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Autore: eli_rogers    28/12/2012    1 recensioni
A letto penso che in fin dei conti, anche se Alice mi ha abbandonata al mio triste destino, la serata non è stata così malvagia e che con tutte le risate che ho fatto potrei campare per cent’anni. Lorenzo è proprio simpatico.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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“Penso che sia stato il week end più bello della mia vita” “Eh ci credo, avrete passato tutto il tempo a letto!!” dico ad Arianna dopo che ha passato tutta la prima ora di matematica a raccontarmi del suo fantasmagorico week end. “Tu invece, hai passato veramente San Valentino a leggere?” “Una parte…” “Cioè??” “In realtà il pomeriggio l’ho passato a comprare libri e la sera sono uscita…”. Mi guarda con sguardo interrogativo e inizio a raccontarle la mia serata “Sono uscita con mio fratello e al locale ho incontrato Lorenzo, mi ha chiesto scusa, le ho accettate, ci siamo baciati, ci siamo messi insieme e fine” . Dopo il breve racconto mi giro verso la lavagna cercando di seguire il discorso della prof. di matematica fingendo di ignorare lo sguardo sbalordito di Arianna. Dopo dieci minuti si risveglia dal suo stato di catalessi e mi dice “E tu mi hai nascosto questo?? Non mi hai detto niente??” “Non volevo disturbare il tuo idilliaco week end a Courma” “Tu sei proprio scema!! La prossima volta voglio sapere in tempo reale” “D’accordo capo! Sarà fatto!”
 
Lorenzo ed io stiamo insieme da ormai tre mesi e sembra che tutto vada meglio in questo periodo. Matteo ha accettato il fatto che mi sono fidanzata e Stefania non si è fatta sentire. Sembra che ogni cosa abbia trovato il suo posto. Bè, questo era quello che pensavo una settimana fa. Il casino è scoppiato il primo fine settimana di Maggio.
“Lorenzo devo andare” “Come mai così presto? Dove devi andare?”. E’ sabato pomeriggio, e come ogni sabato sono a casa sua a “studiare”, qualche volta abbiamo anche studiato veramente però!
“Te l’ho detto, vengono da Roma degli amici di famiglia a salutarci e a sentire il figlio più piccolo suonare in un locale” “Ah, già. Me lo avevi detto. Ma, per curiosità, quanti anni ha il figlio?” “Davide. Si chiama Davide e ha la mia età” “La tua età?” “Si, ma non ti devi preoccupare, siamo cresciuti insieme ed è come se fosse mio fratello. Dai, non essere geloso” gli dico alla fine lasciandogli un bacio. “Io geloso? Ma va! Ahahahahah! No, parlando seriamente siete solo amici?” “Sii!!” rispondo esasperata “E se permetti, mi avvierei a casa perché se no arrivo in ritardo come al solito per colpa di qualcuno” gli dico lanciandogli un’occhiataccia mentre lui fa finta di niente.
“Ma tu sempre puntuale, mi raccomando!” mi dice Luca appena entro a casa, infatti riesco solo a farmi una doccia veloce quando suona il campanello. “Ciao!! Come state? E’ un sacco di tempo che non ci vediamo!” Sono arrivati finalmente, dopo due anni, la mia famiglia romana preferita. Francesca era una compagna di classe di mia mamma alle elementari e si è trasferita a Roma alle medie ma sono sempre rimaste in contatto, tanto che quando siamo nati io, mio fratello e i suoi due figli abbiamo iniziato ad andare in vacanza insieme in giro per l’Italia. Francesca e suo marito Federico hanno due figli, Giorgio di 23 anni e il già citato Davide della mia età. Ormai non andiamo più in vacanza insieme, ma noi ragazzi ci sentiamo ancora e siamo noi che organizziamo tutte le volte come e in quale parte d’Italia incontrarci perché se dovessimo aspettare i nostri genitori passerebbero i  secoli.
Dopo esserci salutati e aver mangiato l’inimmaginabile Giorgio, Luca, Davide ed io usciamo per andare a sentire Davide suonare. Ho sempre saputo che a Davide piacesse la musica ma non pensavo che avrebbe raggiunto così tanto successo da riuscire a venire a suonare qua a Milano.
“Non ti ho ancora fatto i complimenti per essere riuscito ad arrivare fino a qua a suonare. Bravo!” gli dico sorridendo “Grazie, devo dire che è stato merito di un mio amico che si è trasferito qua. Ha fatto sentire un mio pezzo al suo capo ed eccomi qua!” “Allora non vedo l’ora di sentirti suonare!” “Aspetterò il tuo giudizio” mi dice guardandomi con i suoi bellissimi occhi verdi. Devo ammettere che ho sempre avuto una cotta per lui sin da quando eravamo piccoli ma adesso è acqua passata. Spero.
Arrivati al locale Davide vede il suo amico e si rivolge a noi “Ragazzi, ci vediamo dopo” mentre si dirige verso il retro dove c’è il palco. Noi, intanto, entriamo, ci sediamo e aspettiamo pazientemente il turno del nostro amico.
Arriva il suo turno dopo numerosi cantanti in erba e inizia a cantare una canzone che ha scritto lui. E’ fantastico e il brano è veramente stupendo.
“Eli, noi usciamo. Ci becchiamo dopo” mi dice Giorgio uscendo con Luca. Davide era l’ultimo della serata che si è esibito e dopo la sua canzone tutti sono andati fuori, è rimasto solo il barista a pulire e Davide a sistemare la sua chitarra.
“Sei stato fantastico!” gli dico avvicinandomi al palco “Grazie! Ad un certo punto mi sa che ho steccato un po’…” “Non si è sentito, almeno, io non l’ho sentito. Sembrava che sapessi quello che stavi facendo” gli rispondo rivolgendogli un largo sorriso “Ho imparato a continuare a cantare anche se sbaglio perché se mi blocco non vado più avanti. Sai” continua il ragazzo “mi ha fatto un sacco piacere essere venuto a Milano e soprattutto che tu mi abbia sentito cantare perché poi questa canzone l’ho scritta pensando a te, a voi,  l’ultima volta che ci siamo visti” Lo ascolto con gli occhi bassi conscia di essere diventata tutta rossa e con il cuore che batte a mille. Mi alza il viso con una mano costringendomi a guardarlo in faccia e lo vedo avvicinarsi a me. Chiudo gli occhi e aspetto un suo bacio quando mi riprendo e staccandomi dico “No, non posso!” “Perché?” “Sono fidanzata e gli voglio molto bene. Non posso tradirlo” “Giusto. Me lo avevi anche detto” “Ma perché la gente si ricorda che gli dico le cose solo dopo che gliele ripeto?” dico facendo scoppiare a ridere Davide “Sei unica!” aggiunge continuando a ridere “Dai, raggiungiamo gli altri. Si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto” “Si, e scusa. Giuro che non cercherò più di baciarti se mi hai detto che sei fidanzata” “Grazie, apprezzo il tuo sforzo. E io ti prometto di informarti subito se non sono più fidanzata, magari due volte, così vai sul sicuro e hai il permesso di baciarmi” aggiungo ridendo. 
  
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