27/12/2012
0 recensioniL’estate stà arrivando, il caldo si fa sempre più afoso, facendomi sudare, la testa mi brucia…ma continuo a ballare.
Mi stò incamminando verso casa sfinita, ormai non mi sento più le gambe..tutta questa fatica e poi?Solo cinque miseri dollari! Ma che mi stanno a prendere per i fondelli?!?Certo che la gente è proprio tirchia.
Scusate se non mi sono ancora presentata, mi chiamo Gino ok?Ok no.
Seriamente, mi chiami Jessie, sono una ragazza del Canada di 18 anni che sogna di diventare ballerina di hip hop…e un giorno di ballare per le star famose a partire da
Rihanna e a finire con Madonna e Katy Perry.
Ovviamente ognuno di noi ha un sogno nella vita no? Anche voi ne avrete uno spero…perché senza sogni nella vita dove si và? Forse a pulire i cessi forse dovrei parlare
più sofisticata come il mio nome quindi dico Toilet.
Solo che per adesso, mi devo accontentare di esprimere la mia bravura per il ballo in mezzo a qualche piccola strada, con spettatori dei piccioni e come risultato?Solo qualche loro cacchetta ma grazie!
Ma come dicono?Aspettate che non me lo ricordo nemmeno io….Ah si! Le grandi star nascono dai marciapiedi, o almeno credo…spero solo di non invecchiare sul quel marciapiede vi immmaginate che artrite?
Supero delle anziane impegnate a discutere sul prezzo del pesce e recupero la mia bici, mi sistemo lo zainetto e parto in quarta verso casa.
“Ciao Jessie”
“Buongiorno signora Stewart” Risposi all’amorevole e pettegola portinaia del palazzo.
“Sono tornata”-Urlo per farmi sentire da quel sciroccato di mio fratello.
Vado in camera e mi ci chiudo dentro, mi ero giurata che entro la fine della scuola, sarei dovuta riuscire a trovare abbastanza soldi per realizzare il mio sogno…anche se pensandoci mancano solo due mesi quindi mi devo spicciare.
Se sarei rimasta l’unico sogno che si sarebbe realizzato sarebbe stato quello di mio fratello di vedermi sconfitta.
La città in cui si ha maggior possibilità è New York in assoluto, ma tra il viaggio e la casa credo proprio che qualche rifiuto organico non mi basti.
Calcolando tutto, nel 200ecredici sarò ancora qui, quindi come soluzione ho deciso che all’inizio alloggerò in un bed e breackfast dopo che avrò racumulato un po’ di denaro mi potrò permettere la tanto attesa..casa da sola!Ma ci pensate?! Una casa tutta per me, sarebbe bellissimo ma anche impossibile.
“Principessa, è pronta la cena”- Disse mio padre facendo capolino dalla porticina in legno che divide la mia cameretta dal lungo corridoio che porta a tutte le stanze.”Vai a chiamare anche tuo fratello”
“Niall è pronta la cena!”-Urlai per farmi sentire da quel tricheco senza alzarmi dalla sedia.
“Grazie amore, cosi avrei potuto farlo anche io”-Mi disse mio padre scompigliandomi i capelli.
“E allora perché non l’hai fatto?”-Risposi ridendo, ricevei come tutta risposta una smorfia.
CONTINUE...
Tadàààààààà ecco il primo capitolo :D