Anime & Manga > Naruto
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Autore: Spring Dania    20/07/2007    10 recensioni
Riprese il telefono e il giornale, poi digitò nuovamente il numero di Sakura e attese.
Il numero della persona chiamata potrebbe essere spento o non raggiungibile.
Sasuke cercò di mantenere la calma: magari le si era scaricato il telefono proprio mentre stava andando a cercarlo.
No.
Sakura non era esattamente il tipo che si faceva scaricare il cellulare giusto prima di un appuntamento con lui.
L’opzione chiamata era fallita perciò l’alternativa che gli restava era andare a cercarla.
Dove poteva trovarsi?
Hinata gli aveva detto che Sakura era uscita di casa per andare a cercare lui: questo significava che si era diretta specificatamente da casa sua in direzione dell’istituto.
Aspettò.
Il ragionamento di Sasuke non faceva una piega, sicuramente le cose erano andate in quel modo.

La storia di Naruto in un universo alternativo.
L'amore segreto per Naruto di una timida compagna di classe, Hinata, la serrata silenziosità di Sasuke e il suo irremovibile desiderio di vendetta.
Pairing: Naruto/Hinata, Sasuke/Sakura, Kakashi/Anko e molti altri.
Fanfiction ripresa dopo anni di pausa... perdonate perciò la differenza di stile tra inizio e fine.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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CCCCHIAAAAAAAAOOOO!!  Scusate, vi ho fatto aspettare molto per questo capitolo ma almeno è un pochino più lungo degli altri… comunque, ho aggiunto nelle note sulla storia la voce “Spoiler” perchè penso che in futuro tratterò materia presente nella seconda parte della prima serie e in quella Shippuden… ci tenevo ad informarvi, cari lettori, perchè la mia storia sarà divisa in tre parti… la prima parte è “Pensieri Pericolosi” che voi state leggendo, la seconda è “Continua a sognare” e la terza è “Sete di distruzione”… quindi preparatevi :D

 

 

Capitolo 3

Sull’autostrada per l’Inferno…

 

 

Livin' easy, lovin' free, season ticket on a one-way ride
Askin' nothin', leave m
e be, takin' everythin' in my stride
Don't need reason, don't need rhyme
Ain't nothing that I'd rather do
Goin' down, party time, my friends are gonna be there too

I'm on the highway to hell
Highway to Hell
I'm on the highway to hell

 

Highway to Hell – AC/DC

 

 

“AAAAAAAAAH! SONO DI NUOVO IN RITARDO!”

Naruto scese dall’autobus fissando l’orologio con sguardo a dir poco stralunato: non aveva sentito la sveglia e di certo Sasuke non era stato di suo aiuto poiché non era andato a dargli, sebbene fosse stato in grado di farlo solo nella sua classica modalità cinica, la cattiva notizia del suo ritardo, dal momento che non si era presentato a colazione.

Konohamaru, un suo amico che altri non era che il nipote di Sarutobi, gli aveva lanciato in confidenza una merendina mentre lui scappava a tutta velocità con lo zaino sulle spalle.

Aveva fatto di tutto perché arrivasse quel giorno e alla fine era riuscito a convincere i suoi insegnanti di potersi meritare il voto massimo agli esami di terza media.

Quello era il suo primo giorno di scuola al liceo.

NON doveva permettersi di arrivare in ritardo.

“A Sasuke gliene dico quattro…” mormorò tra se e se ma si decise a stare zitto notando, tra un palazzo e l’altro, quello che sembrava l’edificio a cui mirava tanto.

 

“Chissà dove sarà finito Sasuke..?” mormorò piano Sakura.

L’aula magna era invasa da ragazzi la cui età variava dai quindici ai diciotto anni.

Dovevano chiamare gli studenti delle prime classi e non era riuscita a trovare ancora qualcuno che conoscesse, dopotutto quattro dei suoi amici sarebbero stati in classe con lei: per fortuna erano stati sorteggiati tutti nella sezione F poiché all’informatico tutti preferivano le lingue e l’ordinario.

“Bene bene, chi si rivede…”

Sakura si voltò al sentire quella che sembrava una voce femminile vagamente familiare: si ritrovò davanti una ragazza all’incirca della sua età.

I suoi capelli erano lunghi e di un eccezionale biondo platino e l’azzurro dei suoi occhi variava dal profondo del mare all’immenso del cielo.

“…Ino?!”

“Non ci hai messo molto a ricordarti di me, Sakura.”

La ragazza dai capelli rosa fissò Ino accigliata. “E come potrei dimenticarmi di te, Ino… anche dopo tre anni una persona potrebbe ricordare la tua faccia da maiale.”

“EHI!”

“E mi stupisco anche del fatto che tu sia qui, in questo posto… non pensavo che potessero accettare una come te..!”

“Parli così solo perché sei stata in classe con Sasuke alla scuola media… ma vedrai… non ti darò mai pace da adesso in poi.”

Ino fece un sorriso superbo che, in tutti quegli anni, Sakura non era mai riuscita a reggere per più di tre secondi.

Uno… due… TRE.

 

IO TI AMMAZZO INOOOOOOOOOOOOOOO!!!

 

“Che vorresti dire?!”

“Vuol dire che saremo nella stessa classe e che con Sasuke non avrai speranze… non hai guardato i tabelloni?!”

 

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!

 

Sakura si contenne e fece per ribattere il più civilmente possibile ma qualcosa di molto inaspettato la travolse in un attimo.

“SAKURA!!! Finalmente ti ho trovata! È da quando sono arrivato che ti cerco!”

“Naruto… STACCATIIII!!!”

“Si Naruto, staccati.”

Sakura si voltò così velocemente che Naruto rischiò di cadere. Gli sguardi di molti curiosi erano caduti su di loro e già alcuni li guardavano persino con diffidenza.

“EHI!!! Potevi anche svegliarmi stamattina!”

“Non è colpa mia se non senti la sveglia… testa quadra…”

“OH! Ma guarda chi c’è!” Ino si fece avanti, abbracciando da dietro Sasuke. “È da tanto tempo che non ci vediamo, Sasuke!”

Naruto fissò la scena contrariato mentre Sakura sembrava emanare fumo dalle orecchie e dalle narici del suo naso.

“TOGLITI DI MEZZO, INOOOO!”

D’altro canto, Sasuke fissava arcigno il profilo della biondina con la coda dell’occhio e a Naruto non parve molto entusiasta della situazione.

“Eccoti Ino, finalmente.”

I quattro si voltarono.

Davanti a loro c’erano due ragazzi di stazze diverse: quello che aveva parlato era magro, i suoi occhi erano a mandorla e scuri come i suoi capelli legati in un codino alto; l’altro appariva tarchiato, caratteristica accentuata dal fatto che stesse mangiando delle patatine, e i suoi capelli erano di un riccio che andava tra il castano e il rosso.

Naruto li fissò per un momento, stringendo le palpebre per poi sgranare gli occhi indicandoli con un’espressione sconvolta.

“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”

Il ragazzo col codino alto emise uno sbuffo annoiato. “Mmh… cominciamo bene…”

“SHIKAMARU!!! CHOJI!!!”

“Ciao Naruto.” Disse il ragazzo tarchiato sorridendo ilare.

Shikamaru e Choji erano due ragazzi che avevano frequentato la scuola elementare con lui e, assieme a Kiba, avevano formato una combriccola imbattibile; Sasuke era sempre stato troppo solitario e, anche per quel motivo, veniva continuamente inseguito dalle ragazzine delle altre classi.

Sakura, Ino e Hinata dunque non erano con loro, ai tempi si formavano le classi di sessi separati.

Poi la scuola media aveva provveduto a dividerli e proprio per il primo giorno di liceo si erano ritrovati.

“Cosa ci fate qui?” chiese il biondino con uno sguardo da idiota.

“Chi non muore si rivede…” mormorò Shikamaru. “Siamo capitati nello stesso corso… io non volevo iscrivermi qui, a dir la verità, pensavo di fare un istituto tecnico…”

Ino, che sino a quel momento era parsa a Naruto una tipa di indole calma, trasalì.

“Shikamaru..! Ma come puoi permetterti di fare questi ragionamenti proprio adesso?! Da questo momento in poi mi darai ascolto sempre e comunque! Smettila di essere pigro!”

“Ma uffa… che rottura…”

“Ino ha ragione, Shikamaru… dovresti essere un po’ più attivo.”

“Si ma anche tu dovresti controllarti!” la biondina sembrava emanare scintille e quasi spaventò i due diretti interessati. “A quale pacchetto di patatine sei arrivato?!”

Choji smise di mangiare e si mise il mento poderoso tra le mani. “Mmh… fammi pensare… dovrebbe essere il quarto dell’ultima ora…”

“CHE COSA!!! MA CAVOLO! SEI SOLO UN…”

Shikamaru ebbe la geniale idea di tappare la bocca di Ino con una mano, al momento in cui vide l’amico sfoderare un’espressione di forte ostilità.

“Quante volte ti ho detto di non chiamarlo in quel modo, non devi neanche osare.” Le mormorò all’orecchio per non farsi sentire dagli altri.

La ragazza annuì lievemente e si staccò dal compagno.

Immersi in quella strana atmosfera, una sorridente Sakura fu la prima ad avere l’iniziativa. “Andiamo a cercare dei posti, forza.”

Quando si sedettero (Sakura e Ino ebbero la grande idea di far sedere Sasuke nel mezzo, per evitare litigi) un donnone dai lunghi capelli biondi, che doveva trattarsi della preside, salì sul palco degli insegnanti e a voce alta esordì.

 

“Kakashi! Finalmente sei arrivato… non ti smentisci mai! Come sempre sei in ritardo, persino il primo giorno di scuola!”

“Scusa Kurenai, ho perso tempo aiutando una vecchietta a portare la spesa..!”

“Perché alle 8,00 di mattina il supermercato è aperto, vero?”

L’uomo dai capelli argentei fissò la collega e il suo sguardo rosso inclinato in un’espressione di severa fermezza e si mise una mano dietro la testa, facendo un sorriso stupido.

La donna scosse i suoi lunghi capelli neri e fece una smorfia di profonda disapprovazione che mutò in un’altra di stupore quando sentì una mano forte premerle sulla spalla. “Avanti Kurenai, in fondo la cerimonia di benvenuto per gli studenti non è ancora iniziata.”

“Asuma.” Kurenai si voltò a guardare il volto sorridente dell’uomo dietro di lei. “Qui non si fuma.”

Asuma si passò una mano tra i suoi capelli corti e scuri, per poi torturare il pizzetto con due dita. “Tranquilla… questa sigaretta è spenta, non l’ho ancora accesa.”

Kakashi li inquadrò con gli indici e i pollici. “Sapete che fate proprio una bella coppietta?”

Kurenai arrossì lievemente e abbassò lo sguardo. “Non dire stupidaggini, Kakashi.”

“Sono curioso di vedere gli studenti che avremo quest’anno e quanto saranno dotati.” Asuma provvide subito a cambiare argomento.

Kakashi continuò a sorridere. “Anche io, non vedo l’ora.”

“Guardate, è arrivata la signorina Tsunade, fate silenzio.”

Effettivamente l’altera preside della Leaf High School di Tokio aveva appena fatto il suo ingresso nell’aula magna, seguita da una giovane donna e da altri due uomini.

“Guarda, ci sono Shizune, Kotetsu e Izumo.” Disse Asuma ridacchiando.

“Li ho notati… non li invidio per niente.” Fece Kakashi facendosi improvvisamente serio. “Tsunade li farà lavorare intensamente…”

Tsunade salì sul palco e, dopo aver salutato tutti gli insegnanti presenti ed essersi avvicinata al microfono, esordì.

“Buongiorno a tutti e benvenuti alla Leaf High School!”

Un mormorio si diffuse per tutta la sala, in risposta.

“Molte persone qui sono venute a curiosare, hanno facce familiari.” Disse Tsunade con lieve sarcasmo. “Altri hanno varcato la soglia di questa scuola per la prima volta e mi auguro che siano in grado di percorrere questo percorso di studi nel migliore dei modi, sfruttando tutte le risorse possibili.” Fece una piccola pausa. “Saprete sicuramente che a seconda dell’indirizzo scelto passerete a scuola un certo numero di ore, che potranno aumentare nel caso decideste di seguire le attività pomeridiane e i progetti che la scuola propone. Saranno proposti corsi di attività sportiva, artistica, musicale e tali altri… avrete l’imbarazzo della scelta.”

Il mormorio si diffuse ancora di più e questo incrementò il rumore e l’entusiasmo presenti nella sala.

“Adesso vi chiamerò, seguendo l’ordine delle classi. Al momento in cui dirò il vostro nome, dovrete venire qui vicino al palco dove si trovano i vostri insegnanti, che vi accompagneranno nelle vostre classi.”

 

“Favoloso… ormai manca poco alla sezione F.”

Hinata sorrise. “È vero Kiba, finalmente rivedremo i nostri compagni e avremo modo di conoscere quelli nuovi.”

“La preside ha detto che i corsi pomeridiani comprenderanno attività di tipo artistico… potresti farti avanti, hai un grande talento.”

“T-t-tu credi Kiba?”

“Ma certo.”

“Bene… passiamo alla sezione F… Aburame Shino!”

Hinata sgranò gli occhi e si alzò appena per confermare il suo dubbio.

“È il ragazzo con cui pratico Wing Tsun!”

“Dici sul serio?!”

“Si, lui!”

“Akimichi Choji!”

Hinata si voltò verso Kiba. “Choji non era il ragazzo che andava alle elementari con te e… Naruto?”

Kiba annuì frenetico mentre vedeva il ragazzo farsi spazio tra la folla di ragazzi. “È proprio lui! Quel grassone..! A questo punto dovrebbe esserci anche Shikamaru.”

“I-i-io credo che… non dovresti chiamarlo così…”

Kiba, soffiando come un gatto, guardò l’amica che stava arrossendo in modo impercettibile. “Eh va bene… d’accordo…”

“Haruno Sakura!”

“Guarda, c’è Sakura!”

“Ora dovrebbe venire il mio turno…”

E infatti.

“Hyuuga Hinata!”

“Ora ti raggiungo, manca poco alla lettera I.” disse Kiba alzando il pollice in sua direzione: vide la ragazza dirigersi verso il palco insegnanti con il suo solito andamento timido e misterioso; Hinata stava procedendo con calma ma quel suo equilibrio interiore fu rotto non appena venne pronunciato il nome della persona successiva.

“Hyuuga Neji!”

Le sue mani si diressero verso il petto e presero a stritolarsi a vicenda, quasi volessero torturarsi; le sue labbra si socchiusero e cominciarono a tremare percettibilmente, scosse dal respiro affannoso dovuto al battito accelerato del suo cuore.

Kiba si accorse del cambiamento dell’amica, soprattutto perché il suo colorito già pallido cambiò gradazione e la trasfigurò in un fantasma.

“Inuzuka Kiba!”

Il giovane Inuzuka si alzò e cercò di raggiungere il più velocemente possibile Hinata, che in quel momento si era rifugiata dalle grinfie del cugino Neji andando a salutare prima Sakura e poi Shino Aburame, un tipo dall’aria veramente solitaria che, in quel momento, indossava un giubbotto a collo alto ed un paio di occhiali da sole che, assieme alla capigliatura riccia ed alta, rendevano scarno il suo viso serio.

“Nara Shikamaru… Rock Lee… TenTen... Uchiha Sasuke… Uzumaki Naruto… Yamanaka Ino…”

In poco tempo furono radunati tutti gli studenti della sezione F.

Una giovane dagli occhi e dai corti capelli neri si avvicinò al gruppo mentre la preside passava alla sezione G. “Salve ragazzi, sono la professoressa Shizune ed insegno fisica… adesso il professor Hatake vi accompagnerà nella vostra classe.” Indicò un uomo dai capelli argentei che in quel momento parlottava con una donna dall’aria stravagante: sembrava che stessero avendo un battibecco.

Sasuke si mise una mano sulla faccia mentre Sakura e Naruto li fissavano straniti. “Perfetto… un altro mentecatto…”

“Kakashi… la tua classe…”

La professoressa Shizune si rivolse all’uomo con un tono lievemente sarcastico.

Sembrò ignorarla, troppo preso dalla conversazione. “Anko, quello che mi stai dicendo non mi riguarda.”

“Ti riguarda eccome, razza di struzzo con i capelli da spaventapasseri!!! Se sei stato invitato ai congressi sull’arte e la filosofia come membro onorario c’è un motivo! Non puoi permetterti di arrivare costantemente in ritardo, hai un’immagine da difendere, sei il professore…”

“HATAKE KAKASHI! MITARASHI ANKO! Non è il momento di fare scena davanti a questi ragazzi!” la professoressa Shizune si voltò verso l’uomo. “Kakashi, accompagna i tuoi studenti nella loro classe, qui hai finito.”

Kakashi respirò profondamente. “Oh… che liberazione…” poi si voltò verso il gruppo di ragazzi. “Andiamo… forza.”

Naruto lo fissò stranito e si voltò verso Sakura e Sasuke, agitando la mano davanti al naso, come se volesse scacciare qualcosa di poco gradito. “Non mi ispira per niente questo Kakashi…”

Hinata si portò una mano alla bocca e rise sommessamente, intimidita: il fatto che nella sua classe ci fosse il cugino Neji la terrorizzava ma si sentiva sempre sollevata quando c’era Naruto, le infondeva fiducia e dava allegria.

Il professor Hatake li fece uscire dall’aula magna e li condusse nella I^ F, che stava al piano terra.

L’aula sembrava immensa, forse perché la classe era composta da pochissimi elementi, cosa che sembrò non sfuggire a Sasuke. “È strano che siamo così pochi… nei tabelloni c’erano molti più studenti iscritti al nostro corso…”  

Sakura si voltò a fissarlo. “A dir la verità non ci avevo pensato, effettivamente siamo pochi… se non ricordo male per formare una classe bisogna formare un numero compreso tra le venti e le trentacinque persone…”

Naruto si mise una mano dietro la testa. “Aaaah… quanti problemi che vi fate…”

“È vero, siete l’unica classe dell’istituto composta solamente da dodici elementi.”

I tre si voltarono: dietro di loro si ergeva la figura del professor Hatake. 

“La verità è che molti hanno abbandonato questo corso perché considerato impegnativo…” il professore si piegò e ruppe la linea perfetta formata dalla sua lunga statura. Il suo sguardo era fisso sui tre ragazzi e metteva paura: non avevano notato che un occhio del professore fosse rosso rispetto all’altro nero e che una cicatrice lo attraversasse. “…la preside ha deciso di non smembrare la vostra classe tra i corsi ordinari perché ha ritenuto opportuna l’idea di dare una possibilità a chi non si è ritirato… adesso andate a posto.”

Il gruppo di dodici e si sciolse e tutti si andarono a sedere.

Nella prima fila stavano seduti, divisi rispettivamente in due ali, Sakura e Sasuke, accanto alla porta, e Neji e Rock Lee accanto alle finestre; nella fila dietro erano appostati Naruto con Kiba e Shino con Hinata; dietro il biondino e l’amico si erano seduti Shikamaru e Choji mentre TenTen ed Ino (per sua sfortuna Sakura aveva già occupato il posto accanto a Sasuke) erano nell’ultimo banco dell’altra ala.

Davanti a loro, Kakashi Hatake.

“Bene, benvenuti nel corso F… se dobbiamo seguire la procedura standard, adesso vi dovreste presentare.”

Naruto alzò la mano. “Non dovrebbe essere lei il primo a fare le presentazioni?”

“E va bene.” Il professore Hatake si passò una mano tra i capelli. “Il mio nome è Kakashi Hatake, sono il coordinatore di questa classe ed insegno Storia e Filosofia; i miei interessi non vi riguardano e di hobby… ne ho tanti.”

Sakura si voltò crucciata verso Naruto e bofonchiò: “Sai che presentazione, ha detto solo come si chiama…”

“Ah, un’altra cosa…”

Gli studenti lo fissarono silenziosi, alcuni preoccupati come Sakura e Hinata, altri seri come Sasuke e Neji.

“…io vi detesto.”

 

No stop signs, speed limit, nobody's gonna slow me down

Like a wheel, gonna spin it, nobody's gonna mess me around

Hey Satan, payin' my dues, playin' in a rockin' band

Hey Mumma, look at me, I'm on my way to the promised land

 

I'm on the highway to hell

Highway to Hell

I'm on the highway to hell

 

Don't stop me

 

Highway to Hell – AC/DC

 

 

L’angolo per i lettori:

Va bene va bene… ho cercato di fare del mio meglio… adesso commento le vostre recensioni ^^

 

Hinata-chan 6: mi fa piacere che ti piaccia, questo è il capitolo che aspettavi. ;)

 

Inu_Kagghy: guarda, sopra c’è scritto CIAO con l’H, ormai inserisco l’H dappertutto tanto che ho cominciato a dire anche OroCCCHiao, ti rendi conto???

Comunque, Hinata e Naruto sono nella stessa fila di banchi e li divide solo un corridoio tra le due ali… non sei contenta?? ^^

 

mimi: Orochimaru è un energumeno disgustoso, su questo non ci piove :D

 

Beckill: ccccciau ^^ per Hinata e Naruto dovresti essere contenta, l’ho già detto ad Inu XDD sono quasi compagni di banco, mentre con Kiba lo sono per davvero, aspetta e vedrai :D

 

Nina: una recensione è sempre una recensione asd comunque Naruto non si arrende mai, lo dovresti sapere!

 

hinata_chan: questa ff avrà l’atmosfera del film, anche se tratta argomenti diversi… da un lato hai la criminalità presente in America dove si hanno disposizione cazzotti e pistole XD dall’altro hai cazzotti di gran lunga migliori e armi bianche :D

 

Yonoa: oh che bello ^^ comunque stai tranquilla che Hinata e Naruto sono in mani sicure, Sakura è troppo occupata con Sasuke :D

 

hina22688: ho altri due progetti dopo questa ff… il criceto continua a muovere la ruota nella mia testa… :D

 

maho87: e io spero di essere più veloce :D grazie per la recensione un bacio

 

sasusaku: dal tuo nick immagino che ti piaccia la coppia Sakura-Sasuke… bene nella storia risulterà fondamentale per il suo proseguimento, quindi preparati ;)

 

 

   
 
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