Eeeeeeh… era da tanto tempo
che volevo scrivere una “What if…
?” … così ho deciso di ispirarmi ad una delle mie fan fic
preferite, “L’erede dell’ Akatsuki”
, e di modificare un po’ la storia originale del manga inserendo Sas’ke nella nostra cara associazione criminale ^_ -
CAPITOLO PRIMO – LA NUOVA VITA
DEI FRATELLI
DIN-DON!
Finalmente,
dopo ore di agonia, il suono della tanto sospirata
campanella risuonò fra le mura dell’ Accademia Ninja.
I
bambini si fondarono immediatamente fuori, accalcandosi sulle uscite e
travolgendo i malcapitati sensei.
-Sasuke-kun, ti va di venire da me oggi pomeriggio?-
Domandò
timidamente una bambina dai capelli rosa. Nei capelli portava un fiocco rosso.
-Non
posso, Sakura… Itachi-niisan
ha promesso che oggi mi allenerà finalmente!-
L’interpellato,
un bambino di circa sette anni dai capelli e occhi scuri come la notte corse
via come un razzo, raggiante.
Era felice … stavolta suo fratello non avrebbe potuto sottrarsi alla parola
data e uscirsene con le solite scuse.
Si
sarebbero allenati insieme tutto il pomeriggio.
-Hai visto, quello è un Uchiha!-
Sussurrò
uno studente all’orecchio di un amico.
-Gli
Uchiha sono fra i clan piu
nobili di Konoha. Quel tipo è proprio fortunato…-
I
due non potevano lontanamente immaginare che, poche ore dopo, avrebbero
ritirato quell’ affermazione.
E
nemmeno il piccolo Sasuke, che correva gioioso e
spensierato verso casa, aveva idea di ciò che stesse
per accadere nella sua vita.
Che
l’avrebbe spazzata via, come un uragano.
Il
piccolo shinobi attraversò il cortile dell’ Accademia e si diresse a gran velocità verso la via di
casa.
All’
improvviso però, si ritrovò a gambe all’aria. Qualcuno gli aveva sbarrato la
strada.
-Eccoti,
moscerino! –
Ghignò
il ragazzino davanti a lui.
Aveva
circa la sua stessa età, ma dimostrava almeno due anni di più data la sua
statura.
-Chi
sei ?!-
Domandò
il piccolo Uchiha, rimessosi in piedi.
-Mi
chiamo Kenjy … ti farò imparare molto bene il mio
nome!-
-Sentiamo,
cosa vorresti da me? Ti ho forse fatto qualcosa?-
Kenjy fece qualche passo avanti e fissò negli occhi Sasuke.
-Beh…diciamo che non sopporto più il sentir parlare di te. Lui è bravo perché è un Uchiha,
Sasuke il migliore della classe… bla bla bla. Voglio darti una
bella lezione!-
Sasuke sbadigliò, annoiato.
-…Fai
pure. Ma non metterci molto, sai oggi vado di fretta -
-Ci
metterò meno di quanto pensi!-
Kenjy fece scrocchiare le dita e partì con
un deciso pugno diretto al viso dell’ Uchiha.
Lui
si spostò abilmente e gli ricomparve alle spalle, a velocità tale che l’altro
non se ne accorse neppure.
Ti faccio vedere io l’abilità
del mio clan.
Serpente, pecora, scimmia, cinghiale,
cavallo, tigre …
Dalla
bocca del bambino cominciarono ad intravedersi delle scintille.
-Katon: Goukakyuu no Jutsu
!-
Le scintille si tramutarono rapidamente in
fiammate, che andarono ad avvolgere Kenjy.
-Scusa,-
Gli gridò da sopra le spalle Sasuke,
già corso via.
-Ti avevo detto di avere fretta!
Maledizione…proprio oggi
doveva farmi perdere tempo quel pivello? Niisan mi
starà aspettando !
Corse, corse più veloce che poté e finalmente intravide l’entrata
della tenuta Uchiha.
Ma
si accorse subito che qualcosa non andata.
Le
luci erano spente, le strade deserte. Tutt’ intorno
regnava il silenzio più totale.
Sasuke camminò, incerto, verso casa sua, ma inciampò in qualcosa.
Si
rese conto con estremo orrore che si trattava dei cadaveri dei suoi zii.
-Zio,
Zia !-
Urlò
il bimbo.
Si
guardò intorno con gli occhi spalancati per la paura.
…
sangue, kunai, macerie… Cosa diavolo era successo ?!
Cominciò
a correre verso casa, sperando che i suoi stessero bene.
-Okaasan ! Otoosan ! Dove siete ?!-
Entrò
di corsa, spalancando la porta, e corse in cucina.
E
li vide.
I
cadaveri dei suoi genitori giacevano a terra, riversi,
uno sull’altro.
-…Okasaan… Otoosan…-
Stava
per scoppiare a piangere, ma qualcosa attirò la sua attenzione. Dei rumori
provenienti dalla palestra sul retro.
Raccolse
tutto il suo coraggio e camminò lentamente verso la stanza.
Cosa
avrebbe trovato al suo interno?
Strinse
forte le piccole mani sulla maniglia.
-Entra,
entra, entra!-
Si
disse, ma i suoi piedi non volevano saperne di muoversi.
Raccolse
tutto il coraggio che un bambino di appena sette anni potesse
avere, e lentamente socchiuse la porta.
L’interno
della stanza era buio, tranne per un fascio di luce
che lasciava intravedere una figura umana.
Sasuke inizialmente ne fu spaventato, ma tirò un sospiro
di sollievo non appena si rese conto essere suo fratello.
-Niisan, cosa è successo ?! –
Domandò,
tremante.
Il
fratello maggiore si avvicinò lentamente ed i suoi occhi divennero
improvvisamente rosso sangue : Lo sharingan.
L’abilità innata del clan Uchiha.
-Niisan cosa vuoi fare ?-
Sasuke arretrò di qualche passo. Cosa stava facendo?!
Non doveva mica avere paura del proprio fratello ?
Lo sharingan di Itachi
mutò improvvisamente di forma. I 3 petali neri che contornavano l’iride
scomparvero, lasciando il posto ad una sorta di Shuriken.
Non
appena Sasuke lo guardò negli occhi
, si sentì come trafitto da mille pugnali. Il mondo attorno a lui cambiò
e vide comparire davanti a se un’ inquietante luna
rossa.
Un genjutsu…
sono caduto vittima di un genjutsu
!
Quando
finalmente Itachi socchiuse gli occhi, il piccolo
cadde al suolo sfinito .
-P…perché
l’hai fatto, niisan?...Perchè
li hai uccisi ?-
Mormorò
allo stremo delle forze.
-Per
testare la mia abilità-
Itachi cominciò a camminare verso il bambino, che raccogliendo le
forze si alzò e in lacrime, corse via più veloce che
poté.
-Non
mi uccidere, non mi uccidere !!-
Gridò
disperato. Ormai era uscito in strada. In cielo c’era la luna piena.
Si
fermò. Itachi era li, davanti a lui.
-Non
ti ucciderò per ora-
Sasuke non sapeva se essere sollevato o no dall’ affermazione
del fratello. Si rese conto che … non doveva aver paura di lui. Se aveva fatto ciò
che aveva fatto c’era di certo un motivo.
Si fece coraggio.
-Niisan, dove andrai ora?-
Lo shinobi tredicenne restò un po’ interdetto a quella
domanda.
-…Lontano
da Konoha. Non posso più stare qui, ormai-
Ciò
che fece il fratellino lo lasciò ancora più sorpreso.
Lo
abbracciò.
-Portami
con te… niisan-
Gemette
il piccolo fra le lacrime.
-Sei
l’unica persona che mi rimane.. non lasciarmi da solo-
Il
volto di Itachi si rasserenò
leggermente, ma sulle sue labbra non comparve alcun sorriso.
-Non
t’importa di ciò che ho fatto?-
Sasuke scosse leggermente il capo.
-Sei
il mio niisan. Avrai avuto una ragione valida, e un
giorno me la spiegherai-
-…ne
sei sicuro? Se mi seguirai sarai in fuga-
-Ho
deciso-
Itachi non aveva mai visto il fratellino con uno sguardo cosi
determinato. Sorridendo leggermente, lo prese e se lo caricò in spalla.
-Allora
vieni. D’ ora in poi noi siamo Munkein di Konoha-
Sasuke si sentì strano. Lui… un Munkein. Ninja traditore.
Pensò
di preferire certamente quell’opzione
all’alternativa di una vita solitaria senza più il suo clan.
Si
fidava di Itachi, e l’avrebbe
seguito .
Da
quel momento per i due fratelli cominciava una nuova vita.
CAPITOLO 1 FINE
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DIZIONARIO
Niisan: Fratello (maggiore)
Okaasan: Mamma
Otoosan: Papà
Goukakyuu no Jutsu: Tecnica della palla di
fuoco suprema
Munkein: Ninja traditore (Correttamente si dovrebbe dire “Nunkein”)
Konoha:
Villaggio della foglia
Genjutsu:
Arte illusoria
***
Hola! Allora, che ne pensate? Vale la pena continuarla?
Aspetto i vostri commentini ! ^.^