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Autore: Mon    06/01/2013    2 recensioni
Qualche secondo dopo, però, una vocina nella sua testa le disse: “Ma cosa diavolo stai facendo Stella?”.
La ragazza si alzò di scatto dallo sdraio, appoggiò la tazza sulla tavola della cucina e percorse di corsa il corridoio che portava nella sala e alla porta d’uscita.
Sébastien aveva appena appoggiato la mano sulla maniglia quando la voce di Stella lo raggiunse: «Ti prego! Resta a farmi compagnia...».
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pierre Bouvier, Sébastien Lefebvre
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jeff parcheggiò la macchina di fronte a casa di Pierre; il chitarrista spense il motore e, seguito dal bassista e dal batterista, scese dalla macchina. I tre si guardarono, presero le chiavi di casa di Pierre e Stella e aprirono la porta.
«Bouvier!» urlò David. 
«Vieni qui immediatamente!» gli fece eco Chuck.
Dalla cucina arrivò Pierre, si batté un dito sulla tempia e disse: «Siete impazziti?»
«No bello mio! Vieni qui e siediti!» disse Jeff.
Pierre assecondò gli amici e andò a sedersi sul divano. «Abbiamo scoperto una cosa che è giusto che tu sappia, prima di rovinare la vita a qualcuno!» continuò Jeff, una volta che Pierre si fu accomodato.
«Cosa state dicendo?» chiese il cantante, guardando i tre amici schierati davanti a lui.
«Tu sai quello che stai facendo vero?» domandò David, guardando negli occhi Pierre.
Il ragazzo alzò un sopracciglio. «Di cosa state parlando?» disse un po’ spazientito.
«Secondo te? È ovvio che parliamo di Seb e di Stella!» si alterò Chuck.
Pierre roteò gli occhi e sbuffò: «Anche voi con questa storia, chi ha già pensato Lachelle stamattina e adesso ho la testa che mi scoppia!»
«Lachelle, però, non sa una cosa molto importante, di cui noi siamo venuti a conoscenza...» disse Jeff.
«Sarebbe?»
«Stamattina siamo andati da Seb e ti possiamo assicurare che quello che sta succedendo tra lui e tua sorella non è un capriccio! Perché tu è di questo che hai paura, l’ho capito benissimo! Tu hai paura che tra loro sia solo una cosa passeggera e che, una volta finita la loro storia, ci saranno problemi anche per il gruppo!» disse Chuck.
«Tu mi conosci troppo bene Chuck! Si, è proprio per questo che non accetto la loro storia, però adesso mi piacerebbe sapere come fate a essere tanto sicuri che tra loro non sia solo un capriccio!»
«Seb è innamorato di Stella da otto anni! Ecco perché!» disse David.
Pierre si irrigidì sul divano ed ebbe la stessa reazione che Jeff, Chuck e David avevano avuto quando Seb aveva fatto loro quella confessione. Spalancò gli occhi e la bocca e dalla sua voce uscì un suono che assomigliava molto alla parola “Cosa?”. Rimase immobile per qualche secondo, passando lo sguardo dal chitarrista, al batterista e al bassista; quando si fu ripreso dallo shock iniziale, disse: «E perché non mi ha mai detto niente?»
«Forse per paura della tua reazione. In fondo non aveva tutti i torti!» disse David, indicando Pierre con una mano. Il cantante si alzò, passandosi una mano tra i capelli.
«Quindi io sono uno stupido?» domandò più a sé stesso che agli amici presenti nella stanza. Questi annuirono, in contemporanea. 
«Quindi immagino anche di dover chiedere scusa ad entrambi...»
«Vedi un po’ tu!» rispose Jeff. 
«Li ho trattati da schifo, vero?» 
I tre amici annuirono ancora. 
«Sapete come mi sento in questo momento? Una merda!» disse Pierre, sbattendo un pugno sul tavolo del salotto.
Ci fu un attimo di silenzio, poi Pierre si sentì chiamare. 

***

Stella era sdraiata sul suo letto, arrabbiata, furiosa, con il fratello; non riusciva a capire il motivo per cui non poteva accettare la sua storia con Seb. Tutti erano contenti per loro, tutti tranne quello di cui veramente le importava. Aveva provato a spiegargli come stavano le cose, ma Pierre non aveva voluto ascoltarla, non le aveva rivolto la parola. 
Aveva la testa affondata nel cuscino quando sentì la voce di David e quella di Chuck urlare al piano di sotto. Scese di corsa e sentì la voce di Pierre chiedere agli amici se erano impazziti. Si fermò nel corridoio e ascoltò quello che i quattro avevano da dirsi. Sentì Jeff, Chuck e David prendere le sue difese e quelle di Seb e, per far cedere Pierre, rivelarono il segreto che Sébastien si era portato dietro per otto anni. A quel punto intuì che il fratello aveva ceduto; il silenzio che seguì alle parole di David era segno che Pierre aveva capito quello che aveva combinato. Stella sentì la voce del fratello dire: «Sapete come mi sento in questo momento? Una merda!» e poi seguì il rumore di un pungo sbattuto sul tavolo.
La ragazza decise di uscire allo scoperto; si fermò sul pianerottolo in parquet e chiamò il fratello. Il ragazzo si girò e vide la sorella ferma a fissarlo. Il cantante le andò in contro e disse: «Hai sentito tutto?»
Stella annuì. «Quando ho sentito David urlare il nostro cognome, pensavo cercasse me. Sono scesa, ma tu eri già in sala con loro e ho capito che il Bouvier che cercavano eri tu...» disse.
Pierre si fermò davanti alla sorella e la guardò dritto negli occhi. «Mi dispiace...» disse, poi continuò: «... sono stato uno stupido, nemmeno ho voluto ascoltare quello che avevi da dire...»
«Sei disposto ad ascoltarmi adesso?»
Pierre annuì. Stella attaccò: «Sono innamorata di Seb, come non lo sono mai stata di nessuno, nemmeno di Robert. Tra me e lui è una cosa serissima, con lui sto bene, sono finalmente felice. Ho capito quel è la tua preoccupazione principale e credimi se ti dico che all’inizio ho avuto qualche problema anche io. Temevo problemi per il gruppo, ma credimi se ti dico che non ci saranno perché io ho intenzione di stare con Seb per il resto della vita...»
Pierre sorrise e tirò Stella a sé, le diede un bacio sulla guancia e disse: «Ti credo. Ho capito e ti giuro che non mi metterò mai più in mezzo a voi due. Scusami...» Pierre strinse a sé la sorella che ricambiò l’abbraccio. David, Chuck e Jeff applaudirono poi il batterista disse: «Non è il caso di andare a chiedere scusa anche a Seb?»
«Ora vado...»

***

Pierre, quel pomeriggio, andò a casa di Sébastien, accompagnato da Stella. I due amici si chiarirono e Seb giurò all’amico che non avrebbe mai e poi mai fatto soffrire sua sorella, ne era troppo innamorato per poter pensare di non passare il resto della sua vita con lei. 
Pierre, vedendoli insieme, parve convinto; erano felici, la sorella sorrideva, come non gli succedeva da tempo, e, doveva ammetterlo, stavano proprio bene insieme. Pensò a quanto era strano che nessuno, fino a quel momento, se ne fosse accorto, compresi i diretti interessati. In fondo si conoscevano da una quindicina di anni e accorgersi di amare una persona dopo così tanto tempo passato insieme come semplici amici, era strano. O almeno pareva strano a Pierre, perché vedendo Seb e Stella insieme scherzare, giocare, così come faceva lui con Lachelle sembrava che si conoscessero solo da pochissimo tempo. Forse era proprio così; forse prima non si erano mai conosciuti veramente, avevano cominciato a farlo da poco e avevano scoperto che ciò che avevano sempre cercato era quello che si nascondeva nel cuore dell’altro.







Buonasera.
Ebbene si, siamo arrivati alla fine di questa storia, manca solo l'epilogo che spero di riuscire a postare prestissimo, già domani o al massimo martedì, poi per qualche mese sarò costretta ad assentarmi. Devo partire per Dublino (domenica prossima! Ansia!!) e non prenderò con me il pc purtroppo, così diventerà difficile riuscire a postare qualcosa di nuovo. Però ho già una mezza idea per una nuova storia, magari l'aria irlandese mi aiuterà con l'ispirazione e quando torno sarò pronta per postarla. Se voi avete voglia di leggerla ovviamente. :)
Va beh, mi sono dilungata troppo, non credo che interessi a qualcuno quello che farò nei prossimi mesi. 
Quindi vi saluto e vi do appuntamento all'epilogo. 
Mon. 

  
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