Chapter 3: il fuoco
della vendetta
«Cosa?»
chiesero le compagne all’unisono.
«La
Nobile Demetra del Cavallo dal respiro infuocato ha portato qui una nuova
aspirante. Pare che sarà la sua protetta.», continuò Sveva con una punta di
gelosia.
«Io
l’ho vista! È arrivata qui ieri mattina dal Canada. Demetra era stata
incaricata giorni prima di andarla a cercare.»
«E
com’è?», chiese un’altra.
«Capelli
neri, occhi scarlatti. Alcune voci dicono che sappia padroneggiare il fuoco,
anche se non in modo superlativo.», continuò la ragazzina più informata.
«Spero
solo che non faccia casini.» commentò dura Sveva «Ci basta già Scarlet che
spezza le ossa a chi le dà fastidio.»
«Hai
bisogno di qualcosa?» chiese ad una ragazzina dai capelli neri e dagli occhi
rossi. Doveva avere all’incirca la sua età.
«Che
anima cupa e triste. Dovresti smetterla di tormentarti.»
«Fammi
un favore: levati dai piedi. Non ho bisogno di psicologhe improvvisate che
credono di sapere cosa penso o come sto.», replicò l’asgardiana.
«E
pure malfidente.»
Aima
la osservò con sufficienza, incrociando i suoi occhi scarlatti con i due rubini
della coetanea.
«Ti
ha portato qui Demetra?»
«Sì.
Sapevo che sarebbe venuta. Il mio potere non può passare inosservato a tutti.»
Spiegò
la ragazzina, sfregandosi le mani e aprendole a coppa rivelando del fuoco.
«Come
ti chiami?» chiese improvvisamente ad Aima.
«Scarlet
Puppet.» rispose semplicemente. Non le interessava il nome della sua nuova
conoscente.
«Aletto,
il fuoco della vendetta. Piacere!»
Aletto
allungò la mano, ma Aima non la strinse.