Capitolo 2.
La mattina dopo mi svegliai e andai come sempre a frequentare i corsi. Ero iscritta ad una facoltà dove si studiavano le arti sceniche, musica, cinema, teatro, e avevo deciso di specializzarmi in montaggio grafico/video e fotografia.
Appena entrai in aula mi diressi al mo posto senza essere notata da nessuno, o almeno così credevo io.
Sharon e il suo seguito mi avevano presa di mira come sempre. Cominciarono e indicarmi e a sghignazzare tra loro come ogni giorno e io cercavo sempre di mantenere la calma per non scoppiare davanti a tutti e peggiorare la situazione in cui mi trovavo.
Sospirai pesantemente e cercai di concentrarmi sul ripasso della lezione prima dell'arrivo del professore.
«Buongiorno» disse la voce profonda di Maggese. Le oche si girarono con uno sbuffo poiché l'insegnante aveva interrotto il loro divertimento mattutino che di sicuro avrebbero ripreso più tardi. Avevano ventidue anni, ma si comportavano come bambine di cinque.
«Vorrei fare i complimenti alla signorina Stellari per aver accettato di partecipare al progetto che abbiamo attivato quest'anno» disse rivolgendomi un sorriso cordiale che fece voltare tutti verso di me. Infossai la testa nelle spalle e arrossii.
A parte quella piccola scenetta imbarazzante, la giornata passò nel solito modo, ma le occhiate da parte degli altri aumentarono.
Qualche giorno dopo ricevetti la famosa mail dalla scuola.
Insomma, non è che spiegava poi molto. Conteneva solamente un indirizzo mail e mi avvertivano che era un uomo concludendo con due righe scritte per cortesia da parte dei mittenti. Non un nome. Niente.
Osservai scettica lo schermo del portatile e abbassai la schermata con la mail con l'intenzione di tornarci più tardi.
Mi persi a girovagare un po' sui social network saltando da Facebook a Twitter cercando qualcosa che attirasse la mia attenzione e chattando con un paio di persone che vivevano troppo lontane, ma con le quali avevo instaurato un bellissimo rapporto, finché non sentì il suono che segnalava l'arrivo di un nuovo tweet.
Guardai chi fosse e aggrottai confusa le sopracciglia.
@JaredLeto: Wondering who's gonna be...
Dovetti rileggere un paio di volte il messaggio, ma non ne venni a capo. "Probabilmente starà parlando di una delle sue bionde e sarà incerto su chi farsi stavolta..." pensai sarcastica.
Mi strinsi nelle spalle e continuai con quello che stavo facendo.
Bussarono alla porta.
«Posso?» Fece capolino Lena.
«Certo! Vieni pure» dissi con un sorriso.
«Che stai combinando?» Indagò l'altra.
«Controllavo i tweet di quei tre scemi. Solito insomma»
Lei mi sorrise dicendomi che avevano ordinato le pizze e che erano arrivate.
Spensi tutto e andammo in salotto per cenare dove trovammo anche Rebecca che ci stava aspettando.
Chiacchierammo un po' e, finita la cena ci mettemmo a guardare un film che davano alla televisione.
Quando finì, loro se ne andarono a dormire, mentre io mi feci una doccia.
Dopo essermi rilassata sotto il getto dell'acqua uscii, mi asciugai e me ne tornai in camera. Varcando la porta mi ricordai del progetto così mi sedetti alla scrivania e, aprendo un nuovo indirizzo mail, cominciai a scrivere.
Caro "Amico di penna",
o forse è meglio se dico "Amico di mail"?
Mi presento: mi chiamo Taylor e sono la tua corrispondente (ma davvero? Non si era capito. Duh.)
A parte gli scherzi (tra l'altro poco intelligenti), sono molto contenta di partecipare a questo progetto e spero che andremo d'accordo una volta che ci saremo conosciuti.
Aspetto una tua risposta.
Taylor
Riguardai lo schermo e rilessi il tutto velocemente. “Veloce e conciso”. Premetti 'invio' e spegnendo tutto, mi misi a letto avvolgendomi nelle coperte e abbandonandomi tra le braccia di Morfeo.
Angolo dell'autrice:
Ecco già il secondo capitolo su esasperante (scherzo xD) richiesta di dark_dream u.u
Alla prossima!
-Layra