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Autore: BellFlower    27/12/2012    1 recensioni
Breve storia (due capitoli) che mi sono inventata leggendo le Leggende, quando San si mostra per quello che è.... spero vi piaccia!!
La guardò. Era agile, forte, sicura, schietta, ma soprattutto bella. Quando incrociava i suoi occhi aveva l'impressione di perdersi in una distesa d'erba.
L'amava? Forse.
Genere: Azione, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ido, Nihal, Nuovo personaggio, Sennar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sei degno...
Non sei degno....
degno.....


Quelle tre parole rimbombarono nella sua mente all'infinito. Fu come se si fosse dimenticato di respirare, come se il nulla gli avesse preso la mente.
San non riusciva a capire.
In che senso non era degno di stringere tra le dita l'elsa di quella Spada? Era il nipote della salvatrice del Mondo Emerso, a chi altri se non a lui doveva andare quel cimelio?
All'inizio il mezzelfo fu soppraffatto dalla paura, una paura senza nome, che poi lasciò spazio allo stupore, al dubbio, per giungere infine alla rabbia.
Ormai era quello che lo guidava, quello che faceva di lui ciò che era.
I suoi occhi si ridussero a due fessure e se avessero potuto avrebbero incenerito l'elfa che gli stava addosso.
- Non hai il diritto di dirmi se ne sono degno o meno. La Spada è MIA.-
Le disse tra i denti. Eleys non mutò espressione. Sarebbe potuta passare quasi come una statua di marmo, se non fosse per l'enorme tristezza e furore che si celavano nei suoi enormi occhi.
Sorrise sarcastica.
- Hai ragione, non ne ho il diritto. Ma neanche tu hai il diritto di imporre al mio popolo i capricci di Kryss.-
San la guardò senza capire.
- Sì, invece. Hai capito bene.- continuò lei, - Ti sei messo al servizio di quell'essere subdolo e ignobile che tanto assomiglia al Tiranno che dovette sconfiggere tua nonna. Uccidi e massacri in suo nome, porti disperazione solo per dar estendere il suo potere illegittimo. E tutto questo? Per assecondare la tua "natura"? Quella di "distruttore"? Di Marvash?-
La sua voce calma aveva lasciato spazio a delle parole urlategli in faccia. 
Erano le parole che riunivano i sentimenti e i dolori della sua gente, di tutti coloro che erano stati massacrati perché ribelli.
Da parte sua San si era nuovamente stupito del carattere dell'elfa. Sapeva della sua natura, dunque. Forse era proprio per quella, contraria alla forza della Sheireen (ossia ciò che era Nihal), che Eleys gli aveva deto di non essere degno della lama.
Una strana sensazione gli stava prendendo il cuore e se ne allarmò. Che cos'era?Cos'è questo sentimento che mi prende l'anima?
Il lungo suono di un corno distolse l'attenzione di entrambi dal discorso. Eleys alzò di scatto la testa, quasi a fiutare l'aria. Poi leggera, si staccò dal corpo del mezzelfo, che ricominciò a respirare normalmente.
Si separarono di qualche braccio, gli occhi fissi in quelli dell'altro. Il corno che continuava a suonare.
- A quanto pare il nostro scontroè rimandato, sei fortunato.- L'elfa gli inviò un bacio con la mano in modo canzonatorio, per poi risparire tra le case.
L'uomo rimase lì, ancora intontito dalla presenza per lui magnetica della donna.
Si mise una mano tra i capelli blu. 
In che razza di storia mi sto cacciando? Reali, ribelli, scontri e diritti.... Non so quali siano le tue intenzioni e le tue deduzioni, Eleys. Ma non me ne frega niente delle sorti del tuo popolo. Kryss mi ha fatto una promessa, e farò di tutto per rivedere Ido....
Riprese in mano la lama di cristallo nero, la rinfoderò e si diresse verso la piazza.


Passarono sei mesi da quell'incontro. San si era infiltrato nella corte del re Learco, lo aveva ucciso, aveva trovato un altro Marvash, Amhal, e ora doveva trovare il modo di uccidere la Sheireen, Adhara.
Quella mattina era sulle sue tracce.
Aveva scoperto che si era per così dire alleata con qualcuno, ma nessuno aveva saputo dirgli il nome. Poco male, non gliene importava nulla.Avrebbe fatto a pezzi chiunque si sarebbe messo in mezzo.
Un fruscio tra i cespugli. San si acquattò dietro un albero. Era una persona indifesa? O era la sua preda?
Il rumore cessò d'un tratto.
Il Marvash si sporse un poco dall'albero ad osservare. Ancora una volta, fu il suo istinto a salvarlo.
Si ritirò dietro l'albero mentre un coltello si conficcava nella corteccia. 
- Fantastico..- uscì di colpo menando un fendente, ma il suo avversario saltò all'indietro.
L'uomo sorrise maligno. - Ciao, Adhara.  Vedo che sei migliorata...
La ragazza strinse i denti, ma non per paura del mezzelfo. Nei suoi occhi di colore diverso brillava una luce di determinazione.
- Che ne è di Amhal?- chiese, invece.
- Oh! Lui l'ho lasciato indietro. Non vorrei che tu rovinassi tutto il lavoro che stiamo facendo, sai...-
Adhara strinse tra le dita l'elsa della spada e si lanciò contro il suo nemico.
Sì, pensò San, è davvero migliorata la ragazzina. Ma lui era molto più forte.
Dopo alcuni scambi, l'arma di Adhara volò via, ad alcune braccia da lei. Alla gola, la lama di cristallo nero.
- Sei morta, Sheireen. Stavolta finirai nella tomba per sempre.-
Stava per vibrare il colpo quando da sinistra un pugno inatteso lo colpì alla mascella, facendogli scricchiolare le ossa. Si allontanò di qualche passo e parò il nuovo fendente.
Allora aveva davvero uno strano modo di presentarsi a lui. Ancora una volta, l'unica donna che sapeva tenergli testa e farlo sentire a disagio.
Eleys lo guardò con gli stessi occhi infuocati di sei mesi prima.
- Ci rivediamo, San.-
Al mezzelfo parve che un'ombra avesse mutato qualcosa negli occhi dell'elfa. Erano più stanchi, più tristi, ma anche più furenti.
Per certi versi, fu come se San guardasse nei propri occhi. Anche lui si sentiva stanco e più arrabbiato. Ma la dava coe conseguenza alla crescita della propria natura di Marvash.
- Mi fa piacere vedere che sei sana e salva, elfa. Ma il nostro scontro deve essere rimandato. Ora devo finire con questa ragazza.
- Mi dispiace. Ma non ti permetterò di farle del male. Adhara e io ora siamo alleate.-
La  notizia spiazzò il mezzelfo. Come facevano a conoscersi? Allora voleva dire che era Eleys la misteriosa alleata di Adhara.
Se realmente era così, allora il piano di Kryss (nonchè l'obiettivo di San) erano in serio pericolo. Da sole quelle due donne erano un pericolo, insieme? Erano una minaccia molto seria.
Spiegato il motivo per il quale Adhara era migliorata.
- Per caso allora le hai anche insegnato l'arte della spada, Eleys?- chiese sogghignando San.
- Esattamente.- rispose Adhara.
Perfetto, pensò lui.
Scattò in avanti per colpire l'umana, ma Eleys si frappose tra di loro e parò il tiro con la spada dalle venature verdi.
- Adhara, CORRI!!- urlò alla giovane, la quale obbedì subito, dirigendosi nel folto della foresta.
- Maledizione...- il mezzelfo fece per rincorrerla, ma l'elfa cominciò ad attaccarlo, tenendolo occupato.
Il suo obiettivo er apiù che chiaro. Lei lo distraeva e lo faceva restare lì, Adhara fuggiva, per cercare Amhal, per continuare la sua missione e salvare il Mondo Emerso.




  
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