-Quante lingue parli?- chiese Stefan, coricato accanto a me, rigirandosi tra le dita una ciocca dei miei capelli.
-Tre. Escluso l’italiano- risposi, socchiudendo gli occhi al tocco leggero della sua mano sul viso.
-Quali?-
-Inglese, francese e spagnolo. Avrei dovuto iniziare a studiare anche il mandarino, ma poi sei arrivato tu e hanno interrotto tutte le lezioni. Non mi sono mai piaciute, anche se erano gli unici momenti che passavamo insieme. Beh, non era un vero e proprio stare insieme, più che altro eravamo nella stessa stanza. Mi chiamavano nel loro studio, mi davano libri da studiare e mi permettevano di rimanere-
-Cosa ti insegnavano?-
-A riconoscere i vampiri, i loro punti deboli e i loro punti di forza. Hanno cercato di insegnarmi anche a sparare, ma ero un disastro-
-E io sono stato il primo che hai visto?- mormorò, spostando la testa sul cuscino e avvicinandosi.
Annuii.
-Ne sono onorato- disse, sorridendo e accostando le labbra alle mie.
Sollevai la mano per intrecciare le dita ai suoi capelli scuri e rabbrividii quando mi sfiorò con il palmo freddo al pelle nuda della schiena.
Lo sentii imprecare al suono di un telefono. Lasciandomi un bacio sulla fronte, si alzò per prendere il cellulare che aveva lasciato sul davanzale della finestra quando era entrato.
-Hello?- rispose.
Mi sedetti e incrociai le gambe.
-Yeah. Yes, I’m in Italy… No, he shouldn’t. He should wake up in a month... Fine. I’ll be there as soon as possible... Yeah, he’s here, too... I’ll tell him... Bye-
Chiuse la chiamata e si passò una mano tra i capelli, prima di tornare a sedersi accanto a me e mettermi le braccia intorno alle spalle, attirandomi a sé.
-Dove devi andare?- chiesi, sollevando lo sguardo su di lui.
-Devo tornare a Londra. Credevo di poter rimanere più a lungo, ma a quanto pare non è così-
-Perché devi andare?-
Prese un respiro profondo, accarezzandomi i capelli, prima di parlare.
-Lavoro in una società, o agenzia, non saprei bene come definirla, che si occupa di aiutare e proteggere personaggi importanti della storia. Artisti, letterati, filosofi, politici. Se ci fai caso, la maggior parte di loro è morta abbastanza giovane e in circostanze poco chiare, si sa poco con certezza, e il motivo, nella maggior parte dei casi, è che sono stati trasformati in vampiri. È un’organizzazione che opera in ogni nazione e ha sede nelle capitali. Gli umani e la maggior parte dei vampiri non ha idea della sua esistenza. Ogni tanto questi personaggi scelgono di ritirarsi per qualche decennio in uno stato di incoscienza simile al letargo. A dir la verità potrebbe farlo qualunque vampiro, ma risulta più pericoloso. Il vampiro che mi è stato affidato si dovrebbe riprendere coscienza dopo settant’anni tra meno di un mese e devo stargli accanto per aiutarlo ad abituarsi ai cambiamenti che sono avvenuti nella società-
Rimasi a fissarlo negli occhi di smeraldo per un po’. Lo rivedevo dopo un mese e già dovevamo separarci?
-Di’ qualcosa, per favore-
-Portami con te- dissi in un sussurro.
-Cosa?-
-Portami a Londra con te. Per favore-
-E lasceresti il tuo paese così? Di punto in bianco? Senza nemmeno finire la scuola?-
-Voglio andarmene comunque e non voglio rimanere a lungo lontano da te. La scuola non è un problema, già da tempo studio da sola quello che mi interessa. E se in futuro mi dovesse servire il diploma, me la cavo abbastanza bene anche a falsificare i documenti-
-E l’assassinio dei tuoi genitori?- mi chiese con un sorriso appena accennato.
-Viaggiavano molto. Cercare qui chi li ha uccisi sarebbe lo stesso che cercarlo in qualunque altro luogo- risposi, abbassando lo sguardo.
-Sarei felicissimo di averti con me- disse, sollevandomi il mento con le dita e sfiorandomi la bocca con un bacio.
Sorrisi contro le sue labbra.
-Credi che sarebbe difficile farmi entrare in quella società in cui lavori? Solo per non rimanere con le mani in mano mentre siamo in Inghilterra-
-Non dovrebbe essere un problema- rispose, sorridendo. –Quando possiamo partire?-
-As soon as possible-
 
 
 
ciao =)
come mai nessun commento nello scorso capitolo? mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate, anche se non vi piace, mi fate questo enorme favore?
sono consapevole del mio livello di inglese discutibile, quindi se c’è qualcuno più istruito di me che trova qualche errore, per favore mi corregga.
come sempre ringrazio chi ha letto e chi ha messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite. grazie mille.
per un po’ la storia rimarrà in sospeso, sia perchè devo meditare su quello che accadrà, sia perchè mi sono messa a scrivere un’altra cosa. diciamo che in diciassette anni di vita sono riuscita a finire un solo racconto (l’altro che ho pubblicato sul sito e che, ancora una volta vi invito a leggere e recensire http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1132052&i=1). e ne ho iniziati molti, ve lo assicuro.
comunque, riguardo ai prossimi capitoli, l’unica cosa di cui sono certa è che avranno come sfondo la magica londra. questa città mi ha colpita al cuore, l’adoro. so, here’s a picture of the tower of london with the gherkin on the background (è la sede di alcuni uffici, ma anche gli inglesi lo chiamano cetriolo e la forma in effetti è quella). colours aren’t at their best, but this is what I could do since I’ve been there in february.


byebye, guys. I hope to hear you soon.
kisses =*
 
giulia
p.s.: quasi dimenticavo, buon anno a tutti! =D