Summertime
18# L'avvocato del diavolo
Davanti
alla minaccia di occupazione della propria casa, Ginevra si era vista
costretta ad aprire la porta, permettendo a Samantha di entrare.
“Alla
buon'ora”
“Non
ti aspettare che ti rivolga la parola, d'ora in poi mi appello al
diritto
di non rispondere”
“Sinceramente,
non mi aspettavo la tua collaborazione, e men che meno che tu aprissi
la porta. Ma l'hai fatto. E comunque, sii meno drammatica: non sei
sotto processo.”
“E
tu evita di fare l'avvocato difensore di un inglese, che per altro
non è per niente affascinante, con i suoi riccioli, i suoi
occhi
verde e le fossette e... no, esatto, non è affatto
affascinate.”
“L'importante
è crederci. E comunque, non faccio l'avvocato del diavolo,
personalmente difendo solo me stessa. Anche se ammetto che Harry
possa essere un gran partito – Ginevra rivolse un'occhiata
torva
all'amica – io sono più per i biondi con gli occhi
azzurri.
Comunque, avvocato o meno, Harry è innocente: alla fine lui
è solo
una povera vittima delle mie idee malsane”
“Ah,
ora è anche la vittima” commentò
acidamente la mora.
“Andiamo,
Gin: pensi davvero che io possa fare qualcosa alle tue spalle? E' una
domanda retorica, non ho bisogno di una risposta, eh”
“So
distinguere le domande retoriche, grazie.”
“Non
è questo il punto: il problema è che tu sei
dannatamente cocciuta,
e non riesci a capire che quel poverino non vede altri che te, anche
se ammetto che sia totalmente imbranato. Ma noi non possiamo mica
giudicare, magari a Londra le cose funzionano così”
“Avevi
detto che non avresti fatto l'avvocato del diavolo o sbaglio?”
“Hai
ragione, il punto è che non posso farne a meno: sai che non
riesco a
tollerare le ingiustizie. E la tua, credimi, è davvero
ingiusta. E
scusa il giro di parole, il succo è che stai sbagliando alla
stragrande: io ed Harry siamo solo amici, niente di più.
Anche
perchè sai che a me piace Niall, e a lui piaci te.”
“Sinceramente,
credo che a lui piaccia tu, me l'ha detto chiaramente”
“Oh
certo, e tu non hai dovuto subirlo praticamente tutti i giorni a
deprimersi sulle tue foto o cose del genere”
“Tutti
i giorni?”
“Sì.
E scusa per aver fatto tutto alle tue spalle, ma probabilmente mi
avresti segregata nella torre più alta del castello, o nel
Big Ben,
o in un igloo in Antartide con i pinguini. E sai che adoro i
pinguini, ma vederli tutti i giorni sarebbe stato un trauma, senza
contare il freddo. E tu sai quanto odio il freddo e quanto possa
invece amare il piumone o cose del genere”
“Stai
divagando”
“Lo
so, ma il punto non era il fatto delle torri o dei pinguini o dei
posti improbabili in cui essere rinchiusa, il punto era che stavo
cercando di aiutare un povero ragazzo innamorato a conquistare la mia
migliore amica, perché so che lui farebbe qualsiasi cosa per
vederla
felice, ed è così perfetto con i suoi capelli
ricci, gli occhi
verdi e le fossette”
“Se
è così prefetto prenditelo, io non lo
voglio”
“Non
stiamo parlando di un oggetto, Gin. E comunque, la mia idea di
perfezione è diversa da quella che hai tu, e la tua si
incarna
perfettamente in lui, quindi prova ad essere sincera almeno con me,
dimmi che ti piace e ti giurò che starò
zitta”
“Non
mi piace. Fine della discussione, è stato un piacere,
ciao.”
“Invece
sì che ti piace: ti conosco, e so che ti comporti
così quando vieni
ferita. E se è lui la causa del tuo dolore, è
solo perché ti
piace. Andiamo, Gin”
“Non
mi piace. Non mi piace. Non è difficile da capire. Leggimi
il
labiale: non mi piace”
“Okay,
non ti piace, ne sei innamorata”
“Vaffanculo,
Sem”
“Gin,
ti conviene dirmi ciò che voglio sentire, e che alla fine
corrisponde alla verità.”
“Sem,
non è difficile, non mi piace”
Samantha
sospirò e si sedette sul letto.
“Credi
forse che ripetendolo all'infinito finirò per crederti? Non
succederà.”
“Sinceramente,
non mi interessa troppo che tu mi creda o no, m'importa solo poter
restare da sola”
“E
finire di deprimerti come un'emo: se vuoi ti regalo le lamette per il
compleanno”
“Io
non mi deprimo”
“Oh,
e allora cos'è quell'aria cupa che dice solo
“sparatemi, vi
prego”? Sul serio, Gin. Puoi ripetere a te stessa che va
tutto
bene, che la tua vita è una meraviglia e che a te non piace
Harry,
ma la verità è che non ci credi nemmeno tu. E se
pensi di
potermene, e potertene, convincere solo ripetendolo fino alla nausea
fai pure, ma sarai solo tu quella che ci avrò perso. E poi
cosa vuoi
fare? Prendere un aereo quando avrai deciso di ammettere i tuoi
sentimenti, volare da lui e dirgli – magari quando ti ha
dimenticata e si è rifatto una vita – che in
realtà lui è l'uomo
della tua vita? Non funziona così, Gin. Una volta che lui
sarà
partito, avrai perso la tua occasione. E se troverà un'altra
che può
renderlo felice, non la lascerà per te.”
“Messaggio
recepito, grazie”
Samantha
si alzò e iniziò a camminare verso la porta.
“Gin?”
“Dimmi.”
“Amiche?”
“Forse.”
“Ehi,
ti voglio bene. E so che farai la scelta giusta. Dopotutto lui
è
innamorato di te. Non che mi abbia detto cose del tipo “la
amo”,
ma sono sua amica, e queste cose gli amici le capiscono subito. Ed
è
per questo che so che ti piace”
“Ciao,
avvocato del diavolo” la congedò Ginevra.
Salve!
Lo so, rischio la morte. Ma non è colpa mia.
E' Sem che è cattiva, e l'astinenza da una certa storia
gioca brutti scherzi, dovrebbe saperlo.
Quindi per ogni lamentela rivolgetevi a lei, per le lodi invece potete
rivolgervi a me.
Sto scherzando, ovviamente.
Sia critiche che complimennti sono ben accetti, avete giusto un piccolo
spazio qua sotto.
Un bacio a tutti,
-J