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Autore: Raika    28/12/2012    2 recensioni
Sono passati quattro anni da quando gli Snow Kids hanno vinto la Galactik Football Cup. Sono passati quattro anni da quando Bleylok è morto e il Meta-Flusso scomparso.
Ma se il Meta-Flusso non fosse completamente sparito? Se esistesse ancora una persona con esso? Cosa succederebbe se Blaylok, di ritorno dal mondo dei morti, riscisse ad impadronirsene e scoprisse qualcosa che va oltre le sue più rosee aspettative?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'Amichevole

Caren si era praticamente persa tutta l’emozione della discesa dagli spogliatoi al campo per litigare con Sinedd, ma adesso che vi si trovava in mezzo la pressione aveva iniziato a farsi sentire.
Intorno a lei la partita si stava svolgendo ed uno dopo l’altro vide i giocatori sfrecciarle accanto scatenando i loro potenti flussi. Per un attimo la sensazione d’impotenza si impadronì si lei, ma poi ricordò: adesso anche lei possedeva il flusso ed era uno dei più potenti della galassia.
<< Caren datti una mossa! >> urlò Artegor nel suo auricolare e lei premendosi l’apparecchio all’orecchio infastidita esclamò << Lo so! >>
Al suo fiancò Tia, in possesso della palla, corse verso la porta degli Shadows, ma Caren veloce utilizzò lo Smog per materializzarsi di fronte a lei e scomparire poco dopo aver recuperato la sfera.
La rapidità con cui tutto ciò accadde lasciò gli Snow Kids momentaneamente spiazzati, permettendo alla ragazza di avvicinarsi a Yuki indisturbata, fino a che Mei sprigionando il Respiro di Akillian non intervenne in scivolata strappandole via il pallone e rispedendolo verso Mark.
Per vari attimi Tia e il ragazzo si scambiarono la sfera con una serie di piccoli passaggi ravvicinati evitando così i vari tentativi di recupero degli Shadows, poi Mark si fermò sul posto e dopo essersi fatto rimbalzare il pallone sulla schiena lo rispedì alla compagna, la quale scatenando il flusso calciò con un potente destro dritto in porta.
Nilli, Yurex e Sairus provarono ad intercettare la traiettoria scomparendo e riapparendo a mezz’aria, senza però mai arrivare a sfiorarla, ormai sembravano che il tiro fosse destinato ad andare in porta, ma quando la palla fu appena a pochi metri da Senex un alone scuro gli comparve davanti e Caren materializzatasi dal nulla distese la gamba calciando con forza il pallone e rispedendolo nella metà campo avversaria, dove Sinedd era già pronto ad accoglierlo.
Il passaggio però non ebbe l’effetto desiderato a causa di Micro Ice che intercettando la traiettoria fermò il bolide di petto riconsegnandola negli abili piedi di Tia che nuovamente calciò. Questa volta però il tiro andò in porta segnando così la fine del primo tempo.
Caren osservò afflitta il pallone scomparire e nel suo auricolare, come in quello di tutti i suoi compagni la voce furente di Artegor rimbombò << Sinedd! Maledizione stai giocando per vincere non  per fare del salutare movimento! Pensavo avremmo vinto questa partita! >>
<< Lo faremo! >> esclamò il giovane avviandosi irritato verso la navetta trasportatrice.
Quando anche il resto degli Shadows furono a bordo il veicolo partì e l’attaccante sbraitò << Perché non ti concentri?! >>
<< Scusa?! >> chiese Caren sentendosi interpellata.
<< Svegliati invece di fare la bella statuina! >>
<< La bella.. Ah! Questa è buona! Posso ricordarti che sono stata io ad evitare il primo goal?! >>
<< Beh potevi anche.. >>
<< Poteva anche un bel niente! >> esclamò Artegor, una volta giunti nei loro spogliatoi. << Limitati a fare l’attaccante Sinedd, l’allenatore lo faccio io! >>
Il ragazzo fulminò sia lui che la compagna con lo sguardo andandosi poi a sedere in disparte, e l’uomo continuò << Caren, è stato un bel salvataggio, ma sei un’attaccante e ti voglio in prima fila a fare goal, intesi?! >>
<< Si mister. >>
<< Sinedd, chiacchiera meno e agisci di più! Persino uno zombi gioca meglio di come stai facendo tu!
    << Yurex non azzardarti a far passare mai più neanche un capello di quegli insulsi ragazzini, altrimenti sarà peggio per te! E tu Sairus quando loro avanzano devi arretrare in difesa! Fulmugus, Nilli mi servite da supporto agli attaccanti, quando Tia o Mark o uno di quei mocciosi passa la palla voi dovete infilarvi in mezzo e spedirla alla prima linea! Usatelo quel dannato Smog!
  << Siamo qui per vincere, non provate neanche a pensare di farvi battere da quei ragazzini! Adesso tornate in campo e fate vedere chi sono gli Shadows! >>
I giocatori annuirono ed esultando con rauchi versi tornarono sulla navetta, Caren rimasta a chiudere la fila venne afferrata per un braccio da Artegor, che fermandola le disse << Caren, fa vedere cosa sai fare. Mostrami quello che mi ha spinto a sceglierti quella notte al Netherball. >>
La ragazza lo fissò specchiandosi nei suoi scuri occhiali sportivi, dove il suo riflesso le mostrò la giova che aveva vinto così tanti incontri nella Sfera. Non era cambiato assolutamente niente da quella Caren all’attuale e sorridendo compiaciuta al mister, annuì. Sapeva esattamente cosa doveva fare.
<< Ce ne hai messo di tempo >> disse Sinedd, ricevendo un’occhiataccia da Nilli, quel ragazzo non perdeva mai l’occasione per irritarla.
<< Sta zitto Sinedd >> rispose lei glaciale e in quel momento il giovane rivide la stessa fredda e calcolatrice sconosciuta che si era trovato davanti settimane prima nella Sfera.
Adesso erano pronti per vincere quella partita.
Il secondo tempo iniziò e le due squadre tornarono di nuovo in formazione. A centro campo Sinedd e D’Jok si fronteggiavano e quando il fischi d’inizio diede il via alla partita entrambi volarono in aria per recuperare la palla.
Quella volta lo Shadows fu più veloce e avvolgendo la sfera con lo Smog scomparve per riapparire parecchi metri più sotto.
Caren corse dietro al suo compagno di squadra osservandosi attentamente intorno, aveva deciso di utilizzare lo stesso metodo di gioco della Sfera e ciò che doveva fare era analizzare i suoi avversari.
Non le ci volle molto a capire come si muovevano gli Snow Kids e quando Mei intervenne in scivolata strappando la palla a Sinedd, Caren fece un poderoso salto all’indietro materializzandosi nel momento esatto per intercettare il passaggio a Tia e scomparire poi portandosi via il pallone.
Di nuovo la sfera fu tra i piedi di Sinedd, il quale riprese la sua solitaria corsa verso la porta, corsa che ben presto non fu più così solitaria, D’Jok, infatti, avvolto dal suo potente respiro si avventò su di lui e Caren per un attimo ebbe davvero paura che potesse colpirlo.
<< Sinedd, D’Jok! >> esclamò la ragazza, sorpresa di essersi ricordata uno dei tanti nomi delle stelle del Galactik Football.
Sinedd vide con la coda dell’occhio il ragazzo dai capelli rossi arrivare e ridendo beffardo saltò, non fu uno sforzo particolarmente impegnativo quello che fece per evitare il contatto, sembrava che  D’Jok non desiderasse abbastanza fermarlo e ciò gli fece ancora più assaporare il sapore agrodolce di quel primo goal segnato con il suo infallibile sinistro.
<< Si! Si! Si! >> esultò Caren voltandosi poi verso il giovane, che per la prima volta da quando lo conosceva non la stava fulminando con lo sguardo, ma semplicemente le fece un cenno d’approvazione con la testa.
Lei sorrise, chi sa forse se riusciva a fargli fare un altro goal l’avrebbe pure ringraziata. Nah, non sarebbe stato da Sinedd.
Nuovamente la palla fu messa in gioco da un’incerta Yuki che con quel piccolo errore aveva perso la fiducia in se stessa e Caren pensò che infondo un po’ le dispiaceva per lei.  
Ad avere possesso palla questa volta era D’Jok, il quale non aveva per niente digerito il precedente scarto ed ora più che mai era deciso a segnare. Il ragazzo, infatti, correva al massimo delle sue capacità sfoderando tutta la potenza di cui il suo Respiro era capace, la sua corsa però fu rallentata da Sairus il quale entrando in scivolata costrinse il giovane a passare la palla a Mei. Quella però non si rivelò una mossa saggia, o meglio non la fu eseguendo un passaggio così alto, esso, infatti, permise a Nilli di materializzarsi con il suo Smog e di calciare la palla con un elegante rovesciata consegnandola dritta a Caren, la quale trovandosi Tia davanti passò a sua volta a Sinedd.
Neanche quell’azione però ebbe l’effetto desiderato, permettendo a Thran di lanciare indietro la sfera con un calibrato colpo di testa. Essa sfrecciò verso Mark, il quale però fu preceduto da Nilli, che subito si trovò circondato.
Vedendolo nella mente di Caren tornarono le pareti della sfera e l’incontro con Render prese forma davanti ai suoi occhi. Sapeva cosa doveva fare.
<< Nilli passala a Senex! >> esclamò la ragazza correndo a perdifiato verso la sua porta.
<< Ma sei impazzita! >> gridò in risposta Sinedd, poco lontano da lei.
<< Nilli fa come ti ho detto! Senex quando la palla ti arriva spediscila a Sinedd e tu lanciala più alto che puoi sopra la nostra porta! >>
<< Tu sei pazza! >> esclamò il ragazza facendo però un cenno ai compagni i quali si mossero per mettere in pratica la folle strategia della giovane.
Caren vide con la coda dell’occhio Nilli calciare con un colpo di tallone verso Senex, il quale più simile ad un lanciatore di giavellotto che a un portiere afferrò la palla con una mano e girando su se stesso per prendere potenza la rispedì verso Sinedd.
Nel momento in cui il piede del numero undici degli Shadows calciò il pallone verso la sua stessa porta Caren, che aveva acquistato velocità con la corsa, saltò smaterializzandosi e poi materializzandosi sui pali superiori della rete utilizzandosi come trampolino per volare dritta verso la sfera e calciarla con la rovesciata più potente che avesse mai eseguito dritto nella porta degli Snow Kids dall’altro capo del campo.
Il familiare suono di fine partita esplose per lo stadio, seguito da urla e applausi da parte degli spettatori.
Gli Shadows avevano vinto il match e tutto grazie ad una folle idea di un’altrettanto folle nuova giocatrice.
<< Sai, forse non sei del tutto inutile come credevo >> disse Sinedd porgendo una mano a Caren per aiutarla ad alzarsi.
Lei sorrise. << Quindi ti sono simpatica? >>
<< Frena, manico di scopa, al massimo mi sei tollerabile. >>
La giovane rise e dandogli un’amichevole pugno sulla spalla rispose << Mi sei tollerabile anche tu grissino. >>
Sinedd si voltò verso di lei. Grissino?!
Ma ormai si era già lanciata in mezzo agli altri Shadows e allegramente salutava il pubblico esultante del Genesis Stadium.
Senza sapere bene perché Sinedd, sorrise.



..Spazio Autrice..
Salve a tutti bella gente! Finalmente anche questa benedetta partita è finita, spero vi sia piaciuta :)
Lo so che non è molto lungo come capitolo però vi assicuro che è una fatica enorme dover descrivere un intero incontro.. ho guardato la puntata almeno una trentina di volte per riuscire ad avvicinarmi il più possibile al cartone, spero di esserci riuscita.
Cosa dire, un enorme grazie come sempre a chi legge!
Visto che questo è il mio ultimo aggiornamento per il 2012 vi auguro Buon Anno!
All'anno prossimo!
Raika
   
 
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