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Autore: heeylouis    04/01/2013    1 recensioni
Dal capitolo uno:
«Le vostre camere sono di sopra, a dopo» ci avvertì Louis, sarebbe nata una grande amicizia.
«Ciao Maddy!» disse il biondo guardando il fondoschiena di MIA sorella.
Tra noi non sarebbe mai nato niente di bello, Maddy lei è la mia piccoletta anche se piccoletta non lo era più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di tutte le situazioni strane in cui mi ero ritrovata questa era sicuramente la peggiore.
Ero a casa “mia” in salotto, seduta sul divano accanto a Francesca che continuava a ridere alle battute penose di Louis.
Sulla poltrona era seduto mio fratello che continuava a lanciarmi occhiatine strane aspettandosi molto probabilmente una sfuriata per aver rovinato il mio pranzo con la mia nuova amica.
Per quanto volessi sfogarmi sbraitando contro quell’imbecille e i suoi nuovi amichetti del cuore dovevo trattenermi per darmi contegno davanti alla nuova arrivata e per non fare cattive figure.
Appena uscite da quel posto i ragazzi si erano avvicinati con nonchalance e facendo finta di essere capitati casualmente nello stesso locale, che avevamo scelto io e la bionda, l’avevano invitata a prendere un caffè a casa.
Ovviamente la faccia del biondino irlandese aveva fatto trasparire la sua colpa e mi ero ripromessa che non li avrei confessato più niente.
-Allora Francesca, tu vieni da Londra no?- sorrise mio fratello.
Louis increspò le labbra in un sorrisino ironico di cui però non colsi il significato.
-uh, più o meno. Diciamo che mia madre è londinese mentre mio padre italiano, ma sono sempre vissuta qui- spiegò sorridendo.
Sorrisi anch’io.
-figo! Io sono di Bradford invece- intervenne Zayn.
-io sono Irlandese e vengo da Mullingar- sorrise Niall.
-io Doncaster- ammise Louis.
-Wolverhampton- rise Liam.
Lo guardai incuriosita.
-lì ci abita la mia ex-migliore amica- ammisi.
Harry sembrò illuminarsi.
-Charlotte?- chiese.
Annuì impassibile.
-forse ci conosciamo di vista, in verità conosco parecchie Charlotte- ridacchiò il castano.
Li sorrisi.
-e tu da dove vieni Harry?- domandò Francesca.
lui si passò una mano tra i capelli.
-New York- esclamò.
Già, la bella New York. Già mi mancava.
Lei sgranò gli occhi.
-wow. Mad non mi ha detto nulla. E perché siete finiti a Londra? Insomma, l’America è il sogno di tutti- sbottò incredula.
Strinsi le labbra mentre sentivo gli occhi pizzicare.
Vidi il riccio sbattere ripetutamente le palpebre, probabilmente alla ricerca di una risposta da dare.
Una risposta che magari avrebbe sepolto la cruda e dolorosa verità.
Ora gli occhi erano diventati lucidi anche a lui.
Tutti ci fissavano silenziosi, bramosi di una spiegazione che noi, non eravamo pronti a dare.
-beh…- iniziò lui, titubante.
-problemi di famiglia- mentì io.
Lui mi lanciò un occhiata veloce.
-del tipo?- domandò curioso Zayn.
-del tipo che chi si fa i cazzi suoi campa cento anni!- risposi, sorridendo falsamente.
Lui roteò gli occhi scocciato mentre gli altri si limitarono a ridere.
-sempre più simpatica. Ti ricordo che mi devi 150 sterline dolcezza- mi apostrofò, evidentemente alludendo allo stereo che ora giaceva a terra ricoperto da un panno bianco.
Sbuffai.
-quando mi troverò un lavoro te le darò, parla di boyscout- afferma.
Harry mi guardò stranito.
-ma tu non sei mai stata una boyscout!- protestò.
Francesca rise mentre io alzavo gli occhi al cielo.
-ma devi sempre rovinare tutto tu?-
Gli altri scoppiarono di nuovo a ridere mentre Louis e Zayn si misero, di nuovo, ad elencare tutte le mie colpe e di quanto fosse importante per loro quell’aggeggio.
Mi morsi il labbro inferiore e li liquidai con un gesto della mano.
-va bene idioti. Domani vado a prostituirmi e vi porto i soldi che volete. Ok?- ironizzai.
Mio fratello sgranò gli occhi.
-che cosa?!- urlò stridulo.
Lui e la perspicacia non andavano d’accordo.
-Harry, stava scherzando!- disse tra le risate Francesca.
Ridacchiai anch’io.
Era davvero contagiosa.
Il riccio mi guardò malissimo, per poi appoggiarsi allo schienale del divano.
-comunque Niall noi dobbiamo finire di dipingere la camera- ammisi.
Lui mi scoccò uno sguardo divertito e annuì.
-già, ma la pittura è finita-  mi ricordò.
-Fra, domani passiamo a prenderne dell’altra- le sorrisi.
Lei annuì felice per poi essere coinvolta in una conversazione su non-so-che-cosa da quell’idiota di Harry e dal suo amico altrettanto stupido Louis.
-stasera affittiamo un film?- domandò Liam.
-certo! Mi sembra un ottima idea!- li sorrisi.
Iniziamo a fare una lista di film decenti che potevamo vedere con Niall che continuava ad intervenire chiedendoci se preferivamo mangiare della pizza oppure cinese.
-secondo me, è meglio se guardiamo toy story- affermò saccente il castano accanto a me.
Lo guardai stranita.
-mi prendi per il culo?- chiesi retorica.
Lui sbuffò.
-dite tutti così quando dico che voglio vedere quel film- si lamentò.
Scoppiai a ridere per poi scuotere la testa rassegnata.
In quella casa non si salvava nessuno.
-perché non vediamo L’esorcista?-esclamò il moro facendomi sobbalzare.
Lo fulminai con lo sguardo per poi sbuffare.
-oh andiamo. Quel film fa schifo-borbottai, giocherellando con un elastico nero.
Lui inarcò un sopracciglio.
-io lo amo! Guardiamolo!- sbottò mio fratello, felice come una pasqua, lanciandomi uno sguardo di sfida.
Bastardo.
Scossi la testa.
-no- risposi seccamente.
Poi mi voltai verso Francesca che era sbiancata all’improvviso.
-ha ragione Mad…quel film fa davvero schifo. Perché non guardiamo…che so…amici di letto?- sorrise forzatamente.
-appunto! Quel film è stupendo!- l’aiutai.
I film horror mi piacevano e anche tanto, solo se però escludiamo il genere “esorcismo” che ogni volta non mi lasciava cadere nel mondo dei sogni portandomi a stare sveglia tutta la notte.
Loro scossero la testa.
-no! Ormai è deciso. Guardiamo questo! La maggioranza vince!- esultò Niall.
Deglutì a fatica scambiandomi un occhiata con la mia amica.
Sarebbe stata una lunga serata.
 
 
 
 
 
Il fatto che mi ritrovavo seduta tra Zayn e Niall non mi aiutava affatto.
E il fatto che avessero spento le luci neanche.
La sala era completamente buia fatta eccezione per l’illuminazione proveniente dalla tv da cui provenivano strani suoni e versi che cercavo di non ascoltare.
Il mio caro fratellino poi, mi aveva abbandonata per sedersi vicino alla mia nuova amica, perché lei aveva apertamente ammesso di avere paura.
Questa cosa, in un sentimento totalmente infondato, mi aveva provocato un fastidio assurdo, sepolto con cura sotto l’espressione strafottente e indifferente.
Non avevo ancora capito però, se era perché volevo che mio fratello mi abbracciasse e consolasse perché diciamocelo, lui lo sapeva che avevo paura, o per altro.
Diedi la colpa alla solita gelosia tra fratelli, cercando di chiudere la paura e la stretta allo stomaco in un angolo remoto della mia mente e perché no, anche del mio cuore.
Ma mentre li osservavo lì, abbracciati, lei con il viso nascosto nel suo petto e le loro mani intrecciate, non poté che ricevere un'altra fitta allo stomaco che non riuscì a catalogare con nessun nome.
Gelosia?
Io gelosa? E da quando?
Di mio fratello poi.
Scacciai via quei pensieri strani dalla mia mente, cercando di catalizzare la mia attenzione sulle mie mani che erano sicuramente più interessanti di quello stupidissimo film.
Tremai un po’ quando sentii delle urla provenienti dalla tv e decisi di portarmi le ginocchia al petto e di circondarle con le braccia.
Ci affondai poi il viso, cercando di immaginarmi pensieri felici.
Allora Madhlen, unicorni, un capo verde, fatine fatate, elfi, renne, babbo natale, stai delirando…
Arricciai il naso per poi deglutire a fatica, cominciando a sudare freddo per la paura del film.
sei un idiota Madhlen! Un idiota!
 Misi a zittire la mia coscienza e portai lo sguardo sul Niall che si era addormentato.
Ma come faceva?!
-uh, che c’è Styles? Hai paura per caso?-  mi stuzzicò Zayn.                
Strinsi le labbra e li tirai una gomitata tra le costole che lo fece tossire leggermente.
-mio dio quanto sei irritante Malik!- sibilai.
Lui sghignazzò e avvicinò il suo viso al mio.
-irritante ma bello, no?- sussurrò.
lo fissai incantata.
Già, era bello da fare schifo, ma mica potevo ammetterlo.
-no, tesoro. Irritante ma rompicoglioni- frecciai.
Lui roteò gli occhi.
-stronza- mi soffiò a qualche centimetro dal viso.
-questo sempre- lo apostrofai con finta dolcezza, cercando di non badare alla poca distanza che ci separava.
Mi sorrise maliziosamente notando forse la mia agitazione.                   
Calma Mad, calma. Hai solo un ragazzo super sexy a un centimetro dalle tue labbra, stai calma.
Mi morsi leggermente il labbro inferiore per poi impormi un po’ di contegno.
Mi avvicinai anch’io di poco a lui, decisa a divertirmi e dopo aver visto un lampo di smarrimento nei suoi occhi, subito sostituito dal desiderio di un bacio, sfiorai il mio naso con il suo.
Sentivo il suo respiro sulle mie labbra…
-ogni cosa a suo tempo- soffiai per poi allontanarmi di scatto, lasciandolo ancora nella          posizione di prima.
Ringraziai, per la prima volta, la luce spenta dato che nessuno si era accorto assolutamente di nulla.
Sorrisi vittoriosa e appoggiai la testa sulla spalla dell’irlandese, chiudendo gli occhi, mentre sentivo Zayn, imprecare silenziosamente.

 
 
 
Quando mezzora dopo il film finalmente finì, quasi saltai dalla gioia.
Harry e Louis si offrirono immediatamente per accompagnare Francesca e quasi litigarono per chi dovesse farlo.
Lei era arrossita così tanto che mi aveva fatto una tenerezza assurda e i due dopo un estenuante partita a sasso carta e forbici erano riusciti a concludere la piccola discussione in cui  Harry era uscito vincitore.
Lo vidi prendere tutto contento il cappotto all’entrata e le chiavi della macchina di Liam all’ingresso, per poi scivolare velocemente fuori di casa, con un sorrisone.
Salutai con un bacio sulla guancia la bionda che seguì mio fratello, per poi riordinare il salotto aiutata da Louis.
Vidi Zayn lanciarmi una solita occhiatina astiosa, per poi eclissarsi in camera seguito dal castano che sorreggeva Niall che non voleva saperne di svegliarsi.
Ridacchiai e portai la ciotola dei pop-corn ormai vuota in cucina, seguita dall’altro che sbatté poco gentilmente i cartoni della pizza sul bancone all’americana.
Nei suoi gesti emergeva nervoso e irritazione che mi fece sorridere divertita.
-qualcuno qui è geloso…- ghignai lavando i bicchieri lasciati nel lavabo.
Sentii il rumore di qualcosa che cadeva per terra e il mio sorriso si allargò ancora di più.
Bingo.
-io geloso? Starai scherzando spero-sbottò cercando di mascherare le sue emozioni.
Troppo tardi Lou.
-è palese Lou. Ti conviene muoverti a conquistarla domani sera, all’appuntamento, perché Harry sembra intenzionato a fotterti la ragazza-affermai con leggerezza.
Chiusi l’acqua e mi girai verso di lui che ora aveva lo sguardo perso nel vuoto.
-apprezzo il consiglio ma la vittoria è già nelle mie mani- bisbigliò con un sorrisetto strano che gli affiorava le labbra.
Assottigliai le palpebre.
Di che cosa parlava?
-quale vittoria?- sibilai.
Lui sgranò gli occhi azzurro cielo e sorrise innocentemente.
-uh…nessuna ovviamente. Stavo…ehm…pensando alla partita a fifa di domani, già! Notte!-  farfugliò e dopo avermi stampato un bacio sulla guancia corse in camera sua.
Sentii un forte rumore provenire dalla tromba delle scale e poi un lamento.
Mi stampai una manata in fronte scuotendo la testa esasperata.
Che razza di idiota.

 
 
 
 
 
Hola splendori!
Come potete notare, abbiamo messo il banner.
Per inserirlo è stato un vero e proprio parto, dannazione. cwc
Alla fine, ci sono riuscita.
È opera di quella meraviglia di Federica, migliore amica della nostra Francesca.
Comunque, sorvoliamo.
Questo capitolo fa schifo ed è corto, lo so, ma non ho davvero neanche tanto tempo, sono incasinata con i compiti e bla…bla…bla.
Ci lasciate una recensione? Accettiamo anche le critiche. C:
-M
 
  
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