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Autore: Ray_    23/12/2012    5 recensioni
1 Giugno,Londra.
Cosa c’ è di peggio di essere mandata in un campo estivo per tutta l’ estate?
Non so se sia il fatto di avere dei coinquilini,che peraltro sono completi sconosciuti, o condividere la propria abitazione. Sempre se così si può definire,più che altro è una casetta in puro legno formata da appena quattro stanze. Benché il campeggio in cui sto per arrivare è il “ NanaSea Campus ” ,ovvero il sogno di tutti gli adolescenti e non. L’ unico luogo in cui ogni giorno ci sono novità sullo svolgimento della giornata,formata da mille feste,ogni sera la discoteca viene coinvolta in qualsiasi iniziativa.
Perché sono stata costretta ad una figata del genere?
Semplice,i miei genitori hanno voluto sbarazzarsi della loro figlia ribelle per andare in vacanza.
Così mi sono ritrovata a fare le valigie in appena quattro giorni,senza poter contestare ed ora … beh,eccomi all’ aereo porto,a fare uno stupidissimo check in.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   1 Giugno,Londra.

    
Cosa c’ è di peggio di essere mandata in un campo estivo per tutta l’ estate?
Non so se sia il fatto di avere dei coinquilini,che peraltro sono completi sconosciuti, o condividere la propria abitazione. Sempre se così si può definire,più che altro è una casetta in puro legno formata da appena quattro stanze. Benché il campeggio in cui sto per arrivare è il “ NanaSea Campus ” ,ovvero il sogno di tutti gli adolescenti e non. L’ unico luogo in cui ogni giorno ci sono novità sullo svolgimento della giornata,formata da mille feste,ogni sera la discoteca viene coinvolta in qualsiasi iniziativa.
Perché sono stata costretta ad una figata del genere?
Semplice,i miei genitori hanno voluto sbarazzarsi della loro figlia ribelle per andare in vacanza.
Così mi sono ritrovata a fare le valigie in appena quattro giorni,senza poter contestare ed ora … beh,eccomi all’ aereo porto,a fare uno stupidissimo check in.
-Signorina può togliere il cappello? – chiede un uomo in divisa.
-Non ho droga. – sbuffo facendo come detto.
Prendo il mio zaino e mi avvio verso l’ imbarco,dove una hostess controlla i miei documenti.
Il campus si trova a Sidney,ma non è concesso uscire da esso.
Mi aspettano due giorni di viaggio,fortunatamente è volo diretto!
Guardo il biglietto: prima classe,posto E18;cavolo,non sono vicino alla finestrella,che disdetta.
Mi dirigo al mio posto,ci sono due ragazzi,uno biondo dagli occhi azzurri e un moro dagli occhi castani che è vicino alla finestrella.
-Ciao. – sussurra il moro sorridendomi.
-Ciao. – ripeto.
-Sono Liam. –
-Corinne. – dico stringendogli la mano.
-Signore e signori,vorremmo attirare la vostra attenzione su delle norme di sicurezza che il personale vi illustrerà. Vi auguriamo buon viaggio. – interviene una voce derivante dalla cabina,che presumo sia uno Stewart.
Li fisso senza capire nulla,meglio ascoltare un po’ di musica.
 
-Ehi,ehi. – mi sento scuotere una spalla.
-Sto dormendo. – rispondo.
-Ti hanno portato del cibo. – continua.
Sì,mi sono addormentata e non so per quanto tempo,fatto sta che era necessario.
Mi stiro le braccia e mi stropiccio gli occhi. – Per quanto ho dormito? –
-Ben tre ore. – dice il ragazzo,com’ è che si chiama … Liam?
Ancora assonnata,levo le cuffie e le poso nello zaino.
-Hai tanta fame? – chiedo guardando il biondo accanto a me.
-Giusto un po’. – risponde concentrato sul suo piatto.
-Se vuoi puoi mangiare tu questi,a me non mi vanno. – dico porgendogli dei dolci.
-Oh,grazie. – risponde felice.
Mangio qualcosa di quella specie di cibo che ho nel piatto.
-Come mai mangi poco? – chiede.
-Perché quest’ anno dovrei entrare nell’ esercito,e devo essere in forma.
-Ehi,salve. – ci interrompe un riccio.
-Ci conosciamo?
-Non ancora,ma presto ci conosceremo. Mi chiamo Harry e tu? – ride con un sorrisetto malizioso.
-Non t’ importa.
-Tosta la ragazza. – sussurra al suo amico moro dagli occhi azzurri. – Come và “ Non t’ importa ” ? –
-Se era un tentativo per provarci ti è andata male.
Mi alzo e vado al bagno,dove ne approfitto per darmi una sistemata,ho i capelli a pazza.        
 
Notte,o almeno dovrebbe esserlo,visto che con il fuso orario non si capisce un granché,fortunatamente è sempre aggiornato l’ orologio di bordo.
Sull’ aereo fa un freddo canino,anche se ci hanno portato ad ognuno coperte e cuscini. Estraggo la felpa rigorosamente nera e la indosso,sapevo già del clima,quindi sono preparata a tutto.
Oh cazzo,ma che è?
-Leggere turbolenze. – sbuffa Liam.
Chiudo gli occhi cercando di rilassarmi,ma mi sembra quasi impossibile dato che il biondo parla nel sonno. Credo che stia raccontando la giornata di oggi.
-Paura cioccolatino? – chiede il riccio.
Piccolo appunto: non sedersi mai più accanto a degli schizzati.
-Se vuoi puoi metterti qui … - dice battendo le mani sulle ginocchia.
-Neanche se mi pagassero. – rispondo continuando a fare ciò che stavo facendo fino a pochi secondi fa.
-Hai mangiato del sale,dolcezza? –
-Purtroppo è colpa tua,carino. –
-Acidella. – borbotta
-Mai quanto te. – rispondo secca.
 
-Tempo perfetto,si ringraziano i passeggeri per aver viaggiato con noi. -
Perfetto,dopo tutte queste ore,sono arrivata.
Mi sfilo la felpa posandola e mi alzo dal mio posto.
-Ciao bella! – esclama il riccio.
-Ciao a tutti. – rispondo.
Fa la faccia delusa e senza preoccuparmene vado via.
 
Dogana fatta! Mi aspetta un auto per dirigermi al campo. Poso le valigie nel cofano ed entro.
Circa mezz’ ora dopo …
Prendo i bagagli e saluto l’ autista,mi avvio alla reception.
-Mi scusi,sono la signorina Russel. –
-Russel,vediamo un po’ … abitazione n° 34. Ecco le chiavi,i suoi compagni non sono ancora arrivati. –
-Grazie.
Mi sorride e mi dirigo per la mia abitazione.
Numero trenta quattro … mmh,ecco,è quella.
Prendo le chiavi ed entro,apro tutte le finestre e faccio un giro,le camere sono tutte e tre uguali. Ne scelgo una a caso,mi accendo una sigaretta e sistemo i vestiti,le spazzole,i shampoo,saponi,dentifrici,spazzolino,trucchi …
Mi levo i vestiti,fa un caldo micidiale!
Rimango in intimo e vado alla ricerca di un costume.
-Che schifo,c’ è una puzza di fumo! – sento dire improvvisamente.
-Già.
Sento un rumore ed esco dalla mia camera. – Voi qui? – chiedo incredula.
-Ti potevi anche far trovare nuda!– esclama il riccio.
-Di certo non per te. – rispondo.
-So che ti piaccio … - dice avvicinandosi.
-Oh,ma ti prego … - sbuffo. – Tesoro,ti conviene starmi alla larga,sappi che faccio kick box. –
-Magari potremmo provare qualche posizione insieme. – dice maliziosamente.
-Sta attento,non ci sto niente a castrarti. – gli sussurro ad un orecchio.
All’ udire le mie parole,si copre il suo amichetto ridendo. – Mi piacciono le ragazze da inseguire,mi fanno eccitare. –
Non gli do molto peso e vado a cambiarmi,prendo il telo da mare,la crema solare,metto gli occhiali da sole e vado in piscina.
 
Mi siedo su una sedia sdraio e mi accendo una sigaretta.
-Ciao bella,hai da accendere? – chiede un moro,pelle ambrata,occhi color cioccolato.
Un figo,insomma. Quel figo.
Solo ora mi ricordo di conoscerlo,Zayn Jawaad Malik,mio ex compagno delle medie,spero che non si ricordi di me. Era il ragazzo per cui avrei fatto follie,era cotta proprio al puntino per lui. A cui diedi il mio primo bacio,ma dopo pochi minuti mi rise in faccia dicendo che non sapevo baciare. Poi venni a sapere che mi aveva baciata solo per scommessa,che non gli piacevo. Mi aveva spezzato il cuore.
-Sì,certo. – rispondo porgendogli l’ accendino.
-Sei arrivata adesso? – chiede.
-Sì,da un’ ora circa.
-Comunque piacere,Zayn.
-Corinne. Lavori qui? – gli domando fissando la sua canotta.
-Sono del salvataggio. – risponde ridendo.
Gli squilla il cellulare. – Scusa,devo rispondere. Ci vediamo più tardi!
Wow. Che. Pezzo. Di. Bonazzo.
 
-Corinne,giusto? – chiede il moro dagli occhi azzurri sedendosi vicino a me.
-Sì.
-Io sono Louis.
Annuisco senza rispondere. – Potresti farmi un favore? –
-Sì,certo. – dice.
-Però,solo se non ti faccio troppo schifo eh. –
-Come scusa? – chiede facendo sì che il suo viso si trasformi in un enorme punto interrogativo.
-Nel senso che capisco che ti seccherai perché non sono un ragazzo,ma … potresti spalmarmi un po’ di crema solare?
-Oh,sì. – risponde turbato.
-Tranquillo,non sono omofoba.
-Omofoba? Quindi io … sono gay.
-Mi sono sbagliata?
-No,no io sono gay! – esclama ridendo.
Mentre la passa si ferma sui miei glutei sento le sue mani fare dei movimenti strani.
-Tutto okay? – chiedo dubbiosa.
-Sì,pensavo che anch’ io vorrei avere un sedere come il tuo,è … sodo. – dice grattandosi il collo.
-Oh,tutto merito della palestra.
 

I’ m here!
Ed eccomi qui a rompervi le scatole con la mia seconda Fan Fiction;
questo è solo un ‘ piccolo ’ prologo,anche se tutto è tranne che piccolo.
Spero vi abbia almeno un pizzico incuriosito.

Mie creazioni:
Se vi và,potete passare su queste mie storie:
  “ L’ unico motivo per essere qui con te ”
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154309&i=1
“ Io,tu ed un unico problema. ”

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1274273
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Xoxo,Ray_

 
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