dormiva, con allegato un foglietto:

'Mi hai disobbedito.   --A'


Sentì una fitta allo stomaco, che le provocò un forte conato di vomito. Si sentì impallidire a quella vista, non poteva crederci, le tremavano le mani, le gambe e tutto il corpo. E ora come ora non riusciva a ragionare e non sapeva che fare. Ma da molto tempo quelle situazioni erano familiari, ed aveva imparato una cosa: era meglio parlarne.

E la cosa migliore da fare forse era andare da Zack.



***



Zack POV



Tamburellò nervoso l'indice sul tavolo di fronte a lui, si trovava nell'atrio della palestra nella quale Naya si stava allenando, come ogni giovedì e aspettava che terminasse la lezione per portarla, come programmato, a mangiare qualcosa.

Guardò l'orologio da polso, annoiato. La lezione era stata prolungata per chissà quale motivo, ma ormai era lì e non aveva senso andarsene. Si guardò intorno, osservando la stanza in cui si trovava, di fronte a lui c'era un'altra fila di sediolini come quello su cui era seduto in quel momento, appesi al muro foto e attestati, assieme a medaglie e trofei.

Sentì dei passi provenienti dal corridoio, erano veloci e agitati, corrucciò le sopracciglia quando si ritrovò davanti Heather.
-Cosa ci fai qui?!- esclamò il biondo
-Ti devo parlare-
-Non potevi avvertirmi per telefono? C'è Naya nella sala accanto!-
-E' urgente, dovevo vederti subito- disse impaziente
-Va bene, dimmi- concesse il manager
-Questa mattina ho trovato questa sul mio comodino- disse porgendogli la foto di Naya che nel frattempo aveva tirato fuori dalla tasca.
Il ragazzo ebbe più o meno la stessa reazione che ebbe Heather poche ore prima, quando la bionda gli passò il bigliettino allegato.
-Credi che abbia scoperto tutto?- domandò il biondo
-E che altre ipotesi ci sono?-

Il ragazzo si alzò dal sediolino e iniziò ad andare su e giù per la stanza, visibilmente preoccupato
-Io non posso più sopportarlo- disse la bionda
-Non ho intenzione di farmi prendere in giro un'altra volta. Tanto meno se ci va di mezzo Naya- continuò
-Cos'hai intenzione di fare?-
-Quello che non abbiamo avuto il coraggio di fare fin ora..-
-Hai intenzione di entrare in quella camera?! Heather è una pazzia!-
-Non sei obbligato a seguirmi. Ormai ho deciso e non puoi farmi cambiare idea-
-Heather per favore pensaci: non sai cosa puoi trovare in quella stanza.. Ma sicuramente non ci troverai mai A-
-Infatti non cerco A, cerco prove che lo incastrino. E lì ce ne sono-
-Tu non sai quello che fai..-
-Hai ragione, può darsi che non lo sappia, non so più niente. So solo che Naya non è più al sicuro nemmeno in casa sua- rispose la bionda avviandosi verso la porta d'ingresso
-Tanto lui scoprirà che siamo entrati lì e ce la farà pagare!- provò, ma Heather non lo calcolò
-Zack sei ancora in tempo per venire con me. Pensa a quello che potrebbe accadere a Naya, dobbiamo smettere di subìre in silenzio, non possiamo rimanere pedine nelle mani di A per sempre.. E' arrivata l'ora di reagire- il manager abbassò lo sguardo riflettendo sulle parole della ballerina, senza essere in grado di rispondere all'invito.


Naya POV




Come ogni giovedì pomeriggio Naya era in palestra ad allenarsi, seguiva quel corso da un anno, sotto consiglio di Zack, per tenersi in forma. Ma quel giorno proprio non riusciva ad applicarsi, la sua mente continuava ad essere affollata e faceva sì che sbagliasse tutti i movimenti, innervosendo l'allenatrice che la fece rimanere una mezzora in più.

Ne uscì più distrutta che mai, con gli addominali che urlavano dal dolore come tutto il resto del corpo. Prima di infilarsi sotto la doccia degli spogliatoi andò a controllare che Zack fosse ancora lì ad aspettarla.

Subito dopo aver aperto la porta dell'atrio notò un aria strana nella stanza, un silenzio surreale. Zack se ne stava seduto su un sediolino con le mani intrecciate tra di loro e lo sguardo perso sul pavimento di fronte a lui.

-Zack? Va tutto bene?- chiese preoccupata.
Nessuna risposta.
-Zack?- disse sedendosi affianco a lui, il ragazzo si riprese
-Cosa?- chiese
-Stai bene? Sei pallido- disse portandogli una mano sulla fronte
-Sì sto bene.. io- si fermò a contemplare il nulla
-Anzi no, non sto bene.. Ho bisogno di andare a casa. Rinviamo la cena?-
-C-certo.. Tranquillo, se hai bisogno di me chiamami- disse la mora osservando l'amico alzarsi e dirigersi verso la porta.


***




Heather POV



La ragazza comprese il messaggio silenzioso di Zack e si lasciò l'atrio della palestra alle spalle uscendo a passo svelto e dirigendosi alla macchina.

Aveva intenzione di andare in quell'hotel, da dove, avevano supposto, oltre ad essere il suo covo, A mandava i messaggi. Ma prima doveva passare da un'amico, perchè nonostante fosse sembrata fredda con il manger di Naya, lei aveva bisogno di una spalla, e l'unico che poteva aiutarla era Matt.

Salì sull'auto e sfrecciando per le strade di Los Angeles arrivò direttamente a casa del ragazzo, che prontamente la fece entrare in casa.

-Heather cosa ti porta qui?- chiese sorridente Matthew
-Devo chiederti un favore..-


Zack POV



Uscì in fretta e furia dalla palestra, lasciando Naya all'interno. Aveva riflettuto, e non poteva lasciarla andare da sola, inoltre nel suo discorso qualche filo di ragione c'era. Dovevano reagire.


Seguì la macchina di Heather per tutto il tempo, chiedendosi per quale motivo stesse andando verso la casa di Matt.


Heather POV


 
-Vuoi che ti porti qualcosa da bere?- chiese il ragazzo
-Ehm no grazie Matt, vado un po' di fretta e ho bisogno di parlarti- disse la bionda dirigendosi verso il salotto. Matt si affrettò a superarla
-Di che si tratta?- domandò posizionandosi di fronte a lei
-Di A..- Matt serrò la mascella in un espressione seria e preoccupata
-Che è successo?-
-Questa mattina ho trovato sul mio comodino questi- disse la bionda tirando fuori la foto e il biglietto.
Matt aprì la bocca per parlare ma fu sovrastato dal rumore della porta di ingresso, e in pochi secondi Zack entrò nel salotto.
-Zack?- esclamarono i due
-Ciao Matt, scusa l'intrusione-
-Credevo di averti lasciato alla palestra..- disse Heather
-Ho cambiato idea, vengo con te- i due si scambiarono uno sguardo di intesa
-Mi sono perso qualcosa?-
-Abbiamo deciso di andare a controllare la camera d'albergo una volta per tutte- rispose la bionda
-Cosa sperate di trovarci?- domandò scettico il moro
-Prove, contro di lui-
-Tzè, se pensate che A sia così stupido da lasciare prove in giro, siete completamente fuori strada..-
-Hai in mente qualcos'altro Matt?- domandò Zack irritato
-Certo che no. Dico solo che è un'idea inutile, Zack-
-Ha ragione Heather, ho riflettuto e non ho intenzione di rimanere con le mani in mano mentre A si prende gioco di noi-
-Resta il fatto che è un'assurdità, arrivare fino laggiù. Da quanto A vi perseguita? Non avete ancora capito che è sempre un passo avanti a noi? Non c'è speranza..-
-E allora tu resta qui, a fare niente, come tuo solito- Zack lanciò uno occhiataccia al moro e dopo aver preso per il braccio la bionda uscì dall'appartamento.

-Zack ma che fai?- si lamentò Heather cercando di liberarsi dalla stretta del biondo
-Sali in macchina, non voglio ascoltare le idiozie di Hodgson. Andremo noi là e troveremo qualcosa, ne sono certo-






Angolo autrice: Spero sia piaciuto il capitolo, mi hanno fatto davvero moltissimo piacere le recensioni dei primi due
:')
Come sempre quindi ringrazio chi legge, preferisce, segue, ricorda e soprattutto chi recensisce!
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo!
-Snix 95
  
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