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Autore: kuronekoTOP    02/01/2013    2 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
Sara, Valentina e Chiara erano sul volo per cui risparmiavano da esattamente quattro anni, cioè da quando avevano scoperto il kpop e l’amore incondizionato per tutto ciò che ha occhi a mandorla, addominali scolpiti e una voce da favola.
Erano rponte a tutto, O almeno due lo erano, la terza non sapeva parlare il coreano...ma lei si affidava all’inglese e alla buona vecchia comunicazione gestuale grazie alla quale se vuoi mandare qualcuno a quel paese ti basta alzare il dito medio e sorridere.
BUONA LETTURA!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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.3.

:-Dobbiamo parlare! Esordì Vale arrabbiata nera alla mensa della YG andando a prendere GD e trascinandolo quasi per le orecchie dall’altra parte della sale, verso i corridoi.
:-Di cosa piccola? Rispose Jiyong annoiato
:-Beh del fatto che stai facendo di tutto per evitare che o riesca a fare un buon lavoro!
:-E come lo starei impedendo?
:-Beh… se mi fai lavorare lo fai lamentandoti per ogni cosa, se invece non mi fai lavorare…
:-Guarda che tu HAI lavorato oggi, sei stata con le 2NE1
:-A PARLARE DI SMALTI!
:-Anche quello è lavorare, dimmi, preferisci lo smalto argentato o blu?
:- Blu… NON MI FAR CAMBIARE ARGOMENTO KWON! :-Come mi hai chiamato?
:-K-W-O-N… cos’è hai troppo cerume in quelle orecchie? Dicevo… quello non è lavorare, quello è tare ad aspettare che i tuoi insegnanti tornino ed ammazzare il tempo mentre non ci sono.
:-beh questo potrebbe essere riduttivo, ti sei divertita no?
:-Si ma non è grazie a te!
:-Grazie… ero via…
:-Al servizio fotografico dove sarei dovuta essere anche io…
:-Senti… fammi mangiare ok?
:-Noi dobbiamo parlare!
:-E per parlare mi impedisci anche di cibarmi? Non è un comportamento da manager serio. Disse Jiyong scuotendo la testa con gli occhi chiusi e il labbro inferiore che sporgeva. Cominciava seriamente a far perdere il controllo alla Vale, riusciva a metterle le mani nel sangue e a farle agitare lo stomaco contemporaneamente.
:-Sono una stupida… si disse in italiano
:-Eh?
:-Lascia perdere- disse tornando al coreano- allora… oggi non avete impegni…
:-No..
:-Non era una domanda, faccio l’aiuto manager, non sto vendendo lumache, conosco ogni impegno che avete in programma per le prossime due settimane…
:-Detta così fa molto stalker
:-taci uomo!
:-Sissignora!
:-Dicevo… oggi pomeriggio, quando state per uscire agli studi, andiamo in macchina a casa mia, così parliamo in privato.
:-uh, così consoceremo le ragazze con cui abiti!
:-Come fai a sapere che abito con qualcun altro?
:-Beh… mi sono preso la briga di controllare il tuo curriculum… non sia mai che una maniaca mi faccia da manager…
:-Già, non sapresti proprio come fare… disse lei grondando sarcasmo con uno sguardo eloquente alla “so che te la porteresti a letto quindi non fare il finto tonto innocente e taci una buona volta”
:-D’accordo zietta, verremo a casa tua a prendere il the…
:-Bene.. vedo che ci siamo capiti…
:-Eheheh sorrise furbo il ragazzo allora io vado ajumma…
:-Come mi hai chiamato?
:-Ajumma… perché preferivi piccola?
La ragazza non seppe cosa rispondere e rimase imbambolata là ferma e imbarazzata.
 
:-Questo è il nostro appartamento, vivo qua con due mie amiche, anche loro italiane, si chiamano Sara e Chiara.
Disse Valentina quel pomeriggio ai Big Bang che l’avevano scortata in macchina fino a casa e che ora stavano nel pianerottolo di fronte a casa sua.
:-Uh che bello, conosceremo le amiche della ajumma Vale!
:-Piantala RI! Non sono tua zia!
:-Ti comporti come se lo fossi ajumma! Rise il maknae
:-oh andiamo maknae! Lascia in pace la nostra piccola ajumma… disse Jiyong
:-Ma anche tu ti ci metti?
:-Si zietta, sei troppo seriosa, sciogliti un po’… disse il Leader
:-Quando la smetterai di mettere i bastoni tra le ruote alla mia carriera lo farò volentieri.. come mai oggi non mi avete voluto al servizio fotografico?
:-beh… perché …
:-Un servizio fotografico è difficile da gestire e tu avresti impedito ai nostri veri manager di fare il loro lavoro come devono… ecco perché…
:-Piccolo bastardo… disse lei.
:-ma questo casino da dove viene? Disse ad un certo punto TOP destandosi dalla sua catalessi, evidentemente disturbato dal suono potente della chitarra elettrica che fuoriusciva da non si sa dove e dai bassi che facevano tremare la gabbia toracica.
:-Oh beh… disse Vale
:-C’è gente che proprio non comprende il concetto convivenza…
:-Su questo hai ragione Seunghyun… però… io onestamente ci devo convivere.. è Sara, la mia coinquilina…
I ragazzi rimasero impietriti, nessuno si sarebbe aspettato che un membro del sesso femminile potesse ascoltare musica metal COSI’ metal e tutti nella mente immaginarono un mostro enorme e puzzolente con i capelli lunghi, neri e unti che andava in giro vestita con un top di pelle nera borchiato e con dei calzoncini che lasciavano vedere la cellulite. Tutti assunsero un’espressione di pura sfida. Erano pronti ad affrontare un mostro del genere?
Vale aprì la porta e urlò
:-Sara!!!! SONO A CASA! In italiano mentre i ragazzi si guardavano un po’ straniti per la lingua cambiata cos repentinamente.
:-OH VALE SEI TE? Rispose una voce acuta da dentro, il volume si abbassò un pochino…
:-SI SONO IO, STO ENTRANDO! Urlò
:-ENTRA CHE VUOI IL TAPPETO ROSSO? Urlò di rimando Sara, la porta si spalancò su una casa relativamente ordinata, se non fosse stato epr le due tre  camicie abbandonate senza ritegno sul divano davanti alla TV accesa e con Super Mario in pausa.
All’idea del mostro borchiato si aggiunsero degli occhiali da nerd e una miriade di brufoli ovunque. I ragazzi erano tentati di uscire a gambe levate.
:-Com’è andata oggi? Disse Vale in inglese alla ragazza.
:-Oh lei parla solo inglese, il coreano non lo impara perché è pigra. Disse Vale ai suoi ospiti.
:-Da cani! Oggi ho fatto un servizio fotografico con un gruppo no? Beh… non è andata proprio benissimo, per veramente a disagio, e poi loro sembravano guardarti dall’alto in basso, con i Nu’Est è stata tutta un’altra storia, forse era perché loro sono più grandi, ma cos’è? Solo perché ho ventidue anni non vuol dire che tutti devono guardarmi come una prostituta che fa la modella no?
Sara continuò a lamentarsi, poi entrò nell’ingresso/cucina/salotto vestita con una canottierina striminzita nera e dei pantaloncini cortissimi grigi, il classico duetto da ragazza che sta in casa mentre fuori fa un caldo boia.
Stava sorseggiando dell’aranciata, che sputò tutta all’improvviso con un poco gentile “AAAARGH” appena vide i Big bang in casa sua.
Ci fu un attimo di sbandamento, mentre i ragazzi la guardavano riconoscendo la modella di quella mattina e cancellando l’idea del mostro borchiato e nerd sostituendolo con una ragazza magra, alta, occidentale, vestita poco e male, che aveva sputato dell’aranciata sul tappeto e che li aveva palesemente insultati poco prima.
:-PORCO CAZZO! Urlò Sara in italiano un secondo dopo afferrando una camicia e infilandosela addosso.
Poi si dileguò un attimo, entrò nella camera con i futon e spense lo stereo. Respirò un paio di volte, si guardò allo specchio: struccata, scompigliata e vestita in maniera tale che se ti davano un pungo i un occhio è lo stesso. Sospirò, ormai i suoi idoli l’avevano vista così. Addio mondo…
E andò di là, ad asciugare per terra con uno straccio. Che forse era stato anche una maglietta, ma che adesso era stato declassato.
Appena entrò vide che RI si era messo a giocare con Mario. Lo guardò con aria truce da dietro, poi si avvicinò, gli strappò il joystick di mano e chiuse il gioco.
:-Questo è mio e tu non mi fai perdere la partita dopo che ho sudato tanto ad arrivare a questo livello ok? Disse in inglese al ragazzo sillabando tutto come fosse un bambino di tre anni. Poi si mise ad asciugare per terra. Senza chinarsi, c’erano dodici occhi che la guardavano e visto che dieci appartenevano ad esseri decisamente del lato opposto e decisamente etero oltre che decisamente NON innocenti, non si mise a carponi a strusciare il pavimento, ma mosse il piede di qua e di là alla buona, asciugando l’asciugabile e dando al resto del pavimento un aroma d’arancia che sarebbe rimasto per i secoli a venire.
:-Allora… -disse Valentina per rompere un po’ l’imbarazzo- Vedo che siamo partiti col piede sbagliato… allora, lei è Sara…
:-Ciao… disse quella in italiano andando verso il frigo per prendere de cibo.
:-Ciao Sara. dissero gli altri a mò di circolo degli alcolisti anonimi.
:-E loro sono i Big Bang…
:-Ciao… dissero loro in coreano, poi stavano per cominciare a presentarsi uno ad uno quando la ragazza italiana li interruppe con un :-Guardate che lo so, non vengo da marte e poi stamattina abbiamo già avuto modo di… conoscerci…
Calò di nuovo il silenzio.
:-Oh allora eri te la modella che doveva fare il servizio fotografico…- disse Vale in maniera geniale collegando i pezzi – com’è andata?
Sei persone la guardarono come a dire “secondo te?”, poi TOP disse :-Poteva andare meglio, questa qua si è congelata e non ci ha rivolto neanche una parola durante tutto il servizio fotografico.
:-Sorry… perdonami se ero tesa e se lavoro in maniera seria mister io rido ogni secondo…
:-Non è vero questo…
:-No hai ragione, ogni due secondi, perdonami, come ho potuto fare un errore così madornale…
Il ragazzo la guardò male, molto male, ma lei sostenne lo guardo, promettendosi di non arrossire di fronte a quegli occhi incredibili. Rimasero così per una trentina di secondi, poi RI disse :-Calma hyung, calma noona!
:-Non sono una tua noona, ho la tua età…
:-Oh… e come dovrei chiamarti?
:-Sara? rispose lei come se fosse normale andare contro ogni tipo di regola formale in Corea.
:-Ok… Sara… tu chiamami RI…
:-D’accordo… RI…
:-Per te sono oppa! Disse Jiyong.
:-per me sei GD... ribatté lei
:-A me puoi chiamarmi Tae se vuoi…
:-Tae va benissimo… e tu invece sei Dae… ti va bene no?
:-Si si…
Poi guardò TOP, lui guardò lei e le loro auree cominciarono a sfrigolare.
:-Se mi chiami Bingu ti uccido… disse lui
:-tranquillo, non c’è neanche il rischio che io ti chiami…
:-L’ho scampata bella…
 
Mentre i due si scambiavano battute caustiche e si versavano addosso l’un l’altra veleno gli altri li guardavano stupiti.
:-Ma che gli ha fatto Sara per stargli così antipatica? Disse Vale a Jiyong
:-Oh lei non gli sta antipatica, lui marca così il territorio… piuttosto lei perché fa così? Domandò Jiyong interessato
:-Ci è abituata…- Vale sospirò- ti trovi davanti all’unico esemplare di femmina che marca il territorio.
:-Secondo me diventerà interessante… esordì poi silenziosamente Ri
:-Hm… anche secondo me…  asserì GD
:-Basta che nessuno ci rimane, solo a guardarli viene da chiamare un’ambulanza, non
si sa mai…
:-Hanno un’aurea potentissima! Disse Vale imitando Junior e facendo scappare un paio di risatine al gruppo.
:-Ti preoccupi troppo Tae… sembrano così felici… disse Dae e gli altri lo guardarono come a dire “Ma sei scemo o cosa?”
:-Secondo me comunque può veramente diventare interessante…-ridacchiò GD - potrebbero anche finire insieme…
:-Dici?
:-Dico… si vede che è amore…
:-Bah…
:-Lascia fare al tuo Oppa Cupido… e vedrai che finiranno insieme nel giro di pochi mesi…
 
:-GIORNO!- urlò qualcuno entrando in casa e smontando l’atmosfera pesante tra il venticinquenne e la ventiduenne e distraendo quello con i capelli rosa confetto dai suoi piani da Cupido versione Malvagia - Vale, Sara! ci siete? Ho fatto la spesa! I prezzi sono veramente troppo alti però, non mi possono vendere le patatine fritte a quel prezzo, è una rapina, ma riescono a dormire la notte?
Poi Chiara si accorse che c’erano ospiti.
E che quegli ospiti erano i Big Bang.
E le uste della spesa le crollarono a terra.
Dopodiché corse in camera a prendere qualcosa.
E uscì un millisecondo dopo con un CD in mano, porgendolo ai BB con una penna per farselo autografare.
 
Dieci minuti dopo, erano tutti al tavolo, il grande Seunghyun e Sara agli estremi del tavolo che ogni tanto si gettavano occhiate in cagnesco, gli altri appassionatamente presi da conversazioni inutili.
GD si era messo vicino a Vale e lei era paonazza e tentava di darsi un contegno, Chiara aveva i due Seunghyun intorno, da una parte aveva uno spaventoso TOP incazzato che poteva uccidere con una sola occhiata e che non partecipava alla conversazione, dall’altra un maknae simpatico ed in vena di scherzi che tirava scherzi qua e là ogni due secondi facendola morire dal ridere.
:-Oh Sara ho preso il gelato! Disse in inglese Chiara ad un certo punto
:-GELATO? Urlò Sara in coro con il signor Choi.
I due si guardarono in cagnesco ma poi decisero di mettersi a mangiare il gelato ignorandosi a vicenda.

 
 

E anche questo è terminato… aaaah *sospira* spro risca a farvi sorridere…
Allla prossimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!
*sparge cuoricini* recensiteee
kuronekoTOP

   
 
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