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Autore: CheekyGirl    26/12/2012    0 recensioni
L'intuizione ci rivela di continuo chi siamo. Ma restiamo insensibili alla voce degli dei, coprendola con il ticchetto dei pensieri e il frastuono delle emozioni. Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perchè altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere. Completamente vivi. - M. Gramellini
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- Chapter 21 -
«Smettila dannazione! Qui c'è gente che ti ama e che morirebbe senza di te, te ne rendi conto?!»
«Non è vero, non è vero! Nessuno ha bisogno di me.. non mi hanno mai voluta.. sono sempre stata la peggiore..»
Le lacrime iniziano a scendere incontrollate sul suo viso.
«Di quello che è successo prima io non posso dirti niente, ma la tua famiglia ora siamo noi e ti vogliamo bene più di qualunque altra cosa al mondo.»
«E se poi voi ve ne andate?»
«Noi non ce ne andremo mai»
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Some people believe in God, I believe in music.
Some people pray, I turn up the radio.

 
 
{Alexandra POV}
 
Alarm clock rings, it’ 6:45
 
Mattina di ottobre. Anche oggi un altro noiosissimo giorno di scuola. Frequento il quarto anno del liceo linguistico. La mia classe è un inferno. 
Nessuno è come me. 
Vi direte, il mondo è bello proprio perché è vario, sbaglio? 
Eh già, ma quando avviene un cambiamento nella tua vita speri sempre che sia la volta giusta per trovare qualcuno che parla la tua stessa lingua, la lingua della musica. 
 
La mia vita ideale è fatta di concerti, chitarre, amplificatori, plettri e bacchette.
 
Ma quella è quella ideale, la mia vita reale è ben altro. 
Vivo in un paesino piccolo in cui si conoscono quasi tutti e le voci corrono in fretta. L’unica cosa che qui conta per tutti è mantenere alto il nome della propria famiglia. E’ questo l’obiettivo dei miei genitori, che con quella “che non so come definire” di mia sorella ci riescono bene. Lei è aspirante modella, taglia massima 38, fine, educata, tranquilla, va bene a scuola. Frequenta il mio stesso liceo, solo che è in quinta. Lei è felice che tra poco finirà la scuola e lo sono anch’io, così si leva dal cazzo!
 
Ecco me, taglia 44. Forse sono nata nell’epoca sbagliata, con il mio corpo a clessidra. Io sono quella che a scuola ha la media del sei giusto per andare avanti, perché la voglia proprio non c’è, vivo di i-pod e internet. Sono la figlia “che non concretizzerà mai nulla”. 
 
Ma questo è ciò che pensano loro, quelli per cui l’apparire è l’unica cosa che conta. Io grazie alla musica ho imparato a credere nell’amore vero, ad essere una persona unica, a non voler imitare gli altri, ad aiutare chi ha bisogno. 
Ma in  questo mondo devo vivere con una maschera per non mostrare le mie fragilità. 
Il primo comandamento per sopravvivere è “non mostrare mai al nemico il tuo punto debole”". Okay, forse vedo troppi film lol
 
 
Esco di casa per andare a scuola, per l’ennesima volta perdo il pullman. 
Arrivo in ritardo «Prof scusi il ritardo»
«Come se fosse una novità» risponde la stronza. 
Faccio passare le cuffie per sotto la maglia, nascondo i fili dietro i capelli ed ascolto quello che davvero mi interessa, che certamente avrete capito, non è la lezione. lol
Sono una grande fan dei Bon Jovi, lo scorso luglio sono anche scappata di casa per andare al loro concerto a Udine, non che i miei genitori se ne siano accorti… e se lo hanno notato non gli hanno di certo dato peso. Diciamo che loro preferirebbero non avermi come figlia perché abbasso il livello della famiglia. 
È da un po’ che progetto di andare via, ma purtroppo una di appena diciassettenne tecnicamente non può vivere da sola in una grande città come Londra. Sì, è lì che voglio andare e nulla mi fermerà.
 
«Mamma, papà vi posso parlare?»
«Che c’èè?» strillarono in coro. ‘mazza che esauriti ahahahhah
«Io.. voglio andare a vivere a Londra, ho trovato una scuola, costa solo 100 sterline al mese»
«Finalmente una bella notizia?! Quanto vuoi €1000 in tutto vanno bene? Poi ti trovi un lavoretto lì… dai, facciamo così… ti fittiamo un monolocale per i primi due mesi e poi te la vedi tu okay? Tanto male che vada c’è tuo zio là» (zio che non ho mai incontrato!) 
Questa è l’adorabile madre che mi ritrovo. 
Ho capito che sono nata per un preservativo che si è rotto, notizia che mi ha scioccato all’età di 12 anni, però un po’ di tatto, cazzo.
«Va bene»  sorrido. Già è tanto che smollano questi soldi. Vado su a contare i miei risparmi di ‘una vita’ … trecento euro… ehmm un po’ pochini… 
 
 
//Giorno della partenza
 
Sono in aeroporto, solo io ovviamente, ma sono abbastanza pratica dato che ho comunque fatto parecchi viaggi. 
I miei genitori hanno deciso che se qualcuno gli chiede che fine abbia fatto, diranno che sono andata a studiare in un prestigioso college all’estero… giusto per non far calare l’immagine della famiglia. 
Ehm... 
 
Arrivo a Londra alle 17.35 del 04 novembre. 
Aria di libertà. 
Prendo un taxi che mi porta verso la mia nuova vita.. ©



Myspace lol
Hola everybody! Sì, anche io detesto questo capitolo!
Non si capisce un cavoletto, ma l'ho scritto taaaanti taaaanti mesi fa e non avevo la forza di riscriverlo ahahah
Non mi aspetto chissà quali recensioni, mi accontento anche di un "Sì hai ragione fa schifo" ahahah not a problem!
Ora posto anche il secondo dove iniziano a comparire i Uan Dairecscion!
Hop you enjoy it! :) x
Juliet
   
 
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