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Autore: drewsvoice    23/12/2012    0 recensioni
“Non me lo merito anch’io un bacino?” Domando poi, sporgendo le labbra.
Lui annuisce, poggiando le sue labbra sulle mie.
Gli do uno scappellotto, avendo però come risultato le sue labbra appoggiate del tutto alle mie.
Mi circonda le spalle con il braccio, facendo un’espressione buffa.
“Allora, andiamo a giocare?” Chiede malizioso, ridendo sotto i baffi.
Altro scappellotto.
“Idiota!” Sussurro, stringendomi sempre di più a lui.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*banner figo con la Cyrus. Un giorno lo vedrete, promesso.*





“Allora, si sono sistemate le cose?” Chiede il moro, portando alla bocca un pezzo di carne.
“No” Biascico e punzecchio qualche patatina.
Mi stiracchio e sbadiglio stanca, lasciando stare il cibo.
“Cosa è successo?” Continua lui, corrucciando la fronte.
Poi si alza dalla tavola e sparecchia tutto, velocemente.
“Debbie!” Urla felice Safaa e mi corre contro.
La prendo in braccio e le sorrido dolcemente. “Ma come ti sei fatta grande!”.
“Non la vedi da due giorni, Debbie” Si intromette Zayn, minimizzando la frase precedente.
“Andiamo a giocare?” Mi chiede la bimba, unendo le mani a mo’ di preghiera.
Annuisco allegra. “Certo!”, esclamo.
Lei fa per scendere giù dalle mie braccia, quando Zayn la blocca.
“Cosa si dice, Safaa?” Domanda serio, avvicinando il volto a quello della bimba.
Quest’ultima rotea gli occhi, con fare annoiato. “Grazie Debbie” Dice lei, girandosi verso di me nuovamente sorridente.
Il moro si avvicina ancor di più e le da un dolce bacio fraterno sulle labbra, facendola poi scappare in salotto alla ricerca dei giochi.
Lo guardo per qualche secondo, intenerita.
“Non me lo merito anch’io un bacino?” Domando poi, sporgendo le labbra.
Lui annuisce, poggiando le sue labbra sulle mie.
Gli do uno scappellotto, avendo però come risultato le sue labbra appoggiate del tutto sulle mie.
Mi circonda le spalle con il braccio, facendo un’espressione buffa.
“Allora, andiamo a giocare?” Chiede malizioso, ridendo sotto i baffi.
Altro scappellotto.
“Idiota!” Sussurro, stringendomi sempre di più a lui.
 

“Aha, ti ho trovat-” Urlo, bloccandomi di fronte all’armadio colmo solamente di vestiti.
Zayn scuote la testa, divertito. “Sicura di avere sedici anni?” Domanda, gettandosi sul letto.
Lo seguo, annoiata. “Uscirà prima o poi, vero?” Chiedo, ridacchiando nervosamente.
“L’ultima volta è restata lì per ben due ore” Ride, trascinandomi accanto a lui.
“Mi fai sentire un mostro, così” Esclamo, alzando le braccia al cielo.
Lui ride, cambiando canale. “Non è vero. Ci starà semplicemente spiando” Confida, fermandosi sul programma di musica.
“Crede ancora che noi siamo sposati?” Domando, scoppiando a ridere.
Lui annuisce e accenna un sorriso, prima di scatenarsi con la musica.
“Perché hai pianto?” Domanda poi, facendosi serio.
“Non ho pianto” Fingo, corrucciando le sopracciglia.
Lui si gira verso di me e con l’indice ed il pollice controlla l’occhio destro. “Ed invece si. Non stai bene, lo so”
Sospiro. “Sabato Niall è uscito con Harry. Mi sono sentita tradita, tutto qui” Sussurro, come per nascondere quel piccolo segreto da tutto e da tutti.
Le sue braccia mi avvolgono, calde ed accoglienti.
“Un giorno dovrai accettarlo, Debbie”, dice.
“È ancora troppo presto. E come se non bastasse, Domenica andiamo da mamma” Sbuffo, contrariata del fatto che -come al solito - vedrò i miei genitori discutere sull’uscio di una porta.
“Vuoi che venga con te?” Chiede, appoggiando la sua guancia sulla mia testa.
“Sì, almeno non mi sentirò di nuovo sola”.
Mi accuccio ancor di più nel suo abbraccio, respirando il suo profumo. 
 

“Casa, dolce casa!” Urlo ironica, chiudendo la porticina bianca alle mie spalle.
Faccio qualche passo, titubante del silenzio che regna in casa, e apro il frigo svogliata.
“È vuoto e, sai, dovresti chiuderlo” Mi interrompe Louis, il migliore amico di Harry, dopo qualche minuto.
Mi volto verso di lui, fissandolo con aria estremamente annoiata.
“Ma tu una casa non ce l’hai?”, e chiudo il frigo con la grazia di un ippopotamo.
Lui sobbalza, guardandomi stranito. “E tu saresti la sorella di Niall Horan…” Strabuzza gli occhi, come per indicare che non sono proprio un angelo.
“Non vedo dove sia il problema”.
Apro qualche sportello, alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare.
Sono nervosa, estremamente nervosa. E lui non migliora di certo la situazione.
“Harry non ti va a genio, vero?” Domanda di punto in bianco, spostando di tanto in tanto lo sguardo sul cellulare.
Prendo il pacco di biscotti e lo apro furiosamente.
“No” Sibilo, infastidita. “Anzi, dov’è?” Mi guardo intorno, portando alla bocca un biscotto.
“Sta parlando con Niall” Sussurra, assottigliando lo sguardo. “Cose private, ha detto tuo fratello”.
Sbuffo, afferrando un altro biscotto.“Tanta pazienza, Tomlinson. Ci vuole tanta pazienza!”, sospiro.
Lui mi guarda interrogativo e poi si gira verso la porta, dove c’è Niall che sorride.
“Ciao principessa!” Mi saluta dolcemente e si avvicina per darmi un bacio, ma io mi scanso.
Allora lui prova a rubarmi il pacco di biscotti.  
“Niall, lascia in pace Debbie” Dice Anne, entrando in cucina con un vassoio vuoto. “Hai già mangiato la torta con Harry!” Esclama, puntando l’indice in su.
“Cosa?” Domanda Louis in un sussurro, fissando il vassoio demoralizzato.
“Louis, ti senti bene? Eh, io l’avevo detto che un po’ di torta ti faceva bene, ma Harry ha insistito con il fatto che non ne volessi!” Continua lei, appoggiando una mano sulla sua spalla.
Lui sbatte le ciglia più volte e carbura lentamente ciò appena detto dalla donna.
“Harry, scendi o ti distruggo!” Urla, facendo avanti ed indietro per la cucina. “E ti strappo anche le maniglie, così di amore per Jenna ne avrai ben poco!”.
Ma dove siamo finiti?
“Se non la finisci sarò io a strapparti la lingua, così di minchiate da dire ne avrai ben poche!” Lo minaccio io, prima che salga di corsa le scale, e divoro velocemente un altro biscotto.
Niall scoppia a ridere e si siede sullo sgabello accanto a me. Così, io scalo di un posto.
“Ciao principessa!” Urla papà, buttando la valigetta sul pavimento.
Sto per girarmi e chiedergli scusa, quando vedo lui abbracciare Anne.
Già, ormai lei è la sua principessa.
Afferro il pacco di biscotti e metto velocemente il cappotto, anche se devo solamente attraversare la strada.
“Dove vai?” Mi chiede Niall, ma non rispondo.
Sorpasso papà, troppo occupato a parlare della dura mattinata che ha dovuto affrontare e corro verso casa di Liam.
Lui viene ad aprirmi, sorridente. Entro, levo il cappotto e mi butto sul divano.
“Dov’è tua mamma?” Chiedo, osservando la poltrona vuota.
“È uscita con le sue amiche” La scimmiotta lui, accendendo la tv. “Mi ha chiesto di andare insieme a lei. Credi sia la crisi di mezz’età?” Chiede, guardando un punto fisso con disgusto.
Poggio il pacchetto di biscotti accanto a me e comincio ad ingozzarmi. “Hm, no. Però, fra due anni lo saprai” Dico convinta, stringendomi nella felpa.
“Perché?” Chiede lui, dando un morso al biscotto.
“Devo ricordarti il diciottesimo di tuo cugino Paul? Ricordo ancora la faccia di Niall, quello è stato un episodio indimenticabile!” Rido, sfregando le mani una contro l’altra.
“Be’, dai. Sua madre, zia Rose, era solamente un po’ ubriaca e, nonostante i suoi cinquanta e passa anni, ci ha provato con Niall. Insomma, non ci vedo nulla di male!” Si discolpa lui, serio come non mai. 
Lo fisso. “Sei serio?” Domando, alzandomi di scatto.
“No!” Urla, rotolando –letteralmente- dal ridere.
Sospiro sollevata, buttandomi sul divano, noncurante del viso rosso di Liam.
 

“Liam, sicuro di stare bene?” Gli domando preoccupata, mentre lui sciacqua energicamente la faccia.
Lui scoppia a ridere. “S-si”, balbetta.
“È morto…” Comincio, sapendo che quella storia lo porta a raggiungere tre barra quattro pacchi di fazzoletti.
“E ti ricordi quando ci ha provato pure con tuo padre il giorno del Ringraziamento, mentre ritornavamo a casa?” Racconta eccitato, allargando le braccia.
Ridacchio, divertita dalla sua reazione. “Sì, papà ha dovuto scandirle la frase ‘Ehi, zia Rose. Io sono sposato!’, indicando la mamma” Continuo, pensando ai vecchi tempi.
“Già, bei tempi quelli…” Sussurra lui, stoppando le risate. Poi si china sul lavandino, perdendosi nei suoi pensieri.
“Stai bene, Liam?” Domando allarmata, chinandomi un po’.
Lui volta il viso e mi guarda nel profondo degli occhi. “Sì. E tu?”. 
 


They don’t know about the things we do.
They don’t know about the I love you’s.
But I bet you if they only knew,
they will just be jealous of us.
They don’t know about the up all night’s.
They don’t know a thing of my life?  
   Just to fall in love it feels right.                     
Baby they don’t know about,
they don’t know about us.        

Yabadabadu!

Sinceramente non mi sembra granché, però spero vi piaccia.
Diciamo che è un capitolo di passaggio lol.
Forse ci metterò qualche giorno per scrivere il terzo, perché ci sono avvenimenti importanti, mi 'spiace *grilli*.
Va be', vi saluto ragazzuole bgrbkjwg.
Ps: BUON NATALE! 


 

  
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