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Autore: kuronekoTOP    28/12/2012    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
Sara, Valentina e Chiara erano sul volo per cui risparmiavano da esattamente quattro anni, cioè da quando avevano scoperto il kpop e l’amore incondizionato per tutto ciò che ha occhi a mandorla, addominali scolpiti e una voce da favola.
Erano rponte a tutto, O almeno due lo erano, la terza non sapeva parlare il coreano...ma lei si affidava all’inglese e alla buona vecchia comunicazione gestuale grazie alla quale se vuoi mandare qualcuno a quel paese ti basta alzare il dito medio e sorridere.
BUONA LETTURA!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.1.

Sara, Valentina e Chiara erano sul volo per cui risparmiavano da esattamente quattro anni, cioè da quando avevano scoperto il kpop e l’amore incondizionato per tutto ciò che ha occhi a mandorla, addominali scolpiti e una voce da favola.
Avevano passato ore e ore della loro vita su quel volo per Seul, avevano programmato ogni cosa: il costo del viaggio al centesimo e il periodo in cui costava di meno, il periodo in cui loro sarebbero state grandi, vaccinate, laureate e single (della serie Sexy più o meno, Free solo se sei coreano e cantante, Single molto).
Avevano comprato un appartamento in un bel posticino mettendo insieme i risparmi di anni di lavoretti e risparmi, avevano già spedito i curriculum, o almeno Valentina e Chiara lo avevano fatto, Sara non sapeva ancora cosa fare, considerando poi che neanche parlava il coreano possiamo dire che era veramente in alto mare, ma lei si affidava all’inglese e alla buona vecchia comunicazione gestuale grazie alla quale se vuoi mandare qualcuno a quel paese ti basta alzare il dito medio e sorridere.
Ora stavano prendendo i bagagli, poi si trattava solo di trovare un mezzo di trasporto non troppo costoso, trovare la casa, guardarla, mettere le valigie in uno sgabuzzino, mettere per terra i futon (il letto è un lusso) e dormirci su.
Unica cosa che non avevano calcolato era il fuso orario, ma a quello ci si abitua, bastano due giorni… o almeno così pensavano, non appena arrivarono là erano le sette del mattino. Forse prendere un aereo serale non era stata questa grande idea... se non che avevano avuto un ultimo giorno da passare con parenti, amici e conoscenti per poi rivederli quando avrebbero avuto i soldi per comprarsi un biglietto di ritorno.
Appena entrarono nell’appartamento sentirono un incredibile odore di pittura fresca, ok che l’appartamento era appena stato fabbricato, ma non si aspettavano di avere ancora TUTTO quell’odore di pittura per pareti…
Cinque minuti dopo che erano arrivate non avevano tutto il sogno che pensavano, erano stanche si, ma l’adrenalina per essere i corea era troppa, poi si aggiunse anche il fatto che un paio di vicini bussarono per salutare le nuove arrivate e vedere la casa.
:-E ora che si fa? -Disse Sara stanca morta- Sono staaaaancaaaaa- cominciò a lamentarsi come faceva sempre..
:-Piantala maknae! Rispose Valentina irritata dopo aver passato il viaggio snetendola lamentare perché erano troppo in alto, il cibo faceva schifo, aveva fame, aveva sonno, cominciava a pensare che avesse seriamente 5 anni anziché 22. Non sapeva neanch perché la chiamava maknae, aveva solo quattro mesi di differenza con lei e nove con l’altra becera…
:-Ma cosa facciaaaamoooo ajuuummaaaaaaaaa
:-Dormi
:-Non ho sonnoooo...
:-Facciamo un giro per negozi?
:-Con quali soldi ajumma numero 2…
:-Con i soldi che abbiamo…
:-Speso nei biglietti… ci sono rimasti i soldi per comprarci cibo per tre settimane, il tempo durante il quale si spera che questa scansafatiche si trovi un lavoro, impari il coreano e si abitui ad essere chiamata onni. 
:-Ma onni fa schifo… mi sento al tuo pari.. e NON VOGLIO stare al tuo pari ajumma… mi sentirei vecchia…
:-Taci bimbetta! Le disse Chiara
:-Ma sei tu quella che dorme con un peluche!
:-Le tue argomentazioni sono invalide.
:-vado a montare il dolby surround…
:-Non pensare di ascoltare metal dalla mattina alla sera tesorino…
:-Ricorda che ti manteniamo noi fino a che non ti trovi uno straccio di lavoro…
:-Mi metterò a cercare…
Detto questo si mise ad aprire la valigia e a tirare fuori un impianto wii fihi che faceva invidia ai migliori locali di Seul. Poi prese il suo mp3 rigorosamente blu elettrico e lo collegò all’impianto, poi scelse una canzone, accese le casse, i bassi e alzò il volume. Partì Back in black degli ACDC.
E con queste note nella testa Sara si addormentò.
:-Come fa a dormire con questo casino? Chiese Valentina
:-Non è brutta come musica… solo come si fa a dormirci…
:-Ok che lei non vive se le togli il metal… se ci dorme meglio così…
:-Vorrei dormire anche io…
:-Mettiamo qualcos’altro… cosa vuoi che senta se dorme…
:-No disturbare la belva che dorme… ricorda che ti può uccidere con un solo pugno…
:-Si si… me lo ricordo… come ha fatto con quel tizio che l’ha seguita fino a casa… te lo ricordi?
:-Oh si… poveraccio…
:-Che avete da blaterare voi due! Chiudete quelle cazzo di bocche e lasciatemi dormire! Urlò Sara svegliandosi dalla catalessi.
:-Ma come fai a dormire con questo baccano?!
:-Se vuoi metti qualcos’altro, ma ti avverto… metti musica classica e ti sbrano viva…
:-Si si… calma ragazza…
Valentina si alzò, prese l’mp3 e scelse una canzone… un po’ indecisa fece
:-Cosa posso mettere?
:-Boh… fece Sara
:-Voglio qualcosa dei Big Bang! Disse Chiara decisa
:- What is right! Urlò Sara
:-Vada!
E partì what is right come da voleri della maknae.
Sorridendo la più piccola si addormentò, seguita da Valentina e infine da chiara che sentì finire la canzone, spense e si addormentò.
 
La mattina dopo si svegliarono fresche fresche alle otto e mezzo, avevano più o meno recuperato il distacco tra il loro orologio interno e il fuso orario, ora c’era il problema del cibo… andarono a fare la spesa.
Comprarono poco nulla, giusto le cose indispensabili per campare due giorni.
Durante il pomeriggio aggiustarono un po’ la casa e alla sera, stanche morte, andarono a dormire.
Il giorno dopo, un lunedì di agosto, Valentina andò a vedere se il suo curriculum aveva fatto il suo dovere e se aveva avuto un posto.
Si recò alla YG, dove aveva sempre sognato di andare a lavorare come manager.
:-Scusi- fece alla segretaria all’entrata dell’edificio- dove si può vedere l’organico che hanno preso quest’anno?
La donna le chiese nome, cognome, data di nascita, indirizzo e poi finalmente le mostrò l’elenco che avrebbe deciso la sorte della ventiduenne italiana.
:-Ecco signorina, le faccio i miei complimenti per essersi aggiudicata il posto, il suo curriculum è qualcosa di eccezionale, buoni voti, laurea, diversi attestati di lingua in lingue diverse… Avevamo intenzione di contattarla entro settembre, quando comincerà a lavorare sul serio, ora si accomodi su quei divanetti, tra qualche minuto incontrerà Mister Yang così le spiegherà quello che sarà il suo lavoro.
:-Grazie mille. Disse Vale inchinandosi, poi si andò a sedere e aspettò.
Tempo tre minuti e la porta dell’ufficio del signor Yang si spalancò, non ne uscì il Mr. YG, ma un ragazzo abbastanza arrabbiato, con i capelli rosa e che non la degnò di uno sguardo, poi sbatté la porta e salì le scale in fondo al corridoio.
La ragazza rimase un po’ interdetta, aveva riconosciuto subito che quel ragazzo era GD, ma non riusciva a credere che fosse così arrabbiato, col suo CEO poi…
:-Signorina si accomodi pure. Disse poi facendo capolino da dietro la porta il signor Yang
:-Oh si, grazie. La ragazza entrò e fece un inchino appena chiuse la porta.
:-Si sieda signorina De Cecco.
Lei si sedette.
:-Come credo che le abbia già anticipato la segretaria, è stata assunta grazie al due incredibile curriculum. I titoli di studio eccellenti sono stati veramente apprezzati e anche la sua conoscenza di numerose lingue l’ha aiutata, infine il fatto che lei sia straniera delinea il suo interesse verso questo lavoro ancora più di quanto il suo viso radioso trapeli. Disse sorridente l’uomo, lei sorrise imbarazzata, poi disse :- Sono veramente onorata di poter lavorare alla YG entrainment.
:-lo vedo… ora…- sospirò continuando- il suo lavoro consisterà nel fare l’aiutante manager ai manager di un gruppo che suppongo lei consocerà vista la sua giovane età, i Big Bang. Di cui immagino abbia riconosciuto il leader quando è uscito poco fa dal mio ufficio. La avverto che non è proprio quello che si dice un “ragazzo tranquillo” ma in fondo è un ragazzo buono, basta abituarcisi. Il resto del gruppo è abbastanza collaborativo.
Detto questo la accompagnò fuori dalla stanza e poi verso al sala prove dei Big Bang, prima le presentò tutti i vari manager, tutti degli uomini sui quaranta-quarantacinque-cinquanta anni, che la salutarono bonariamente sorridendole e presentandosi, lei si inchinò davanti a tutti, poi arrivò il momento di conoscere il gruppo, mr.YG aprì la porta e quello che la ragazza si ritrovò davanti era valso la pena di aspettare quattro anni, i suoi idoli erano là, davanti a lei che si scaldavano: Taeyang stava facendo delle flessioni, RI stava facendo addominali insieme a Daesung e a turno si tenevano i piedi, TOP stava facendo un po’ di step, mentre GDragon stava seduto su una panchina ad allacciarsi le scarpe con molta noncuranza.
:-Ragazzi! Volevo presentarvi la signorina De Cecco!- I ragazzi si voltarono e si alzarono andando intorno a lei, il signor Yang continuò- sarà l’aiutante dei vostri manager da ora in poi, quindi trattatela bene e non fatele strani scherzi, anche perché lei mi comunicherà ogni cosa che non va… bene, ora presentatevi… anche se lei vi conosce già…
I ragazzi si guardarono un attimo e decisero che a cominciare sarebbe stato il maknae
:- Io mi chiamo Lee Seunghyun, cioè Victory, V. I , SeungRi, PandaRi, RI… chiamami come preferisci… anche oppa se ti va… disse ammiccando
:-Credo che ti chiamerò SeungRi, va bene?
:-Perché non oppa?
:-perché abbiamo la stessa età.. rispose la ragazza e RI fece una faccia triste, ma poi si mise a ridacchiare e toccò a Dae presentarsi.
:-Io sono Kang Daesung, D-Lite o Daesung, chiamami come preferisci…
:- Daesung credo che andrà bene…
:-Ah si… pure oppa se vuoi… disse il ragazzo sorridendo
:-Oppa Daesung allora… disse la ragazza ridendo mentre Daesung rideva arrossendo leggermente.
:-Io sono Dong Youngbae, o SOL, o Taeyang, o Tae… se mi chiami oppa è un po’ imbarazzante… ma chiamami come preferisci.
:- Tae andrà bene…
:-Tae hai dimenticato che noi ti chiamiamo Omma… rise SeungRi
:-ignorali e andiamo avanti… disse Tae e fece segno a TOP
:- Io sono Choi Seunghyun, o TOP, o Tabi, piacere, anche a me puoi chiamare come ti pare, non fa differenza
:-Hai dimenticato Dino Tabi e Bingu… rise ancora RI
:-Ma anche no… disse TOP ridendo minaccioso, RI alzò le braccia in segno di resa
:-Io invece sono Kwon Jiyong, GDragon, GD, Kwon Leader, Leader, Jiyong, Ji, per RI Appa, per te oppa. Poi le sorrise e le fece un occhiolino, mentre lei arrossiva visibilmente di due o tre tonalità.
:-O…Okay… rispose Valentina un po’ imbarazzata.
:-Io invece sono Valentina De Cecco, chiamatemi pure Vale o come vi viene meglio.
:-Bale? Fece Daesung
:-Vale, con la V… so che nel vostro alfabeto non esiste…
:-VVale… come VICTORYYYY fece RI e tutti scoppiarono a ridere.
 
Quando tornò a casa Vale era al settimo cielo, aveva conosciuto i suoi idoli, aveva un lavoro, aveva una casa e ci viveva con le sue migliori amiche, cosa poteva chiedere di più? Forse di non essere l’unica con uno stipendio fisso, ma per ora se lo sarebbero fatte bastare. Non sapeva però che quello stesso giorno anche Chiara era andata alla YG per avere un lavoro, aveva fatto una prova, per vedere se le sue abilità di truccatrice erano buone.
Era entrata nella stanza con un’ansia pazzesca, ce l’avrebbe fatta? Le sue mani avrebbero retto?
La ragazza era in completa tensione. Soprattutto sapendo che ci sarebbe stato un idol a fare da cavia.
:-Pierini Chiara… è il suo turno. Disse una donna sui cinquanta, lei entrò nella stanza e si ritrovò davanti Dara seduta sulla sedia da estetista pronta ad essere truccata.
Dire che dovette reggersi per non morire sul colpo sarebbe un eufemismo, ma è la cosa più vicina a quello che avvenne.
:-Allora cominciamo? Fece una delle donne sedute là davanti e lei cominciò.
Mezz’ora dopo aveva finito, aveva cercato di essere veloce, efficiente e soprattutto di fare del suo meglio, cercando di non appesantire il viso di Dara con chili di inutile trucco.
:-bene, può uscire, le daremo il risultato appena finiranno anche le altre ragazze.
Andò in sala d’aspetto e si sedette. Vide una ragazza che tornava molto pallida, con le gambe che tremavano e che si reggeva al muro, andò ad aiutarla.
:-Hei come va? Tutto bene? Hai bisogno di acqua? Zucchero? Qualcosa?
:-no, no.. tutto bene… è che mi sono presa un colpo, mi sono dovuta trattenere ma stavo per morire… c’era.. c’era…
:-un idol?
:-se7en! C’era Se7en! Stavo per morire, l’ho sempre amato e truccarlo… oh mio dio…
:-Che fortuna, a me è toccata Dara…
:-Oh mio dio… erano tutti idol… signore che cosa traumatizzante…
:-Già… ti sei ripresa?
L’aveva fatta sedere su una sedia e ora stava sorseggiando dell’acqua
:-Si si, ora tutto ok, scusa se ti ho fatto preoccupare… mi chiamo Minji
:-Io sono Chiara, piacere.
:- Quante volte hai provato a entrare?
:-Questa è la prima, perché c’è chi prova più volte?
:-Non è molto facile entrare qua, quindi c’è chi per seguire il proprio sogno tenta più volte, per me questa è la terza.
:-Le altre volte ti hanno bocciata?
:-No, mi avevano anche presa, solo che poi non c’erano posti a sufficienza e io e altre due ragazze siamo state buttate fuori, le altre due hanno rinunciato, ma io sento che il mio posto è questo.
:-Wow… spero per te che questa volta riesca a entrare, si vede che adori questo lavoro.
:-E io spero che a te non succeda quello che è successo a me…
Si sorrisero, ma neanche il tempo di cambiare argomento che la signora che annunciava i turni esclamò :-Ora vi comunicheremo le cinque persone prese all’interno dello staff:
-         Kim Yurim punteggio 60/100
-         Choi Reiki punteggio 65/100
-         Troulex Amanda punteggio 80/100
-         Park Minji punteggio 90/100
-         Pierini Chiara punteggio 100/100
 
:-Oh mio dio! Minji!!! Ci hanno prese! Ci hanno prese entrambe!!! Esplose Chiara abbracciando Minji che la abbracciò a sua volta quasi in lacrime per la gioia.
Prima di tornare a casa decisero di andare a fare un giro fuori, bisognava festeggiare, dopotutto non era da tutti entrare così alla YG.
Dopo aver parlato del più e del meno per un’oretta buona andarono a casa. Si divisero alla fermata del bus, abitavano agli estremi della città.
:-Sono a casa! Disse la ragazza appena entrò nell’appartamento, nessuno le rispose
:-Heeei!? C’è nessuno?- Continuò- Vale?! Sara!? sono a casa! Uscite fuori!
Chiuse la porta, forse erano uscite. Qualche minuto dopo che Chiara era entrata in casa e si era sistemata tornò anche Vale. Che non disse nulla a proposito del lavoro perché voleva dare la buona notizia quando erano tutte insieme, idem per Chiara quindi entrambe parlarono rimanendo sul vago e aspettarono al maknae, che intanto si trovava dall’altro capo di Seul, in uno studio fotografico.
:-Allora, ora vai a provare questo vestito… disse una donna con la puzza sotto al naso e una crocchia bianca
:-Non è un po’ì tardi?
:-Finché il fotografo non dice che è tardi non è tardi!
Sara sbuffò, era dalle quattro che era in quello studio, cioè da quando aveva trovato un annuncio che la stuzzicava: fare la modella.
Non aveva mai perso in considerazione di fare la modella anche se il fisico lo aveva sempre avuto, ma ora accorgendosi che quella era la sua unica opportunità, con la sua laurea in astronomia chiusa nel cassetto, aveva deciso di accogliere a braccia aperte il mondo della moda, l’unica cosa che non le andava a genio era quella donna: antipatica, snob, irritante e irritata, quella tipa le martellava i nervi con un martello pneumatico da quando era entrata.
La prima cosa che le aveva detto infatti era stata :-Signorina come si è vestita? Questo non è un bar di terza categoria dove prendere un’ubriacatura, si metta dentro i pantaloni, se così definisce quei cosi che indossa, la camicia, sempre che quella sia una camicia. Oh i giovani d’oggi, no sanno cos’è la moda e pretendono di…
A quel punto Sara aveva staccato le orecchie dalla testa e aveva detto alla tipa in un inglese da sette e mezzo :-Scusi, ero qua per quel posto da modella, è ancora libero?
La vecchia la guardò storto, era evidente che non si aspettava che quella ragazza vestita in maniera MOLTO casual e con lo sguardo spocchioso la interrompesse durante la sua critica.
:-Si, ma deve parlare col fotografo e non con me. Rispose alzando la testa
:-Grazie signora...- disse la ragazza – ma non alzi così tanto la testa, non ha appena detto di essere la regina d’Inghilterra…
E per la seconda volta la signora rimase interdetta da tanta confidenza.
Due minuti dopo stava bussando alla porta del fotografo, Pierre qualcosa, un fotografo molto francese e dal dubbio orientamento sessuale.
Appena la vide la guardò girandole intorno, poi le disse :-Vestita così la tua bellezza non risalta, ma hai del potenziale… Jacqueline (la tipa) portala nel camerino e falle provare i vestiti con cui dovevamo fare quel servizio domani…
:-Si… vieni ragazza… disse Jacqueline e Sara la seguì.
Si ritrovò quindi in un angusto camerino tutto bianco con otto vestiti da provare e un minuto per cambiarsi.
Si cominciò a spogliare, poi si mise il primo capo e uscì, scrollandosi solo un po’ i capelli.
:- Bellissima. Disse il fotografo, fai un paio di giri, alza il mento e sfila.
La ragazza ci rimase un attimo, non era abituata a sentirsi dire cosa fare con quel tono superiore, evitò di squartare subito il fotografo e fece quello che aveva detto.
:-Jacqueline… dì di togliere il’annuncio dal giornale, questa ragazza è perfetta… le movenze, il corpo, l’espressione del viso…quella…
:-Si, signore…questo vuol dire che mi avete assunta?
:-Si signorina… il suo nome?
:-Sara Bianchi…
:-Oh.. da dove vieni? Quanti anni hai? Dai i tuoi dati a Jacqueline e poi torna qua, dobbiamo la-vo-ra-re!
:-Si Signor Lachance
:-Chiamami Pierre Sara…
:-Si signor Pierre…
La ragazza era incredula, aveva un lavoro ora, che le avrebbe permesso di non fare nulla per ore se non guardare una fotocamera e stare ad ascoltare quel francese mentre provava vestiti eccezionali… e per farlo la pagavano anche… non ci poteva credere.
Tornò a casa un’ora dopo che erano già là sia Chiara che Valentina, distrutta e con le gambe che facevano male, era una persona pigra, non era abituata a stare tanto tempo ferma.
 
:-Ma buongiorno… com’è? Stavamo per avvisare la polizia della tua scomparsa.
:-tranquille… poi devo dirvi una cosa fantastica! Disse con gli occhi che luccicavano e un sorriso a trentadue denti
:-Dicci dicci! Anche io devo dirvi una cosa poi! Disse Vale
:-Oh mio dio! Anche io!! Che bello! Siamo qua neanche da due giorni e già siamo così felici! Disse Chiara, poi fece un urletto da fan girl e si buttò sul suo futon messo a mò di pouf.
:-Dai! Racconta! Incitò Sara che si sedette per terra gambe incrociate, vicino a entrambe si sedette anche Valentina.
:-Allora… visto che tanto non avevo niente da fare. Iniziò
:-Strano. Fece Valentina ironicamente guardandola.
:-Taci donna!- rincominciò –mi sono messa a guardare annunci sul giornale e ho trovato un certo Pierre che cercava una modella… siccome ho un bel corpo dopotutto
:-Miss Convinzione è tra voi. disse Chiara.
:-la piantate di interrompermi?! – sbottò Sara – dicevo… beh sono andata dove diceva e ho fatto tipo un provino, lui ha detto “bene, togliamo l’annuncio dal giornale, ho trovato quello che mi serviva!” e ha cominciato a fare un servizio fotografico su di me due minuti dopo che avevo firmato il contratto. Paga anche benissimo!
:-Waaa! Non ci credo! La nostra sfaticata numero 1 ha trovato lavoro!
:- ah ah… -fece Sara – cosa ci dovevi dire tu allora?
Quindi cominciò Chiara :- Oggi sono stata alla YG…
:-La YG? Urlarono sia Valentina che Sara
:-Si! La YG! Neanche io ci credevo… comunque… mi hanno fatto fare una prova per essere truccatrice e…
:-E??
:-Mi hanno presa con il massimo dei voti!
Le due ragazze scoppiarono in un urlo, risero tutte insieme
:-Quindi anche la mia ajumma più ajummosa ha trovato lavoro!
Chiara rise, poi si rivolse a Valentina
:-vale te che volevi dirci?
:-Oh nulla…- disse lei sogghignando- niente di che… solo che…
:-Che??
:-Che anche io sono stata alla YG oggi…
:-E??
:-Sapete che avevo mandato il mio curriculum prima di partire no?
:-Si… e allora? Le ragazze erano sempre più sulle spine
:-beh… sono assistente manager in attesa di un artista tutto per me…
:-Wa!!!!!! Che mito!!! Di chi sei aiutante?
:-beh… non di uno solo, il signor Yang mi ha detto che per imparare a 360° il lavoro di manager avrei dovuto seguirne più di uno, quindi mi ha assegnato a…
:-A chi donna!?!?!?! Muoviti a dirlo! Sto morendo! Esplose Sara
:-Beh dei Big Bang! Disse la ragazza
:-COME DEI BIG BANG!?
:-I… I BIG BANG?! QUELLI VERI? QUELLI CON GLI OCCHI A MANDORLA?
:-No, quelli con la faccia verde e le orecchie a punta… ovvio che di quelli veri…
:-OH MIO DIO! Dissero in coro le alte due ragazze.
Poi urlarono, prima solo Chiara e Sara, poi anche Valentina, si gettarono a terra ridendo e strillando felicissime.
:-Tutto sta andando come deve…
:-ragazze siamo grandi…
:-Seul è ai nostri piedi… dio che bella cosa!
Dopo mangiato andarono a dormire, ma parlarono quasi tutta la notte per la troppa adrenalina.
La mattina dopo si alzarono alle sette. Prepararono al colazione e mangiarono sorridenti come non mai.
:-ragazze io devo scappare, stamattina devo incontrare il manager di GD perché mi deve spiegare come andare incontro alle esigenze di una DIVAH… disse una H molto aspirata.
:-Fighting onni! Disse Chiara
:-Fight ajumma! Disse Sara mezzo addormentata.
:-Io devo andare alle otto alla YG, devo cominciare a dare una mano alle truccatrici.
:-tanto poi esco anche io, tornerò verso l’una e mezzo, ho un servizio fotografico…
:-Cavoli che velocità…
:-Non fare la ragazza facile! Disse Valentina puntandole contro un dito
:-E non dire parolacce! Disse  Chiara
:-si mamme… disse Sara guardando il cielo
:-E non parlare con gli sconosciuti… disse Vale
:-A meno che non siano dei bei ragazzoni sui venticinque con gli addominali, in quel caso presentali a mamma… aggiunse Chiara serissima
:-Mia mamma è sposata… fece Sara sgranocchiando biscotti
:-Intendevo IO!
:-Si nonna…
:-Da quando mi hai declassato a nonna?
:-Da un secondo ajumma!
Poi andarono tutte a cambiarsi e a finire di prepararsi e cominciarono la loro prima giornata lavorativa in Corea.
 
 

Buondì, com’è? Tutto bene? Come vi è sembrata questa FF?
Beh recensite in massa per favore… *si inchina* grazie comunque per averla letta e non esservi suicidati a metà…
Grazzzziiieeeeeee

kuronekoTOP

   
 
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