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Autore: xloveslermanx    27/12/2012    11 recensioni
Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno.

 

Cominciò a suonare la sveglia,era già ora di alzarsi, trovai come sempre le coperte a terra, di notte mentre dormo, non riesco a star un minuto ferma,ecco perché quando faccio 'pigiama party' con le amiche, dormo sempre da sola,meglio prevenire. Di mattina non mangio niente, è come se il mio stomaco rifiutasse il cibo, anche se poi non riesco a star molto concentrata sulla lezione, penso troppo,sicuramente quest'anno il mio pensiero sarà fisso sopratutto sul ballo d'inverno e quello di fine anno,mi chiedo chi sarà lo sfortunato ad accompagnarmici, o forse non ci andrò. La mia mente è aperta a ogni tipo di pensiero, e poi sogno troppo, molte volte ad occhi aperti, una cosa è certa però, so benissimo che il principe azzurro non esiste come non esiste babbo natale. Mi feci una doccia veloce, mi misi una camicia e un paio di jeans; Non mi è mai piaciuto il mio corpo, non è perfetto come quello delle altre ragazze,l'unica cosa che mi piace,sono i miei occhi verdi color smeraldo, è la cosa che più preferivo del mio aspetto. Odio i miei capelli, non riescono a prendere posizione, molte volte nemmeno la piastra riesce a domarli, vorrei non averne cosi tanti, a cosa servono? Ci metto solo più tempo a lavarli ed asciugarli. Come ogni andai di fuori a prendere il giornale, per poi lasciarlo sul tavolo della cucina,cosi quando papà torna lo legge,oggi però non c'èra più quel vecchio matto a distribuirli, l'avevano sostituito con un ragazzo, lo guardai per un po mentre parlava con la mia vicina,una donna che ama i gatti, si mette sempre vestiti di classe, ma non si è mai sposata. Poi arrivò davanti al mio cancello,teneva la testa bassa, aveva più o meno la mia stessa età, e non capivo perché non si stava preparando per andare a scuola, aveva dei occhi azzurri come il cielo, ti ci potevi perdere, quello che feci io, mi ero incantata.

“Hey,tutto okay?” il ragazzo si avvicinò a me guardandomi, mi accorsi che lo stavo fissando, cosi distolsi lo sguardo, e le mie guance cominciarono a diventar rosse, la mia carnagione era cosi chiara che si vedeva subito quando arrossivo. Il ragazzo mi sorrise.
“Il lupo ti ha mangiato la lingua?”
Mi ripresi e per non far capir niente, cominciai a fare l'arrogante.
“Non parlo con gli sconosciuti”
“E' la mammina che ti ha detto questo?” Il mio sguardo a quelle parole diventò cupo, i miei occhi fissavano il vuoto.
“Mia madre mi ha abbandonata”
“Oh...mi dispiace,se ti va di raccontare,io sono qui” Il ragazzo mi guardò e lo guardai anch'io e tirai fuori una risata falsa.
“Ma se non so nemmeno io tuo nome, e ora scusa,ma sto facendo tardi per andare a scuola”
“Matthew, mi chiamo
Matthew Allen, ma per gli amici Matt” sorrisi e presi il giornale.
“Grazie,ora puoi anche andartene” Accostai la porta ed andai a prendere i libri, quando uscii il ragazzo se n'era andato, forse avevo esagerato, non gli ho nemmeno detto come mi chiamo. Quella mattina decisi di andare a scuola a piedi, quando arrivai da una parte c'èrano le ragazze snob, e insieme a loro i ragazzi che giocano a football, come possono mancare? Poi da una parte si nascondevano i secchioni, lo capi subito da come erano vestiti e dal loro portamento, dovevo trovare la segreteria, non sapevo a chi chiedere, perché ogni persona sembrava indaffarata a correre, a parlare, ridere, qualcuno mi tocco la spalla, mi girai di colpo.
“Ragazza misteriosa!” Cominciò a ridere,la sua risata era contagiosa.
“Scusami per prima,mi chiamo
Gwen,Gwen Ward”
“Allora le serve aiuto?”
“Mh..sì” cominciai a ridere.
“Okay,ti accompagno alla segreteria della scuola” *
“Grazie”
Passammo davanti ai laboratori,alle classi,ai bagno...mi mostrò un po tutta la scuola, anche la mensa, rimasi a fissare quel posto per qualche minuto.
Poi dopo aver camminato per tipo dieci minuti, arrivammo alla segreteria e mi salutò, perché suonò la campanella e doveva andarsene.
“Salve, sono la nuova alunna, mi sapreste dire qual'è la mia classe?”
Guardai quelle donne, che se ne stavano li sedute a chiacchierare e spettegolare, quando finalmente una di loro si alzò e mi indicò la strada,sarei arrivata in ritardo il primo giorno, i corridoi ormai erano vuoti,c'èrano solo delle coppiette che si baciavano, poi alla fine arrivai davanti alla mia classe, la prima A, la porta era ancora aperta,cosi guardando il pavimento entrai e subito tutti mi squadrarono dalla testa ai piedi, okay, avevo promesso a me stessa che sarei stata diversa, quindi, alzai il viso e sorrisi.
“Buongiorno professore” era un uomo alto, con uno sguardo severo,sicuramente l'insegnante di chimica. Guardai i miei futuri compagni,mi colpi subito un ragazzo moro dai occhi castani, sorrideva con la ragazza davanti, sicuramente dicevano qualcosa su di me.
“Si sieda signorina” tutti cominciarono a ridere, non capivo perché, ma poi mi guardai dietro e sulla lavagna qualcuno di nascosto aveva scritto qualcosa di rozzo nei confronti del professore, mi sedetti al primo banco, l'unico posto libero, quasi tutti si erano già scordati della mia presenza, meglio cosi, almeno non mi sarei nemmeno dovuta presentare, visto che il professore era molto indaffarato a gridare.
“Chi è stato? Ditemelo ora, o vi farò sospendere a tutti” Bello come inizio, una sospensione già il primo giorno, poi il ragazzo che prima parlava con la biondina si alzò in piedi ridendo.
“Sono stato io” Allora non mi stava prendendo in giro, non rideva per me.
“Justin,caro vuoi esser bocciato anche quest'anno? Non ti basta aver frequentato già la prima, due volte?”
“Oh beh, ma perché si arrabbia tanto? Era solo un piccolo scherzo”
“Vada subito, in presidenza” Il ragazzo prese le sue cose, passò davanti a me e mi guardò ma io subito abbassai lo sguardo, usci dalla classe e sbatte la porta. Sicuramente era il capitano della squadra di football, chi sa quante ragazze avrà ai suoi piedi.
Suonò la campanella, era ora di andare a mensa, chiusi i libri e mi alzai, uscii di fretta dalla classe, dovevo assolutamente trovare Matthew,mi guardai intorno, ma subito i corridoi si riempirono di studenti, non l'avrei mai trovato cosi mi andai in mensa, da sola, mi sarei sicuramente seduta da sola, i tavoli però erano pieni, presi un vassoio e passai dalla cuoca, purè di patate, la cosa che più odiavo, presi un succo di frutta e guardai tutti quei ragazzi che mangiavano, vidi un ragazzo che mi chiamava, mi avvicinai era il tipo di prima, quel Justin.
“Bellezza,ti va di unirti a noi?” Guardai quel tavolo, era pieno di ragazzi, non mi sarei sentita a mio agio, ma pensai a quante ragazze avrebbero voluto avere la mia stessa opportunità, infatti molte bisbigliavano qualcosa.
“Va bene,grazie” Mi sedei accanto a lui.
“Come ti chiami?” Uno dei suoi amici mi guardò aspettando la mia risposta.
“Gwen,piacere” Sorrisi e misi il vassoio sul tavolo, in quel preciso momento passo Matthew, abbassai lo sguardo, mi notò comunque, sapevo che sicuramente non si sarebbe più avvicinato a me, lo guardai allontanarsi e andare dal suo gruppetto di amici. 


My space:
Rieccomi,col nuovo capitolo. 
Okay,fa schifo,non mi piace. gfsyudiko
Comunque ci sono duo nuovi personaggi, uno è inventato e l'altro è Justin. mlml
AHAHAHAHA, domani penso che continuerò. °u° 
Ho cercato in tutti i modi di scrivere staccato dopo la virgola, ma molte volte me lo sono scordata. gfsujdik

  
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