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Autore: Carotina91    06/01/2013    5 recensioni
Credevo che uccidere fosse la mia priorità, più importante di qualsiasi altra cosa. Non pensavo ad altro che sangue e a come torturare le mie vittime. Fino al giorno in cui ho conosciuto lui, Cato. Ci siamo odiati dal primo momento, sempre in perenne confronto. Ci sfidavamo di continuo io dovevo essere migliore di lui. Ma poi una notte è cambiato tutto...ho cominciato a guardarlo con occhi diversi, ma a lui non ho mai fatto capire niente. Quando ci sono di mezzo gli Hunger Games tutto il resto passa in secondo piano. Mi sarei offerta volontaria ma speravo che lui non facesse lo stesso, non potevo ucciderlo...non ne avrei mai avuto il coraggio, eppure il fato ci ha voluti entrambi in quella maledettissima arena...
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Clove, Enobaria, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Clove's Pov


Fino a qualche anno fa credevo che i coltelli, il sangue delle mie vittime mi portasse felicità. Uccidere mi faceva stare bene, mi sentivo viva. Fin da piccola sono stata allenata per diventare un assassina, una persona senza scrupoli pronta a fermare la vita di chiunque mi capitasse davanti. Non m’importava se era un bambino o un anziano, uomo o donna non faceva differenza, loro ordinavano e io eseguivo. Sono stata un automa per molto tempo, una senza cuore per anni. Le mie mani sono macchiate di sangue come la punta del mio coltello preferito. Ho ucciso mia madre con quello, le ho inferto mille ferite ho gioito mentre urlava cercando inutilmente di chiamare aiuto, le ho tagliato la gola. Un gesto freddo e deciso, ho provato piacere guardandola morire a poco a poco. Mi avevano detto di ucciderla, in un primo momento mi tirai indietro ma quando scoprii che complottava contro di me che mi voleva morta non ho esitato, non mi sono posta la domanda “Perché?” sono corsa a casa e l’ho uccisa. Sono crudele lo so, ma non posso farci nulla credo sia nel mio dna. Avevo cinque anni quando ho preso in mano il primo coltello, ne avevo sei quando mi tagliai per la prima volta, persi molto sangue, non toccai più un coltello per mesi. Avevo paura di farmi male di nuovo.

Un giorno però incontrai Enobaria mi disse che mi guardava da un po’, le piaceva come maneggiavo i coltelli. Mi portò con se al centro di addestramento del distretto 2, da lì cominciò la mia nuova vita. Non ero mai stata al centro, le volte che passavo accanto all’edificio m’immaginavo com'era allenarsi con i migliori, Enobaria ha esaudito il mio desiderio. Cominciò ad allenarmi con sessioni private non so perché non voleva che mi allenassi con gli altri ragazzi, ma io non facevo mai domande. A nove anni sapevo maneggiare perfettamente i coltelli come se fossi nata solo per imparare ad usarli, non avevo più paura di tagliarmi. Mi insegnò ad usare la spada, l’arco, con le lance non me la cavavo bene, c’entravo poche volte il bersaglio. Credo che fossi la sua preferita, ma l’idea non mi eccitava per niente io volevo solo combattere, uccidere e godere a vedere le mie vittime supplicarmi di lasciarle in vita.

Un giorno mentre tornavo a casa incontrai un pacificatore, mi si parò davanti squadrandomi dall’alto in basso, sorrise prendendomi per il colletto. C’era il coprifuoco dopo gli allenamenti o i rispettivi lavori, la gente del distretto 2 doveva tornare nelle proprie case a una certa ora. I pacificatori pattugliavano le vie e le strade principali e se qualcuno veniva beccato oltre il coprifuoco loro non esitavano a punire un cittadino. Quella sera toccò a me ma lui non sapeva chi aveva di fronte, sorrisi sadica già immaginavo quali torture gli avrei inferto. Estrassi il mio coltello e subito gli fui alle spalle, ero molto veloce mi spostavo facilmente, ringraziai mentalmente le attenzioni di Enobaria verso la mia persona, le devo tutto senza di lei sarei stata persa. Il giorno dopo nella piazza centrale impiccato a un lampione c’era il corpo del pacificatore, la sua pelle era sparsa come foglie un po’ ovunque intorno a lui, una pozza di sangue lo circondava. I suoi arti non appartenevano più a quel corpo ormai morto, un buco all’altezza del petto faceva notare che non aveva più un cuore che dei corvi si erano cibati di lui e di tutto ciò che gli apparteneva. Quella mattina passai accanto alla piazza non facevo mai quella strada ma volevo vedere gli sguardi della gente, i loro volti disgustati e infatti erano tutti inorriditi, non sapevano spiegarsi chi abbia potuto commettere un gesto simile. Mentre altri erano indifferenti alla scena di quello scheletro senza vita, odiavano Capitol City e i pacificatori, li odiavano come me. A testa alta mi avviai al centro i ragazzi mi guardavano mormorando, nessuno mi rivolgeva la parola, tanto meglio pensai io non ho bisogno di nessuno. Enobaria mi salutò dicendomi –Bel lavoro Clove- lei sapeva, quel cadavere portava la mia firma, io sono un assassina.

Nel distretto 2 sentivo i chiacchiericci della gente quando passavo accanto alle loro botteghe, avevano paura, be al loro posto anche io ne avrei. Due anni dopo fui promossa e Enobaria mi disse che potevo allenarmi con i migliori tributi del centro d’addestramento. Li chiamano tributi perché vengono allenati fin da piccoli per poi offrirsi volontari e partecipare agli Hunger Games, i giochi della fame. Si tengono ogni anno, e due ragazzi un maschio e una femmina vengono sorteggiati o si offrono volontari insieme ad altri 22 tributi degli altri distretti. Non mi sono mai interessata più di tanto agli Hunger Games fino a quando Enobaria me ne parlò la prima volta dopo il primo anno al centro. Mi disse che mi avrebbe fatta diventare il miglior tributo del distretto 2, il miglior assassino. Le sue parole mi entrarono in testa e ogni giorno dopo gli allenamenti al centro continuai ad allenarmi ancora e ancora, io sarò la migliore, io sono Clove.

♬♬♬♬

Ciao a tutti/e dopo tanti ripensamenti mi sono decisa a postarla. E la mia prima Clato <3 mi sono innamorata di questa coppia da subito sono adjghajak xD Ne ho letta qualcuna e mi son detta "ok ci provo anche io" spero che piaccia e che non faccia tanto schifo ;) Questo capitolo doveva essere il 1 ma l'ho messo come introduzione perchè non sapevo bene come inziarla ho tante idee per la testa. Ok vi lascio alla lettura mh se volete date un occhiata alla mia fic su Isabelle e Alexander ----> *Innamorata del mio migliore amico*

  
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