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Autore: Miss Black Eyes    07/01/2013    2 recensioni
La mia mente volò tra le nuvole e iniziai a fantasticare su di lui... volevo a tutti i costi rivederlo e non sapevo come fare...
Ero disperata, io volevo e dovevo rincontralo, avevo bisogno di lui per stare bene, era la mia unica fonte di felicità e dovevo riaverlo, a qualunque costo!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La musica continuava a fare effetto finché qualcosa o qualcuno mi tolse la cuffia, io istintivamente mi voltai e vidi un ragazzo, non uno qualunque lui era il ragazzo, perfetto in ogni suo dettaglio:il suo viso angelico andava oltre ogni immaginazione, ogni oltre limite di bellezza.
Aveva i capelli corti, castano chiaro, con un ciuffo di capelli che copriva la fronte, coperti leggermente da un cappellino rosso.
Esprimeva tutta la solarità, la purezza, la bellezza che esisteva in natura. La cosa che più mi colpì e che mi bloccò il respiro furono i suoi occhi.
I suoi fantastici occhi.
Azzurri, azzurri come il mare più puro, azzurri come il cristallo più lucido, azzurri come il cielo infinito in un pomeriggio d'estate.
Quelle iridi piene di riflessi solari erano quasi impossibili da guardare, perché ti sentivi opprimere, affogare dall'oceano limpido che vi traboccava dentro.
E quei piccoli, minuscoli punti neri che erano le pupille si confondevano in tutto quell'azzurro così mistico e fantasioso, che nemmeno la mente del più grande artista avrebbe potuto realizzare lucidamente.
Tutte le volte che ci penso mi viene da tremare violentemente, e vedo impressi nella mia memoria quei due occhi angelici.
Mi sorrise, un semplice sorriso rassicurante.
<< Scusa, davvero non l’ho fatto apposta >> disse con voce simpatica.
Era la prima volta che rivolgevo la parola a qualcuno che non fosse una lapide, e le mie parole furono: <> e un sorriso, era da un anno che non sorridevo, un anno senza sorridere o ridere, niente, solo in quel momento mi resi conto di quanto fosse passato in fretta il tempo, mi sembrava solo ieri quando uscivo con gli amici e ridevo, ridevo, ridevo di gusto e stavo bene, in pace con me stessa.
<< Sai che hai davvero uno splendido sorriso? >> disse lui interrompendo bruscamente i miei primi pensieri felici.
<< Grazie, anche il tuo non è male! >> risposi, mi sembrava di sognare, stavo parlando, con un perfetto e meraviglioso sconosciuto.
<< Piacere il mio nome è Nathan, Nathan Sykes >> mi tese la mano, con gentilezza.
<< Tu sei? >>
<< Sono Angel, Angel Bianchi, mia mamma era di origine inglese e volle darmi il nome di sua madre >> dissi.
<< Piacere! >> e strinsi la sua mano, così calda, accogliente e sicura.
<< Non sei inglese! Hai un accento bellissimo! >> e scoppiò a ridere.
<< No non lo sono, Sono Italiana! >> e condivisi la risata.
<< Wow adoro l’Italia, anche se non ci sono mai stato… >> disse con espressione dispiaciuta.
<< Bhe non ti perdi niente… >>…
<< Come mai vai a Londra? >> mi chiese curioso.
<< Ci sono i miei zii, penso che sarò lì per un po’ e se non mi troverò bene andrò da altri miei zii >> il mio sorriso scomparve nel nulla come il freddo in Estate.
<< scusa se te lo chiedo, magari sembro impertinente ma perché? Insomma perché vai dai tuoi zii al posto di stare con i tuoi? >> …
<< Sai è lunga la storia e ora non mi va di parlarne >> feci un sorriso per rallegrare la situazione.
<< Tu? Come mai vai a Londra? >> domandai sedendomi rivolta verso di lui anche con il corpo.
<< Io, è strano che tu non mi sia saltata addosso! >> disse divertito.
<< È più strana le tua risposta >> spiegai stranita. << Perché sarei dovuta saltarti addosso? >> ero curiosa e allo stesso tempo confusa, non è normale che un ragazzo ti dica: “perché non mi sei saltata addosso? ’’.
Scoppiò a ridere e poi disse: << Davvero tu non sai chi sono? >>
<< No, scusa ma non lo so... Sei molto importante? Devo sentirmi in imbarazzo o presa in giro? >> avevo ancora un’espressione dubbiosa.
<< No, nessuna delle due, sono un cantante! E di solito tutte le ragazze che incontro mi saltano addosso e mi fanno anche male a volte… >> continuava a ridere e io non sapevo se mi stesse prendendo in giro o se fosse serio.
<< Davvero? >> chiesi.
<< Si e siamo anche molto famosi io e la mia band >> aveva uno sguardo fiero e un sorriso orgoglioso.
<< Che bello in quanti siete? Come vi chiamate? >>
<< Siamo in 5 e ci chiamiamo: The Wanted >> ancora quel sorriso orgoglioso, mi faceva impazzire, era splendido e speravo con tutta me stessa che non vedesse i miei occhi a cuoricino.
<< Bello come nome! >> lo feci sentire ancora più soddisfatto di se.
<< Grazie! Vuoi sentire qualche nostro singolo? >> chiese speranzoso.
<< Certo! Lo chiedi anche? >>
<< Prometti di non ridere? >> così mi deludeva, insomma era così fiero e soddisfatto e ora aveva paura di un mio giudizio? Quindi mi dava importanza! Okey ci mancava il cuore a mille.
<< Prometto >> e misi la mano sul cuore.
Mi fece ascoltare un po’ delle loro canzoni la mia preferita era e lo è ancora: Glad You Came. Quella canzone sarà sempre spettacolare.
<< Sono canzoni splendide! >> fece una faccia strana come a dire ‘’è una battuta? ’’ così ripresi: << Non ti sto prendo in giro! Per me sono fantastiche e quella che preferisco è: Glad You Came >>
<< Davvero? >>
<< Si! Ma come mai sei qui senza i tuoi compagni di band? >>
<< Vado dai miei, sai le vacanze! Tra un po’ è natale e tutti tornano dai familiari e dalle ragazze… >>
<< Tu sei fidanzato? >> chiesi speranzosa in un no.
<< In realtà… No >> aveva il viso dispiaciuto e non me la sentivo di insistere.
<< Bene ma ora parliamo di te! >> e mi indicò con sguardo malizioso!
<< Okey, cosa vuoi sapere! >> chiesi ricambiando lo sguardo.
 
Caro diario ti ricordo che il mio cuore aveva smesso di battere perché era troppo stanco dato le corsa che aveva fatto fin ora, quindi mi ritengo abbastanza fortunata per non essere svenuta quel giorno.
  
<< Innanzi tutto quanti anni hai… dato che ancora non me l’hai detto! >>
<< 17… tu? >>
<< 19… ora prossima domanda… >>
<< Mi sembra uno di quei show televisivi dove si vincono soldi se rispondi correttamente alle domande! >> scoppiammo a ridere anche se era pessima!
<< Non mi distrarre! Continuiamo con le domande: Cosa fai nel tempo libero? >>
<< Diciamo che io o dormo, disegno o ascolto musica >>
<< Bello! Voglio vedere un tuo disegno! >>
<< Non posso farli comparire dal nulla! >> anche questa era pessima ma ridemmo lo stesso.
Il tempo passava velocemente ed eravamo già a terra…
Per la prima volta mi sentii apprezzata e non giudicata, era una sensazione bellissima, stavo di nuovo bene con me stessa ed ero Felice, quel ragazzo, un semplice e divertente ragazzo spuntato dal nulla mi aveva fatto sorridere di nuovo, e fu così che conobbi il mio angelo custode.
Passai il viaggia migliore della mia vita.
Ma ecco il problema: mi ero maledettamente dimenticata di chiedergli il numero e volevo assolutamente rintracciarlo, insomma era stato il primo che era riuscito a farmi essere felice; ma oramai era troppo tardi, purtroppo.

Ecco il secondo capitolo... ho avuto un po' di problemi a postarlo... spero vi piaccia... recensite ho assolutamente bisogno di consigli e di sapere se sto andando bene... è la prima volta che scrivo una FF... un bacio e recensite!!! An

  
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