Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Lily Juvenile    01/01/2013    6 recensioni
Anno 2249.
L'umanità è ormai distrutta dalla guerra e la Terra sta morendo a causa del bisogno di potere che ha sempre accompangato l'Uomo per le Ere della storia.
In quel mondo devastato, i grandi Signori che goverano le nazioni, mandano i loro figli sull'isola Wawanakwa, l'unico angolo di paradiso rimasto nel mondo, nascondendo loro la vera ragione.
Lì, due anni dopo, nella notte della Vigilia, i ragazzi riceveranno la prima visita dopo tempo, scoprendo finalmente l'atroce verità.
Ma una guerra minaccia le nazioni più forti.
Ce la farà la Resistenza a non soccombere?
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Cody/Sierra, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
***La “copertina” della mia storia***
 
 
 
Non riuscivo a smettere di pensare a cosa Blaineley e Chris nascondessero.
Prima di tornare in spiaggia, io e Alejandro ritornammo alla villa per discutere.
-Secondo te, cosa nascondo quei due?-
-Non so- risposi. –ma deve essere sicuramente qualcosa di orribile, sconvolgente o non so che.-
Alejandro concordò.
-In ogni caso, dobbiamo saperlo. Se qui due nascondo qualcosa…-
Alejandro strinse i pugni.
-Fermo. Prima dobbiamo costringerli a dirlo a noi e poi lo diremo agli altri.-
-Però, se hanno deciso che è meglio non dirlo, una ragione ci sarà, Heather.-
Annuii.
-Non mi importa.-
Mi alzai decisa. Se era qualcosa di terribile, tanto vale saperlo subito.
Alejandro mi seguì senza parlare.
Là alla spiaggia, Blaineley mi guardò.
Non era nulla di buono.
 
 
 
Mentre Geoff mi accarezzava i capelli dolcemente, vedevo che nello sguardo di Blaineley c’era inquietudine.
Da come si comportava, si notava che qualcosa non andava.
Mi liberai dalla stretta di Geoff e andai da lei.
Supina, guardava le stelle.
-Blaineley?- la bionda si voltò, tentando di nascondere il suo stato d’animo.
Ma era così trasparente…
-Cos’hai?-
Lei tornò a fissare il buio.
-Niente.-
-Quando qualcuno dice “niente”, vuol dire che c’è sempre qualcosa che non va.-
L’avevo imparato da Geoff, è quello che mi diceva sempre quando ero giù.
-Davvero Bridgette. È tutto ok.-
-Allora vieni con noi! Stiamo mangiando qualcosa.-
Alzandomi, le porsi la mano e lei la prese.
-Allora vieni?-
Blaineley aprì la bocca per parlare, ma, prima che potesse rispondermi, Heather si intromise fra di noi.
-Non può, Bridgette. Deve parlare con me.-
La bionda alzò un sopracciglio, inquieta, ma la seguì.
Questa faccenda non mi piaceva.
 
 
-Ok, dicci tutto!- la minacciai.
Avevo portato Blaineley nella villa per parlarle.
Là, ci aspettava anche Alejandro con Chris, che se ne stava seduto sul divano, pensieroso.
-Senti, Heather, io non so di cosa stai parlando. Sputa il rospo e poi possiamo parlarne.-
Blaineley si mise sulla difensiva.
Non mi era sembrata così aggressiva la prima volta che l’avevo vista.
Tanto meglio, mi sarei divertita.
-Sappiamo che avete qualcosa da dirci, non solo a noi, ma a tutti gli altri. vi abbiamo sentiti.-
Chris, con uno scatto, si alzò dal divano.
Blaineley, invece, sgranò gli occhi per un secondo, ma cercò di mantenere la calma.
-Allora?- chiesi, impaziente.
Lo sguardo cattivo di Blaineley mi faceva saltare i nervi.
-Non sono affari tuoi, Heather.-
-Oh sì che lo sono! Riguarda tutti noi, e lo vogliamo sapere.-
Alejandro e Chris erano in piedi accanto al divano e ci guardavano.
-Non vuoi parlare?-
Scosse la testa.
-Allora sarò costretta ad andare giù in spiaggia e dire a tutti che hai qualcosa da dirci. E sarai tu a doverti inventare una scusa.-
Scappai.
Veloce come un fulmine, uscii dalla villa e percorsi il sentiero.
-NO!- Blaineley urlava alle mie spalle, ma era troppo lontana.
Ormai avevo già raggiunto la spiaggia.
Gli altri si ingozzavano di patatine, mentre Izzy lanciava di nascosto i popcorn a Courtney, che ormai aveva perso le staffe.
Salii su uno scoglio in riva al mare.
Battei le mani.
Gli altri si voltarono.
-Attenzione, grazie! Blaineley e Chris hanno qualcosa da dirci.-
Era il momento perfetto, perché, quando lo dissi, Blaineley e Chris erano appena arrivati in spiaggia, seguiti da Alejandro.
Gli altri si voltarono verso i nuovi arrivati, che sgranarono gli occhi.
-Strega!- sibilò Blaineley a denti stretti.
-Cosa dovete dirci?- domandò Courtney, con aria impaziente.
-Noi…- il fratello di Duncan cercò di dire qualcosa, ma la bionda vicino a lui gli tappò la bocca.
-…dobbiamo dirvi la verità.-
-Su cosa?- domandò Justin, che si stava spalmando la crema sul petto.
-Sul perché siamo qui.-
Ci fu un momento di silenzio. Tutti avevano gli occhi puntati su i due.
Sapevo di aver fatto un ottimo lavoro.
Ghignai.
Blaineley chinò il capo e parlò.
-Vedete, l’isola, dopo l’inserimento di Duncan, era stata blindata, chiusa. Nessuno avrebbe più potuto entrare e voi, ovviamente, non potevate certo allontanarvi. Non erano state installate telecamere o cose simili, non avevate i cellulari o computer, niente che vi avrebbe permesso di contattare il mondo esterno. Così, per controllare che tutto sia andato per il verso giusto, hanno mandato noi.-
-Perché non abbiamo il permesso di contattare il mondo esterno?- chiese Trent.
-Perché quest’isola è top secret! Qui, sono stati mandati i figli dei governatori dei più potenti stati: Texas, Spagna, California, Florida,
Argentina, Austria, Russia, Scozia, Italia e Marocco
*. Se voi avreste anche solo andato un messaggio avrebbero potuto intercettarvi e, di conseguenza, scoprire l’isola. Molti di voi, all’arrivo probabilmente  si conoscevano già, come Duncan e Gwen che sono tutti e sue russi, Courtney e Alejandro, di cui le nazioni sono alleate da tempo.-
-Come mai non ci hanno detto il motivo per cui siamo venuti qui?- chiese ancora il chitarrista.
-Era per la vostra sicurezza. Se avreste saputo il vero motivo non avreste mai abbandonato il vostro Paese e vi sareste uniti alla guerra, insomma…vi sareste esposti, e, un giorno, sarete voi a dover mandare avanti il Paese. Non avreste potuto farlo da morti.-
Sentii Gwen sussurrare qualcosa.
-Ublyudki **.-
In qualche modo sapevo che era riferito ai suoi genitori.
 
 
Abbassai il capo.
Non potevo fare altro che imprecare mentalmente contro i miei genitori.
Erano stati bravi: sapevano che mi sarei unita alla guerra.
Ma non mi sarei mai aspettata che mi imprigionassero in quell’isola.
Quella che prima mi sembrava un paradiso, ora sapeva tanto di prigione.
“Nessuno può imprigionarmi…”pensai affranta.
L’avrebbero pagata cara.
-Su, Printsessa.-
Ed ecco che quel maledetto braccio di Duncan mi cingeva i fianchi.
-Vse budet khorosho.-
Digrignai i denti.
-Ti ho detto di non parlare russo, non capisco un accidente.-
-Ok, Printsessa. Ho detto che andrà tutto bene. Ritorneremo.-
Duncan era stranamente dolce, in quel momento. Di solito si limitava a stuzzicarmi.
Lì, invece, era come un fratello maggiore che cerca di rassicurare la sorellina.
-Quindi…perché ci avete detto tutto?- domandò Lindsay.
Blaineley stette zitta.
Ero certa che non avremmo dovuto sapere niente di quello che ci aveva raccontato.
Fu Chris a raccontarci tutto il resto.
-Gli altri stati, quelli più deboli, vogliono formare un’alleanza per distruggere i più potenti. Anche se le vostre nazione dispongono di un esercito forte, l’insieme di tutti i soldati di questi altri Paesi potrebbe devastarli. Vogliono tenervi all’oscuro. Abbiamo pensato che sarebbe stato meglio se voi foste stati consapevoli di ciò che vi aspetta. Il mondo fuori è distrutto, ragazzi.-
Nessuno fece più domande.
Alcuni si alzarono e se ne andarono nella villa, altri chinarono il capo ed erano cupi in volto. Altri, come me, si stesero sul telo, in attesa.
Precisamente, però, non sapevo cosa stessi aspettando.
Duncan si stese accanto a me e i guardò.
A lungo.
Stranamente non mi diede fastidio.
Con le palpebre che si facevano sempre più pesanti, mi accoccolai accanto a lui. E sistemai la mia testa sul suo petto.
Era così…rassicurante.
Duncan iniziò a giocherellare con una mia ciocca di capelli, e mi accarezzò la guancia.
- Vse budet khorosho, Printsessa.-
Sapevo esattamente cosa voleva dire, ‘sta volta.
E, mentre lui mi baciava sulla fronte dolcemente, mi addormentai.
 
 
Decidemmo di partire.
Ringraziai mentalmente Heather per aver costretto quei due a dirci tutto, anche se in modo scorretto.
Il piano era questo: il primo gennaio, alle sette di mattina, sarebbe arrivata la barca che avrebbe dovuto portare Chris e Blaineley indietro.
Chris avrebbe steso il conducente e corrotto il maggiordomo, poi ci avrebbe fatto salire tutti.
Senza contare imprevisti, avremmo dovuto impiegare un paio di giorni per arrivare a destinazione, cioè al porto di Genova.
Sarebbe stato fondamentale non farci vedere.
Da lì, avremmo preso il treno e avremmo raggiunto la Francia, dove Blaineley ci avrebbe portato al quartier *** generale della Resistenza.
Mi sembrava un piano un po’ azzardato, ma non obbiettai.
In fondo, non avevo un’idea migliore.
Chris aveva passato l’intera notte per pianificare tutto, e mi dicevo che non dovevo preoccuparmi.
Ma, nei film, quando si pensa “va tutto bene” succede sempre qualcosa. Qualcosa di brutto.
Preparai la valigia alla svelta, dopotutto non mi ero portata molte cose, la maggior parte erano vestiti.
Vidi Lindsay con almeno cinque valige e scossi la testa, alzando gli occhi al cielo.
-Gwen!-
Qualcuno da dietro mi chiamò.
Sorrisi a Trent, che stava lottando con la sua enorme valigia per venirmi incontro.
-Ti aiuto.-
Trent cercò di prendere la valigia, ma io rifiutai.
-Grazie Trent, ma ce la faccio.-
Ci nascondemmo tutti, con le nostre valigie, dietro alcuni enormi scogli in riva al mare.
La nave attraccò e, come da programma, Chris e Blaineley salirono tranquillamente sulla nave.
Passarono alcuni minuti.
Finalmente, Chris ci fece segno di venire e ci dirigemmo verso la barca.
-Salite, dai!- gridò la bionda, per metterci fretta.
Corsi sul ponte che portava alla barca e aspettai Trent.
Insieme, posammo le valigie nelle camere.
C’erano solo due camere, una per noi e una per i ragazzi.
Mi caddero le braccia.
-Dovrei dormire…per terra?!- sbraitò Heather, indignata.
-Certo, Heather. A meno che tu non voglia condividere il letto con me.- la stuzzicò Blaineley.
-Scusa, ma chi ha detto che sarai tu a dormire sul letto?-
-Già!- fece Courtney.
-Perché se non fosse stato per me, voi sareste marcite su quell’isola!-
-Non ha importanza!- obbiettò Courtney.
-Dai ragazze- dissi seccata. –piantatela. Non aspettatevi di dormire su comodi letti quando faremo parte della Resistenza. Meglio che vi abituate.-
Detto questo, posai una coperta a terra e mi sedetti.
Alla fine, Courtney e Heather non si rassegnarono, dicendo che avrebbero discusso dopo.
Sospirai.
Non mi entusiasmava l’idea di dover dormire per terra, ma non avevo scelta.
Non avrei neanche voluto partire.
 
 
* Sono i Paesi di provenienza dei ragazzi. Elencherò l’appartenenza dopo.
 
** Significa “bastardi”, e, come dice Heather, è riferito hai genitori di Gwen.
 
*** Non so se è scritto giusto, ditemi voi!
 
 
 
Angolo Autrice
 
Sono tornata e…BUON ANNO A TUTTI!!!
Un piccolo regalo per l’anno nuovo.
Ma quante rivelazioni, in questo cappy!
Si dice praticamente tutto! Mmm…le avventure non sono di certo finite!
Altre cose si scopriranno nel prossimo capitolo.
Ditemi per favore se ho fatto qualche errore e invito tutti quelli che recensiranno a dirmi se i personaggi sono abbastanza IC o no.
Vi prego!!!
Come promesso, ecco la provenienza dei ragazzi:
Geoff: Texas.
Courtney: Spagna.
Justin: California.
Alejandro: Argentina.
Trent: Austria.
Gwen: Russia. La sua famiglia e quella di Duncan regnano alleate sulla Russia, ma non sono imparentate.
Izzy: Scozia.
Sierra: Marocco.
Cody (il suo è un soprannome. Visto che è italiano, il suo vero nome è Corrado): Italia.
Bridgette: Florida.
Duncan: Russia.
Lindsay: Francia.
Blaineley: Francia.
Chris: Russia.
Spero che la storia vi incuriosisca :)
A presto e auguri! 
Lily
 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Lily Juvenile