Fanfic su artisti musicali > One Direction
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Autore: californiall    27/12/2012    0 recensioni
chi ha detto che i soldi facciano la felicità?
chi ha detto che bastano un mucchio di assegni per avere la tua vita completa?
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Rimasi immobile per circa cinque minuti. Ero paralizzata. Quel sogno, inquietante ma allo stesso tempo piacevole, doveva avere una spiegazione. Che fosse stata un'esplicita dichiarazione di un uomo mai visto? Ero sudata, avevo il cuore a mille. Avevo paura e ricoperta di mistero. Nel mentre bussò alla porta Mandy. Mi veniva a ricordare che erano le 7.30 e che tra una mezz'ora sarei dovuta scendere per la cena, l'ultima per un po' di tempo. Non avevo tutta questa voglia di scendere e parlare, riparlare e parlare ancora del matrimonio. Ma dovevo, dovevo salutarli. Mi preparai indossando un vestito abbastanza aderente, calze nere e tacchi 6cm. Ero abbastanza alta, quindi non mi serviva esagerare così tanto. Alle 8 puntuali ero sotto, e sentivo alla mia destra dei ripetuti ma aggraziati passi di tacchi e uno scampanellare di bracciali d'oro. Era mamma. 'Buonasera mamma, dov'è papà?' 'Dovrà essere qui a momenti, intanto chiedo al cuoco di portare l'antipasto'. 'Sì mamma, io intanto aspetto papà qui in salone'. Annuendo si spostò in cucina per chiedere l'antipasto. Io ero seduta sulla poltrona di papà, esitavo. Avevo visto negli occhi di mamma la paura, il terrore di qualcosa che forse aveva sempre ignorato ma sapeva che sarebbe successo. Questo presentimento mi tormentava, tormentava i miei poveri neuroni che non ce la facevano più di tutta questa agitazione nell'aria. Ecco che arrivò papà: gli si leggeva l'agitazione in faccia. Mamma, come se avesse un radar, appena arrivò papà anche lei fece ritorno dalla cucina, si sedettero di fronte a me e papà iniziò con un lungo discorso. 'Sai, Aly, in questo periodo stiamo riscontrando forti problemi. Noi possiamo governare fino alla fine della nostra vita, ma pensiamo che sia meglio lasciare il potere a te, quando ti sentirai abbastanza responsabile. Eric sarebbe un ottimo sovrano insieme a te, quindi pensaci. Inoltre la famiglia di Eric potrebbe aiutarci a risolvere i problemi avendo un grado alto di potere.' Continuò mamma: 'esatto Alyssa, al ritorno dalla vacanza abbiamo deciso io e i genitori di Eric che vi sposerete, circa una settimana dopo, nel mese di Giugno. Non preoccuparti dei preparativi, pensa solo ad essere felice'. In quel preciso momento mi sentii morire, non ci credevo. Avevano pianificato tutto, ero condannata, la mia vita era stata distrutta, offuscata, pianificata da loro. Sentivo le lacrime agli occhi, non riuscivo a controllarle. Ma alzai gli occhi al cielo e le feci rientrare, non potevo recare ancora più dolore ai miei, non me lo potevo permettere. Così annuii con un falso sorriso, con un groppo in gola che quasi non mi permetteva di parlare. 'Sono contenta di questa conversazione, vedo che hai capito' disse entusiasta mio padre. Dopo la cena, salii in camera e fu lì che caddi nel letto con le lacrime che non si fermarono più. Piangevo interrottamente, non potevo continuare a fingere, non lo amavo, non volevo sposarlo, a 16 anni non volevo, non avevo ancora capito cos'era innamorarsi, cazzo, perché proprio io dovevo soffrire così tanto? Accesi l'ipod, volevo distrarmi. Mettendo la riproduzione casuale, partì 'Memories' di David Guetta. 'Tutte le cazzate che abbiamo fatto stanotte, questi saranno i migliori ricordi' Quanto avevo voglia di andare in un pub, ubriacarmi al massimo e scordare tutto anche se per poco. David sapeva come farmi tornare di buon umore. Amo la sua musica. È il mio artista e DJ preferito. Mentre ascoltavo memories fissavo quella foto di lui, quando venne a Roma. Quanto vorrei tornare a quei momenti. Voglio riabbracciarlo, è tutto per me. Erano le 22.30. Preparai le valigie e andai a dormire. Purtroppo sto dall'iphone e quindi la disposizione è venuta male.

  
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